nickkube
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mercoledì 2 novembre 2016
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ottime premesse ma un finale osceno
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Il film secondo me a livello visivo e di idee è sopra la media dei film sui super eroi, ma è penalizzato da una trama troppo scontata trita e ritrita, prevedibilissima e senza colpi di scena.
La pellicola ha un buon incedere, mai noioso, gag fatte bene e molto originale, strappa più di un sorriso, perfettamente recitato dagli attori protagonisti. Paga il pizzo di trattare un personaggio di nicchia come il Dr Strange, uno dei supereroi marvel più inutili e meno apprezzati della storia. :D Visivamente incredibile, alcune trovate sono pazzesche.
Il problema principale è il finale, brutto brutto brutto, talmente brutto che non te l'aspetti, tralaltro illogico, mi ha lasciato solo una gran rabbia per un film che stava decollando, forse uno dei più brutti finali insime al citato Batman vs Superman.
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Il film secondo me a livello visivo e di idee è sopra la media dei film sui super eroi, ma è penalizzato da una trama troppo scontata trita e ritrita, prevedibilissima e senza colpi di scena.
La pellicola ha un buon incedere, mai noioso, gag fatte bene e molto originale, strappa più di un sorriso, perfettamente recitato dagli attori protagonisti. Paga il pizzo di trattare un personaggio di nicchia come il Dr Strange, uno dei supereroi marvel più inutili e meno apprezzati della storia. :D Visivamente incredibile, alcune trovate sono pazzesche.
Il problema principale è il finale, brutto brutto brutto, talmente brutto che non te l'aspetti, tralaltro illogico, mi ha lasciato solo una gran rabbia per un film che stava decollando, forse uno dei più brutti finali insime al citato Batman vs Superman.
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lore64
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giovedì 8 febbraio 2018
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porcheria per minori (di età ovvero di spirito)
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Il film inizia in maniera semiaccettabile, ma come Strange arriva nel santuario dell'Antico si trasforma nella classica porcheria del film più stupido e pacchiano del mondo, quello statunitense. Sviluppo dei personaggi inesistente, storia sbrindellata piena di buchi logici e di ramificazioni che non vengono sviluppate, e quel che è peggio, combattimenti che invece di riprodurre lo stile dei fumetti Marvel, e quindi svolgersi a distanza tramite incantesimi e raggi di luce, si trasformano nelle classiche scazzottate (condite da effetti luminosi) a cui il Paese inventore del genere western non vuole assolutamente rinunciare. Uno spettacolo grottesco che fa perdere allo spettatore pensante (che non è certo il tipo umano per il quale è stato realizzata questa monnezza) la voglia di proseguire nella visione dopo cinque minuti.
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Il film inizia in maniera semiaccettabile, ma come Strange arriva nel santuario dell'Antico si trasforma nella classica porcheria del film più stupido e pacchiano del mondo, quello statunitense. Sviluppo dei personaggi inesistente, storia sbrindellata piena di buchi logici e di ramificazioni che non vengono sviluppate, e quel che è peggio, combattimenti che invece di riprodurre lo stile dei fumetti Marvel, e quindi svolgersi a distanza tramite incantesimi e raggi di luce, si trasformano nelle classiche scazzottate (condite da effetti luminosi) a cui il Paese inventore del genere western non vuole assolutamente rinunciare. Uno spettacolo grottesco che fa perdere allo spettatore pensante (che non è certo il tipo umano per il quale è stato realizzata questa monnezza) la voglia di proseguire nella visione dopo cinque minuti.
Se tutto questo non fosse sufficiente per far scappare lo spettatore, le battutine da talk show provvedono a distruggere qualsiasi coinvolgimento nell'atmosfera fantasy. Se c'è un personaggio Marvel serio e posato, lontano mille miglia da battutine e cazzeggiamenti, questo è il signore delle arti mistiche; dove si è mai visto, nei fumetti Marvel degli anni '70 e '80, Strange combattere Mordo e Dormammu tirando fuori scemenze in stile yankee? Ma naturalmente queste sono parte integrante del divertimento dei tredicenni (di anni ovvero di spirito) che vengono a vedere simili porcherie e quindi il regista ne spende a piene mani.
