iuriv
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mercoledì 1 febbraio 2017
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quando il trailer rovina tutto.
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Spy movie di stampo classico, nel quale Zemeckis decide di prendersi tutto il tempo necessario per introdurre i personaggi e il contesto nel quale si muovono. La prima parte della pellicola fa ampio ricorso all'esposizione, ma non rinuncia a condire il tutto con un po' d'azione per vivacizzare il complesso.
Peccato per i fenomeni che hanno curato l'invadente trailer e per la loro scelta di svelare in anticipo il colpo di scena di metà film. Difficile stare al gioco del regista sapendo dove si andrà a parare. Si notano troppo facilmente, quindi, la dilatazione dei tempi e il ricorso agli stereotipi del genere, con un certo rischio di annoiarsi.
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Spy movie di stampo classico, nel quale Zemeckis decide di prendersi tutto il tempo necessario per introdurre i personaggi e il contesto nel quale si muovono. La prima parte della pellicola fa ampio ricorso all'esposizione, ma non rinuncia a condire il tutto con un po' d'azione per vivacizzare il complesso.
Peccato per i fenomeni che hanno curato l'invadente trailer e per la loro scelta di svelare in anticipo il colpo di scena di metà film. Difficile stare al gioco del regista sapendo dove si andrà a parare. Si notano troppo facilmente, quindi, la dilatazione dei tempi e il ricorso agli stereotipi del genere, con un certo rischio di annoiarsi.
Ma, si sa, una tempesta di sabbia risolve molti problemi. A fattaccio avvenuto, e dopo un'ora di visione, si riesce finalmente a godere di una sceneggiatura efficace, anche se a volte frettolosa, capace di costruire un crescendo di avvenimenti coinvolgente.
Marillon Cotillard è una spia talmente meravigliosa da sembrare uscita dall'epoca d'oro del cinema. Da rivedere l'affinità con Brad Pitt, anche perché il biondo attore sembra un blocco di marmo un attimo prima che il bravo scultore ne estragga una figura espressiva. Vero è che una certa rigidità torna utile alla trama, quindi potrebbe anche essere voluta. Ma conoscendo l'artista non mi sento pronto per scommetterci dei soldi.
Zemeckis gira con mano ferma, lasciando poco spazio agli slanci artistici della cinepresa e questo va bene. Certo, gli effetti in CGI sono falsi come una moneta da tre euro, ma sono talmente pochi che si può far finta di non averli visti. Anche se quell'aereo non tocca il suolo e l'atterraggio in paracadute è un filo troppo artificiale.
Ma chi se ne frega. Allied è un lavoro piacevole, che ridà slancio al genere di spionaggio. E che da vedere non è affatto male, a patto di non aver avuto la sventura di incrociare il dannatissimo trailer sulla propria strada.
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paolotog
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domenica 12 febbraio 2017
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film decente nulla di più
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Più storia d amore che spy story, si salva per il valido cast ed alcuni elementi di originalità. Film che si lascia vedere e finale diverso dai soliti.
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filippo catani
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lunedì 23 gennaio 2017
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ottima spy story
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1941. Durante una missione segreta a Casablanca una spia inglese e una francese finiscono per innamorarsi e sposarsi. Dopo qualche tempo vissuto felicemente in Inghilterra la donna francese viene accusata di fare il doppio gioco in favore dei tedeschi.
Un bel film di spionaggio costruito un po' alla vecchia maniera con un ritmo compassato e un pathos crescente fino alla soluzione finale. Di questi tempi, vista anche la mole di film di genere, non è facile confezionare un film del genere. Il merito va principalmente a Zemeckis capace di creare una bella storia sfruttando al meglio una valida sceneggiatura e un'ottima scenografia. Certo il lavoro è stato reso un tantino più semplice dalle ottime interpretazioni del duo Cotillard-Pitt veramente in un ottimo stato di forma.
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1941. Durante una missione segreta a Casablanca una spia inglese e una francese finiscono per innamorarsi e sposarsi. Dopo qualche tempo vissuto felicemente in Inghilterra la donna francese viene accusata di fare il doppio gioco in favore dei tedeschi.
Un bel film di spionaggio costruito un po' alla vecchia maniera con un ritmo compassato e un pathos crescente fino alla soluzione finale. Di questi tempi, vista anche la mole di film di genere, non è facile confezionare un film del genere. Il merito va principalmente a Zemeckis capace di creare una bella storia sfruttando al meglio una valida sceneggiatura e un'ottima scenografia. Certo il lavoro è stato reso un tantino più semplice dalle ottime interpretazioni del duo Cotillard-Pitt veramente in un ottimo stato di forma. Insomma un film avvincente e che tiene sempre viva l'attenzione per le oltre due ore di durata della pellicola e non è poco.
