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jonnylogan
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martedì 19 agosto 2025
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il livido new england
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Ken Lonergan, regista che nel 2016 vantava appena tre pellicole in oltre trent’anni di carriera, tutte saldamente incentrate sul malessere umano; riesce a porsi, almeno per questa volta, non troppo distante dai riflettori di Hollywood, riuscendo a creare un caso cinematografico che alla notte degli Oscar riuscì a insidiare il pluri nominato, e osannato, La La Land (id.; 2016), aggiudicandosi ben due statuette. Il regista New Yorkese riuscì difatti a partorire un dramma quotidiano che in maniera non azzardata reggeva il paragone con il dramma narrato da Robert Redford in Gente Comune (Ordinary People; 1980), perché chiunque potrebbe trovarsi costretto ad affrontare la morte improvvisa di un famigliare, con pratiche da sbrigare, telefonate indesiderate, affari da mettere in chiaro, tutte attività accomunate da un unico minimo comun denominatore: la completa e totale assenza di voglia.
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Ken Lonergan, regista che nel 2016 vantava appena tre pellicole in oltre trent’anni di carriera, tutte saldamente incentrate sul malessere umano; riesce a porsi, almeno per questa volta, non troppo distante dai riflettori di Hollywood, riuscendo a creare un caso cinematografico che alla notte degli Oscar riuscì a insidiare il pluri nominato, e osannato, La La Land (id.; 2016), aggiudicandosi ben due statuette. Il regista New Yorkese riuscì difatti a partorire un dramma quotidiano che in maniera non azzardata reggeva il paragone con il dramma narrato da Robert Redford in Gente Comune (Ordinary People; 1980), perché chiunque potrebbe trovarsi costretto ad affrontare la morte improvvisa di un famigliare, con pratiche da sbrigare, telefonate indesiderate, affari da mettere in chiaro, tutte attività accomunate da un unico minimo comun denominatore: la completa e totale assenza di voglia.
Casey Affleck, che con questa prova riuscì ad affermare la supremazia recitativa nei confronti del fratello Ben, sarà costretto a solcare quei luoghi abbandonati anni prima, con un pensiero costante che lo fa rincorrere i propri fantasmi personali, ricordati grazie a flash back improvvisi che affondano le loro radici in un passato trascorso in famiglia e in compagnia di Patrick, figlio di Joe, che lo vedeva non solo come uno zio ma come un amico di età adulta.
Da premiare lo sforzo emotivo di tutto il cast: Dal già citato Affleck, che verrà premiato da un Oscar meritatissimo, al giovane Lucas Hedges, nel ruolo del nipote Patrick. Fino a Michelle Williams in quello dell’ex moglie di Lee. Splendida la fotografia capace di incastonare la livida ambientazione invernale di un piccolo borgo del New England e una sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, che riesce a mantenere alte e sempre vive le attese del pubblico, fino a un finale che non riesce a tramutare un dramma personale in un film indimenticabile, ma che può essere sufficiente per garantire a Lonergan il sospirato e meritato successo.
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francesca barducci
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venerdì 26 gennaio 2024
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l''essenziale
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Il protagonista, dopo la perdita dei tre figli, morti a causa di una sua distrazione, cerca di dimenticare ciò che dimenticare non può. La sua nuova vita a Boston, a un'ora e mezzo dalla sua città natale, evidenzia la ricerca dell'essenziale: poche parole, quelle che servono, un monolocale arredato al minimo, in mezzo alla gente ma da solo, rapporti sì ma solo di lavoro. All'improvviso, per la morte dell'amato fratello, deve prendersi cura del nipote sedicenne. Torna per questo motivo a Manchester e i ricordi della sua vita passata si intrecciano con i luoghi e le persone. Ripartirà, ma l'essenziale ora ha un volto che può abbracciare e aspettare.
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corrado
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lunedì 24 aprile 2023
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avvincente
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Film lungo, lento, dolente ... avvincente.
Ti conquista poco a poco. E quando ti prende, ti prende allo stomaco, ti fa male. Racconta il dolore, la solitudine, il rimorso, la rabbia, la disperazione di un uomo, senza mai trascendere: con il silenzio delle parole e con l’intensità dei volti.
È un dramma che urla dentro e che deve fare i conti con la vita che continua.
E quando il dolore si incontra/scontra con altri dolori, si stempera lentamente ma senza facili e consolatorie soluzioni.
Indimenticabile l’interpretazione di Casey Affleck.
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andrea s.
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venerdì 13 novembre 2020
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l''irreversibilità del dolore e della colpa
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Manchester by the sea: fenomenologia di una tragedia e di un dolore insuperabile. La sopravvivenza atona di un un uomo che ha smesso di vivere e si trascina come un guscio vuoto. Casey Affleck è perfetto, interpretazione implosiva, di riduzioni e contenimenti. Molti lo scopriranno ora, ma bastava vedere un gran film passato in sordina come "Gone baby gone".
