America Latina |
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Un film di Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo.
Con Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico.
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Thriller,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- Italia 2021.
- Vision Distribution
uscita giovedì 13 gennaio 2022.
- VM 14 -
MYMONETRO
America Latina
valutazione media:
3,47
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Sogno l''America ma vivo a Latinadi Piebo_21Feedback: 100 |
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sabato 15 gennaio 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I fratelli D’Innocenzo proseguono il loro personale discorso sulla famiglia, (dopo l’ottimo esordio ne ‘La Terra dell’abbastanza’ e il controverso ‘Favolacce’), in un thriller origniale, dai risvolti psicologici, ambientato a Latina. Il protagonista è Massimo, interpretato magistralmente da un’ispiratissimo Elio Germano, attore ormai di riferimento per i fratelli romani, che si addentra in un ruolo intenso e turbato. Massimo è il tipico borghese con un ottimo lavoro, una bella villa nella quale vive con le sue due figlie e sua moglie, che sembrano essere uscite da una fiaba, sfuggenti e fatue. Sembra essere tutto perfetto. Poi si va più a fondo. In cantina, ad esempio.Un protagonista di cui non riusciamo ad avere una piena visione, i vetri contro i quali si staglia non ne definiscono i contorni, sembra quasi avvolto dal paesaggio silenzioso e alienante di Latina. Anche nel disegno che fanno di lui le proprie figlie, appare una figura indefinita e turbata. I D’innocenzo esprimono al meglio il loro stile e lo mettono al servizio di un thriller psicologico dai ritmi serrati, ma mai noioso. Ogni scena è costruita maniacalmente grazie a una messa in scena curatissima, che ci aiuta a comprendere le sfaccettature emotive e caratteriali del protagonista, anche grazie all’uso sapiente dei primi piani. Diverse sono le scene che colpiscono, grazie a una fotografia dai forti contrati cromatici e al particolarissimo uso del suono, costruito sull’angoscioso respiro del protagonista e sull’alterazione dei piccoli suoni. Le ottime musiche dei Verdana ci aiutano ad entrare in un mondo misterioso ed inquietante.Un film intimo e originale, che non sente il bisogno di appagare, che fa dubitare e che sconvolge, e che non abbandona superficialmente lo spettatore una volta usciti dalla sala, ma che rimane attaccato umidamente alla pelle, come le paludi di Latina. Si parla anche di solitudine, di mancanza di amore, che in una vita costruita maniacalmente, senza sbavature, sembra quasi una cosa superflua da avere. Una vera esperienza.Una sinfonia filmica sui turbamenti della psiche.
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