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albertobartolomeo
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sabato 28 gennaio 2017
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spie in amore con la giusta tensione
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Un bel film di quelli che solo a Hollywood sanno fare e che possono permettersi registi esperti come Robert Zemeckis. Una storia con tutti gli ingredienti giusti per diventare un classicone come Casablanca al quale si ispira e rimanda. Brad Pitt e Marion Cotillard sono bravissimi e perfetti a interpretare temerarietà, incoscienza ma allo stesso tempo timori e sentimenti di due spie che si amano. Hitchcock insegna e questo film lo ricorda per il giusto grado di tensione che sa trasmettere. Dispiace solo il vizio didascalico di certo cinema americano rivolto al vasto pubblico per cui il film sarebbe stato perfetto ed essenziale senza l'ultima scena patetica della lettera alla figlia.
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Un bel film di quelli che solo a Hollywood sanno fare e che possono permettersi registi esperti come Robert Zemeckis. Una storia con tutti gli ingredienti giusti per diventare un classicone come Casablanca al quale si ispira e rimanda. Brad Pitt e Marion Cotillard sono bravissimi e perfetti a interpretare temerarietà, incoscienza ma allo stesso tempo timori e sentimenti di due spie che si amano. Hitchcock insegna e questo film lo ricorda per il giusto grado di tensione che sa trasmettere. Dispiace solo il vizio didascalico di certo cinema americano rivolto al vasto pubblico per cui il film sarebbe stato perfetto ed essenziale senza l'ultima scena patetica della lettera alla figlia. Ma si sa, le grandi produzioni, a volte, non sono contente se non strappano una lacrimuccia ai loro spettatori.
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elpiezo
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martedì 24 gennaio 2017
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avvincente ed elegante!!!
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Sullo sfondo di un complessa circostanza bellica, l'imprevedibile storia d'amore tra un comandante canadese ed un'eroina della reistenza francese. Due attori maturi ed eleganti (Pitt Cottilard) per una drammatica vicenda da cui affiorano lentamente incredibili segreti, celati negli intrichi più intimi di una singolare vita di coppia. Una storia di amore e di sospetti che il regista Zemeckis narra con la consueta accuratezza, concedendosi il lusso di raccontare la guerra attraverso scenari imbevuti di irresistibile charme
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robert eroica
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domenica 15 gennaio 2017
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spie come noi
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1942. Aitante ufficiale dell’esercito di Sua Maestà incontra in Marocco una eroina alla resistenza interna di Vichy. Insieme devono compiere una missione segreta (uccidere l’ambasciatore tedesco) per poi tornare alle rispettive basi. Non hanno pero’ fatto i conti con le frecce di cupido e la loro militanza diverrà anche la storia del loro amore. Fino a quando un terribile sospetto (ma lei è forse una spia tedesca ?) insinuato dai vertici britannici costringe l’ufficiale a interrogare la sua coscienza di soldato e di uomo. Zemeckins continua il suo (sofisticatissimo) viaggio dentro i generi per ribaltare tutta una prospettiva del postmoderno e giungere ad una nuova classicità.
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1942. Aitante ufficiale dell’esercito di Sua Maestà incontra in Marocco una eroina alla resistenza interna di Vichy. Insieme devono compiere una missione segreta (uccidere l’ambasciatore tedesco) per poi tornare alle rispettive basi. Non hanno pero’ fatto i conti con le frecce di cupido e la loro militanza diverrà anche la storia del loro amore. Fino a quando un terribile sospetto (ma lei è forse una spia tedesca ?) insinuato dai vertici britannici costringe l’ufficiale a interrogare la sua coscienza di soldato e di uomo. Zemeckins continua il suo (sofisticatissimo) viaggio dentro i generi per ribaltare tutta una prospettiva del postmoderno e giungere ad una nuova classicità. Dentro “Allied” si muovono le ombre di “Casablanca”, dell’Hitchcock più elaborato (quello di “Intrigo internazionale”) di “Getaway” di Peckinpah, ma anche della sublimazione stilistica e cromatica di Powell e Pressburger. Ma la sintesi è un meraviglioso congegno ad orologeria che stempera la citazione in un discorso fluido, tutto dentro la materia e le azioni ed approda ad un romanticismo estremo al limite della commozione. Tutto è falso e tutto è vero in Zemeckins, il sentimento dei fatti è però indiscutibile. Come Denzel Washington in “Fligh” che si autodenunciava per non offendere il ricordo della propria amata, anche Brad Pitt si immolerà all’altare dell’amore ideale, mantenendo alta la faccia dell’eroe. Indimenticabile la sequenza in cui i protagonisti fanno per la prima volta l’amore in auto in pieno destero, mentre fuori dall’abitacolo imperversa una tempesta di sabbia. Straordinaria e intensissima la Cotillard, lontana anni luce dai molti ruoli un po’ cinici a cui eravamo un po’ abituati.
