La dura storia di Félicité cantante e madre a Kinshasa
di Roberto Nepoti La Repubblica
Nel caos di Kinshasa, Congo, vive e combatte Félicité. Cantante e giovane donna senza marito, grossolanamente e poeticamente corteggiata da un approssimativo riparatore di elettrodomestici che ogni sera l'ammira - ubriaco - nel locale dove lei si esibisce. E madre di un adolescente cui un incidente stradale cambia la vita. Il film espone come un dato di fatto la corruzione regnante in ospedale. Se vuoi che tuo figlio sia operato e non perda la gamba paghi. Ma l'odissea di Félicité alla ricerca del denaro necessario, umiliante e orgogliosa, arriverà troppo tardi. Si tratta allora di riprendere a vivere nonostante tutto. Sovrapposizione o meglio successione di registri diversi: una prima parte lineare e narrativa, una seconda più incantata e, come dire, animistica. Protagonismo della musica, nel personaggio principale (attrice) e nell'orchestra (vera) che l'accompagna. Regista franco-africano. Personaggio e sentimenti forti, conduzione un po' incerta e un po' velleitaria.
Da La Repubblica, 31 agosto 2017
di Roberto Nepoti, 31 agosto 2017
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