A Beautiful Day

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philwes lunedì 7 maggio 2018
introspezione nella follia Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

You Were Never Really Here, in italiano "A Beautiful Day" per sottolineare la punta di speranza che il film prova debolmente (in modo voluto) a dare, è Cinema puro con la "C" maiuscola. Un film visivamente spettacolare che solo grazie alle immagini guidate da una regia meravigliosa di Lynne Ramsay fa capire tutto quello che c'è da capire. In questo film troverete diversi influenze registiche di grandi autori come Hitchcock, sia per il modo in cui la tensione viene gestita sia per questa poetica di guidare lo spettatore solo grazie alla macchina da presa (e non dimentichiamo l'esplicito riferimento a Psycho), Kubrick, basti pensare alle scene nella villa che ricorda molto Shining, il Refn di Drive, dalla colonna sonora elettronica alla presenza del classico personaggio silente (il film in molte parti è praticamente muto se non fosse per la colonna sonora) e calmo in apparenza ma incline a una violenza spietata, ed ovviamente Scorsese col suo Taxi Driver più per le tematiche e i parallelismi che sul piano registico. [+]

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ninopellino sabato 19 maggio 2018
i meandri nascosti della psiche umana Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

L'attore Joaquin Phoenix, dopo la riuscita pellicola "The irrational man" di Woody Allen, interpreta nuovamente un personaggio tormentato e psicologicamente sospeso tra frustazione, insoddisfazione esistenziale e desiderio di rendersi utile nella vita attraverso modi e soluzioni non propriamente pacifiste. Anzi, rispetto al personaggio di "The irrational man", l'attore in questione si cala nel ruolo di un uomo in cui il desiderio di violenza e di esorcizzare un passato che lo perseguita, si elevano ad un livello ancora più estremo e letale. Brava naturalmente la regista Lynne Ramsay nel saper dirigere, dietro la macchina da presa, i meandri nascosti della psiche umana del protagonista e di mostrarne visivamente la complessità del suo stato umano, scaturito da traumi infantili o da brutali esperienze vissute quando egli era arruolato nell'esercito. [+]

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fabrizio friuli venerdì 8 settembre 2023
joe l'' ammazza orchi Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
100%

Di Joe si conosce ben poco, si sa che accudisce la madre anziana e malata, ha l' aspetto di un vagabondo e che ha avuto un' infanzia estremamente infelice a causa del padre violento e che svolge la professione di sicario : occupandosi di salvare esclusivamente delle ragazze molto giovani facendole uscire dal giro della prostituzione minorile e non è un problema abbattere gli orchi usando un martello, ma mai delle armi da fuoco silenziate. Un giorno,  un esponente della politica gli chiede di liberare sua figlia e di riportarla a casa ed egli esegue il compito, per poi diventare lui stesso un bersaglio. 

Il film americano,  pur avendo del potenziale per essere un valido prodotto cinematografico, purtroppo è stato rovinato dalla lentezza delle scene che costituiscono il lungometraggio come i pezzi assemblati insieme di un puzzle, e il protagonista interpretato da Joaquin Phoenix è molto simile al protagonista del film Leon : entrambi sono dei sicari  solitari ma quando nelle loro vite entrano delle giovani ragazze, entrambi cambiano ( anche se nel film Leon il cambiamento è maggiore ) invece in questo film il cambiamento del protagonista non è molto sviluppato, tra l'altro,  Joe ha come unica compagnia una madre in età avanzata che viene uccisa verso l' ultima parte del film, è dopo aver ucciso i due responsabili,  egli riveste il cadavere e gli dà una sepoltura diversa : fa immergere il corpo nell' acqua e lui stesso cerca di far cessare il corso della sua ( tormentata e infelice ) vita annegando se stesso: infatti egli riempe le tasche ed altre parti del vestito rubato ad uno degli assassini con delle pietre, ma prima di annegare, Joe immaginando vedere la ragazzina che lui ha salvato e quindi, toglie le pietre dal vestito e risale frettolosamente in superficie per poi raggiungere la tenuta ( o il castello ) dell' ennesimo orco , tuttavia,  egli nota il corpo senza vita della sua " preda " con la gola recisa e poi nota la ragazzina in cucina ed un oggetto affilato sul tavolo, sporco di sangue. [+]

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fabrizio friuli venerdì 8 settembre 2023
joe l'' ammazzaorchi Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
100%

Di Joe si conosce ben poco, si sa che accudisce la madre anziana e malata, ha l' aspetto di un vagabondo e che ha avuto un' infanzia estremamente infelice a causa del padre violento e che svolge la professione di sicario : occupandosi di salvare esclusivamente delle ragazze molto giovani facendole uscire dal giro della prostituzione minorile e non è un problema abbattere gli orchi usando un martello, ma mai delle armi da fuoco silenziate. Un giorno,  un esponente della politica gli chiede di liberare sua figlia e di riportarla a casa ed egli esegue il compito, per poi diventare lui stesso un bersaglio. 