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flyanto
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martedì 17 gennaio 2017
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una storia d'amore tra intrighi e passione
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Sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale vi è una coppia di agenti segreti (Brad Pitt e Marion Cotillard) che si trova a dover agire insieme a Casablanca al fine di eliminare alcuni potenti e temibili capi nazisti. Nel corso delle loro operazioni essi si innamorano e, una volta terminata la loro missione, decidono di sposarsi. Trasferitisi a Londra, dove l'uomo vive e lavora sempre per i Servizi Segreti, la coppia vive giorni felici e di intenso innamoramento, coronando la loro unione con la nascita un anno dopo di una bambina. Ma al giovane papà i suoi superiori insinuano il dubbio che la moglie di origine francese sia e sia stata una spia nazista e pertanto che si stanno svolgendo delle indagini a riguardo.
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Sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale vi è una coppia di agenti segreti (Brad Pitt e Marion Cotillard) che si trova a dover agire insieme a Casablanca al fine di eliminare alcuni potenti e temibili capi nazisti. Nel corso delle loro operazioni essi si innamorano e, una volta terminata la loro missione, decidono di sposarsi. Trasferitisi a Londra, dove l'uomo vive e lavora sempre per i Servizi Segreti, la coppia vive giorni felici e di intenso innamoramento, coronando la loro unione con la nascita un anno dopo di una bambina. Ma al giovane papà i suoi superiori insinuano il dubbio che la moglie di origine francese sia e sia stata una spia nazista e pertanto che si stanno svolgendo delle indagini a riguardo. Il marito è incredulo a ciò e per conto proprio indaga anch'egli al fine, però, di dimostrare il contrario e da questo momento si succederanno una serie di svariati avvenimenti che porteranno alla scoperta della verità sull'identità reale della donna .....
Il regista Robert Zemeckis firma quest'opera di spionaggio che sembra richiamare in tutto per tutto le storie rappresentate nei films, sempre ambientate durante il secondo conflitto mondiale, degli anni'50/'60 e vi riesce alla perfezione riuscendo a confezionare una pellicola che obiettivamente risulta molto ben diretta, ben ambientata e riprodotta dal punto di vista dell'epoca e dei costumi. Se si aggiunge in più la scelta quanto mai felice dei protagonisti, Brad Pitt e Marion Cotillard, che sono due bravi attori, nonchè fisicamente pure assai attraenti, "Allied" sicuramente si rivela come una pellicola di successo. La coppia, peraltro, unita funziona molto bene sule scene e nel corso dell'intera vicenda e riconduce un poco direttamente alle figure 'mito' degli attori del passato dei films di guerra. Nel complesso l'opera non presenta nulla di eclatante ed originale ma per i motivi sopra elencati essa, appunto, funziona alla perfezione e sicuramente incontrerà il favore pieno del pubblico, soprattutto quello femminile più sensibile alle storie romantiche di due personaggi belli ed innamorati.
Consigliabile.
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cinefilorosso
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mercoledì 18 gennaio 2017
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l'importanza della recitazione
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Robert zemeckis si conferma regista di straordinaria capacità e talento,egli riesce infatti a realizzare un film dallo scenario bellico e thriller,sfondo di un'intensa storia d'amore che strizza l'occhio agli anni d'oro del classicismo hollywoodiano.
La Prima parte della pellicola è molto piatta, fatica a delineare un ritmo preciso,e la sceneggiatura risulta molto prolissa.
Ma la splendida messa in scena artistica e tecnica rende il film visivamente splendido,dallo stile classico e omaggiante la grande hollywood degli anni 40/50.
Anche i costumi sono un chiaro rimando al capolavoro di Michael Curtiz "Casablanca".
La pellicola quindi pur peccando di una prima parte molto neghittosa,incuriosisce e si fa piacere.
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Robert zemeckis si conferma regista di straordinaria capacità e talento,egli riesce infatti a realizzare un film dallo scenario bellico e thriller,sfondo di un'intensa storia d'amore che strizza l'occhio agli anni d'oro del classicismo hollywoodiano.
La Prima parte della pellicola è molto piatta, fatica a delineare un ritmo preciso,e la sceneggiatura risulta molto prolissa.
Ma la splendida messa in scena artistica e tecnica rende il film visivamente splendido,dallo stile classico e omaggiante la grande hollywood degli anni 40/50.
Anche i costumi sono un chiaro rimando al capolavoro di Michael Curtiz "Casablanca".
La pellicola quindi pur peccando di una prima parte molto neghittosa,incuriosisce e si fa piacere.
