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luca scialo
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venerdì 24 marzo 2023
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solita solfa ma negli abissi
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Nell'ormai sterminata produzione di film dedicati a supereroi che ormai inonda le sale da un trentennio, trova il suo posto anche Aquaman, personaggio della DC Comics, metà uomo e metà pesce, nato da un amore proibito tra la regina di Atlantide ed un samoano guardiano del faro. Si tratta di Arthur Curry, gigante buono interpretato da Jason Momoa, che sarà richiamato dalla sua mezza natura di figlio degli dei per riportare giustizia negli abissi. Perché anche lì, a nostra insaputa, si fanno guerre tra popoli e si ambisce al potere. Il film ripete il solito canovaccio del genere: tanti effetti speciali, combattimenti spettacolari, retorica ecologista, trama interminabile. Ciò che resta è la splendida cornice siciliana, che fa da palcoscenico ad uno dei combattimenti.
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Nell'ormai sterminata produzione di film dedicati a supereroi che ormai inonda le sale da un trentennio, trova il suo posto anche Aquaman, personaggio della DC Comics, metà uomo e metà pesce, nato da un amore proibito tra la regina di Atlantide ed un samoano guardiano del faro. Si tratta di Arthur Curry, gigante buono interpretato da Jason Momoa, che sarà richiamato dalla sua mezza natura di figlio degli dei per riportare giustizia negli abissi. Perché anche lì, a nostra insaputa, si fanno guerre tra popoli e si ambisce al potere. Il film ripete il solito canovaccio del genere: tanti effetti speciali, combattimenti spettacolari, retorica ecologista, trama interminabile. Ciò che resta è la splendida cornice siciliana, che fa da palcoscenico ad uno dei combattimenti. Se non altro, si distingue dagli altri perché si svolge in parte sott'acqua, regalandoci ambientazioni non usuali. Quanto ai protagonisti, da registrare la presenza di Nicole Kidman, il cui volto sfigurato dal lifting fa sì che sia un effetto speciale già di per sé, senza bisogno della computer grafica. C'è anche la bellissima Amber Heard, poco prima che la causa persa con Johnny Depp gli rovinasse vita e carriera (almeno per ora). Nonché Daniel Defoe, il cui volto pure si presta bene al genere, sebbene sia al naturale.
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zapanisth
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domenica 6 giugno 2021
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aquaman fa acqua da tutte le parti
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Dopo circa venti minuti di film ho avuto l'irresistibile desiderio di scrivermi ogni assurdità insensata di questo polpettone annacquato. Trama banale e deprimente, un mix tra tron, superman e harry potter. Il cattivo di turno patetico. Senza dilungarmi troppo mi chiedo (tra le mille cose assurde):
ALERT SPOILER
perché se sono super evoluti usano pesci come mezzi di trasporto (e non i veicoli super fighi) quando possono nuotare tutti super velocemente?
Perché i veicoli sottomarini non rispondono a nessuna fisica acquatica ma sembrano volare ed essere soggetti a gravità? Sott'acqua? sul serio?
Perché i super evoluti atlantidei danno al cattivo, sfigato, sempre di colore, la super armatura-ultimo-ritrovato-della-scienza-plasma-megacannone, ma lui con una saldatrice che manco flashdance la rende superfiga (orribile, ma che roba è)? (tra l'altro il plasma non andava ad acqua?)
Perché tutti i pesci ascoltano aquaman tranne quello cavalcato dal fratello?
ma soprattutto, perché quel pirla di Orm, se sa da sempre che Vulko lo tradisce lo arresta dopo 30 anni?
Mi dispiace solo per Willem Dafoe costretto a passare dal mondo marvel a sta zozzeria dc.
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onufrio
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mercoledì 13 maggio 2020
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in fondo al mar
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Un massicio uso di effetti speciali con scene d'azione lunghissime che più che intrattenere alle volte trattengono lo spettatore, limitandone la sceneggiatura e di conseguenza l'epicità di una storia senza dubbio d'interesse e di fascino, specie per la misteriosa Atlantide sommersa dalle acque degli oceani. Tutte cade nei classici copioni favolistici, il buono, il cattivo, il redento, la donna, l'amore, gli attimi di leggerezza e di stemperamento. Possono cambiare gli scenari, ma alcune cose sembrano ormai aver già stancato.
