NOS4A2

Un'opera per ragazzi sull'inquietudine tra le pareti domestiche come nel villaggio di Natale

Overview di Claudia Catalli

Il figlio di Stephen King, Joe Hill, sa come far venire i brividi. Ne è la prova il suo romanzo NOS4A2 (si legge: Nosferatu) che ha ispirato l'omonima serie tv targata Amazon in dieci episodi. La prima puntata si apre con un bambino trascurato dai genitori che viene magicamente attratto da una Rolls Royce parcheggiata in giardino. Fari accesi come le luci al suo interno, che svelano un inimmaginabile quantitativo di regali pronti da scartare sulle note di canzoncine natalizie. C'è dietro lo zampino del villain della serie, l'inquietante Charlie Manx dal volto mostruoso, che rapisce i bambini per condurli dritti a Christmasland, un villaggio natalizio decisamente particolare dove pare sia bandita l'infelicità.

Ad interpretare il cattivo luciferino di turno è Zachary Quinto, a cui sa tenere testa una grintosa Ashleigh Cummings nei panni dell'ostinata Vic McQueen.

Vic McQueen è un'artista liceale con una sorta di super potere: è in grado di rintracciare qualunque cosa o persona venga persa, di attivare passaggi segreti nei boschi e viaggiare nel tempo sfrecciando a bordo della sua moto. Tormentata, con diversi problemi personali e familiari alle spalle, ricorda a tratti l'anticonformista Lisbeth Salander della saga Millennium.

Oltre a protagonista e antagonista, restano impressi anche certi personaggi secondari come quello interpretato da Jahkara Smith, una ragazza capace di leggere il futuro nelle tessere dello Scarabeo. 

Riflessione doverosa a margine: l'adattamento televisivo di un bestseller non è mai un'operazione semplice o banale, tuttavia fin dalla prima puntata si percepisce quanto offre la serie ideata da Jami O'Brien, in termini di inquietudine e ricerca di una propria originalità. Un thriller/horror che ammicca al Natale, che vanta un'antagonista letteralmente mostruoso, che si nutre di problemi familiari e bambini in difficoltà per poi aprire le porte narrative al soprannaturale tra viaggi nel tempo e letture profetiche (per quanto l'utilizzo del gioco Scarabeo rischi di spezzare l'incantesimo della tensione dark e suscitare a più riprese involontaria ironia).

Appare altresì immediatamente chiaro il target di riferimento, il pubblico che si intende conquistare con questa nuova serie che odora mystery: gli adolescenti  - o young adults che dir si voglia. Meglio ancora se digiuni di tanto cinema di genere ispirato ai grandi maestri della narrazione ad alta tensione (come non pensare a Stephen King).