La seconda parte spezza il ritmo del film e risulta più coinvolgente,la favolosa storia romantica dei due protagonisti prende vita e coinvolge,ma cosa c'è che non va? Purtroppo Brad Pitt,egli infatti,a causa della sua monoespressività,del suo inalterarsi dei sentimenti e della piatta caratterizzazione del suo personaggio, spezza la chimica della storia d'amore che di conseguenza risulta poco affascinante ed emotivamente non molto profonda,ed è un peccato poiché questo era proprio il fulcro del film!
Ma grazie a dio c'è lei,Marion Cotillard a mettere una pezza alla disastrosa performance di Pitt,dando vita ad un'interpretazione sensuale,coinvolgente e toccante,sarà per la sua straordinaria bellezza,sarà per la sua eccezionale bravura,ma è sempre fantastica.
Il film a conti fatti è buono,ed è un peccato,perché aveva le carte in regola per essere un piccolo gioiello,purtroppo la prima parte fiacca e l'interpretazione di un Brad Pitt non pervenuto,che non è riuscito a dare credibilità ad una storia la quale base era la forza dell'amore contro le intemperie della guerra e forze apparentemente inespugnabili, ha fatto sì che non lo fosse.
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liuk!
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martedì 4 aprile 2017
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saper far cinema
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Quando un film porta nella locandina il nome di Zemeckis alla regia le attese diventano enormi e Allied non le ha deluse. Intendiamoci non siamo davanti ad un capolavoro ma "solo" ad un ottimo prodotto, stilisticamente ineccepibile e con una trama discreta ma non memorabile. Tra il thriller/giallo, storico/guerra e sentimentale/drammatico, la spy story capeggiata dalla coppia Pitt-Cotillard scorre via fluida e piena di pathos senza mai annoiare. Lei è bravissima, lui un po' meno, ma la recitazione complessiva è buona, così come le musiche. Meno bene scenografia e fotografia, poco curate.
Il tocco del maestro è però decisivo: la regia invade la scena dando un tocco di classe ad ogni inquadratura e portando lo spettatore ad un finale tanto emozionante quanto triste, dimenticando le pecche.
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Quando un film porta nella locandina il nome di Zemeckis alla regia le attese diventano enormi e Allied non le ha deluse. Intendiamoci non siamo davanti ad un capolavoro ma "solo" ad un ottimo prodotto, stilisticamente ineccepibile e con una trama discreta ma non memorabile. Tra il thriller/giallo, storico/guerra e sentimentale/drammatico, la spy story capeggiata dalla coppia Pitt-Cotillard scorre via fluida e piena di pathos senza mai annoiare. Lei è bravissima, lui un po' meno, ma la recitazione complessiva è buona, così come le musiche. Meno bene scenografia e fotografia, poco curate.
Il tocco del maestro è però decisivo: la regia invade la scena dando un tocco di classe ad ogni inquadratura e portando lo spettatore ad un finale tanto emozionante quanto triste, dimenticando le pecche.
Il mio giudizio si conclude con 3 stellette e mezza, con molta più forma che sostanza, per una pellicola interessante e che consiglio.
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barone di firenze
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lunedì 16 gennaio 2017
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ottimo
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Io non ricordavo Robert Zemeckis che quello della saga dei: "Ritorni al futuro" debbo riconoscere che il regista del fantascentifico, cambiando ruolo ha diretto magistralmente una storia interessante, ben costruita e con un patos finale non indifferente.
Inoltre ha fatto recitare il bello per antonomasia Brad Pitt, che al di la delle sue parti da piacione o del fustaccio di Troy, ho intravisto in lui un'interpretazione molto intensa e sofferta.
Anche la Marion Coutillard ha dato il megio di se stesso, capisco che è un'attrice ormai esperta, ma avere a che fare con il cinema Holliwoodiano è tutt'altra cosa.
Tutto sommato anche i comprimari che essendo ben diretti, sono risultati credibilissimi.
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Io non ricordavo Robert Zemeckis che quello della saga dei: "Ritorni al futuro" debbo riconoscere che il regista del fantascentifico, cambiando ruolo ha diretto magistralmente una storia interessante, ben costruita e con un patos finale non indifferente.
Inoltre ha fatto recitare il bello per antonomasia Brad Pitt, che al di la delle sue parti da piacione o del fustaccio di Troy, ho intravisto in lui un'interpretazione molto intensa e sofferta.
Anche la Marion Coutillard ha dato il megio di se stesso, capisco che è un'attrice ormai esperta, ma avere a che fare con il cinema Holliwoodiano è tutt'altra cosa.
Tutto sommato anche i comprimari che essendo ben diretti, sono risultati credibilissimi.
Due ore passano in fretta senza accorgersene.
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