
Viaggio sui generis consigliato a curiosi e sperimentatori. Presentato alle Giornate degli Autori all'interno della cornice delle Notti Veneziane e disponibile in streaming nella Sala Web dalle 22 e per le prossime 72h.
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di Raffaella Giancristofaro
Come si è sviluppato, nel tempo, il rapporto tra evoluzione umana e arte? Una domanda complessa, che a cascata genera molti altri interrogativi. Con spirito laico, competente e ironico, tentano di illuminare la questione l’artista Pablo Echaurren e lo storico dell’audiovisivo Bruno Di Marino, autori della sceneggiatura, insieme al regista e videoartista Antonello Matarazzo, e principali interpreti di questo documentario peculiare.
Lontano dal format del documentario d’arte didattico-celebrativo, affollato di concetti, soprattutto nella prima metà, più preoccupata di accumulare punti di riferimento teorici, suggestioni scientifiche e citazioni, questo bizzarro, autarchico video essay ibridato a interviste si fa più intellegibile e interessante quando illumina la traiettoria artistica di Echaurren.
Viaggio sui generis in alcuni luoghi simbolici della capitale, vertiginosa e misteriosa conversazione a più voci, sull’inaspettata persistenza di geni originari e il loro riverberare nel presente, Pablo di Neanderthal è consigliato a curiosi, sperimentatori, interessati alle origini e alle prospettive della creatività.