tizianino
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sabato 6 febbraio 2016
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verdone sul viale del tramonto?
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Ci si aspettava molto di meglio da due personaggi di primo piano del cinema italiano. Spiace dirlo, ma il Verdone sceneggiatore-regista-attore sembra aver esaurito la sua vena migliore. La trama del film appare come un pot-pouri di tante altre cose già viste. Non ci sono battute esilaranti o situazioni geniali, tutto appare un po' superficiale e banale. E anche Albanese viene trascinato in questa mediocrità, finendo lontano dalle sue interpretazioni più vivaci ed indovinate. Insomma, è una pellicola che finirà velocemente nel dimenticatoio.
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roby 82
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sabato 6 febbraio 2016
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bravo albanese, triste verdone
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Se vi aspettate il solito Carlo Verdone, o almeno quello che ci aveva dato speranze come in "Posti in piedi in paradiso", allora rimarrete delusi. L'abbiamo fatta grossa sinceramente mi ha molo deluso. Oramai dobbiamo imparare che i trailer sono molto truccati per attirare gente al cinema. Scordatevi di ridere, non succederà mai ...o quasi. Un Antronio Albanese bravo come sempre. Ma Carlo Verdone oramai è e si vede molto stanco, alla ricerca di credibilità in personaggi della società attuali. Vederlo vestito da indiano che tanto per politicaly corret ha una vicina e amica cinese che parla Italiano perfetto e una pseudo fidanzata canterina Romena, è triste e non credibile.
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Se vi aspettate il solito Carlo Verdone, o almeno quello che ci aveva dato speranze come in "Posti in piedi in paradiso", allora rimarrete delusi. L'abbiamo fatta grossa sinceramente mi ha molo deluso. Oramai dobbiamo imparare che i trailer sono molto truccati per attirare gente al cinema. Scordatevi di ridere, non succederà mai ...o quasi. Un Antronio Albanese bravo come sempre. Ma Carlo Verdone oramai è e si vede molto stanco, alla ricerca di credibilità in personaggi della società attuali. Vederlo vestito da indiano che tanto per politicaly corret ha una vicina e amica cinese che parla Italiano perfetto e una pseudo fidanzata canterina Romena, è triste e non credibile. Nel film è un ex Carabiniere che non si saprà mai perché ex. Una storiella da commediola, dove non vi lascerà segno. Si torna a casa senza ricordare una battuta. Un consiglio a Verdone....se ama tanto stare dietro la cinepresa...ci rimanga e non continuia a comparire al cinema annoiato e controvoglia. Si arrabbia se gli vengono ricordatui i suoi personaggi, e poi è lui che a 60 anni suonati li ripropone. Voto 5
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andrea giostra
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giovedì 4 febbraio 2016
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geniale l'ispirazione alla pernacchia di totò!
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“L'abbiamo fatta grossa” (2016) - recensione di Andrea Giostra.
Il Film di Carlo Verdone, in fondo, è abbastanza divertente e riesce a distrarre lo spettatore dai suoi problemi quotidiani: e già questo è un eccellente risultato!
La storia e la sceneggiatura sono convincenti: un buon film comico dev'essere costruito inevitabilmente sull'equivoco, sull'ambiguità, sui fraintendimenti, sull'ironia, sul sarcasmo, sulla satira, sul ridicolo.
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“L'abbiamo fatta grossa” (2016) - recensione di Andrea Giostra.
Il Film di Carlo Verdone, in fondo, è abbastanza divertente e riesce a distrarre lo spettatore dai suoi problemi quotidiani: e già questo è un eccellente risultato!
La storia e la sceneggiatura sono convincenti: un buon film comico dev'essere costruito inevitabilmente sull'equivoco, sull'ambiguità, sui fraintendimenti, sull'ironia, sul sarcasmo, sulla satira, sul ridicolo. Ecco, questi elementi sono ben mescolati nella sceneggiatura e nella narrazione filmica di Verdone, che questa volta sceglie come sua “Spalla” un sempre bravissimo Antonio Albanese.
La storia è divertente e piena di equivoci, minacce serie ai protagonisti che però appaiono ridicole e finzionali, tutto condito con un bel miscuglio di ansie, affanni, preoccupazioni, timori, angosce, inquietudini, apprensioni, trepidazioni, che appartengono agli ultimi Film di Verdone.