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johseph
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domenica 12 aprile 2020
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scenari affascinanti
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L'idea di ricreare Atlantide ada un look futuristico a metà tra Tron e Avatar, ma molto piu colorata, è stata premiata. Ammirare quei fondali al neon fluorescenti è una gioia per gli occhi. Per quanto riguarda il film, devo dire che non mi ha emozionato ne storia ne personaggi. Il forcone da recuperare è stato l'unico prestesto per guardare senza enfasi il nuovo supereroe lanciato da DC. Dico no.
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domenica 28 aprile 2019
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no
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Se togliamo la bellezza spudorata ed irriverente di Momoa, non rimane niente. Tutto scopiazzato, improvvisato, lento, scontato e a tratti anche fatto male.
Delusione.
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felicity
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venerdì 26 aprile 2019
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un tour de force incredibile che riempie gli occhi
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Ipertrofico e fracassone, Aquaman di James Wan non fa altro che confermare, minuto dopo minuto della sua fluviale durata, di essere una sorta di grande magazzino dell’usato, intento costantemente a rispolverare e riciclare il cinema del passato, armato di un gusto vintage kitsch e di poche idee.
Evidentemente è un film che può facilmente andare di traverso: può scontentare chi si aspetta qualcosa di realmente serio e adulto, perché invece somiglia più a un bambino ricco e non troppo acculturato che gioca con giocattoli costosi e grandissimi. Però nella sua furia e nella sua grandezza è un film oceanico che trascina con gusto barocco come sanno fare i grandi kolossal, anche quando hanno problemi.
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skywalker70
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martedì 12 febbraio 2019
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una boccata di ossigeno (con o senza branchie)
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Tra gli aspetti positivi di questo film c'e' senz'altro la capacità di non prendersi troppo sul serio. Niente melodrammoni, nè crisi esistenziali alla spiderman, nè tanto meno, tentativi pretenziosi di insegnare una morale. Solo intrattenimento, puro intrattenimento, realizzato molto bene sia negli effetti speciali che nella recitazione e nella sceneggiatura. Certo non mancano momenti di deja-vu, i ritriti combattimenti e gli scontri titanici, i quali però fanno solo da corollario ad una storia avvincente ed una ambientazione meno scontata del solito (vedi le ormai abusate Gotham City & Co)
Menzione speciale per la Kidman. Brava, intensa, affascinante e perfettamente piallata (in volto), neanche una ruga.
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Tra gli aspetti positivi di questo film c'e' senz'altro la capacità di non prendersi troppo sul serio. Niente melodrammoni, nè crisi esistenziali alla spiderman, nè tanto meno, tentativi pretenziosi di insegnare una morale. Solo intrattenimento, puro intrattenimento, realizzato molto bene sia negli effetti speciali che nella recitazione e nella sceneggiatura. Certo non mancano momenti di deja-vu, i ritriti combattimenti e gli scontri titanici, i quali però fanno solo da corollario ad una storia avvincente ed una ambientazione meno scontata del solito (vedi le ormai abusate Gotham City & Co)
Menzione speciale per la Kidman. Brava, intensa, affascinante e perfettamente piallata (in volto), neanche una ruga....(con un po' di invidia, la mia).
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emanuele 1968
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martedì 5 febbraio 2019
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capolavoro 3d
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o.k. la storia e quello che è, però sicuramente un tripudio di effetti speciali, chissà quanti amanti del cosplay già attivi nella copia dei personaggi, questa pellicola metterà in moto un pacco di soldi, pure un omaggio alla nostra Sicilia, in questo marasma di tecnologia 3D spunta un libricino di carta......... Collodi
Siciliani preparatevi, questa estate prevedo tanti turisti alla ricerca di Atlantide, dovremmo delocalizzare qualcosa da gardaland
Fortunatamente nessun nudo esibizionistico di Nicole, Dafoe troppo legato alla saga di spiderman, grande Jason Momoa che mi ricordava un mito degli anni 80, SI e lui l'erede del mito, lo sguardo uguale, gia lo vedo nei panni di sandokan la
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o.k. la storia e quello che è, però sicuramente un tripudio di effetti speciali, chissà quanti amanti del cosplay già attivi nella copia dei personaggi, questa pellicola metterà in moto un pacco di soldi, pure un omaggio alla nostra Sicilia, in questo marasma di tecnologia 3D spunta un libricino di carta......... Collodi
Siciliani preparatevi, questa estate prevedo tanti turisti alla ricerca di Atlantide, dovremmo delocalizzare qualcosa da gardaland
Fortunatamente nessun nudo esibizionistico di Nicole, Dafoe troppo legato alla saga di spiderman, grande Jason Momoa che mi ricordava un mito degli anni 80, SI e lui l'erede del mito, lo sguardo uguale, gia lo vedo nei panni di sandokan la tigre della malesia
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filippo
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sabato 19 gennaio 2019
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un film ignorante
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Al cinema vado quasi esclusivamente a guardare film che per effetti speciali rendono indubbiamente meglio rispetto alla TV, quindi i vari Marvel e DC li ho visti quasi tutti. Posso affermare con certezza che questo film è il peggiore in assoluto.
