samanta
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sabato 27 aprile 2019
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ci salveranno i servizi segreti ...?
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Francamente il film mi ha un pò deluso. Ma cosa ci dice il cervello è un film gradevole non sguaiato o volgare che si basa su un soggetto abbastanza originale ma modesto nella realizzazione e confuso nello scopo che si propone. La trama: Giovanna (Paola Cortellesi) separata con una figlia piccola e una madre un pò asfissiante che si veste e agisce come una ragazzina, apparentemente è una funzionaria di un ministero in realtà è un agente segreto sottocopertura la cui centrale si trova negli scantinati del Ministero (!), da tutti considerata un "travet" che fa una vita incolore. Dopo la scena di una sua missione pericolosa in Marocco, partecipa, malvolentieri, a una cena con i vecchi amici di liceo che rivede dopo tanti anni: un allenatore, una hostess, una pediatra, un insegnante che dopo i convenevoli della rimpatriata svelano le disavventure del loro lavoro.
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Francamente il film mi ha un pò deluso. Ma cosa ci dice il cervello è un film gradevole non sguaiato o volgare che si basa su un soggetto abbastanza originale ma modesto nella realizzazione e confuso nello scopo che si propone. La trama: Giovanna (Paola Cortellesi) separata con una figlia piccola e una madre un pò asfissiante che si veste e agisce come una ragazzina, apparentemente è una funzionaria di un ministero in realtà è un agente segreto sottocopertura la cui centrale si trova negli scantinati del Ministero (!), da tutti considerata un "travet" che fa una vita incolore. Dopo la scena di una sua missione pericolosa in Marocco, partecipa, malvolentieri, a una cena con i vecchi amici di liceo che rivede dopo tanti anni: un allenatore, una hostess, una pediatra, un insegnante che dopo i convenevoli della rimpatriata svelano le disavventure del loro lavoro. La pediatra Francesca (Lucia Mascino) aggredita dalla madre isterica di una bambina che le ha lussato la spalla, l'hostess Tamara (Claudia Pandolfi) aggredita da un manager che non sopportava i suoi inviti a spegnere il cellulare e che le ha provocato una cicatrice, Enrico l'insegnate picchiato regolarmente da un ragazzo bene quando gli dà l'insufficenza, l'allenatore Marco bullizzato da un tifoso che gli ha rotto 2 costole. Giovanna decide di vendicarli e lo farà travestendosi e utilizzando le strutture del suo servizio, sospesa riprenderà il servizio perchè al termine di un inseguimento riesce a far arrestare un terrorista internazionale.
Il film è confuso nel senso che è in parte commedia e in parte thriller sia pure comico ma le due parti non si amalgamano e specie la parte della vendetta appare poco brillante. Manca il film di coesione e di vivacità, non è affatto coinvolgente per lo spettatore non fa ridere, solo sorridere. Da sottofondo poi trapare un moralismo da politically correct nostrano, tutti i buzzuri sono gente bene, cari regista e sceneggiatori guardate che nella maleducazione c'é un'assoluta uguaglianza, inoltre i super veri buzzurri sono quelli che hanno stipendi favolosi da 3 milioni di € al mese a spalle del contribuente, o guadagnano miliardi di € con le concessioni e quando cade un ponte fanno pure la festa ballando sui tavoli come hanno riferito i giornali, e questi comportamenti sono molto più gravi di chi butta un sacchetto dell'immondizia sulla strada (comunque da multare rigorosamente e ingiustificabile).
Quanto alla recitazione Paola Cortellesi è brava e i suoi spunti comici sono apprezzabili anche se non sembra in parte come agente segreto (comunque recita sempre meglio di Charlize Theron in Atomica Bionda), sprecati appaiono validi attori come Remo Girone (che fa il Capo dei Servizi) e Claudia Pandolfi.
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felicity
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martedì 29 ottobre 2019
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contaminazione di generi poco riuscita
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La trama è poco divertente, ma soprattutto, anziché provare ad analizzare i motivi di certi malesseri, di un certo imbarbarimento che colpisce la società, si limita a citarli con tono ammonitorio.
Se l’intento era quello di mettere lo spettatore davanti a fatti della vita di tutti i giorni, fungendo da specchio dei nostri tic, forse sarebbe stato più efficace un cinismo maggiore.
Cosa Ci Dice Il Cervello dovrebbe compensare con la commedia e ci riesce di tanto in tanto grazie agli attori, cui è lasciata grande libertà e che ripagano aggiustandosi benissimo gag e personaggi sul proprio corpo, inevitabilmente però le sue energie sono drenate dal seguire i suoi molti temi.
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La trama è poco divertente, ma soprattutto, anziché provare ad analizzare i motivi di certi malesseri, di un certo imbarbarimento che colpisce la società, si limita a citarli con tono ammonitorio.
Se l’intento era quello di mettere lo spettatore davanti a fatti della vita di tutti i giorni, fungendo da specchio dei nostri tic, forse sarebbe stato più efficace un cinismo maggiore.
Cosa Ci Dice Il Cervello dovrebbe compensare con la commedia e ci riesce di tanto in tanto grazie agli attori, cui è lasciata grande libertà e che ripagano aggiustandosi benissimo gag e personaggi sul proprio corpo, inevitabilmente però le sue energie sono drenate dal seguire i suoi molti temi.
Tutto collassa nel finale in cui il film fatica a unire tutti gli intenti e le trame (quella internazionale, quella giustizialista e quella sentimentale con uno dei vecchi amici) come le diverse personalità della protagonista (qual è quella vera? È dura come sul lavoro o remissiva come nella vita?).
Soprattutto di fronte ad un finale così smaccatamente intenzionato ad insegnare una lezione il risultato è più respingente che attraente.
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enzo70
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lunedì 23 marzo 2020
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film gradevole nella sua semplicità
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Giovanna sembra una donna semplice, quasi banale; lavora al Ministero, bacchettata dalla madre per la sua vita anonima, rimbrottata dalla figlia. Eppure, Giovanna è un agente segreto, efficientissimo, una vita pericolosa, sempre al limite. Un incontro con quattro vecchi compagni di scuola, vittime della maleducazione della società moderna, un insegnante, un’hostess, un allenatore e una dottoressa la induce a cambiare missione. E così Giovanna si trasforma in una sorta di vendicatore solitario, una super eroina che ha la carica ironica e raffinata dall’ottima Paola Cortellesi. Un film semplice ed intelligente, con una morale ma senza velleità di dare lezioni.
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Giovanna sembra una donna semplice, quasi banale; lavora al Ministero, bacchettata dalla madre per la sua vita anonima, rimbrottata dalla figlia. Eppure, Giovanna è un agente segreto, efficientissimo, una vita pericolosa, sempre al limite. Un incontro con quattro vecchi compagni di scuola, vittime della maleducazione della società moderna, un insegnante, un’hostess, un allenatore e una dottoressa la induce a cambiare missione. E così Giovanna si trasforma in una sorta di vendicatore solitario, una super eroina che ha la carica ironica e raffinata dall’ottima Paola Cortellesi. Un film semplice ed intelligente, con una morale ma senza velleità di dare lezioni. Ottimo il cast, ben diretto da Riccardo Milani. Un film per passare una serata serena.
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