manuelazarattini
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domenica 17 dicembre 2017
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non provarci più sam...
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Una trama noiosa e banale. I protagonisti si prolungano in lunghi e tediosi dialoghi logorroici. Le scene sono sempre inondate da una costante luce dorata (gialla direi..) che forse ha lo scopo di rendere una maggior atmosfera ma che alla fine risulta artefatta e falsa dato che le scene evocano continui cambi di tempo atmosferico: sereno e soleggiato, nuvoloso e tetro, piovoso a dirotto, giorno, notte.... come può quindi esserci sempre la stessa luce? L'unico personaggio originale è il piccolo piromane figlio della protagonista. Rimane però da capire lo scopo di tale figura, vista la trama sentimentale in cui il bambino non è minimamente coinvolto. Forse anche per Sam (Allen) è arrivato il momento di fermarsi.
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maurizio.meres
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domenica 17 dicembre 2017
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il solito bel film di allen
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Anche questa volta il geniale Woody Allen crea un quadro perfetto,in una logica temporale ci riporta indietro nel tempo,proiettando lo spettatore nella colorita località di Coney Island,dove tutto era e lo è tuttora divertimento,con il famoso luna park e bellissime spiagge,e soprattutto la ruota il vero emblema di quella località ,dove si respirava negli anni cinquanta spensieratezza e voglia di vivere,ma per gli abitanti del posto le turbe esistenziali erano quelle che la vita ci riserva,ed è in quelle situazioni che Allen entra con tutta la sua sensibilità scavando nel profondo intimo dei vari personaggi,tra incomprensioni coniugali,conflitti tra due donne per un uomo,problematiche tra genitori e figli,con una sceneggiatura semplice ma profonda,dialogato con la solita verve,ma meno caotico senza sovrapposizioni.
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Anche questa volta il geniale Woody Allen crea un quadro perfetto,in una logica temporale ci riporta indietro nel tempo,proiettando lo spettatore nella colorita località di Coney Island,dove tutto era e lo è tuttora divertimento,con il famoso luna park e bellissime spiagge,e soprattutto la ruota il vero emblema di quella località ,dove si respirava negli anni cinquanta spensieratezza e voglia di vivere,ma per gli abitanti del posto le turbe esistenziali erano quelle che la vita ci riserva,ed è in quelle situazioni che Allen entra con tutta la sua sensibilità scavando nel profondo intimo dei vari personaggi,tra incomprensioni coniugali,conflitti tra due donne per un uomo,problematiche tra genitori e figli,con una sceneggiatura semplice ma profonda,dialogato con la solita verve,ma meno caotico senza sovrapposizioni.
La fotografia del nostro Storaro rende il film in ogni fotogramma un quadro,con dei colori saturati per dare il senso del tempo passato,impastati per dare allo spettatore la realtà dell'epoca,con un sottofondo musicale dei classici,tra jazz e pop con un accenno al country.
Tutti gli attori entrano nel vivo della sceneggiatura con un autorevole disinvoltura che ormai è una prerogativa ,lavorando con Allen ogni attore sprigiona la parte migliore di se stesso.
Direi che l'interpretazione della Winslet è stata superiore alle aspettative,motivata,entra con professionalità nella parte con una espressività di una donna qualunque,semplice e sincera.
Un film di Allen vale sempre la pena vederlo,e anche questa volta c'entra in pieno l'obiettivo,senza strafare ma con una essenzialità unica,una dote che in pochi possiedono.
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genoa1952
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domenica 17 dicembre 2017
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strepitoso
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qualcuno dice che Woody Allen fa sempre lo stesso film, non credo ma comunque lo fa semmai in maniera sempre diversa e, come in questo caso, sempre migliore. Dopo Cafe Society un altro capolavoro in stile Allen, ambientazione straodinaria , grande fotografia, sceneggiatura, dialoghi, e poi attori, Kate Winslet da oscar. Fianlmente un buon doppiaggio.
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gaiart
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sabato 16 dicembre 2017
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la "non" ruota delle meraviglie
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Noioso, banale, lento, con dei dialoghi degni al ribasso di desperate houseviwes, Allen è diventato mutazione genetica di se stesso.
