filippo catani
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martedì 6 dicembre 2016
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il coraggio della denuncia
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Edward Snowden agente attivo all'interno della NSA americana stanco dei programmi utilizzati dal governo americano per spiare i propri concittadini dietro la maschera della lotta al terrorismo, decide di rivelare alla stampa la sua storia.
Oliver Stone si sa che non è mai andato per il sottile quando si è trattato di criticare il suo paese. E' così anche in questa pellicola che però non vive di sola polemica. Il merito principale di Stone è quello di aver ben tratteggiato la storia di Snowden che non era certo un hacker di Anonymus bensì un ragazzo pieno di ideali americani e patriottici che anzi aveva sempre ambito ad entrare nelle forze speciali.
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Edward Snowden agente attivo all'interno della NSA americana stanco dei programmi utilizzati dal governo americano per spiare i propri concittadini dietro la maschera della lotta al terrorismo, decide di rivelare alla stampa la sua storia.
Oliver Stone si sa che non è mai andato per il sottile quando si è trattato di criticare il suo paese. E' così anche in questa pellicola che però non vive di sola polemica. Il merito principale di Stone è quello di aver ben tratteggiato la storia di Snowden che non era certo un hacker di Anonymus bensì un ragazzo pieno di ideali americani e patriottici che anzi aveva sempre ambito ad entrare nelle forze speciali. Eccoci poi al grande interrogativo: fino a che punto si può entrare nella vita delle persone in nome della loro sicurezza? Quanti cittadini sono disposti a rinunciare alla propria privacy? Bellissima, inquietante e assolutamente decisiva la scena in cui Snowden ripreso da dietro dialoga con il suo addestratore su un mega schermo che lo fa assomigliare a un dispotico Grande Fratello. Insomma un film per nulla retorico e anzi molto realistico e di strettissima attualità. Doveroso chiudere con una menzione allo strepitoso Lewitt che fa una parte strepitosa e che varrebbe almeno una nomination.
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mario nitti
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sabato 26 novembre 2016
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film discreto su una storia importante
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Strano soggetto perché è un film su un film – documentario reale, “Citizenfour”, che vinse l’Oscar nel 2016. E’ come se il regista, Oliver Stone, avesse voluto riprendere quella storia, magari con un taglio più personale. Così si parte da una stanza di un Hotel di Honkong dove alcuni giornalisti ed una regista intervistano Snowden, un tecnico dei servizi segreti americani che rivela come CIA e NSA dispongano di programmi, che utilizzano abitualmente, che consentono loro di monitorare il traffico internet, email, chat, foto, filmati, ecc., di tutti i cittadini americani (e del mondo) e che questo avviene nonostante il capo della CIA abbia esplicitamente negato il fatto al congresso e che il Presidente Obama avesse assicurato che con lui i programmi di sorveglianza sarebbero rientrati dentro le leggi che prevedono il rispetto della vita privata dei cittadini.
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Strano soggetto perché è un film su un film – documentario reale, “Citizenfour”, che vinse l’Oscar nel 2016. E’ come se il regista, Oliver Stone, avesse voluto riprendere quella storia, magari con un taglio più personale. Così si parte da una stanza di un Hotel di Honkong dove alcuni giornalisti ed una regista intervistano Snowden, un tecnico dei servizi segreti americani che rivela come CIA e NSA dispongano di programmi, che utilizzano abitualmente, che consentono loro di monitorare il traffico internet, email, chat, foto, filmati, ecc., di tutti i cittadini americani (e del mondo) e che questo avviene nonostante il capo della CIA abbia esplicitamente negato il fatto al congresso e che il Presidente Obama avesse assicurato che con lui i programmi di sorveglianza sarebbero rientrati dentro le leggi che prevedono il rispetto della vita privata dei cittadini. Stone fa un film chiaramente a tesi, non lascia dubbi sulla sua posizione e questo indebolisce un po’ la storia: non sono mai proposte domande, ma sempre conclusioni, spesso affidate a discorsi dello stesso Snowen: “Alla fine la verità si fa strada e non importa quale giustificazione ti dai, il terrorismo non centra, il terrorismo è la scusa, qui si parla del controllo economico e sociale e l’unica cosa che stai davvero difendendo è la supremazia del tuo governo”. “La NSA sta veramente tracciando tutti i cellulari del mondo, non soltanto terroristi, nazioni e grandi aziende, ma Tu”.
Alla fine appare il vero Snowen, una faccia tranquilla, un sorriso sereno. Si esce dalla sala con una domanda: il suo gesto è stato coraggioso, ma è servito? Poi si riaccende il cellulare.
