anspalma
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martedì 9 aprile 2024
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ritorno a bruxelles/messico/roma capitale
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Eccoci tornati dopo più di un anno a recensire film. Di Tofi non c'è traccia... Dopo essersi addormentata, non è più tornata.
Pertanto, oggi siamo solo io e (l'inimitabile) Ric.
Da dove cominciare: film scelto a casissimo dopo aver perso tempo a provare a studiare qualità e statistica (con scarsi risultati).
Tuttavia, il pomeriggio è stato svoltato: possiamo dire che sia trascorso bene.
Film carino. Ci aspettavamo che il bambino non fosse un grande cantante, eppure ha superato le nostre aspettative.
La trama ci ha tratti in inganno: fino a buona parte del film credevamo che Ernesto fosse il nonno di Miguel (quindi siamo allo stesso livello della target audience di circa 5/6 anni).
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Eccoci tornati dopo più di un anno a recensire film. Di Tofi non c'è traccia... Dopo essersi addormentata, non è più tornata.
Pertanto, oggi siamo solo io e (l'inimitabile) Ric.
Da dove cominciare: film scelto a casissimo dopo aver perso tempo a provare a studiare qualità e statistica (con scarsi risultati).
Tuttavia, il pomeriggio è stato svoltato: possiamo dire che sia trascorso bene.
Film carino. Ci aspettavamo che il bambino non fosse un grande cantante, eppure ha superato le nostre aspettative.
La trama ci ha tratti in inganno: fino a buona parte del film credevamo che Ernesto fosse il nonno di Miguel (quindi siamo allo stesso livello della target audience di circa 5/6 anni). La trama è coinvolgente, piena di colpi di scena: il ritmo è spedito. Il cellulare è stato preso alcune volte, ma non moltissime. Il computer stava morendo (non che ci voglia molto), ma abbiamo comunque prontamente acchittato un marchingegno composto da ciabatta e prolunga pur di continuare la visione.
La morale che crediamo di aver compreso è quella di inseguire sempre i nostri sogni, ma mai sacrificando quello che è più importante (la famiglia tradizionale). Un'altra cosa che abbiamo compreso è che, se vuoi cantare, ti devi mettere un cappello da mariachi, altrimenti il pubblico non si raggiunge, il mercato non si penetra, e i soldi non si fanno.
Male che va, ti apri un negozio da calzolaio.
Pensavamo che questa rubrica fosse finita, e invece eccoci qua. Se l'anno scorso ringraziavo la graduatoria di Roma Tre, quest'anno ringrazio la pesaculaggine mia e di Ric che siamo rimasti a Roma Trenta nonostante le molteplici strade che potevamo prendere. Di pomeriggi di studio ce ne saranno tanti, ma di visioni dei film di più.
Ci vediamo alla prossima recensione,
i vostri fan numero 1 Ans e numero 2 Ric.
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alessandro
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sabato 21 maggio 2022
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okei ci siamo
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Infatti cosa mi ha lasciato questo film dopo poco più di un giorno? Bhè penso che sia un film che debba essere visto da chiunque nella vita e penso che debba essere visto almeno una volta in vita. infatti penso che sia un film che al di la del generoso bellissimo ma è un film che va oltre.
Si in effetti è bellissimo.
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fabrizio friuli
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giovedì 3 febbraio 2022
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doveva condividere il sogno di un altro ?
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Miguel Rivera proviene da una numerosa famiglia di calzolai situata I Messico , ma lui sogna di essere un musicista come il suo idolo Ernesto De La Cruz , ma c'è un piccolo ma cruciale dettaglio : la sua famiglia abborisce la musica, per via del padre della bisnonna Coco , che ha deciso di abbandonare la sua famiglia per suonare ed ottenere la rinomanza mondiale. Nel corso della vicenda , Miguel si inoltra nel mondo delle anime e conosce I suoi parenti dipartita e uno spirito di nome Hector , il padre di Coco , e vittima di Ernesto De La Cruz , l'idolo di Miguel , divenuto il cattivo della storia .