Non c'è spettacolarizzazione della sofferenza, urla e disperazione, né rinascite né catarsi.
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Manchester by the sea: fenomenologia di una tragedia e di un dolore insuperabile. La sopravvivenza atona di un un uomo che ha smesso di vivere e si trascina come un guscio vuoto. Casey Affleck è perfetto, interpretazione implosiva, di riduzioni e contenimenti. Molti lo scopriranno ora, ma bastava vedere un gran film passato in sordina come "Gone baby gone".
Non c'è spettacolarizzazione della sofferenza, urla e disperazione, né rinascite né catarsi. Il protagonista di questo film è un mostro nascosto e silenzioso che lacera e tormenta.
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brunopepi
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martedì 22 settembre 2020
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l''ingegnoso richiamo degli oscar
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Alla sua terza opera il regista ci conduce dentro la difficile recente vita del protagonista, immersa nella solitudine di un seminterrato di Boston, succube dei suoi tristi ricordi e di un presente forse ancora più accorato. Anche il grigio paesaggio di questa piccola comunità costiera di provincia del Massachusetts, viene come a ricalcare il dramma che il protagonista si porta dentro, rendendo il suo carattere ancor più irascibile ed esplosivo. Non meritevole secondo me dell'Oscar per un'ordinaria interpretazione del protagonista Affleck, forse anche rinchiuso nel ruolo del silenzio del personaggio Lee, della sua furia repressa e di una disperazione compressa pronta ad esplodere come lava da un vulcano sopito.
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Alla sua terza opera il regista ci conduce dentro la difficile recente vita del protagonista, immersa nella solitudine di un seminterrato di Boston, succube dei suoi tristi ricordi e di un presente forse ancora più accorato. Anche il grigio paesaggio di questa piccola comunità costiera di provincia del Massachusetts, viene come a ricalcare il dramma che il protagonista si porta dentro, rendendo il suo carattere ancor più irascibile ed esplosivo. Non meritevole secondo me dell'Oscar per un'ordinaria interpretazione del protagonista Affleck, forse anche rinchiuso nel ruolo del silenzio del personaggio Lee, della sua furia repressa e di una disperazione compressa pronta ad esplodere come lava da un vulcano sopito. A mio criterio film piatto e arido, schiacciato da una trama senza sussulti, ma si sa, nel cinema ogni opinione è capovolgibile e questa volta mi dissocio dalla critica generale favorevole.
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cinephilo
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mercoledì 14 novembre 2018
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un dramma gelido e brutalmente realistico
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C'è chi di fronte alla durezza della vita piange, si dispera, grida. C'è chi perde il senno e chi il sonno, c'è il temerario che si rialza e rimette tutto in ordine. Poi c'è chi rimane in silenzio, chi perde non le emozioni bensi' la capacità di emozionarsi. E' il caso di Lee Chandler, il protagonista della pellicola targata Kenneth Lonergan. Impossibile descrivere ciò che Casey Affleck riesce a trasmettere con la sua interpretazione in questo film. Colossale. Non era facile esternare l'apatia che il senso di colpa ha irreversibilmente scolpito addosso al suo personaggio. Ma lui ci è riuscito alla perfezione. La scena dell'incontro e del (non) dialogo tra Lee Chandler (Affleck appunto) e l'ex moglie (l'ottima Michelle Williams) racchiude perfettamente l'essenza del dolore e del rimorso.
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C'è chi di fronte alla durezza della vita piange, si dispera, grida. C'è chi perde il senno e chi il sonno, c'è il temerario che si rialza e rimette tutto in ordine. Poi c'è chi rimane in silenzio, chi perde non le emozioni bensi' la capacità di emozionarsi. E' il caso di Lee Chandler, il protagonista della pellicola targata Kenneth Lonergan. Impossibile descrivere ciò che Casey Affleck riesce a trasmettere con la sua interpretazione in questo film. Colossale. Non era facile esternare l'apatia che il senso di colpa ha irreversibilmente scolpito addosso al suo personaggio. Ma lui ci è riuscito alla perfezione. La scena dell'incontro e del (non) dialogo tra Lee Chandler (Affleck appunto) e l'ex moglie (l'ottima Michelle Williams) racchiude perfettamente l'essenza del dolore e del rimorso. L'inverno gelido e il mare cupo della cittadina del Massaschussets condiscono e accompagnano i protagonisti quasi a riflettersi nei loro stati d'animo. Anche la sceneggiatura assume a suo modo un tono epico perchè Manchester by the Sea non sforgia massime nè perle di saggezza. Manchester by the Sea è il dramma del silenzio, di chi non riesce più a parlare. E' un dramma che profuma brutalmente di vita reale, un dramma che non ti strappa fiumi di lacrime nell'immediato ma che prima ti sfiora, poi ti tocca, poi ti entra dentro e, infine, ti pervade l'anima scuotendola dal profondo. Un Lonergan che mette dentro a questo film tutto quanto basta perchè possa raggiungere lo status di capolavoro.