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flyanto
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mercoledì 7 dicembre 2016
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la vicenda riguardante il mago del computer snowde
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Oliver Stone porta sugli schermi cinematografici la vicenda collegata al tecnico impiegato presso la CIA prima e consulente informatico presso la NSA dopo Snowden. Ben interpretato da Joseph Gordon-Levitt, anche fisicamente "truccato" molto somigliante al reale personaggio, il film racconta dettagliatamente ed in maniera chiara l'intero "iter" dei fatti accaduti: dall'assunzione prima da parte della CIA del giovane prodigio del computer Snowden al suo successivo licenziamento per prestare servizio presso la NSA e di seguito tutte le proprie sconvolgenti scoperte riguardanti la privacy degli individui con il pretesto della sicurezza attraverso le sue minuziose e quanto mai sofisticate ricerche in rete attraverso la navigazione in siti secretati e ritenuti inaccessibili.
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Oliver Stone porta sugli schermi cinematografici la vicenda collegata al tecnico impiegato presso la CIA prima e consulente informatico presso la NSA dopo Snowden. Ben interpretato da Joseph Gordon-Levitt, anche fisicamente "truccato" molto somigliante al reale personaggio, il film racconta dettagliatamente ed in maniera chiara l'intero "iter" dei fatti accaduti: dall'assunzione prima da parte della CIA del giovane prodigio del computer Snowden al suo successivo licenziamento per prestare servizio presso la NSA e di seguito tutte le proprie sconvolgenti scoperte riguardanti la privacy degli individui con il pretesto della sicurezza attraverso le sue minuziose e quanto mai sofisticate ricerche in rete attraverso la navigazione in siti secretati e ritenuti inaccessibili. Tutto ciò porterà ad un grosso scandalo e soprattutto personalmente per Snowden ad essere costretto ad abbandonare gli Stati Uniti e, revocatogli il passaporto, riparare presso la città di Mosca dove, peraltro, egli continua a vivere attualmente.
Oliver Stone, maestro nella regia come sempre, ha saputo sapientemente ed in maniera precisa e rigorosa raccontare i veri fatti e costruire così un lavoro che consegna allo spettatore il ritratto di Snowden più vicino alla realtà e soprattutto una certa obiettività per ciò che concerne gli avvenimenti successi.
Altro non vi è da aggiungere per una pellicola che già di per sè risulta quanto mai esauriente nel suo contenuto.
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nevira
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martedì 29 novembre 2016
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film molto istruttivo
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Film biografico molto interessante che parla di un personaggio in Italia passato in sordina mentre nel mondo generava un forte scandalo. La regia è ottima, gli attori bravi, al punto da non accorgersi del taglio biografico del film.
Il dilemma del film è il seguente: è la legge uguale per tutti o la ragion di stato giustifica l'esistenza di regole occulte, in contrasto con la legge dei cittadini, che devono essere tollerate?
Il personaggio in questione sceglie la prima risposta. Nonostante il sistema permetta di salvaguardare la sicurezza dei cittadini americani ed occidentali, in realtà ne mette anche in pericolo la vita in quanto è controllato da uomini dalla dubbia morale, nei cui comportamenti l'interesse personalistico si mescola al patriottismo portandoli a usare per tornaconto personale proprio quegli strumenti che erano stati progettati solo per proteggere i cittadini americani.
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Film biografico molto interessante che parla di un personaggio in Italia passato in sordina mentre nel mondo generava un forte scandalo. La regia è ottima, gli attori bravi, al punto da non accorgersi del taglio biografico del film.
Il dilemma del film è il seguente: è la legge uguale per tutti o la ragion di stato giustifica l'esistenza di regole occulte, in contrasto con la legge dei cittadini, che devono essere tollerate?
Il personaggio in questione sceglie la prima risposta. Nonostante il sistema permetta di salvaguardare la sicurezza dei cittadini americani ed occidentali, in realtà ne mette anche in pericolo la vita in quanto è controllato da uomini dalla dubbia morale, nei cui comportamenti l'interesse personalistico si mescola al patriottismo portandoli a usare per tornaconto personale proprio quegli strumenti che erano stati progettati solo per proteggere i cittadini americani. Ecco infatti che la popolazione più sorvegliata al mondo diviene quella americana, da parte di agenzie per la sicurezza che rifiutano di essere limitate dalla supervisione di altri apparati dello stato, come il sistema giudiziario.
La facilità con cui diventa possibile spiare le vite altrui diventa così estrema da rendere le informazioni accessibili a chi abbia scopi diversi dalla sicurezza dei sorvegliati, i quali diventano facilmente manipolabili dal sistema.
