jonnylogan
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venerdì 5 luglio 2024
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eroe o traditore ?
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Essere più sorvegliati significa venire spiati o avere maggiore sicurezza e sicurezze? Con queste domande Oliver Stone nel 2016 diede vita a un nuovo capitolo della sua vasta filmografia. Una pellicola presentata a Roma, nel corso della Festa del Cinema, confezionata con una trama estremamente controversa che riguarda il significato stesso di privacy, anche del singolo, violabile per salvaguardare la vita di una nazione, del mondo, o semplicemente per garantire agli Stati Uniti la supremazia sugli altri paesi.
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Essere più sorvegliati significa venire spiati o avere maggiore sicurezza e sicurezze? Con queste domande Oliver Stone nel 2016 diede vita a un nuovo capitolo della sua vasta filmografia. Una pellicola presentata a Roma, nel corso della Festa del Cinema, confezionata con una trama estremamente controversa che riguarda il significato stesso di privacy, anche del singolo, violabile per salvaguardare la vita di una nazione, del mondo, o semplicemente per garantire agli Stati Uniti la supremazia sugli altri paesi.
Il paladino di questa rivelazione un ragazzo smilzo e occhialuto del midwest che una volta che il proprio ginocchio destro ha ceduto sotto il peso di zaini troppo pesanti ha pensato di ‘riciclarsi’ nel difficile ruolo di esperto di sistemi informatici, barcamenandosi fra le pieghe di organizzazioni capaci di trattare miriadi di bit come si stesse parlando di acqua limpida e cristallina e al tempo stesso vedendo la propria vita sballottata da un angolo all’altro del globo. dall’Europa alle Hawaii sino a Hong Kong, dove una volta raggiunto da un terzetto di giornalisti coraggiosi del The Guardian, fra i quali non si può non notare la figura di Tom Wilkinson, noto per aver interpretato uno dei disoccupati nel must di Peter Cattaneo Full Monty - Squattrinati Organizzati (The Full Monty; 1997), vuoterà il sacco su tutto quello che aveva compiuto in quasi dieci anni di carriera al servizio prima della CIA e poi dell’NSA, ovvero il servizio di sicurezza nazionale Americano.
Una trama costruita basandosi su due romanzi d'inchiesta: The Snowden Files, edito in Italia da Newton Compton con il titolo: Snowden. La vera storia dell'uomo più ricercato del mondo di Luke Harding e Time of the Octopus di Anatoly Kucherena. Districandosi agile senza soffermarsi sul gergo tecnologico e invece dedicandosi sia alla spy story sia alla vita di un ragazzo che sullo schermo è impersonato da un eccellente Joeseph Gordon Levitt. Un ragazzo che in totale segretezza ha dovuto cavarsela sempre da solo, schiacciato da segreti più grandi di lui e scoprendo con largo anticipo cosa significhi la vera solitudine da consumarsi al massimo con la propria compagna.
Un personaggio la cui figura rischiava di cadere nel dimenticatoio se non fosse stato proprio grazie a Stone, il quale ha dedicato al vero Snowden gli ultimi preziosi minuti di un film che scivola veloce come uno skate, lasciando allo spettatore il dubbio se si possa parlare di eroe o traditore e quella domanda iniziale per la quale è ancora difficile trovare una risposta univoca.
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elgatoloco
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lunedì 23 maggio 2022
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film di denuncia, nello stile di stone
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Semplce,mente"Snowding"(Olver Stone, dai libiri di Luke Harding e Anatoly Kutcherena sul pesonaggio e le vicenda, sceneggiatura dello stesso Stone con Kieran Fitzgerald, 2016); Stone narra la vicenda(tuttora irrisolta)di Edward Snowding , tencio informatico, ex.agente CIA(volveva"servire il suo paese", abbastaqnza ingenuamente), per poi passare alla NSA, ma anche in quest'ultima"orgnaizzazione", scopre la volotna da "Big Brother", di controllare ogni persona, indipendentemente dal suo eventuale impegno"pericoloso"o anche dalla sua eventuale "pericolosita'sociale"esporessa altrimenti. Con fatica ha anche una vita personale, ma con la fidanzata, politicamente piu'"progressista"di lugi, ma la sua militanza pro-USA si sflda quando scopre la volontaa¿del governo USA di controllare tutte le persone(anche lui stesso)anche nella vita privata e in ongi espressione del loro"essere".
