L'ho appena finito di vedere. Mi sono "costretto" ad arrivare ai titoli di coda del sesto episodio ed ho sofferto in silenzio, pensando e sperando che un colpo di scena inaspettato mi avrebbe salvato da quella lenta, molto lenta, assurdamente lenta agonia. E invece niente, ho sofferto per nulla. 6 ore passate a guardare una storia talmente noiosa come mai nessuna prima. Una serie che, sebbene dal punto di vista delle scene ti mette qualche dubbio e quindi un poco di fa andare avanti (vedi l'attesa del non arrivato colpo di scena), ecco, una serie che è lenta in tutto. Nelle mono espressioni scazzate della protagonista (che per carità, per essere così giovane è sicuramente molto brava ma, appunto, mono espressione, con un viso sempre tra l'imbronciato ed il "non sto capendo un tubo").
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L'ho appena finito di vedere. Mi sono "costretto" ad arrivare ai titoli di coda del sesto episodio ed ho sofferto in silenzio, pensando e sperando che un colpo di scena inaspettato mi avrebbe salvato da quella lenta, molto lenta, assurdamente lenta agonia. E invece niente, ho sofferto per nulla. 6 ore passate a guardare una storia talmente noiosa come mai nessuna prima. Una serie che, sebbene dal punto di vista delle scene ti mette qualche dubbio e quindi un poco di fa andare avanti (vedi l'attesa del non arrivato colpo di scena), ecco, una serie che è lenta in tutto. Nelle mono espressioni scazzate della protagonista (che per carità, per essere così giovane è sicuramente molto brava ma, appunto, mono espressione, con un viso sempre tra l'imbronciato ed il "non sto capendo un tubo"). Una zia (la Golino) che a volte ti è simpatica e a volte la vorresti prendere a schiaffi. Una madre (di Giovanna) che è l'inutilità fatta (bella) donna. L'unico che un poco salvo è il padre di Giovanna (Preziosi), in quanto è l'unico che presenta un minimo di logica nella vita, anche quando tradisce e poi tenta di spiegare cosa lo ha spinto a farlo, aprendo sé stesso quindi. Per il resto il nulla, la noia e la consapevolezza che mai e poi mai guarderò una seconda stagione. In questi giorni ho fatto l'aerosol perché sono influenzato: ecco, questa serie è come fare l'aerosol, ovvero un momento noioso e lento in attesa della fine del liquido e della possibilità di toglierti la mascherina e tornare a respirare. Peraltro, nota tecnica finale riguarda l'audio: non si capisce nulla con sbalzi di audio (nei momenti con musica) assurdi. Nella post produzione ci hanno lavorato le scimmie.
In Spagna producono "La casa di Carta", "Sky Rojo" e tante altre serie belle e accattivanti dai primi momenti. In Italia la noia la fa da padrone.
Almeno l'aerosol poi ti fa guarire. Qua ti resta la tristezza per aver sprecato 6 ore.
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