
Titolo originale | Trois Jours et Une Vie |
Titolo internazionale | Three Days and a Life |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia, Belgio |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Nicolas Boukhrief |
Attori | Sandrine Bonnaire, Pablo Pauly, Charles Berling, Philippe Torreton, Margot Bancilhon Jeremy Senez, Dimitri Storoge, Arben Bajraktaraj, Yoann Blanc, Igor van Dessel, Murielle Texier, Pauline Sakellaridis, Léo Lévy, Stéphanie Van Vyve, Alice D'Hauwe, Luc Van Grunderbeeck, Anne-Sophie Wilkin, Nicole Colchat, Bruno Georis, Catherine Businaro, Thomas Demarez (II), Pierre Lemaitre. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 14 giugno 2024
La vita del giovane Antoine viene sconvolta da tre evente drammatici.
CONSIGLIATO N.D.
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Natale del 1999, foresta delle Ardenne belghe. In un piccolo e ameno villaggio dove tutti si conoscono e ognuno sa tutto dell'altro, tre tragici avvenimenti cambiano per sempre la vita del giovane Antoine: la morte dell'intrepido cane dei suoi vicini, la misteriosa scomparsa del piccolo Rémi e la "tempesta del secolo", che avrebbe devastato tutto al suo passaggio. Antoine è testimone di queste tragedie, ognuna delle quali immerge gradualmente la sua cittadina in uno stato sempre più profondo di sgomento e scompiglio. Riuscirà Antoine a tirarsi fuori da questa funesta spirale?
Fenomenologia della distruttività ubiquitaria e irredenta: finalmente non un whodunit ma un film che con tagli, ellissi e montaggio altrettanto violenti, pur lasciando fuori campo quasi ogni elemento cruento, estende progressivamente la corresponsabilità dalla sfer'antropica adolescenziale a quell'adulta e a quella naturale della tempesta perfetta. "È crudele, non trovi? [.
Un film che attira l'attenzione dalla prima all'ultima scena, anzi, via via che la trama si evolve aumenta l'interrogativo: <ma come andrà a finire??>. Sono certo che ognuno pensa la sua, ma sono altrettanto certo che nessuno ci "azzecca". Una sceneggiatura veramente lodevole, ben costruita dove non si perde un attimo di attenzione all'evolversi dei fatti.
Natale, 1999. A pochi giorni dall'alba del nuovo millennio qualcosa sconvolge la tranquilla cittadina di Olloy (sulle colline delle Ardenne, al confine tra Francia e Belgio): la scomparsa del piccolo Rémi mette in allarme tutti i cittadini e getta nella disperazione la sua famiglia. Un flashback ci fa quindi tornare a tre giorni prima, quando la nostra indagine può partire: il dodicenne Antoine - orfano [...] Vai alla recensione »
C'è una scena a metà di Trois jours et une vie in cui il regista Nicolas Boukhrief spezza il ritmo e il tono e mette in scena l'alluvione del paesino delle Ardenne al centro della vicenda con moduli da horror. È una sorta di cartina di tornasole dell'intero film, che esplicita il senso psicologico del racconto ma anche la voglia del regista di spaziare tra toni diversi.