Il problema principale del film è proprio il sogno del giovane protagonista, quello di essere un musicista, dato che condivide lo stesso sogno di Manolo , il protagonista di un altro lungometraggio intitolato Il Libro Della Vita , ed entrambi i personaggi al principio nonnricevono il supporto dalle loro famiglie , per giunta , entrambe le storie sono ambientate in Messico e viene presentato l' Aldilà secondo la tradizione messicana , ma in modi diversi, nonostante ciò, Coco rimane pur sempre un film di grande valore , un diamante grezzo rovinato o sfigurato da un dettaglio che purtroppo fa calare il suo livello di qualità, eppure sono presenti delle splendide canzoni , degli ottimi personaggi, forse il ciarlatano Ernesto De La Cruz non è un personaggio eccezionale, dato che è un impostore che farebbe di tutto per ottenere il successo , ed infatti ha ucciso Hector Rivera , impedendogli di ritornare da sua moglie Imelda ( uno dei personaggi più importanti della pellicola , dato che ha deciso di rimboccarsi le maniche , e garantire da sola un futuro alla figlia e ai suoi futuri parenti ) e da sua figlia Coco , per la quale ha scritto l' iconica canzone Ricordami , soffermandosi ancora sui personaggi, anche il cane nudo messicano di nome Dante ha la sua rilevanza, non solo perché si rivela una guida spirituale per Miguel , o meglio , il suo Alebrije ( un animale totemico della cultura messicana ) ma anche perché porta il nome di Dante Alighieri ( infatti entrambi compiono un viaggio nella terra dei morti , ma le funzioni sono differenti ) Hector Rivera invece appare come unntipo piuttosto strampalato al principio , ma poi si scopre essere un' anima profonda ma in pericolo, perché sua figlia Coco , essendo molto anziana, si ricorda vagamente di lui e se viene dimenticato Hector Rivera finirà nell' oblio .
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Miguel Rivera proviene da una numerosa famiglia di calzolai situata I Messico , ma lui sogna di essere un musicista come il suo idolo Ernesto De La Cruz , ma c'è un piccolo ma cruciale dettaglio : la sua famiglia abborisce la musica, per via del padre della bisnonna Coco , che ha deciso di abbandonare la sua famiglia per suonare ed ottenere la rinomanza mondiale. Nel corso della vicenda , Miguel si inoltra nel mondo delle anime e conosce I suoi parenti dipartita e uno spirito di nome Hector , il padre di Coco , e vittima di Ernesto De La Cruz , l'idolo di Miguel , divenuto il cattivo della storia .
Il problema principale del film è proprio il sogno del giovane protagonista, quello di essere un musicista, dato che condivide lo stesso sogno di Manolo , il protagonista di un altro lungometraggio intitolato Il Libro Della Vita , ed entrambi i personaggi al principio nonnricevono il supporto dalle loro famiglie , per giunta , entrambe le storie sono ambientate in Messico e viene presentato l' Aldilà secondo la tradizione messicana , ma in modi diversi, nonostante ciò, Coco rimane pur sempre un film di grande valore , un diamante grezzo rovinato o sfigurato da un dettaglio che purtroppo fa calare il suo livello di qualità, eppure sono presenti delle splendide canzoni , degli ottimi personaggi, forse il ciarlatano Ernesto De La Cruz non è un personaggio eccezionale, dato che è un impostore che farebbe di tutto per ottenere il successo , ed infatti ha ucciso Hector Rivera , impedendogli di ritornare da sua moglie Imelda ( uno dei personaggi più importanti della pellicola , dato che ha deciso di rimboccarsi le maniche , e garantire da sola un futuro alla figlia e ai suoi futuri parenti ) e da sua figlia Coco , per la quale ha scritto l' iconica canzone Ricordami , soffermandosi ancora sui personaggi, anche il cane nudo messicano di nome Dante ha la sua rilevanza, non solo perché si rivela una guida spirituale per Miguel , o meglio , il suo Alebrije ( un animale totemico della cultura messicana ) ma anche perché porta il nome di Dante Alighieri ( infatti entrambi compiono un viaggio nella terra dei morti , ma le funzioni sono differenti ) Hector Rivera invece appare come unntipo piuttosto strampalato al principio , ma poi si scopre essere un' anima profonda ma in pericolo, perché sua figlia Coco , essendo molto anziana, si ricorda vagamente di lui e se viene dimenticato Hector Rivera finirà nell' oblio . Tuttavia , Miguel riesce a salvarlo facendo si che Coco si ricordi di lui , cantando per lei la canzone Ricordami , e al tempo stesso permette alla sua famiglia di amare nuovamente la musica , scoprendo anche le lettere di Hector Rivera . Il film si conclude con una scena significativa in cui viene udita la meravigliosa canzone intitolata In ogni parte del mio Corazon ( cantata dallo sbalorditivo Simone Iue' ) e con Hector , Imelda , Cocoe gli altri parenti defunti che visitano tutti i familiari viventi insieme ai due spiriti guida : Dante e Pepita ( l' alebrije di Mama Imelda che appare come un giaguaro gigantesco con ali d' aquila, la coda di un iguana e le zampe posteriori di un rapace ) che nel mondo dei vivi ha assunto le sembianze di una gatta , e in quella stessa scena viene mostrato Miguel Rivera che suona davanti ai membri della sua famiglia, e il sipario cala , ma prima che cali il sipario sulla recensione, bisogna soffermarsi anche sulla scena in cui Miguel Rivera conosce la leggendaria pittrice messicana Frida Kahlo , e in quella stessa scena appare Diego Rivera che dipinge uno scheletro femminile svestito e Miguel la osserva estasiato, per poi andarsene inibito dopo che il soggetto immortalato si volta verso di lui. Se il sogno del protagonista fosse stato diverso da quello di Manolo ( il protagonista del film Il Libro Della Vita ) Coco sarebbe stato un lungometraggio da dieci , e il sipario cala.