Ma in questo Film, Verdone, con la complicità di Albanese, va oltre la sua solita comicità fatta di battute e semplici equivoci del quotidiano vivere. Verdone segue la scia delle aspettative dello spettatore italico stanco della politica e dei politicanti-parassiti nostrani e si “lancia” trattando il tema della corruzione in politica! Quella che quotidianamente, oramai, da due-tre anni tutti i mass media italici, nazionali e regionali, ci sbattono in faccia quotidianamente; anzi, a dire il vero, ci hanno proprio bombardato di queste notizie inizialmente inquietanti, adesso sempre più “normali” tanto che non fanno più “notizia”! Termine “normale” che in questo caso assume un'accezione relativa al significato che: “Sono casi che in Italia succedono spesso e frequentemente!” Ed è lì che la “Morale” di Verdone si manifesta, come un'epifania, nell'ultima scena del Film. Improvvisamente il cattivo de “L'abbiamo fatta grossa” si materializza durante una premiazione di artisti dilettanti, limitati nella loro libertà. Con grande sorpresa di tutto il pubblico – in sala improvvisamente fa da sottofondo un inaspettato ooooooohhhhhhh - e degli stessi Verdone e Albane. Il cattivo del Film è un politico che si distingue per alcune “qualità politiche” oggi ben conosciute agli italiani. E' un corrotto, un delinquente, un cinico, un parassita, un parolaio, un insensibile, un astuto truffatore, insomma un politico ladro! Sono questi gli aggettivi che spiaccica in viso allo spettatore del suo Film Verdone con l'ultima scena. Ed è a quel punto – nell'ultima scena appunto – che Verdone recupera con intelligente maestria una delle citazioni più famose e conosciute del cinema comico e d'autore italiano, nota in tutto il mondo. E' una citazione che il duo Verdone-Albanese, con professionalità artistica e teatrale, con immediatezza e con gran classe, dedicano subitamente e spontaneamente al politico italico contemporaneo rappresentato dal Film per “meriti” acquisiti sul campo: la fragorosa pernacchia di infinita e prolungata sonorità di Totò!
P.S. - La “Pernacchia” citata e rappresentata dal Film da Verdone e Albanese, è recuperata dal magnifico ed insuperabile Artista, Comico e brillante Attore Totò, che tutto il Mondo del Cinema ci ha sempre invidiato, ed è tratta dal Film “I due Marescialli” del 1961, diretto da Sergio Corbucci, con due attori protagonisti fuoriclasse quali Totò e Vittorio De Sica!
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(di ciolo)
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flyanto
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giovedì 4 febbraio 2016
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un duo composto da due di simpatici pasticcioni
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L'ultimo film di Carlo Verdone, "L'Abbiamo Fatta Grossa" , si avvale anche della presenza del comico Antonio Albanese e il duo comico effettivamente funziona molto bene insieme riuscendo a creare una commedia divertente e molto garbata nella sua comicità.
Carlo Verdone interpreta la parte di un ex-poliziotto che ormai si dedica alle attività investigative private, accettando casi strampalati e mal pagati. E' divorziato vive con una vecchia zia stralunata. Antonio Albanese, invece, è un attore di teatro che però è fortemente in crisi in quanto è stato abbandonato dalla moglie e lui ne soffre tantissimo.
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L'ultimo film di Carlo Verdone, "L'Abbiamo Fatta Grossa" , si avvale anche della presenza del comico Antonio Albanese e il duo comico effettivamente funziona molto bene insieme riuscendo a creare una commedia divertente e molto garbata nella sua comicità.
Carlo Verdone interpreta la parte di un ex-poliziotto che ormai si dedica alle attività investigative private, accettando casi strampalati e mal pagati. E' divorziato vive con una vecchia zia stralunata. Antonio Albanese, invece, è un attore di teatro che però è fortemente in crisi in quanto è stato abbandonato dalla moglie e lui ne soffre tantissimo. Decide così di chiedere a Verdone il pedinamento della moglie al fine di vedere se ella ha realmente un amante o meno e questi combina solo un pasticcio in seguito ad un grosso equivoco che porterà entrambi i protagonisti in mezzo ad una serie di avventure quanto mai rocambolesche e poco probabili ed addirittura pericolose.
Sicuramente la trama è poco realistica ma ciò conta poco dal momento che costituisce il presupposto per dare adito alle avventure dei due comici ed alle loro esilaranti battute. la sceneggiatura, infatti, risulta molto brillante ed intelligente ed i due attori, entrambi perfettamente all'altezza dei propri ruoli, si spalleggiano vicendevolmente a turo, dimostrando sintonia ed affiatamento. Insomma, quest' ultima opera di Verdone risulta senza alcun dubbio nettamente migliore e più originale delle sue ultime che "zoppicavano" notevolmente e pertanto , sia pure come scaccia pensieri il film funziona benissimo ed è altamente consigliabile. Azzeccati e perfettamente a proprio agio nei loro ruoli sono anche tutti gli attori di contorno, quali, per esempio, la cantante lirica armena Anna Kasyan nel ruolo della compagna di Verdone, Virginia Da Brescia nella parte della sua vecchia zia e Francesca Fiume in quella della ragazza orientale che lo aiuta nelle varie indagini.