Due ore di stupidaggini e insulsaggini intervallate da una computer grafica di buon pregio ma dal gusto trash che più trash non si può mandando in scena tutti i cliché del genere.
Non mi soffermo sull'assurdità di un personaggio considerato a detta di qualcuno "misterioso" ma con cui poi c'è chi si fa selphie, o che tutto un equipaggio di un sottomarino ha visto. Non mi soffermo sulle ragioni per cui una avanzata civiltà sottomarina in pieno stile Disney deve avere mezzi di lomozione a forma di animale marino (se qualcuno andasse in giro con un'auto o una moto a forma di cavallo cosa pensereste?).
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Al cinema vado quasi esclusivamente a guardare film che per effetti speciali rendono indubbiamente meglio rispetto alla TV, quindi i vari Marvel e DC li ho visti quasi tutti. Posso affermare con certezza che questo film è il peggiore in assoluto.
Due ore di stupidaggini e insulsaggini intervallate da una computer grafica di buon pregio ma dal gusto trash che più trash non si può mandando in scena tutti i cliché del genere.
Non mi soffermo sull'assurdità di un personaggio considerato a detta di qualcuno "misterioso" ma con cui poi c'è chi si fa selphie, o che tutto un equipaggio di un sottomarino ha visto. Non mi soffermo sulle ragioni per cui una avanzata civiltà sottomarina in pieno stile Disney deve avere mezzi di lomozione a forma di animale marino (se qualcuno andasse in giro con un'auto o una moto a forma di cavallo cosa pensereste?). Non mi soffermo sul fatto che a fronte di disastri sulle coste in un paese siciliano la vita continua come se nulla fosse.
Per tutta la durata del film ho sofferto, soprattutto per la consapevolezza che col biglietto pagato ho contribuito al successo commerciale di un lavoro che più che scadente è davvero brutto.
Lo sconsiglio vivamente.
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laurence316
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sabato 12 gennaio 2019
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aquaman stagnates. aquaman ristagna
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A seguito del totale fallimento, sia in termini di qualità che d’incasso, di Justice League, la DC ritenta ancora, per l’ennesima volta. Di risollevarsi, certo, ma anche, si suppone, di creare qualcosa di diverso, staccandosi dall’esempio offerto dai film diretti da Snyder, cupi e tremendamente seriosi pur non avendo la statura di un Cavaliere oscuro.
Peccato che, com’era avvenuto col precedente giocattolone fracassone degli studios, ovvero Suicide Squad, anche in questo caso ciò che viene proposto in alternativa non sia affatto migliore.
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A seguito del totale fallimento, sia in termini di qualità che d’incasso, di Justice League, la DC ritenta ancora, per l’ennesima volta. Di risollevarsi, certo, ma anche, si suppone, di creare qualcosa di diverso, staccandosi dall’esempio offerto dai film diretti da Snyder, cupi e tremendamente seriosi pur non avendo la statura di un Cavaliere oscuro.
Peccato che, com’era avvenuto col precedente giocattolone fracassone degli studios, ovvero Suicide Squad, anche in questo caso ciò che viene proposto in alternativa non sia affatto migliore. Questo Aquaman, difatti, non lascia per nulla ben sperare riguardo il futuro dei film del DC Extended Universe (e ciò appare ormai un triste ritornello).
Perché si tratta di un blockbuster che (si prega di perdonare il facile e pessimo giochetto di parole) fa letteralmente acqua da tutte le parti.
