Cruxman

da spettatore: Cruxman è un lavoro che, sebbene ''in economy'', assume, ma solo in apparenza, le banali sembianze di un film per ragazzi.
È si un lavoro di mera fantasia che non deve però trarre in inganno chi lo ritiene sotto certi aspetti ''un film già visto'' ne tanto meno chi crede di farsi giustizia da solo ricorrendo alla gratuita violenza tanto cara a chi è abituato a vivere nel l'illegalità. La sequenza di certe grottesche scene (il mafioso / bambino, gli scagnozzi ritardati...) al limite del comico ci invitano ad ogni modo a riflettere sul fatto che la realtà è purtroppo diversa, e ben più dura, specie laddove fare politica significa sfruttare il prossimo, il disagio sociale è evidente, l'ignoranza regna, la violenza imperversa e le organizzazioni criminali trovano il loro terreno ideale per realizzarsi. E il messaggio che il film cerca di trasmettere (ed è tra l'altro chiaramente espresso sulla maglietta ''chi cambia sé cambia il mondo.''...) è abbastanza evidente; obiettivo dell'Autore è di coinvolgere, smuovere e risvegliare la coscienza di tutti, specie di quella poco determinata e dormiente parte di società composta da inermi ed indifferenti quanto insoddisfatte persone che subiscono di tutto senza reagire, non fanno nulla per cambiare, per migliorare la propria condizione e soprattutto quella dei propri simili, consentendo a ciò che è perversamente malvagio di prosperare. Il che non guasta mai. C'è un Cruxman in tutti noi! Viva Cruxman!