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stefano
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martedì 7 gennaio 2025
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the strangers 2
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ilaria
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giovedì 31 agosto 2023
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orribile
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carloalberto
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sabato 14 agosto 2021
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le maschere fanno sempre paura
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Horror basato sulle paure ancestrali americane, le maschere colorate rinviano ai colori di guerra dei nativi, e costruito sullo schema stereotipato dello sconosciuto che bussa alla porta gentilmente con lo scopo di fare una strage familiare. Buona la suspense, che funziona nonostante le troppe incongruenze del plot. Il regista, Roberts, ha fatto meglio con 47 metri.
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dandy
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mercoledì 27 gennaio 2021
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di nuovo in cerca di tamara.
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A 10 anni dal primo film,un sequel che è praticamente un remake con poche variazioni:una dosa maggiore di sangue,il fatto che qui l'azione si sposta all'aperto e un finale lieto(ma col dubbio che si insinua nell'ultima scena).Per il resto,anche qui non ci sono spiegazioni per le ragioni degli assassini e tranne una delle donne non si saprà mai che faccia hanno.E anche qui le forzature la fanno da padrone,con un intero quartiere sterminato da soli 3 assassini che appaiono e scompaiono a piacimento trovando o anticipando sempre le vittime che trovano armi da fuoco che puntualmente non usano o abbandonano.Così come anche qui nonostante questo il cast e la regia funzionano e la supence e la tensione ci sono.
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A 10 anni dal primo film,un sequel che è praticamente un remake con poche variazioni:una dosa maggiore di sangue,il fatto che qui l'azione si sposta all'aperto e un finale lieto(ma col dubbio che si insinua nell'ultima scena).Per il resto,anche qui non ci sono spiegazioni per le ragioni degli assassini e tranne una delle donne non si saprà mai che faccia hanno.E anche qui le forzature la fanno da padrone,con un intero quartiere sterminato da soli 3 assassini che appaiono e scompaiono a piacimento trovando o anticipando sempre le vittime che trovano armi da fuoco che puntualmente non usano o abbandonano.Così come anche qui nonostante questo il cast e la regia funzionano e la supence e la tensione ci sono.Quanto basta per una serata senza pretese.Il regista del primo film qui co-sceneggia.Sempre ispirato a generici fatti reali.
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elgatoloco
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giovedì 13 giugno 2019
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si potrebbe far meglio...
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"The Strangers Prey at Night"(2018)di Johannes Roberts, è un film sequel di"The Strangers"(2008, Bryan Bertino, che qui invece è co-autore della sceneggiatura). Ritmo non ben colto, vari problemi per armonizzare effetto-sorpresa e suspense, questo nuovo film sembra non decollare, sa per la scarsa qualità dlle(degli)interpreti, sia per la riproposizione stantia delle maschere, che nel primo film un senso invece lo avevano, creando un'atmosfera di panico, di attesa.sconcerto, di attesa di qualcosa che si manifesta poi, ma tragicamente. Un film irrisolto, dove anche la solita situazione di partenza(famiglia "classica", con i due genitore e un figlio più grande, una figlia adolescente in crisi)sostanzialmente non produce alcun significato, lasciando tutti sconcertati perché appunto non produce in alcun modo un"senso".
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"The Strangers Prey at Night"(2018)di Johannes Roberts, è un film sequel di"The Strangers"(2008, Bryan Bertino, che qui invece è co-autore della sceneggiatura). Ritmo non ben colto, vari problemi per armonizzare effetto-sorpresa e suspense, questo nuovo film sembra non decollare, sa per la scarsa qualità dlle(degli)interpreti, sia per la riproposizione stantia delle maschere, che nel primo film un senso invece lo avevano, creando un'atmosfera di panico, di attesa.sconcerto, di attesa di qualcosa che si manifesta poi, ma tragicamente. Un film irrisolto, dove anche la solita situazione di partenza(famiglia "classica", con i due genitore e un figlio più grande, una figlia adolescente in crisi)sostanzialmente non produce alcun significato, lasciando tutti sconcertati perché appunto non produce in alcun modo un"senso". Qualche singola scena crea (induce, diremmo meglio)paura, ma queste singole scene si perdona nell'opera nella sua interezza. Bailee Madison, tra le e gli interpreti, è la migliore, senza peraltro riuscire ad eccellere. El Gato
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toty bottalla
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giovedì 21 febbraio 2019
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storia da incubo preconfezionato!