Non solo è eccessivamente stiracchiato per arrivare a quasi due ore e mezza di durata (giusto per fare un esempio, tutta la storia parallela riguardante Black Manta si poteva semplicemente eliminare, ma naturalmente non si sarebbe offerto il pretesto alla realizzazione del seguito), ma per di più “regala” uno “spettacolo” roboante e tonitruante, un’overdose continua di fantasmagorici e multicolori effetti digitali, per nulla supportati, alla base, da una trama e da una sceneggiatura che siano degne di questo nome.
La “storia”, infatti, è imbottita di insulsaggini, “bamboleggiamenti”, battutine idiote che non fanno quasi mai ridere, non buchi, ma voragini narrative, fatti curiosi (emblematico il caso dell’attacco da parte del sottomarino che non si capisce a chi sia dovuto, visto e considerato che sulla terraferma praticamente nessuno crede nell’esistenza di Atlantide) nonché curiosissimi e convenientissimi risvolti (“idrocannoni” formanti barriere insormontabili che però vengono facilmente evitati; miracolosi trasferimenti immediati di personaggi privi di mezzi di trasporto e di cibo e d’acqua da deserti sterminati a soleggiate e patinatissime coste siciliane; e si potrebbe andare avanti a lungo...).
Come se non bastasse, la scelta delle musiche (e del momento in cui inserirle) è quantomeno opinabile (in un paio di occasioni si finisce per sbellicarsi dalla risate nonostante, probabilmente, non fosse quella l’intenzione dei realizzatori), la fotografia cede un po’ troppo spesso all’“effetto cartolina” (ad esempio nel caso della capatina italica) e la recitazione si mantiene su un livello generalmente mediocre.
Interessante notare, poi, come, esattamente al pari del Black Panther della Marvel, anche in questo film ad una straordinario progresso tecnologico non venga fatto corrispondere un altrettanto straordinario progresso politico.
E’ naturalmente un po’ esagerato parlare di “sottintesi politici” in un film di questa risma, ma qual’è il messaggio, se si vuole anche solo subliminale, che si vorrebbe far passare con un’opera che rappresenta una società, per l’appunto, tecnologicamente avanzatissima che però è retta da una monarchia assoluta nella quale, per di più, è accettabile (anzi, chiaramente prescritto) che il regnante venga scelto per tramite di un combattimento all’ultimo sangue? Di una società che accetta pedissequamente le tradizioni più bieche e bestiali non mettendole mai in discussione?
Relegando così, in particolare, le donne ad un ruolo puramente “accessorio”? (Certo, aiutano il protagonista, ma anche si sacrificano per lui; le si vorrebbe quiete, castigate, e difatti non hanno alcun problema nell’accettare l’idea di un matrimonio combinato per il “bene della nazione”. Riguardo quest’ultimo punto, appare lampante la contraddizione tra l’accettazione, anche da parte del protagonista nel finale, di queste tradizioni retrograde e reazionarie, e poi il fatto che lui stesso [che dopo due minuti si capisce essere il “vero re”] sia il frutto di una relazione spiccatamente anticonvenzionale, dunque contro ogni tradizione e dogma).
Forse è vero che, come sostiene il filosofo Slavoj Zizek, viviamo in un epoca in cui ci viene continuamente propagandato che tutti i progressi tecnologici che riusciamo ad immaginare sono realizzabili, mentre tutti i progressi sociali che ci sforziamo anche solo di immaginare non lo sono.
In ogni caso, rimane il fatto che Aquaman non è solo "ideologicamente" ambiguo e tirato per le lunghe, ma pure frequentemente ridicolo, non si sa quanto volontariamente (l’apoteosi viene toccata al momento della comparsa del “superaccessoriato” Black Manta, il cui costume ricorda neanche troppo vagamente una sorta di formica gigante; ma pure il fatto che si parli tranquillamente sott’acqua e che le fiamme si mantengano accese anche nelle profondità degli abissi ha un che di stupefacente).
E, in definitiva, mischia insieme le più diverse influenze in un sincretismo esilarante (si passa dalla mitologia, da Poseidone e dal Kraken, ad una specie di curioso Signore degli anelli subacqueo [la battaglia finale], senza farsi mancare neppure una parentesi “alla Indiana Jones”), scivola ripetutamente nel kitsch quando non nel trash, ma forse proprio per questo può risultare persino divertente, pur nella sua assoluta (e spesso ostentata) ridicolaggine.
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