Il messaggio è che se anche non si ha niente da nascondere, le informazioni, che possono essere tratte dalla propria vita mediante questi sistemi di sorveglianza, sono sufficienti ad individui senza scrupoli per manipolarla fino a rovinarla. Non si ha niente da temere solo finché non si diventa un pericolo o un concorrente di chi controlla questi mezzi di sorveglianza.
Traditore o eroe? Il film sembra protendere più per l'eroe: d'altronde, si dice nel film, anche i nazisti processati a Norimberga obbedivano a degli ordini.
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giovedì 24 novembre 2016
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miglior performance di sempre di gordon-levitt
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Stone come al solito molto a suo agio con la biografia, il film riesce a tenere incollato lo spettatore nonostante le tematiche, a volte non così immediate per lo spettatore, grazie all'ottimo montaggio. Metterei sullo stesso piano questo film e "Il Caso Spotlight" vincitore dell'Oscar come miglior film per l'efficacia nell'esporre un'indagine giornalistica di grande impatto sociale. Peccato che Stone, come in JFK, sia più interessato a raccontare il suo punto di vista, la sua esclusiva versione dei fatti piuttosto che darci una visione a 360° del personaggio, che nella trasposizione del regista appare senza chiaroscuri.
Ed Snowden è credibile come un innocente "Snowhite", è davvero un eroe senza macchia? Il dubbio rimane.
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nevira
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martedì 29 novembre 2016
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molto istruttivo
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Film biografico molto interessante che parla di un personaggio in Italia passato in sordina mentre nel mondo generava un forte scandalo. La regia è ottima, gli attori bravi, al punto da non accorgersi del taglio biografico del film.
Il dilemma del film è il seguente: è la legge uguale per tutti o la ragion di stato giustifica l'esistenza di regole occulte, in contrasto con la legge dei cittadini, che devono essere tollerate?
Il personaggio in questione sceglie la prima risposta. Nonostante il sistema permetta di salvaguardare la sicurezza dei cittadini americani ed occidentali, in realtà ne mette anche in pericolo la vita in quanto è controllato da uomini dalla dubbia morale, nei cui comportamenti l'interesse personalistico si mescola al patriottismo portandoli a usare per tornaconto personale proprio quegli strumenti che erano stati progettati solo per proteggere i cittadini americani.
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Film biografico molto interessante che parla di un personaggio in Italia passato in sordina mentre nel mondo generava un forte scandalo. La regia è ottima, gli attori bravi, al punto da non accorgersi del taglio biografico del film.
Il dilemma del film è il seguente: è la legge uguale per tutti o la ragion di stato giustifica l'esistenza di regole occulte, in contrasto con la legge dei cittadini, che devono essere tollerate?
Il personaggio in questione sceglie la prima risposta. Nonostante il sistema permetta di salvaguardare la sicurezza dei cittadini americani ed occidentali, in realtà ne mette anche in pericolo la vita in quanto è controllato da uomini dalla dubbia morale, nei cui comportamenti l'interesse personalistico si mescola al patriottismo portandoli a usare per tornaconto personale proprio quegli strumenti che erano stati progettati solo per proteggere i cittadini americani. Ecco infatti che la popolazione più sorvegliata al mondo diviene quella americana, da parte di agenzie per la sicurezza che rifiutano di essere limitate dalla supervisione di altri apparati dello stato, come il sistema giudiziario.
La facilità con cui diventa possibile spiare le vite altrui diventa così estrema da rendere le informazioni accessibili a chi abbia scopi diversi dalla sicurezza dei sorvegliati, i quali diventano facilmente manipolabili dal sistema.
Il messaggio è che se anche non si ha niente da nascondere, le informazioni, che possono essere tratte dalla propria vita mediante questi sistemi di sorveglianza, sono sufficienti ad individui senza scrupoli per manipolarla fino a rovinarla. Non si ha niente da temere solo finché non si diventa un pericolo o un concorrente di chi controlla questi mezzi di sorveglianza.
Traditore o eroe? Il film sembra protendere più per l'eroe: d'altronde, si dice nel film, anche i nazisti processati a Norimberga obbedivano a degli ordini.
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maramaldo
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lunedì 5 dicembre 2016
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disperante
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Non quest'ultimo mile...stone, pregevole manufatto di un film-maker di prima grandezza, fatta grazia - si capisce - per quella mezzoretta in più che ha indotto qualche sonnolenza. Desolante è per le considerazioni che se ne traggono. Storia vera. Denuncia e riprovazione etica provengono da un autore la cui obiettività non sempre è DOCG. Eroe intrepido, il giovane Snowwden. Mosso anche da amor di patria. Perchè no? Stone la prende per buoina, il che gli consente di fare il verso a Full Metal Jacket dando un guizzo alla narrazione la quale, a parte alcuni momenti erotizzati di prammatica, si svolge per lo più tra chiacchiere, videoconferenze, schermate di diagrammi, mappe e tabulati.