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La cosa più bella del film è la fotografia, specie nella fase iniziale, la storia sa da incubo fornito a spettatori amanti del genere con tutti i clichè del caso, senza un perchè, o forse perchè no, che poi è il vero orrore del racconto, tuttavia, suggestiva è la location con l'ottima fotografia. Saluti.
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newalessiomarta
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domenica 2 settembre 2018
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peggio del primo
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Un misto tra il ridicolo e il riciclo delle stesse cavolate. Sconsigliato...
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markym
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sabato 14 luglio 2018
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inguardabile
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Film poco interessante, con scene gia viste e ridicole.
Visione sconsigliata........
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udiego
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martedì 3 luglio 2018
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strangers pray at night
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Johannes Roberts, 47 Metri e The Other Side of the Door, porta sul grande schermo il remake dell’horror di dieci anni fa diretto dall’allora esordiente Bryan Bertino.
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Johannes Roberts, 47 Metri e The Other Side of the Door, porta sul grande schermo il remake dell’horror di dieci anni fa diretto dall’allora esordiente Bryan Bertino. In realtà le varianti rispetto al suo capostipite sono ben poche: qui le vittime sono quattro, nel predecessore erano due ed il regista britannico si concentra maggiormente sul creare tensione e far fare qualche sobbalzo sulla poltrona allo spettatore più che nello sviluppare un lavoro con una sua struttura ed una sua identità.
Luci e ombre per questa opera del genere horror. Tra gli aspetti positivi troviamo la rappresentazione dei killer, che, celati dietro a maschere infantili, evidenziano il forte contrasto con la crudeltà dei loro gesti, come se fossero semplici giochi da bambini. Apprezzabile anche la gestione della tensione in un sali e scendi da parte dello spettatore di angoscia e di sospiri di sollievo che in un film così non possono assolutamente mancare.
Per il resto però troviamo poco altro: Roberts decide di mettere poco del suo ed il risultato pare quasi una scopiazzatura raffazzonata del suo predecessore. I personaggi sono costruiti con i classici clichè della filmografia horror, dove i buoni sono solitamente degli idioti che sbagliano ogni scelta, mentre i cattivi sono dei geni infallibili pronti a giocarsi sempre la carta vincente, e non c’è nessun tipo di sfaccettatura o di approfondimento nei loro confronti. Anche la gestione del racconto tende ad essere abbastanza debole, in una struttura narrativa concentrata esclusivamente a creare qualche spavento al pubblico e poco più.
Nonostante i suoi parecchi difetti, il primo film aveva un suo stile definito ed una certa originalità nel rappresentare la vicenda. L’opera non si limitava a mostrarci delle immagini dell’orrore, ma riusciva a creare quell’angoscia nel pubblico, spettatore del sadismo e del piacere derivato da questo presente nei personaggi che compiono i fatti. In questo secondo capitolo tutto questo manca, e se certi aspetti sono praticamente impossibili da ricreare, almeno un tentativo di portare qualcosa di nuovo ed originale alla storia sarebbe stato sicuramente apprezzabile.
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eleonorabranchesi
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lunedì 11 giugno 2018
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film scadente
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Il film non mi ha entusiasmato per niente! Incoerenza quando all'inizio del film appare la scritta "tratto da una storia vera". A mio avviso non c'è nulla di vero, basti guardare verso la fine. Finale aperto ma anche quello non mi ha entusiasmato.
Film da 1 stella.
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