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ennio
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lunedì 16 luglio 2018
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papà non vedi che stiamo bruciando?
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Un lungo, ma mai pesante, ritratto delle conseguenze che una tragedia può avere su una persona apparentemente normale, con qualche fragilità perdonabile come far casino con gli amici a notte tarda e bere un tantino troppo. Ma quando da questa fragilità nasce una tragedia immane, allora la colpa si impossessa del protagonista rendendolo atono, arido, incapace di rapportarsi al mondo che lo circonda. Si cerca invano lungo il cammino di trovare un barlume di speranza, di nuova vita, in quest'uomo, che può venire "salvato" solo dal nipote adolescente a cui lo lega un passato di affetti familiari.
Non so quali premi abbia visto questo film, sicuramente Affleck e la regìa lo meritano.
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lbavassano
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venerdì 6 aprile 2018
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misura classica
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Ma che bel film "Manchester by the sea", che ti resta negli occhi e nel cuore. Una bella storia, ancor più bella per come viene raccontata, accuratamente privilegiando le scene essenziali, sottraendo ogni parola superflua per rendere appieno i sentimenti, tanto più forti quanto più trattenuti, anche grazie all'ottima interpretazione. Utilizzando al meglio l'arte del montaggio, senza clamore di effetti speciali ma valorizzando gli strumenti classici, i flashback, le ellissi, con calibrata misura. Offrendo il più ampio spazio all'intimo splendore dei luoghi e delle immagini.
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michelino
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giovedì 16 novembre 2017
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parigi era nel texas manchester è nel new england
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Paris Texas
Manchester by the sea
L'America è piena di posti con nomi copiati dall'Europa
All' epoca venire a conoscenza di un posto chiamato Paris Texas mi aveva stupito
Oggi venire a conoscenza di un posto Manchester by the sea mi ha stupito di meno
Non parlo dei film
I due film mi hanno stupito entrambi
In questo momento la mia mente li associa solo per via dei titoli
Ma pensandoci bene ci sono alcune cose in comune
Paris Texas comincia con un uomo in un deserto
Manchester bts comincia con un uomo in un deserto interiore
Harry Dean Stanton in Pars Texas era indimenticabile
Difficilmente dimenticherò Casei Affleck in Manchester bts
In questo film la sua è una recitazione implosiva
Qui l'attore è bravissimo a mostrare tutto quello che si tiene dentro
Qui tenerezza e violenza si muovono sul filo sottile della narrazione
Il film è anche un ottimo esempio di sceneggiatura
Qui vediamo gli effetti prima di vederne le cause
Come in una specie di ribaltone temporale
Cosa è il passato? quanto presente contiene?
Per quanto tempo tornerà nel futuro?
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Paris Texas
Manchester by the sea
L'America è piena di posti con nomi copiati dall'Europa
All' epoca venire a conoscenza di un posto chiamato Paris Texas mi aveva stupito
Oggi venire a conoscenza di un posto Manchester by the sea mi ha stupito di meno
Non parlo dei film
I due film mi hanno stupito entrambi
In questo momento la mia mente li associa solo per via dei titoli
Ma pensandoci bene ci sono alcune cose in comune
Paris Texas comincia con un uomo in un deserto
Manchester bts comincia con un uomo in un deserto interiore
Harry Dean Stanton in Pars Texas era indimenticabile
Difficilmente dimenticherò Casei Affleck in Manchester bts
In questo film la sua è una recitazione implosiva
Qui l'attore è bravissimo a mostrare tutto quello che si tiene dentro
Qui tenerezza e violenza si muovono sul filo sottile della narrazione
Il film è anche un ottimo esempio di sceneggiatura
Qui vediamo gli effetti prima di vederne le cause
Come in una specie di ribaltone temporale
Cosa è il passato? quanto presente contiene?
Per quanto tempo tornerà nel futuro?
...E un luogo...cos'è un luogo?
Un luogo è sempre provincia
Una provincia geografica
Una provincia umana intesa come spazio di relazione con gli altri
Una provincia interiore intesa come vita che si consuma solo dentro se stessa
Forse c'è speranza
Forse no
Però c'è poesia
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gurdjieff
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domenica 10 settembre 2017
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sono allibito
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Sono sconcertato.
Un film simile ha vinto dei premi?
Storia banalissima, recitazione indecente, montaggio scadente.
Trama noiosa.
Non ho parole.
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