
Anno | 2020 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 65 minuti |
Regia di | Sabina Bologna |
Attori | Elena Russo Arman . |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 marzo 2023
Un ritratto inedito di George Orwell: un viaggio nelle luci e ombre del suo pensiero, più attuale che mai.
CONSIGLIATO NÌ
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Scrittore e giornalista eminentemente politico, Eric Arthur Blair, meglio conosciuto come George Orwell, ha prodotto opere intramontabili, costantemente presenti nel dibattito pubblico. Guardando oggi a romanzi come "La fattoria degli animali" - satira della rivoluzione russa e della sua involuzione autoritaria - o "1984" - distopia angosciante che denuncia le brutture del totalitarismo - non si può ignorare il loro portato profetico, dal momento che hanno saputo anticipare pericoli estremamente attuali. Con un occhio rivolto al passato e uno al futuro, il documentario ripercorre la vita e gli scritti di un autore eternamente moderno attraverso i contributi di alcuni esperti, oltre alle testimonianze di suo figlio Richard Horatio Blair e della sua prima moglie Eileen.
Tra informazioni intime e personali e commenti di carattere storico e letterario, il docufilm restituisce la complessità di un uomo rivoluzionario raccontandola in maniera piuttosto convenzionale.
Il racconto sullo scrittore britannico George Orwell, sceneggiato e diretto da Anna Migotto e Sabina Bologna, prende avvio grazie alle parole dell'attrice Elena Russo Arman, che nel documentario interpreta la prima moglie del letterato, Eileen O'Shaughnessy. Le memorie di Eileen arricchiscono infatti di aneddoti intimi e personali il ritratto dello scrittore, che emerge grazie ai contributi di sociologi, politologi, scrittori, filosofi e persino di un esperto di privacy e cyber sicurezza. I commenti di Antonio Scurati, Tommaso Pincio, Filippo La Porta, Bernardo Valli, Michael Attenborough, David John Taylor, Carola Frediani, Walter Quattrociocchi e Danilo Benedetti, oltre a quelli dei traduttori italiani delle opere di Orwell Stefano Manferlotti e Nicola Gardini, vanno così a delineare il ritratto complesso e variegato di un intellettuale rivoluzionario, che non ha mai avuto paura di esprimere i propri pensieri. Accanto ai tanti esperti, emerge la testimonianza di un uomo molto vicino allo scrittore inglese: il suo figlio adottivo Richard Horatio Blair.
In questo modo, lo spettatore riceve alcune toccanti informazioni in merito alla figura di Orwell padre, sempre attento a passare del tempo con il figlio, cui non mancava mai di manifestare il proprio affetto e da cui la tubercolosi e la successiva rottura di un'arteria polmonare lo ha diviso, quando il bambino aveva soltanto sei anni. Proprio Richard Horatio è stato testimone della scrittura dell'ultimo romanzo di Orwell, che avrebbe poi avuto un successo strepitoso, posizionandosi oggi al ventiduesimo posto tra i cento migliori libri del ventunesimo secolo secondo "Le Monde": "1984".
Pubblicato nel 1949, il libro venne scritto da Orwell mentre si trovava nell'isola di Jura, nelle Ebridi, dove si era ritirato con il figlio in seguito alla morte dell'amata moglie Eileen. Dopo aver assistito in prima persona agli orrori messi in atto dai governi totalitari in Spagna e in Russia, con "1984" Orwell intendeva mettere in guardia i lettori occidentali sui pericoli del totalitarismo, in un momento in cui molte nazioni erano ancora incerte su come affrontare l'ascesa del comunismo.
Le parole di "1984" e di un altro romanzo politico di incredibile successo come "La fattoria degli animali" vengono riproposte grazie alla lettura di alcuni brani da parte dei numerosi esperti che contribuiscono al docufilm, che cerca di mettere in luce l'estrema attualità del pensiero dell'autore. L'atmosfera angosciante della distopia orwelliana viene inoltre ricreata attraverso continue interferenze che disturbano la narrazione e una musica spesso tensiva.
Ne emerge un ritratto interessante, che tuttavia racconta in maniera piuttosto convenzionale la vita di un uomo fuori dal comune.
Scrittore e giornalista eminentemente politico, Eric Arthur Blair, meglio conosciuto come George Orwell, ha prodotto opere intramontabili, costantemente presenti nel dibattito pubblico. Guardando oggi a romanzi come "La fattoria degli animali" o "1984" non si può ignorare il loro portato profetico, dal momento che hanno saputo anticipare pericoli estremamente attuali. Con un occhio rivolto al passato e uno al futuro, il documentario ripercorre la vita e gli scritti di un autore eternamente moderno attraverso i contributi di alcuni esperti, oltre alle testimonianze di suo figlio Richard Horatio Blair e della sua prima moglie Eileen.
Tra informazioni intime e personali e commenti di carattere storico e letterario, il docufilm restituisce la complessità di un uomo rivoluzionario.
Le parole di "1984" e di un altro romanzo politico di incredibile successo come "La fattoria degli animali" vengono riproposte grazie alla lettura di alcuni brani da parte dei numerosi esperti che contribuiscono al docufilm, che cerca di mettere in luce l'estrema attualità del pensiero dell'autore. L'atmosfera angosciante della distopia orwelliana viene inoltre ricreata attraverso continue interferenze che disturbano la narrazione e una musica spesso tensiva.