
Il rapporto dell'artista con una città a lungo amata come crogiolo delle prime e più fondative esperienze: Bologna.
di Giancarlo Zappoli
Grazie ad un'amplissima selezione di materiali di repertorio, di documenti inediti e di scritti di Pasolini, viene ricostruito il periodo della sua infanzia e gioventù che hanno avuto al centro la città di Bologna in cui era nato il 5 marzo del 1922. Questo avviene nel contesto di una scelta narrativa significativa: uno studente decide di incentrare la sua tesi di laurea sul rapporto tra Pasolini e la città.
Le prime esperienze di Pasolini in molteplici ambiti della conoscenza, sia sul piano culturale che su quello esistenziale, tra poesia, letteratura, cinema, teatro, pittura, impegno civile, sessualità e sport.
Chi guarda si trova a percorrere le vie di una Bologna del presente e del passato con una lettura che si costruisce ricorrendo anche ai contributi di testimonianze che aprono sguardi a loro volta originali sulla formazione di Pasolini. Il fatto poi che il protagonista sia affiancato da una coetanea cantante lirica e da un'altra amica consente di ampliare il concetto di condivisione di un'esperienza che non si auto confina nell'espletamento di un, per quanto interessante e coinvolgente, adempimento di carattere accademico.