Immonda porcheria apprezzabile solo dai poveri di spirito che apprezzano la tv-spazzatura e la cinematografia commerciale.
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essegi98
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giovedì 7 marzo 2019
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il super stregone
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Doctor Strange, 14 pellicola del Marvel Cinematic Universe. Doctor Strange è un personaggio poco conosciuto, forse solo dai grandi lettori dei fumetti Marvel, il film riesce a sorprendere nonostante qualche sbavatura e soprattutto una scenografia poco raffinata, però alla fine la pellicola riesce nell'intento di regalare una serata di puro intrattenimento.
Una origin story su queste basi non era solo difficile da realizzare ma per di più il risultato finale poteva rivelarsi di un flop estremo. Oltreché precipitare nel ridicolo, con il suo carico di misticismo New Age e orientalizzante. Invece, per fortuna, il regista e la sua squadra sono riusciti a contenere al minimo indispensabile le sferzate “mistiche”, concentrandosi più sull’azione e sullo stupire lo spettatore, e, soprattutto, non trascurando la componente dell’autoironia, che in più occasioni salva il film dal cadere nel già menzionato ridicolo involontario.
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Doctor Strange, 14 pellicola del Marvel Cinematic Universe. Doctor Strange è un personaggio poco conosciuto, forse solo dai grandi lettori dei fumetti Marvel, il film riesce a sorprendere nonostante qualche sbavatura e soprattutto una scenografia poco raffinata, però alla fine la pellicola riesce nell'intento di regalare una serata di puro intrattenimento.
Una origin story su queste basi non era solo difficile da realizzare ma per di più il risultato finale poteva rivelarsi di un flop estremo. Oltreché precipitare nel ridicolo, con il suo carico di misticismo New Age e orientalizzante. Invece, per fortuna, il regista e la sua squadra sono riusciti a contenere al minimo indispensabile le sferzate “mistiche”, concentrandosi più sull’azione e sullo stupire lo spettatore, e, soprattutto, non trascurando la componente dell’autoironia, che in più occasioni salva il film dal cadere nel già menzionato ridicolo involontario.
Il problema sta però nel manico, nella sceneggiatura, che produce un film che non sembra saper bene dove voler andare a parare, e spesso procede per semplice accumulazione, di effetti speciali, di combattimenti, di allenamenti, di scenette comico-ironiche, di lunghi e stanchi monologhi sul tema stantio dei supposti limiti della scienza che impedirebbero di vedere “oltre”.
La storia non poi così “strana”, ed anzi lineare e del tutto scontata, già vista mille altre volte, e gli infiniti spunti offerti dalla trama che poi non vengono mai particolarmente sviluppati, impediscono al film di elevarsi dalla media di quel cosiddetto genere di film di supereroi, che pare ormai aver raggiunto la saturazione (o quasi: basti vedere, comunque, a titolo di esempio i recenti fiaschi, quantomeno in termini di qualità, di Batman v. Superman: Dawn of Justice, Suicide Squad e, anche se in misura molto minore, Deadpool).
Di questo Doctor Strange non rimarrà molto, al di fuori delle eccellenti prove degli attori (Cumberbatch e Swinton in testa) e degli spesso straordinari effetti speciali, fra prospettive e paradossi alla Escher visivamente ammalianti e coinvolgenti.
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ashtray_bliss
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domenica 30 ottobre 2016
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il dottore della magia e della psichedelia.