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felicity
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venerdì 28 maggio 2021
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divertente appassionante sorprendente commovente
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Coco sembra Up a ruoli invertiti, dove il protagonista non è un anziano supportato da un ragazzino, ma un ragazzino che ha in una nonna anziana l'unico seppur passivo supporto; dove al centro del discorso non c'è solamente il tentativo di riappropriarsi della propria vita e del suo senso profondo, ma la voglia di riportare l'attenzione sul più grande rimosso delle società occidentali di oggi, ossessionate dalla giovinezza a tutti i costi: la morte.
Un Inside Out trascendentale, dove a raccontare di ricordi e memoria, e prendere forma coloratissima, innovativa e sorprendente, non è la psiche di un personaggio, ma un oltretomba pirotecnico e psichedelico, e soprattutto filosofico.
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Coco sembra Up a ruoli invertiti, dove il protagonista non è un anziano supportato da un ragazzino, ma un ragazzino che ha in una nonna anziana l'unico seppur passivo supporto; dove al centro del discorso non c'è solamente il tentativo di riappropriarsi della propria vita e del suo senso profondo, ma la voglia di riportare l'attenzione sul più grande rimosso delle società occidentali di oggi, ossessionate dalla giovinezza a tutti i costi: la morte.
Un Inside Out trascendentale, dove a raccontare di ricordi e memoria, e prendere forma coloratissima, innovativa e sorprendente, non è la psiche di un personaggio, ma un oltretomba pirotecnico e psichedelico, e soprattutto filosofico.
Coco è tutto questo, e molto di più: probabilmente il più commovente e intenso film della Pixar. Coco è un costante gioco di prestigio, che lascia a bocca aperta con le sue trovate e la sua storia.
Coco è in bilico tra il mondo dei vivi e quello dei morti, tra l'importanza dei legami di sangue e del loro retaggio e l'urgenza di non farsene schiacciare. Tra la storia del dodicenne Miguel che sogna di diventare musicista in una famiglia dove la musica è stata bandita, e quella di Hector, spirito dell'oltretomba che rischia di svanire per sempre, nel nulla, perché nessuno si ricorda più di lui. Nemmeno, forse, sua figlia.
Nel Dia de Los Muertos, per inseguire il suo sogno e fuggire da chi glielo vuol negare, il primo finirà nel Regno dei morti, rischiando di rimanervi intrappolato; sarà il secondo ad aiutarlo, in cambio della promessa di farlo ricordare ancora, dando così il via a una sarabanda di peripezie che porterà entrambi a rimettere in prospettiva molte cose e a fare scoperte incredibili.
E' un film visivamente sorprendente, certo. Il modo in cui gli scheletri sono animati ha del geniale; la rappresentazione dell'Oltretomba vale le architetture della mente di Inside Out; la tonalità arancione dominante è un piacere per gli occhi.
Unl film divertente e appassionante e fruibile anche dai bambini. Ma tutto questo gli adulti rischiano di vederlo attraverso un velo di lacrime, perché Coco è un film capace di commuovere.
Da sottolineare la straordinaria capacità di Coco di trascinare nel racconto, di coinvolgere l'emotività, non solo per il gusto di poter commuovere, ma per meglio innestare della testa e nel cuore di chi guarda quello che più gli interessa.
Coco parla di cose di cui oggi si parla pochissimo, o troppo e con abuso di retorica spesso e volentieri ideologica, perdendo di vista il lato umano delle cose e il buon senso che dovrebbe essere alla base di ogni comportamento e considerazione.