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Semplce,mente"Snowding"(Olver Stone, dai libiri di Luke Harding e Anatoly Kutcherena sul pesonaggio e le vicenda, sceneggiatura dello stesso Stone con Kieran Fitzgerald, 2016); Stone narra la vicenda(tuttora irrisolta)di Edward Snowding , tencio informatico, ex.agente CIA(volveva"servire il suo paese", abbastaqnza ingenuamente), per poi passare alla NSA, ma anche in quest'ultima"orgnaizzazione", scopre la volotna da "Big Brother", di controllare ogni persona, indipendentemente dal suo eventuale impegno"pericoloso"o anche dalla sua eventuale "pericolosita'sociale"esporessa altrimenti. Con fatica ha anche una vita personale, ma con la fidanzata, politicamente piu'"progressista"di lugi, ma la sua militanza pro-USA si sflda quando scopre la volontaa¿del governo USA di controllare tutte le persone(anche lui stesso)anche nella vita privata e in ongi espressione del loro"essere". Oliver Stone realizzata da sempre film "biografici"con valenze attuali, ("Platoon", "Wall Street", "THe Doors"; "JFK"e altri film). Qui l'operazione era molto difficile, dovendo l'autore conciliae la biografia(indispensabile il ricorso a parti documentarie, dunque), l0attivita'e quanto si nasconde dietro, cioe'il cambiamento di ideologia e di orientamento politico., la vita privata e quella"pubblica"anche se, ovviamente, una"spia"e'"pubblica"solo in parte, ossia non tutto dlela sua vicenda pui'essere rivelato. Comunque il film ha avuto l'avallo dello stesso Snowden, che compare nelle ultime sequenze e nei titoili di coda nei panni di se'stesso, mentre altrimenti e'l'attore Joseph Gordon.Lewitt a impersonarlo. Shaileen Woodley e'la sua compagna Linsay Mills, mentre negli altri ruoili Nicolas Cage, in un ruolo per lui inedito, Timoothy Olifant e altri(e. IN complesso un film riuscito, per quanto possa essere"integrabile"da qualcosa di nuovo che possa emergeere sulla vicenda. Lo smascheramento degli States e'comuqnue presente, nella demitisfdicazione di un potere ipercapitalista che si dice"patria della liberta"ma che non e0infeiore a nessun potere assolutistico nel contollo di ogni azione dei propri cittadini, all'insegna di un feroce e imprescribribile"sorvegliar ee ´punire", per dirla con Michel Foucault. El Gato
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wolvie
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martedì 27 ottobre 2020
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bello ma.....
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Oliver Stone inizia il film in maniera folgorante, direi "come una volta", ma poi ti accorgi che qualcosa non va: la fotografia è ottima, gli attori sono in parte, lo sviluppo è emozionante, ma tutto inizia improvvisamente a svuotarsi. Gli "spiegoni" interminabili trasformano in parte il film in una cartolina didascalica, bella, ma sterile.
La storia dell' analista della CIA che si ribella al sistema corrotto che si nutre di dati personali per monitorare ed indirizzare le scelte dell' individuo e quindi delle masse, ha degli attimi filmici che t incollano allo schermo, ma, se il sunto è solamente: Snowden è un eroe, esplodendo nel finale, durante l intervista dalla Russia, con l apparizione del reale protagonista al posto di Gordon-Levitt, allora a questo punto, pur essendo consci come spettatori, della problematica della privacy, ritengo che abbia "fatto" di più il secondo capitolo del Cavaliere Oscuro di C.
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Oliver Stone inizia il film in maniera folgorante, direi "come una volta", ma poi ti accorgi che qualcosa non va: la fotografia è ottima, gli attori sono in parte, lo sviluppo è emozionante, ma tutto inizia improvvisamente a svuotarsi. Gli "spiegoni" interminabili trasformano in parte il film in una cartolina didascalica, bella, ma sterile.
La storia dell' analista della CIA che si ribella al sistema corrotto che si nutre di dati personali per monitorare ed indirizzare le scelte dell' individuo e quindi delle masse, ha degli attimi filmici che t incollano allo schermo, ma, se il sunto è solamente: Snowden è un eroe, esplodendo nel finale, durante l intervista dalla Russia, con l apparizione del reale protagonista al posto di Gordon-Levitt, allora a questo punto, pur essendo consci come spettatori, della problematica della privacy, ritengo che abbia "fatto" di più il secondo capitolo del Cavaliere Oscuro di C. Nolan. Come inchiesta giornalistica prediligo invece film come "Il Caso Spotlight", dove la ricerca dei fatti diviene giallo da detective di strada che cercano fatti concreti nella ricerca della verità. Stone è diventato troppo di maniera e alla fine realizza intensi "quadretti", belli se vogliamo, ma sempre quadretti sono.