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foffola40
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giovedì 4 febbraio 2016
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anche voi!!
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ma anche voi pubblicate solo i giudizi positivi...bene, bene, e siamo sempre troppo ingenui scusate il disturbo foffola40
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masera67
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martedì 2 febbraio 2016
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l' abbiamo fatta grpssa = comico o tragico?
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La coppia Verdone_Albanese non mi ha convinto. Condivido altre opinioni che il film ha deluso alla fine della proiezione, ma la storia è ben congeniata, con un bel ritmo anche se a volte certi finali sono scontati. Soprattutto non mi è piaciuto Albanese, perché in una commedia come questa, se interpreta se stesso, ha un volto troppo triste; nei film comici, con i suoi personaggi è invece bravissimo. Verdone è bravo nella sua parte ma se avesse avuto un'altra spalla, il film avrebbe assunto un'altro colore. Mi ha divertito di più l'attrice che interpretava la zia di Verdone, anziché Albanese con la sua esistenza da disperato. Andate a vederlo.
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francesto70
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lunedì 1 febbraio 2016
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brutto è dir poco.
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Un film del quale, fossi in verdone e albanese, mi vergognerei.
Gag imbarazzanti che in confronto il cinepanettone sembra Woody Allen.
Storiella noiosa e ripetitiva.
Sbadigli a più non posso.
La cosa che dispiace è la sciatteria, l'evidente mancanza di impegno, il facciamo un film tanto per fare.
Amarezza.
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foffola40
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lunedì 1 febbraio 2016
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una vera bufala
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sono andata a vedere questo film perchè non ho tralasciato nessun film di Verdone e apprezzo anche Albanese ma questo film è davvero troppo stupido, banale nella sceneggiatura, nelle situazioni di stampo "ridolini", recitato con un'enfasi ridicola. Non c'è niente che si salvi se non qualche scorcio di roma e di ambienti artistici. Delusa insieme ad altre sei persone e mi domando perchè Verdone non si dedica ad altro come sta facendo Benigni, anche lui ormai fuori,se non per la lettura dei classici? Sarei più contenta per la sua dignità di artista e di persona. foffola
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albydrummer
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lunedì 1 febbraio 2016
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..coppia divertente...
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Divertente,,,il classico Verdone..,..ottima spalla di Albanese..un pò di originalità nella storia.
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robroma66
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lunedì 1 febbraio 2016
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la vena esaurita
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Una commedia degli equivoci elegiaca e scontata, anche se ben interpretata. Testimonia la difficoltà di Verdone di esprimere in modo significativo la sua maturità anagrafica -dal punto di vista artistico o filmico, s'intende-, come se, dopo gli anni di gloria dei suoi trucidi personaggi di Un sacco bello, Bianco rosso e verdone ecc., avesse infilato le pantofole e assunto un profilo basso.
Verdone è un investigatore privato di piccolo calibro, Albanese un attore teatrale che ha perso la memoria da quando la moglie lo ha lasciato.
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Una commedia degli equivoci elegiaca e scontata, anche se ben interpretata. Testimonia la difficoltà di Verdone di esprimere in modo significativo la sua maturità anagrafica -dal punto di vista artistico o filmico, s'intende-, come se, dopo gli anni di gloria dei suoi trucidi personaggi di Un sacco bello, Bianco rosso e verdone ecc., avesse infilato le pantofole e assunto un profilo basso.
Verdone è un investigatore privato di piccolo calibro, Albanese un attore teatrale che ha perso la memoria da quando la moglie lo ha lasciato. Albanese (Yuri) chiede a Verdone (Arturo) di aiutarlo a recuperare delle foto "compromettenti" nelle mani della ex moglie. Per un equivoco si appropriano, invece, di una valigetta piena di soldi di origine illegale. La restituiranno in modo rocambolesco e finiranno pure in carcere, e lì il cerchio si chiude perchè il delinquente proprietario dei soldi è un onorevole che terrà una cerimonia di premiazione di alcuni detenuti.
Non è nemmeno un film comico, a parte alcune gag: si ride a denti stretti e con una vena malinconica.
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