clod
|
lunedì 5 agosto 2019
|
la mediocrità
|
|
|
|
pellicola ben tesa e fascinosa nella prima parte ma che si perde irrimediabilmente nella seconda, sdilinquendosi in fantasie pop senza troppa convinzione. Alcuni movimenti di macchina originali non suppliscono a vistose carenze di sceneggiatura che può essere indifferentemente considerata osante troppo o troppo poco . E' anni luce lontano da LOCKE, in ricordo del quale avevo vinto l'iniziale diffidenza, che riconosco con il senno di poi meritata
|
|
[+] lascia un commento a clod »
[ - ] lascia un commento a clod »
|
|
d'accordo? |
|
ralphscott
|
lunedì 29 luglio 2019
|
il sapore del cinema che fu
|
|
|
|
Spiazzante,alterno,lacunoso,eppur intrigante. Si respira l'atmosfera di vecchi film molto sapidi - mi viene in mente "La notte dell'iguana" - ,torbidi ed un po' misogini. Il personaggio di Mc Conaughey è ottimamente scritto ed interpretato. La carnale,affascinante D.Lane lascia scie di seduzione e torbido mistero. La Hathaway,sempre più precocemente sfiorita,per quanto mai stata davvero bella,è perfettamente sfatta al sole ed al sale,estranea alla grumosa comunità di isolani,ma al contempo pienamente compromessa. E pazienza se poi la connotazione densa,afosa,putrescente,tangibile della sceneggiatura verrà raffreddata da un finale a (neanche tanto) a sorpresa.
[+]
Spiazzante,alterno,lacunoso,eppur intrigante. Si respira l'atmosfera di vecchi film molto sapidi - mi viene in mente "La notte dell'iguana" - ,torbidi ed un po' misogini. Il personaggio di Mc Conaughey è ottimamente scritto ed interpretato. La carnale,affascinante D.Lane lascia scie di seduzione e torbido mistero. La Hathaway,sempre più precocemente sfiorita,per quanto mai stata davvero bella,è perfettamente sfatta al sole ed al sale,estranea alla grumosa comunità di isolani,ma al contempo pienamente compromessa. E pazienza se poi la connotazione densa,afosa,putrescente,tangibile della sceneggiatura verrà raffreddata da un finale a (neanche tanto) a sorpresa.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
|
d'accordo? |
|
umberto
|
domenica 28 luglio 2019
|
thriller da interpretare
|
|
|
|
Thriller abbastanza particolare, giocato molto sulle inquadrature e sulle espressioni, non a caso la fotografia e la sceneggiatura sono molto accurate e dettagliate, rendendo le interpretazioni di Matthew McConaughey e Anne Hathaway ancora più superbe. Steven Knight sviluppa una storia particolare che all'inizio richiama al classico Moby Dick per poi accennare vagamente a Shutter Island e Inception. Un mix intrigante che porta ad un finale originale che credo non piacerà a tutti. A me non è dispiaciuto.
Voto: 7
|
|
[+] lascia un commento a umberto »
[ - ] lascia un commento a umberto »
|
|
d'accordo? |
|
vittorio
|
domenica 28 luglio 2019
|
oltre l’immaginario....sorprendente
|
|
|
|
Film intrigante, onirico, “virtualmente” drammatico.
Un eccellente Matthew McConaughey incarna un padre invitto nel suo desiderio di rivalsa su un tonno gigante, in un isola sperduta, con amici e conoscenti onniscienti, e combatte all’unisono con un figlio lontano che è ispiratore e ideatore di tutto ciò che il padre realizza o vorrebbe realizzare.
E la soluzione della storia è sorprendente, tra un The Game ed un The Truman show, con lo sfondo doppiosensista di un “Creatore” che tutto idea e realizza per una finalità superiore, che è amore paterno e filiale, poi finalmente raggiunto, a chiudere il cerchio magico e misterioso di un gioco chiamato vita.
[+]
Film intrigante, onirico, “virtualmente” drammatico.
Un eccellente Matthew McConaughey incarna un padre invitto nel suo desiderio di rivalsa su un tonno gigante, in un isola sperduta, con amici e conoscenti onniscienti, e combatte all’unisono con un figlio lontano che è ispiratore e ideatore di tutto ciò che il padre realizza o vorrebbe realizzare.
E la soluzione della storia è sorprendente, tra un The Game ed un The Truman show, con lo sfondo doppiosensista di un “Creatore” che tutto idea e realizza per una finalità superiore, che è amore paterno e filiale, poi finalmente raggiunto, a chiudere il cerchio magico e misterioso di un gioco chiamato vita...ed oltre ..