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Spoiler-Free. Doctor Strange è l'ennesimo cinecomix della Marvel a prendere vita sul grande schermo. Un eroe secondario e meno conosciuto, anche da parte della sottoscritta, che ha nutrito per mesi e mesi le aspettative e le speranze dei fan della Marvel di lunga data. E il film in sè non delude, anzi. Doctor Strange rappresenta la quintessenza del fantasy più spavaldo, della psichedelia anni '70, del pop più disinibito e colorato.
Un vero e proprio caleidoscopio vertiginoso che avrebbe fatto molto piacere ai cultori della psichedelia psicotropa degli anni '60-'70 ai quali inevitabilmente il film fa riferimento in modo abbastanza esplicito.
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Spoiler-Free. Doctor Strange è l'ennesimo cinecomix della Marvel a prendere vita sul grande schermo. Un eroe secondario e meno conosciuto, anche da parte della sottoscritta, che ha nutrito per mesi e mesi le aspettative e le speranze dei fan della Marvel di lunga data. E il film in sè non delude, anzi. Doctor Strange rappresenta la quintessenza del fantasy più spavaldo, della psichedelia anni '70, del pop più disinibito e colorato.
Un vero e proprio caleidoscopio vertiginoso che avrebbe fatto molto piacere ai cultori della psichedelia psicotropa degli anni '60-'70 ai quali inevitabilmente il film fa riferimento in modo abbastanza esplicito. Ecco dunque che prende vita una vera e propria immersione, multicolore e multiforme, nei multiversi cinematografici, nelle esplorazioni nelle diverse dimensioni e nei viaggi spazio-temporali più estremi che divertono e intrattengono egreggiamente lo spettatore. Dall'altro canto però, bisogna ammettere che possa procurare non pochi grattacapi e che alla lunga potrebbe confondere o addirittura stufare chi non va 'adeguamente preparato' alla visione del film in questione. E che seppur si tratti pur sempre di un fantasy bisogna entrare nella sala, sfidando o meglio dimenticando "tutto ciò che crediamo di sapere" come emblematicamente dichiara Tilda Swinton aka l'Antico nella prefazione del film. Ossia bisogna veramente arrendersi all'impossibile, e lasciarsi trascinare in questo trip allucinogeno e psicotropo all'insegna della fantasia più selvaggia, seguendo questo continuo roller-coaster di immagini che incantano ma stordiscono e confondono contemporaneamente lo spettatore senza lasciarli un attimo di tregua (ed io sono reduce della visione in 2D, non oso immaginare come si esce dalla visione in 3D).
Questo caleidoscopio di immagini multiformi e multicolor che cambiano fotogramma dopo fotogramma inevitabilmente incantano e risultano la parte vincente del film, che osa sfidare la realtà in ogni suo aspetto. In tal senso il film pare rivolgersi prevalentemente ad un pubblico di adulti i quali saranno anche in grado di coglierne i significati più reconditi (come l'esplicito riferimento alle droghe), ma la sua carta vincente, l'eccesso visivo e narrativo, non esita a trasformarsi in un'arma a doppio taglio, risultando un'opera fortemente esagerata, assurda, inverosimile persino per un fantasy ma sopratutto, a tratti, noiosa. Anche le troppe divagazioni comiche e ironiche nei momenti delle battaglie o a forte tasso drammatico non aiutano il film e fanno perdere quello spessore psicologico necessario a mantenere una certa empatia col pubblico. Non che la Marvel non ci abbia abituato a siparietti e battutine ironiche da parte dei suoi personaggi ma questo trend a giudicare dagli ultimi due film su Captain erano nettamente diminuiti aiutando a creare un'atmosfera più tesa, drammatica e verosimile.
