L'Insulto |
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Un film di Ziad Doueiri.
Con Adel Karam, Rita Hayek, Kamel El Basha, Christine Choueiri.
continua»
Titolo originale L'insulte.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 113 min.
- Libano 2017.
- Lucky Red
uscita mercoledì 6 dicembre 2017.
MYMONETRO
L'Insulto ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Film bellissimo. Da Oscar
di MicheleCameroFeedback: 5559 | altri commenti e recensioni di MicheleCamero |
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mercoledì 13 dicembre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film libanese bellissimo che ritengo andrà ad Oscar per il miglior film straniero, che pone all’attenzione la doppia tragedia dei palestinesi profughi in terra straniera ove non sono voluti e di quei popoli che, ospitandoli contro voglia, hanno visto mutare in peggio le proprie condizioni di vita, avendo importato insieme ai profughi, la guerra e le sue drammatiche vicende. La storia ci racconta come certe fratture dell’animo umano sono difficili a rimarginarsi, alimentandosi di continuo con il rancore, l’insofferenza verso il nemico o comunque considerato tale, fino al punto, dinanzi alla incapacità di una presa di coscienza collettiva che consenta finalmente di fare i conti con la storia, di cercare attraverso un pretesto futile e banale, una vendetta personale, individuale ad una tragedia collettiva e familiare mai rimossa. Una tragedia che è rimasta negli occhi, nella mente, ma soprattutto che ha inciso in quello che si è diventati, coltivando l’odio, rinfocolato di continuo dalla propaganda dei cattivi maestri, che rende ciechi al punto da non rendersi conto che per una presunta questione di principio, si finisce col mettere a rischio se stessi, la propria famiglia, il proprio lavoro. E che la questione da individuale, finisca col coinvolgere tutto un popolo, andando a cadere su fasci di nervi scoperti da anni di difficile e non voluta convivenza, lo dimostra la partecipazione massiccia che ben presto verrà assegnata, da entrambe le fazioni e dai media, alle fasi del processo che diverrà mediatico e spettacolare con colpi di scena ripetuti perché, grazie al diverso, ma anche simile, atteggiamento dei due avvocati, padre e figlia, coinvolgerà un popolo, un Paese continuamente esposto a vedersi sfuggire quel precario equilibrio sociale che fa il miracolo di continuare ancora a tenerlo insieme. Da vedere assolutamente. Il film era stato presentato a Venezia dove però non ha ottenuto quanto meritasse. In questo Cannes, dove non vince mai un film banale, è diversa.
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