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eccome!
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domenica 11 marzo 2018
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triste verità
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Non sempre capiamo quanto sentiamo alla televisione, o leggiamo sui giornali: questo film aiuta. La storia del giovane dotato informatico americano che ha prima realizzato dei sistemi di controllo e raccolta dati potentissimi, poi ha rivelato alla popolazione che gli stati uniti li usano per controllare in un clic le persone in contatto con alcune sospette, fino al terzo grado di conoscenza: l'amico, dell'amico, dell'amico.
E così, se si controllano 10 sospetti con 100 numeri di telefono nel cellulare, in un colpo solo se ne controllano 10 milioni. 10 milioni di ignari che vengono controllati, per capire se 10 sospetti sono sospetti davvero: impressionante!
Un film utile.
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ennio
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lunedì 30 ottobre 2017
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era meglio fare un documentario
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Non capirò mai il sistema hollywoodiano. Che bisogno c'era di fare un film di due ore di cui una narra le vicende sentimentali di Snowden, tra l'altro in modo assolutamente banale e prevedibile. E' possibile che in America le grandi produzioni devono metterci sempre tonnellate di luoghi comuni politicamente corretti e tritabudella sentimentalisti anche in un film di spionaggio e giornalismo?
Qualcuno sa dirmi perchè in TUTTI i film americani la fidanzata dell'eroe è sempre belloccia, sveglia, porta lei i pantaloni, perchè i due fanno l'amore sempre nello stesso modo, perchè a un certo punto uno dei due domanda all'altro, senza apparente motivo: "va tutto bene?".
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Non capirò mai il sistema hollywoodiano. Che bisogno c'era di fare un film di due ore di cui una narra le vicende sentimentali di Snowden, tra l'altro in modo assolutamente banale e prevedibile. E' possibile che in America le grandi produzioni devono metterci sempre tonnellate di luoghi comuni politicamente corretti e tritabudella sentimentalisti anche in un film di spionaggio e giornalismo?
Qualcuno sa dirmi perchè in TUTTI i film americani la fidanzata dell'eroe è sempre belloccia, sveglia, porta lei i pantaloni, perchè i due fanno l'amore sempre nello stesso modo, perchè a un certo punto uno dei due domanda all'altro, senza apparente motivo: "va tutto bene?". Tutto ciò è di una noia mortale, e si ripete da 60 anni almeno senza nessun cambiamento.
Ma veramente qualcuno di voi nella sua vita ha mai chiesto a qualcun'altro "va tutto bene?". E' assurdo.
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laurence316
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martedì 26 settembre 2017
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combattere il grande fratello
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Quasi inevitabile che la storia vera di Edward Snowden che, nel giugno 2013, parlando, in una stanza blindata di un hotel di Hong Kong, con la documentarista Poitras e i due giornalisti Greenwald e MacAskill, rivelò prima a loro e poi, con il loro aiuto, al mondo intero scioccanti dettagli circa il programma di sorveglianza di massa imbastito dalla NSA (ovvero, National Security Agency), finisse per ispirare un regista specializzato in biografie come Stone.
Il quale, anche sceneggiatore, con K. Fitzgerald, realizza un buon film che pure soffre di alcuni scompensi. Spesso, infatti, si limita ad esporre i fatti didascalicamente, mentre è alquanto carente sul piano emotivo (anche e soprattutto per quanto riguarda la resa della storia d’amore fra i due protagonisti, in cui si rischia ripetutamente di scivolare in un patinato sentimentalismo da telenovela).
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Quasi inevitabile che la storia vera di Edward Snowden che, nel giugno 2013, parlando, in una stanza blindata di un hotel di Hong Kong, con la documentarista Poitras e i due giornalisti Greenwald e MacAskill, rivelò prima a loro e poi, con il loro aiuto, al mondo intero scioccanti dettagli circa il programma di sorveglianza di massa imbastito dalla NSA (ovvero, National Security Agency), finisse per ispirare un regista specializzato in biografie come Stone.