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Non quest'ultimo mile...stone, pregevole manufatto di un film-maker di prima grandezza, fatta grazia - si capisce - per quella mezzoretta in più che ha indotto qualche sonnolenza. Desolante è per le considerazioni che se ne traggono. Storia vera. Denuncia e riprovazione etica provengono da un autore la cui obiettività non sempre è DOCG. Eroe intrepido, il giovane Snowwden. Mosso anche da amor di patria. Perchè no? Stone la prende per buoina, il che gli consente di fare il verso a Full Metal Jacket dando un guizzo alla narrazione la quale, a parte alcuni momenti erotizzati di prammatica, si svolge per lo più tra chiacchiere, videoconferenze, schermate di diagrammi, mappe e tabulati.
Qual è il punto? Lo strapotere dei potenti. Se n'era accorto già Talleyrand, credo: "A che serve il potere se non se ne abusa?". Ma l'indignazione deve scattare solo in presenza di grandi numeri? E solo se certi fatti si verificano negli USA? Da sempre il Grande Fratello ha avuto orecchie: informatori, delatori, ecc. La Spia, " il secondo mestiere più antico del mondo ed onorevole quanto il primo" (William Colby, CIA). Oggi nei termitai del globo l'ordinaria follia dell'uomo si manifesta sempre più spesso in forme inedite e incontrollabili per cui riguardi, scrupoli (ed ipocrisie) verso la persona d'ispirazione liberale appaiono romanticismi da rimpiangere ma irrimediabilmente impraticabili. La gente, poi, con quel che succede, ce l'ha con i servizi non per l'invadenza ma per l'inefficienza. Alla riservatezza, diciamolo, tengono, e puntigliosamente, solo chi delinque e chi evade le tasse. Generalmente si comunica, si condivide, ci si spalma nel social, si fa outing, ci si apre per una perlustrazione oltre l'intimo. A chi ruba l'anima il Grande Fratello?
Biancaneve e la lap dancer che gli ha svegliato la coscienza passeranno la vita godendosi la glasnost. Nella grande madre Russia dove, a dir vero, il garante della privacy non si è proprio mai dato da fare. Beffa del destino. Ironia della sorte che il nostro Oliver avrà pur colto munito com'è di umorismo e di onesta intellettuale.
In un pur blando svergognamento nel film compaiono facce e si fanno nomi frequenti nei TG di questi ultimi mesi. C'è pure un barbaglio di...pel di carota. Contateci: ne sentirete sulle nefandezze che andrà a combinare il new entry. Moore, Spielberg & Co già scaldano i motori.
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[+] troppo vero
(di misesjunior)
[ - ] troppo vero
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enzo70
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mercoledì 30 novembre 2016
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una storia tristemente vera di una triste politica
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Le dichiarazioni di Edward Snowen hanno reso noto quelli che molto immaginavano: ossia che i Governi, nel caso di specie il riferimento è quello statunitense, sorveglia tutto, intercettando massivamente la comunicazione. Oliver Stone è perfetto per rappresentare la storia del giovane informatico american, perché con la sua regia composta riesce a scandire anche con sovrapposizioni temporali i ritmi della vicenda. Il tema è quello classico per le democrazie moderne della contrapposizione tra l’interesse pubblico al contrasto della criminalità, in particolare in quegli anni, al terrorismo islamico e quello privato alla privacy.
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Le dichiarazioni di Edward Snowen hanno reso noto quelli che molto immaginavano: ossia che i Governi, nel caso di specie il riferimento è quello statunitense, sorveglia tutto, intercettando massivamente la comunicazione. Oliver Stone è perfetto per rappresentare la storia del giovane informatico american, perché con la sua regia composta riesce a scandire anche con sovrapposizioni temporali i ritmi della vicenda. Il tema è quello classico per le democrazie moderne della contrapposizione tra l’interesse pubblico al contrasto della criminalità, in particolare in quegli anni, al terrorismo islamico e quello privato alla privacy. Ma il realtà il caso Snowden pone il problema della centralità delle politiche di intelligence americane rispetto all’ordine internazionale, in violazione dei trattati internazionali. Snowden viene interpretato da un ottimo Joseph Gordon Levitt che attraverso una recitazione estremamente composta rende perfettamente il senso del disagio di un ragazzo brillante che per onorare i valori della sua nazione decide di metterne in difficoltà il Governo. Una citazione per Nicolas Cage, che anche in una parte piccola piccola dimostra di meritare la notorietà che ha. Il film ha il sostegno di Amnesty International a conferma della valenza politica e sociale di questo bel film.
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[+] amnesty cosa?!
(di misesjunior)
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