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vittorio »
[ - ] lascia un commento a vittorio »
|
|
d'accordo? |
|
inesperto
|
martedì 23 luglio 2019
|
anna e matteo di nuovo insieme
|
|
|
|
Un legame misterioso ed inspiegabile che unisce lo spirito irrequieto di un padre con la mente di suo figlio; un'isoletta sconosciuta e sperduta nell'oceano che ospita una curiosa comunità di simpatici personaggi; un patrigno ubriacone e violento, una madre disperata ma sospetta, un enorme tonno sfuggente... Questi ed altri gli ingredienti di un film molto bello e particolare che dopo una prima metà come drammatico evolve e si tramuta, nella seconda, in un thriller con sfumature trascendentali. Lo svilupparsi dell'intreccio porta alla mente alcuni caratteri che si possono riscontrare in pellicole passate quali The Game, The Truman Show ed Il Tredicesimo Piano. Traendo piccoli spunti da idee già sviluppate diversamente altrove, l'amalgama che ne risulta è originale ed affascinante con i sempre splendidi McConaughey e Hathaway a mettere la ciliegina su di un'ottima torta.
[+]
Un legame misterioso ed inspiegabile che unisce lo spirito irrequieto di un padre con la mente di suo figlio; un'isoletta sconosciuta e sperduta nell'oceano che ospita una curiosa comunità di simpatici personaggi; un patrigno ubriacone e violento, una madre disperata ma sospetta, un enorme tonno sfuggente... Questi ed altri gli ingredienti di un film molto bello e particolare che dopo una prima metà come drammatico evolve e si tramuta, nella seconda, in un thriller con sfumature trascendentali. Lo svilupparsi dell'intreccio porta alla mente alcuni caratteri che si possono riscontrare in pellicole passate quali The Game, The Truman Show ed Il Tredicesimo Piano. Traendo piccoli spunti da idee già sviluppate diversamente altrove, l'amalgama che ne risulta è originale ed affascinante con i sempre splendidi McConaughey e Hathaway a mettere la ciliegina su di un'ottima torta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a inesperto »
[ - ] lascia un commento a inesperto »
|
|
d'accordo? |
|
elpiezo
|
lunedì 22 luglio 2019
|
confuso!!!
|
|
|
|
Un pescatore solitario affronta i suoi tormenti su una sperduta isola della Florida. L’inaspettato incontro con l’ex moglie lo induce a prendere decisioni che lo riportano ad un passato alquanto nebuloso.
Torbido noir che intreccia classicismo e avanguardia, conquista lo spettatore attraverso estetiche tradizionali e si concede il lusso di un finale alquanto alternativo.
|
|
[+] lascia un commento a elpiezo »
[ - ] lascia un commento a elpiezo »
|
|
d'accordo? |
|
joecondor
|
lunedì 22 luglio 2019
|
film originale bravi gli interpreti
|
|
|
|
Girato bene, un buon film con ottimi interpreti su cui McConaughey primeggia, come al solito bravissimo...una faccia che lascia il segno.Non è un thriller forse si avvicina al Sesto Senso ma non dico altro perchè altrimenti lo spettatore non viene immerso nella sua trama a doppia faccia.Merita la visione un film diverso e ben fatto che lascia forse disorientati ma questo è il bello del film.
|
|
[+] lascia un commento a joecondor »
[ - ] lascia un commento a joecondor »
|
|
d'accordo? |
|
carloalberto
|
lunedì 22 luglio 2019
|
bellissimo ed incompreso
|
|
|
|
Matthew McConaughey come il capitano Achab di Melville o il vecchio pescatore di Hemingway incarna il mito della lotta titanica dell’uomo solo contro la natura. Ma, liberandosi dall’ossessione che lo intrappola in un topos letterario, il personaggio scopre di essere destinato, come il protagonista di Source Code, ad una impresa alta ed altra che travalica i confini della sua realtà apparente ed il cui compimento gli farà conquistare la consapevolezza che la vita, sebbene sogno o mera costruzione mentale, è degna d’essere vissuta se riscattata dall’amore, in questo caso, paterno. La realtà è fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, dice un personaggio minore di Serenity e la citazione shakespeariana è la chiave interpretativa di questo bellissimo film, a torto maltrattato, a mio avviso, dalla critica.