Purtroppo per quanto mi sforzi le meningi non riesco a trovare una sola nota positiva nel film.
I personaggi non sono attraenti, non vivono in empatia, ne in ensemble tra di loro. Ognuno è come se fosse da solo, una scheggia impazzita, senza vera relazione e intensità con l'altro. Ne la moglie col marito. Ne la moglie con l'amante. Ne la figlia col padre. Ne il bimbo con la madre.
Merito di una cattiva regia o assente. Nemmeno la consolidata bravura di Storaro è riuscita a pompare l'aria fritta che si vende al Lunapark di Coney Island.
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Noioso, banale, lento, con dei dialoghi degni al ribasso di desperate houseviwes, Allen è diventato mutazione genetica di se stesso.
Purtroppo per quanto mi sforzi le meningi non riesco a trovare una sola nota positiva nel film.
I personaggi non sono attraenti, non vivono in empatia, ne in ensemble tra di loro. Ognuno è come se fosse da solo, una scheggia impazzita, senza vera relazione e intensità con l'altro. Ne la moglie col marito. Ne la moglie con l'amante. Ne la figlia col padre. Ne il bimbo con la madre.
Merito di una cattiva regia o assente. Nemmeno la consolidata bravura di Storaro è riuscita a pompare l'aria fritta che si vende al Lunapark di Coney Island.
I luoghi sono sciatti, la fotografia noiosa, la recitazione mediocre.
Lo script assurdo, inconsistente e vacuo.
Che altro?
Ogni 5 minuti io e il collega fissavamo l'orologio pronti per uscire, alternando sbadigli.
Pensare invece a quanti giovani registi e screenwriter portebbe aiutare, sponsorizzare, o usare il vecchio Woody .
Ahimè l'ego non si sposta e ci tocca ultimamente vedere dei polpettoni senza capo ne coda e tantomeno , ancora più grave, senza poesia.
Ma la pensione no?
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gigioncino
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sabato 16 dicembre 2017
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proprio bello
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Piacerà poco al grande pubblico. Credo ci voglia una certa " sensibilità " per apprezzarlo e coglierne tutte le mutevoli sfumature. Diciamo un prodotto cinematografico per palati fini, di impianto prettamente teatrale con al centro un'immensa Winslet. Scrittura scenografica molto raffinata ed attenta a calarsi nella realtà che si vuole descrivere. Storaro poi...è pur sempre Storaro... Una trama semplice , come vuole e deve essere. Un film che tornerò a vedere senza dubbio. Dovendo fare una critica, il finale , pur plausibile e in perfetto stile Alleniano, poteva riservare qualche sorpresina in più da un punto di vista della sceneggiatura ( perchè non sfruttare al meglio , ad esempio, la butto lì, la genialata del figlio piromane.
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Piacerà poco al grande pubblico. Credo ci voglia una certa " sensibilità " per apprezzarlo e coglierne tutte le mutevoli sfumature. Diciamo un prodotto cinematografico per palati fini, di impianto prettamente teatrale con al centro un'immensa Winslet. Scrittura scenografica molto raffinata ed attenta a calarsi nella realtà che si vuole descrivere. Storaro poi...è pur sempre Storaro... Una trama semplice , come vuole e deve essere. Un film che tornerò a vedere senza dubbio. Dovendo fare una critica, il finale , pur plausibile e in perfetto stile Alleniano, poteva riservare qualche sorpresina in più da un punto di vista della sceneggiatura ( perchè non sfruttare al meglio , ad esempio, la butto lì, la genialata del figlio piromane...?)
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gigi22562
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sabato 16 dicembre 2017
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delusione totale
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salvo solo kate winslet.bella e brava.trama debole e noiosa.
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goldy
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venerdì 15 dicembre 2017
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il cinema è moribondo
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Woody Allen è da un èaio d'anni che ha dichiarato di non aver più nulla dire. Con questo film non fa che ribadire di essere arrivato al capolinea. Scomodare Storaro per dare lustro a un'operazione stile anni '50 che difficilmente potrà suscitare qualche interesse a qualcuno è una dichiarazione di resa definitiva. Peccato.
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(di gigi22562)
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