Il quale, anche sceneggiatore, con K. Fitzgerald, realizza un buon film che pure soffre di alcuni scompensi. Spesso, infatti, si limita ad esporre i fatti didascalicamente, mentre è alquanto carente sul piano emotivo (anche e soprattutto per quanto riguarda la resa della storia d’amore fra i due protagonisti, in cui si rischia ripetutamente di scivolare in un patinato sentimentalismo da telenovela).
E’ interessante, ma ciò è soprattutto merito della storia vera che gli fa da soggetto, ma non realmente emozionante e solo a tratti coinvolgente (in particolare nella seconda parte).
Ma l’interpretazione di Levitt è assolutamente degna di nota e anche gran parte dei comprimari se la cavano, inoltre i contributi tecnici sono di buon livello e Snowden rimane un film da vedere, in abbinamento con l’ottimo documentario che ha contribuito ad ispirarlo, Citizenfour della Poitras, uscito nel 2014, che offre un più ampio sguardo sui retroscena di questi importanti eventi, e che, si spera, contribuirà alla loro diffusione e ad una maggiore consapevolezza collettiva. Anche se, in particolare ai tempi che corrono, è lecito chiedersi: è realmente servito a qualcosa? Ha realmente cambiato qualcosa? Intanto, presentato in anteprima al TIFF, Snowden si rivela, purtroppo, un insuccesso di pubblico e critica e non riesce neppure a recuperare il budget.
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emanuele1968
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martedì 15 agosto 2017
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buon film
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Quando lo guardavo mi ricordava il film Il caso Spotlight, poi pure alle somiglianze con facebbok. Interned lo paragono ad una sfera di cristallo, basta collegarsi, sfiorare lo schermo e si vede in tempo reale quello che accade in italia con le web cam presenti sul territorio. Comunque sono argomenti cosi complessi e difficili, un buon film, un po lungo.
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liuk!
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venerdì 10 febbraio 2017
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bio perfetta
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Stone fornisce una lezione al mondo del cinema su come girare un film biografico e di denuncia. E lo fa in maniera magistrale, senza togliere nulla ai fatti di cronaca ma inserendo il giusto tocco di romanzo. Ritengo Snowden una delle migliori bio mai girate.
Dal punto di vista della trama c'è poco da dire, i fatti sono quelli raccontati e le ombre sul governo di Obama sono sempre più scure.
Film da non perdere per nessun motivo.
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riccardo tavani
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mercoledì 1 febbraio 2017
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un tecno-angelo ribelle negli algoritmi del potere
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Che cosa sono destinate a divenire, e cosa sono divenute già la democrazia, la politica nell’era del web, dei media elettronici, della tecno-scienza, ossia delle applicazioni tecnologiche di una globo-sfera scientifica sempre più avvolgente e condizionante? E Julian Assange, Edward Snowden che tipi di protagonisti, di “eroi” sono? Il primo con il cosiddetto caso Wikileaks; il secondo con le rivelazioni sul controllo illegale esercitato dalla N.S.A.-National Security Agency, non solo su tutti i cittadini americani, ma anche su legittimi governi sovrani nel mondo. Due protagonisti entrambi perseguiti dal governo degli Stati Uniti d’America quali trafugatori di segreti di Stato e attentatori della sua sicurezza strategica.