Coco parla della vita di fronte alla morte, dell'importanza della memoria, del ricordo, delle radici, dell'appartenenza a qualcosa che non è solo sangue, ma storia condivisa.
Parla, ancora, della possibilità (troppo spesso raccontata invece come impossibilità) di conciliare le passioni singolari e le esigenze di un gruppo, il rispetto per i legami familiari e per la tradizione con la necessità di evolvere e crescere e vivere liberi da legacci e imposizioni, la realizzazione personale e gli affetti familiari. Parla di come tradizione e progresso possano essere l'una il sostegno dell'altro.
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stellina
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venerdì 2 aprile 2021
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assolutamente da vedere!
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Sono sincera all'inizio non mi aspettavo un granchè, ma pian piano mi prendeva sempre più, in attesa del grande finale! e che finale! Mi sono commossa.. veramente un bel film! Complimenti
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stefano capasso
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mercoledì 20 febbraio 2019
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cambiare i destini familiari
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La famiglia Rivera porta con se dai tempi degli avi una spietata avversione per la musica data dal fatto che il capostipite per amore della musica lasciò la famiglia. Il giovane Miguel però è fermamente intenzionato a coronare il suo sogno di diventare musicista e sfida i divieti impostigli dalla famiglia. Nel giorno della ricorrenza dei morti pronto ad esibirsi nel tradizionale concerto in piazza si ritroverà catapultato nel regno dei morti dove potrà conoscere meglio le antiche dinamiche famigliari.
La Pixar affronta un tema importante che è quello della famiglia, delle sue dinamiche e come queste si perpetuano nel tempo. Il bambino protagonista grazie alla forza di un sogno da seguire entra in contatto diretto con le problematiche che hanno generato nelle future generazioni dei comportamenti estremi.
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La famiglia Rivera porta con se dai tempi degli avi una spietata avversione per la musica data dal fatto che il capostipite per amore della musica lasciò la famiglia. Il giovane Miguel però è fermamente intenzionato a coronare il suo sogno di diventare musicista e sfida i divieti impostigli dalla famiglia. Nel giorno della ricorrenza dei morti pronto ad esibirsi nel tradizionale concerto in piazza si ritroverà catapultato nel regno dei morti dove potrà conoscere meglio le antiche dinamiche famigliari.
La Pixar affronta un tema importante che è quello della famiglia, delle sue dinamiche e come queste si perpetuano nel tempo. Il bambino protagonista grazie alla forza di un sogno da seguire entra in contatto diretto con le problematiche che hanno generato nelle future generazioni dei comportamenti estremi. E proprio per questa ragione riesce a modificarne la percezione e le ricadute sui componenti. In buona sostanza, simbolicamente quello che è visto come “la pecora nera” della famiglia si incarica, proprio a causa del suo andare controcorrente, di risalire all’origine delle distorsioni famigliari e a risolvere, beneficiandone egli stesso e le generazioni future
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marcloud
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lunedì 28 gennaio 2019
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il capolavoro che non ti aspetti
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Miguel nonostante la contrarietà della famiglia vuole fare musica. Questo lo porterà nel mondo dei morti per scoprire il suo passato e trovare quindi la direzione del suo futuro. Un film che entrando nella cultura del messico si interroga sulla famiglia e la ricerca della propria strada. Il capolavoro strappa lacrime che non ti aspetti firmato Disney Pixar.
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pastorius
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martedì 25 settembre 2018
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evviva i remke!!
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Che dire, come quando uscì Vanilla sky che con più soldi riciclava Apri gli occhi la disney se la gioca copiando spudoratamente Gutierrez, tanto la diney è la disney e il suo impero ha raggiunto anche star wars. A me è piaciuto the book of life e questo per me è una pallida, ma pur sempre eseguita bene, imitazione. Bello si, ma già visto più o meno. Nella società del riciclo si riciclano pure le idee, ma a così breve distanza preferisco di gran lunga Manolo e Joaquin a Coco.
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gadman
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venerdì 13 luglio 2018
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film toccante
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Un film che tocca il cuore, bellissimo e commovente.
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liuk
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sabato 31 marzo 2018
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vado controcorrente
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Vado assolutamente controcorrente nella valutazione. Seppur ben realizzato, Coco è una scopiazzatura di molte altre pellicole sullo stesso tema, la festa dei morti messicana.
Non ho trovato spunti interessanti ed innovativi tali da giustificarne la visione. Per quanto mi riguarda, una pellicola che si può tranquillamente tralasciare.
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