Raffaele Meale
Quinlan
Sono molte le suggestioni che derivano dalla visione di Once Upon a Time in Calcutta, opera terza del trentottenne indiano Aditya Vikram Sengupta (nativo proprio della capitale del Bengala Occidentale) presentata in anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia all'interno della sezione Orizzonti. Innanzitutto emerge una riflessione che il film condivide con altre opere provenienti dall'Asia e viste al Lido, come ad esempio il cambogiano White Building di Kavich Neang: in un mondo oramai completamente e compiutamente globalizzato, con tutte le cicatrici che il liberismo del Capitale lascia dietro di sé, anche nazioni che fino a qualche anno - decennio? - fa erano considerate "in via di sviluppo" quando non direttamente "terzo mondo" presentano fenomeni sociali ben noti e storicizzati in Occidente, ad esempio la cosiddetta gentrificazione. [...]
di Raffaele Meale, articolo completo (4532 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 28 settembre 2021