Il film americano,  pur avendo del potenziale per essere un valido prodotto cinematografico, purtroppo è stato rovinato dalla lentezza delle scene che costituiscono il lungometraggio come i pezzi assemblati insieme di un puzzle, e il protagonista interpretato da Joaquin Phoenix è molto simile al protagonista del film Leon : entrambi sono dei sicari  solitari ma quando nelle loro vite entrano delle giovani ragazze, entrambi cambiano ( anche se nel film Leon il cambiamento è maggiore ) invece in questo film il cambiamento del protagonista non è molto sviluppato, tra l'altro,  Joe ha come unica compagnia una madre in età avanzata che viene uccisa verso l' ultima parte del film, è dopo aver ucciso i due responsabili,  egli riveste il cadavere e gli dà una sepoltura diversa : fa immergere il corpo nell' acqua e lui stesso cerca di far cessare il corso della sua ( tormentata e infelice ) vita annegando se stesso: infatti egli riempe le tasche ed altre parti del vestito rubato ad uno degli assassini con delle pietre, ma prima di annegare, Joe immaginando vedere la ragazzina che lui ha salvato e quindi, toglie le pietre dal vestito e risale frettolosamente in superficie per poi raggiungere la tenuta ( o il castello ) dell' ennesimo orco , tuttavia,  egli nota il corpo senza vita della sua " preda " con la gola recisa e poi nota la ragazzina in cucina ed un oggetto affilato sul tavolo, sporco di sangue. [+]

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elpiezo giovedì 3 maggio 2018
crudo!!!!!!!!! Valutazione 3 stelle su cinque
25%
No
75%

 Un veterano di guerra si guadagna da vivere come mercenario tra i sobborghi di una New York inquieta.
Un profondo viaggio nella singolare esistenza di un uomo disagiato e tormentato da ricordi sgradevoli; le gesta di un carnefice che attraverso la sua brutalità cerca di redimere la propria tormentata esistenza.

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flaw54 sabato 5 maggio 2018
troppo formale Valutazione 2 stelle su cinque
38%
No
63%

L'argomento non è nuovo e fa ripensare immediatamente a taxi driver e a 8mm, ma la regista lo affronta su di un piano prettamente estetico, formale e intimistico. Le scene di violenza sono filtrate come se appartenessero ad un'altra realtà ( tranne il suicidio vero o immaginato che sia del protagonista ). Joaquin Phoenix sembra il clone di Robert de Niro con i suoi stessi fantasmi e adotta una recitazione monocorde e molto simile specialmente nelle scene di violenza. Prodotto ricercato, ma non perfettamente riuscito.

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ediesedgwick mercoledì 11 aprile 2018
you were never really here... Valutazione 3 stelle su cinque
17%
No
83%

La sig.ra Ramsay si fionda nel thriller dai connotati di violenza e disillusione con un personaggio duro, crudo e 'all'occorrenza' spietato incarnato dai silenzi tormentati del magnetico Joaquin Phoenix, ma qualcosa va storto. Lynne Ramsay vorrebbe riavvalersi (in buona parte fallisce, inevitabile) della brillantezza e soprattutto pesantezza monolitica di regia dei Coen d'annata molto probabilmente (tra le altre cose) aggiungendo sprazzi di inquieto accompagnamento simil-'Drive'(2011), ma lo smacco consiste banalmente nel fatto che un qualche segmento di trama meno organico, al pelo della tenuta del brivido, meno "di collaudo" per questo 'one man show' che sembra in certe parti fatto a memoria su altri precedenti, e magari una ventina di parole in più che spezzassero la prassi 'tensione-demoni' non avrebbero guastato insomma, e già il film non avrebbe nulla da invidiare a un prodotto (altresì indipendente) quale "Blue Ruin" con cui ha molti aspetti da spartire. [+]

[+] beh, insomma..... (di francesco2)
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