Cosa funziona alla grande dunque in questa pellicola? Gli ottimi sfx che colpiscono per la loro accuratezza nei particolari e perfezione nella resa visiva. Le città e i palazzi che si piegano su se stessi ricordano inevitabilmente qualcosa dal capolavoro di Nolan, Inception, ma qui sono amplificati alla decima potenza rubando la scena e confondendo gli spettatori più sobri. E poi naturalmente, di funzionale ci sono le grandiose interpretazioni degli attori principali: Tilda Swinton su tutti; un'attrice versatile e androgina in grado di vestire in modo assolutamente convincente i panni dell'Antico, sfidando le classiche dichotomie tra i sessi. E naturalmente Benedict Cumberbatch che risulta smagliante e perfetto nei panni del dottore Strange che presto abbandonerà il mondo della scienza per abbracciare quello della magia. Cumberbatch rende in modo assolutamente convincente lo sprezzante, arrogante, materialista ed egoista Stephen Strange che spinto dalla forza di volontà di poter recuperare l'uso delle proprie mani si spinge a Katmandu, scoprendo la magia di cui si farà portatore. Eccellente anche Ejiofor, attore di grande talento che recentemente lo abbiamo visto in diversi ruoli di rilievo sul grande schermo, e che ritroviamo qui nei panni di Mordo come fedele e incorruttibile discepolo dell'Antico che aiuterà Strange a scoprire i poteri della magia. Meno incisivi invece i personaggi di Rachel McAdams e di Mads Mikkelsen nel ruolo di un villain piuttosto piatto e scontato.
La vera ciliegina sulla torta del film? La cappa della levitazione: Un ingrediente unico, che funge da personaggio, vero e proprio, che combatte e difende Strange ma che si rende anche protagonista dei momenti sinceramente più ilari, riusciti e divertenti dell'intera pellicola. In colcusione: un film particolare, colorato ed eccessivo, a volte troppo, che sfida costantemente la realtà e ogni legge umanamente riconosciuta per creare un universo complesso e vertiginoso fatto di multiversi, magia, psichedelia a profusione, salti temporali, portali, proiezioni astrali e oggetti magici che si fondono in questa esuberante pellicola Marvel. Da vedere anche se non conoscete il fumetto ma attenzioni ai grattacapi e alla confusione visiva che è una costante. 3/5.
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bntc7
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domenica 30 ottobre 2016
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la nostra realtà è una di tante altre..
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Finalmente è arrivato. Un film che in tanti aspettavano (tra cui il sottoscritto), con un personaggio che è praticamente sconosciuto a tantissimi, nel mondo la nona arte invece molto conosciuto e apprezzato, comunque di nicchia, la speranza di vedere sul grande schermo un personaggio mistico e, a modo suo, "complicato" in maniera accettabile era altissima. Adesso posso dirlo, Doctor Strange è un gran film. Lo è principalmente per la resa visiva dannatamente psichedelica, roboante e ipnotizzante, il cast incredibile e alcune delle scene più assurde e ben create che abbiate mai visto . Tutto questo, gira in un mondo che pensiamo di conoscere, quello visto abbondantemente nei precedenti film del MCU, ma ci rendiamo subito conto che è solo una piccola parte di tanti, infiniti mondi e realtà! Si crea così un'alone di mistero piuttosto nuovo e interessante, anche per chi appunto non conosce ne il Dottore ne il MCU, il che rende il film bello da seguire anche per i neofiti.