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Che cosa sono destinate a divenire, e cosa sono divenute già la democrazia, la politica nell’era del web, dei media elettronici, della tecno-scienza, ossia delle applicazioni tecnologiche di una globo-sfera scientifica sempre più avvolgente e condizionante? E Julian Assange, Edward Snowden che tipi di protagonisti, di “eroi” sono? Il primo con il cosiddetto caso Wikileaks; il secondo con le rivelazioni sul controllo illegale esercitato dalla N.S.A.-National Security Agency, non solo su tutti i cittadini americani, ma anche su legittimi governi sovrani nel mondo. Due protagonisti entrambi perseguiti dal governo degli Stati Uniti d’America quali trafugatori di segreti di Stato e attentatori della sua sicurezza strategica. Il termine “eroi”, però, può intanto essere speso per questo aver saputo loro cogliere, svelare e rappresentare l’aspetto più peculiare di un passaggio d’epoca. L’eroe civile, infatti, non è più il politico dalla lungimirante visione strategica, o il difensore dei diritti umani, di popoli e minoranze, coerente e tenace, fino all’abnegazione, alla messa in gioco della propria vita. No, l’eroe – oggi – è innanzitutto e soprattutto uno super smanettatore, una persona che sa muovere, governare e far parlare lo spazio elettronico più profondo, più nascosto, segreto e indecifrabile alla massa. Tutto ciò che caratterizza la classica figura dell’eroe può seguire ma non precedere questa primaria qualità tecno-informatica, precipua dell’era elettronica. Questo sono stati Assange e Snowden e per altri versi lo è quell’hacker, quel pirata informatico collettivo e mascherato che va sotto il nome di Anonymus. Oliver Stone, nel suo lungo racconto cinematografico della storia contemporanea americana, non poteva – partendo dal capitolo “John Fitzgerald Kennedy” – che approdare a quello “Edward Joseph Snowden”. Dalla morte di un eroe politico, o dalla morte della politica tout-court, alla nascita del nuovo eroe tecno-scientifico, informatico, post-politico. Attorno al filo della verità storica e biografica, Oliver Stone intreccia l’imbastitura forte della sua cifra formale, stilistica, narrativa, tematica. La sua classica filosofia e tecnica del montaggio alternato, non è qui soltanto particolarmente serrata ma si squarcia a tratti in immagini di alta qualità artistico-elettronica. Queste ci fanno precipitare sensibilmente nel tema del labirinto informatico, dell’occultamento della verità da parte del potere politico ed economico, della manipolazione nel buio dei circuiti digitali della democrazia. L’eroe nasce, si nutre si forma, si potenzia nelle viscere di questa ragnatela oscura che avvolge e riplasma i valori costituzionali, patriottici americani, pervertendoli nel suo opposto. Snowden proviene da una onorata famiglia di militari. A seguito di un incidente in addestramento, si congeda dal corpo speciale dei “Berretti Verdi” e riesce a entrare direttamente nei servizi informatici della CIA, grazie alle sue vertiginose capacità di smanettatore. Qui è presto scelto per andare a sviluppare i due nuovi programmi supersegreti della NSA: Prisma e Tempora. È questo il cielo più alto del paradiso elettronico-spionistico Usa: quello a contatto diretto con il dio negli algoritmi, nei big datadel mostruoso controllo planetario di massa. Più Edward si addentra in esso, più crescono il lui le ali del tecno-angelo ribelle. E la domanda che Oliver Stone ci pone dallo schermo, con ritmo sempre più incalzante, è questa: “Chi è più patriottico? Chi obbedisce o chi si ribella?”.
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filippotognoli
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sabato 31 dicembre 2016
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soggetto perfetto x stone
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Dopo un po di anni, Stone torna a fare quello che sa fare meglio: raccontare film biografici. Il personaggio di Snowden incarna alla perfezione il soggetto ideale x il regista americano: controverso, misterioso, ambiguo, ecc..
Proprio come in "JFK", Stone riesce a spiegare in modo chiaro e comprensibile a tutti la vita di questo eroe/spia contemporaneo. Non era facile. Cerrto la chiave di lettura e il giudizio che ne emerge sono per forza di cose personali e opinabili. Ma e' indubbio che il film sia ben girato e soprattutto ben scritto. Joseph Gordon Levitt si dimostra una volta di piu', uno dei migliori attori emergenti di Hollywood. In un mondo dove ormai tutto e' "comandato" dalla tecnologia (volenti o nolenti), il tema e' di estrema attualita' e tucca tutte le sfere della societa' umana.
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Dopo un po di anni, Stone torna a fare quello che sa fare meglio: raccontare film biografici. Il personaggio di Snowden incarna alla perfezione il soggetto ideale x il regista americano: controverso, misterioso, ambiguo, ecc..
Proprio come in "JFK", Stone riesce a spiegare in modo chiaro e comprensibile a tutti la vita di questo eroe/spia contemporaneo. Non era facile. Cerrto la chiave di lettura e il giudizio che ne emerge sono per forza di cose personali e opinabili. Ma e' indubbio che il film sia ben girato e soprattutto ben scritto. Joseph Gordon Levitt si dimostra una volta di piu', uno dei migliori attori emergenti di Hollywood. In un mondo dove ormai tutto e' "comandato" dalla tecnologia (volenti o nolenti), il tema e' di estrema attualita' e tucca tutte le sfere della societa' umana. Da vedere.
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