[+]
Matthew McConaughey come il capitano Achab di Melville o il vecchio pescatore di Hemingway incarna il mito della lotta titanica dell’uomo solo contro la natura. Ma, liberandosi dall’ossessione che lo intrappola in un topos letterario, il personaggio scopre di essere destinato, come il protagonista di Source Code, ad una impresa alta ed altra che travalica i confini della sua realtà apparente ed il cui compimento gli farà conquistare la consapevolezza che la vita, sebbene sogno o mera costruzione mentale, è degna d’essere vissuta se riscattata dall’amore, in questo caso, paterno. La realtà è fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, dice un personaggio minore di Serenity e la citazione shakespeariana è la chiave interpretativa di questo bellissimo film, a torto maltrattato, a mio avviso, dalla critica. Le tesi dell’universo simulato di Bostrom e di Musk adattate cinematograficamente ad un narrato che somiglia a un thriller drammatico e soltanto in parte lo è, danno un senso al film che si regge soprattutto grazie ad un cast di eccezione. Su tutti spicca Matthew McConaughey che, guarda caso, ha iniziato la sua carriera recitando nel film La vita è un sogno, che richiama alla mente, almeno nel titolo, il classico, quasi omonimo, seicentesco di Calderon de La Barca, e che ricordiamo come interprete di Interstellar, anche lì con a fianco Anne Hathaway.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carloalberto »
[ - ] lascia un commento a carloalberto »
|
|
d'accordo? |
|
maramaldo
|
lunedì 22 luglio 2019
|
non ve la prendete...
|
|
|
|
C'è una "invenzione", abbastanza originale anche se non ha entusiasmato nessuno. C'è pure - e questo è grave - il sospetto di una "circonvenzione dello spettattore". Non siate permalosi, è solo un caso di quella che chiamerei sindrome di Guadagnino a cui rivolgersi così: sai far cinema? fallo ma non strafare; specialmente quando hai tra le mani un tema universalmente noto: sprovveduto o poco di buono viene trascinato al crimine da un demone entrato nella carne di una donna per la quale nutre attrazione morbosa e irresistibile. Molte ìe variazioni ma il cliché è sempre quello offerto dai grandi contributori del cinema quali, solo per citarne un paio, James M Cain o James Hadley Chase.
[+]
C'è una "invenzione", abbastanza originale anche se non ha entusiasmato nessuno. C'è pure - e questo è grave - il sospetto di una "circonvenzione dello spettattore". Non siate permalosi, è solo un caso di quella che chiamerei sindrome di Guadagnino a cui rivolgersi così: sai far cinema? fallo ma non strafare; specialmente quando hai tra le mani un tema universalmente noto: sprovveduto o poco di buono viene trascinato al crimine da un demone entrato nella carne di una donna per la quale nutre attrazione morbosa e irresistibile. Molte ìe variazioni ma il cliché è sempre quello offerto dai grandi contributori del cinema quali, solo per citarne un paio, James M Cain o James Hadley Chase. La peculiarità di questo spunto non sta tanto nell'attesa dell'epilogo che non può che essere tragedia o catastrofe (io stesso mi ero immaginato una mezza dozzina di finali plausibili, certamente suggeriti dalla lettura dei sullodati scrittori). La tensione sta nel crescendo di incertezza, di angoscia, dall'essere travolto ad ogni istante verso la perdizione.
Knight vi riesce ma non ha inteso limitarsi. Si diletta di una cifra stilistica sofisticata ed elegante, perfino con tocchi di surreale. Quel piccoletto misterioso, Reid (Jeremy Strong) che si staglia di spalle nella linea dell'orizzonte sul mare, fateci caso, è Magritte.
Si accennano argomenti di peso, l'al di là, la provvidenza divina. Ne è un agente il devoto Duke (Djimon Hounsou), il ruolo più convincente, personaggio solido da romanzo vero.
Non ci siamo con Baker Dill (Matthew McConaught), fisicità prestante e pregevole, exploit drammatici per lo più escandescenze nevrotiche ed eccessive.
Anne Hathaway, come fa ad essere sempre più suadente, calda e palpitante? Creatura perversa uscita dalla fantasia di Hadley Chase.
Bionda, certo. Lo sono di regola le "dark lady", chiome corvine convengono a fanciulle romantiche. Così come - e non chiedetemi perchè - gli occhi chiari appartengono ai sadici: Frank, il marito (Jason Clarke), odioso al punto giusto.
Presunzione e vanagloria ancora producono guasti senza alcuna preoccupazione della gratificazione del pubblico. Ripeterà l'errore, Knight?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maramaldo »
[ - ] lascia un commento a maramaldo »
|
|
d'accordo? |
|
vince
|
domenica 21 luglio 2019
|
l'isola della noia...
|
|
|
|
Film patinato con una bella fotografia ma come noir assolutamente poco coinvolgente e decisamente noioso... da evitare.
|
|
[+] lascia un commento a vince »
[ - ] lascia un commento a vince »
|
|
d'accordo? |
|
|