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Finalmente è arrivato. Un film che in tanti aspettavano (tra cui il sottoscritto), con un personaggio che è praticamente sconosciuto a tantissimi, nel mondo la nona arte invece molto conosciuto e apprezzato, comunque di nicchia, la speranza di vedere sul grande schermo un personaggio mistico e, a modo suo, "complicato" in maniera accettabile era altissima. Adesso posso dirlo, Doctor Strange è un gran film. Lo è principalmente per la resa visiva dannatamente psichedelica, roboante e ipnotizzante, il cast incredibile e alcune delle scene più assurde e ben create che abbiate mai visto . Tutto questo, gira in un mondo che pensiamo di conoscere, quello visto abbondantemente nei precedenti film del MCU, ma ci rendiamo subito conto che è solo una piccola parte di tanti, infiniti mondi e realtà! Si crea così un'alone di mistero piuttosto nuovo e interessante, anche per chi appunto non conosce ne il Dottore ne il MCU, il che rende il film bello da seguire anche per i neofiti. Da parte mia, la nascita di questo personaggio è stata rappresentata molto bene, la migliore tra tutti i film precedenti, questo è segno che la Marvel ha capito dove aggiustare determinate cose e aggiungerne delle altre, vedi le gag, presenti e divertenti, sottili alcune e più intuibile altre, comunque tutte ben inserite (a parte una). Le scene d'azione sono girate ottimamente, le magie e gli effetti degli incantesimi sono allo stato dell'arte, qui più che mai bisognava spingere questo elemento per l'importanza che hanno, e ci sono riusciti, come detto sopra. Nota di merito a Cumberbatch, perfettamente nel ruolo, carismatico e ed emotivo, lui E' il Dottore, stop. Tilda Swinton è un ottimo Antico, saggio e letale, tutti gli altri bravi, anche se Mikkelsen qui non viene sfruttato a dovere, il cattivo ancora una volta non è strutturato con spessore. Sono rimasto felicemente sorpreso da questa pellicola, la Marvel ha aggiunto un nuovo supereroe, e lo ha fatto alla grande! Le note negative vengono compensate da tutto il resto, la bravura degli attori, il il fascino delle ambientazioni, il mistero di un mondo nuovo da scoprire e dalle (scusate se mi ripeto) INCREDIBILI scene e gli effetti della magia! Se da qui inizia una nuova fase, allora il mondo del MCU è ben lontano dall'essere saturo, così come il mondo del superhero-movie, ci sono tante storie, tante mondi, tanti universi da scoprire ed immergersi, basta saperle raccontare. Buona visione a tutti!
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mickey97
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venerdì 28 ottobre 2016
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un buon film che poteva dare molto di più
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Doctor Strange rappresenta una vera e propria novità nell'universo Marvel in quanto per la prima volta lo spettatore vi vede insita la componente magica resa manifesta dal regista Scott Derrickson, il quale non trova problemi a riguardo compiendo da dietro la cinepresa davvero un buon lavoro e gli attori che lui stesso ha diretto risultano all'altezza dei loro ruoli. Benedict Cumberbatch bravissimo nel gestire le sfumature del suo personaggio e Tilda Swinton oramai è una garanzia ed attribuisce al suo personaggio "l'antico" un giustissimo spessore. Il Doctor Strange approda al mondo mistico in seguito a un incidente verificatosi alle sue mani ma molto velocemente si ritrova partecipe e protagonista di una minaccia apparentemente più grande di lui seppur sterile dato che il cattivo di turno Kaecilius è come se fosse trasparente risultando di conseguenza davvero poco incisivo.
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Doctor Strange rappresenta una vera e propria novità nell'universo Marvel in quanto per la prima volta lo spettatore vi vede insita la componente magica resa manifesta dal regista Scott Derrickson, il quale non trova problemi a riguardo compiendo da dietro la cinepresa davvero un buon lavoro e gli attori che lui stesso ha diretto risultano all'altezza dei loro ruoli. Benedict Cumberbatch bravissimo nel gestire le sfumature del suo personaggio e Tilda Swinton oramai è una garanzia ed attribuisce al suo personaggio "l'antico" un giustissimo spessore. Il Doctor Strange approda al mondo mistico in seguito a un incidente verificatosi alle sue mani ma molto velocemente si ritrova partecipe e protagonista di una minaccia apparentemente più grande di lui seppur sterile dato che il cattivo di turno Kaecilius è come se fosse trasparente risultando di conseguenza davvero poco incisivo. Il passaggio del doctor strange dal mondo reale a quello mistico è stato ideato molto bene ma è proprio nel suo adattamento a tale mondo che la vicenda perde man mano di intesità, svolgendosi sempre sul medesimo registro senza qualcosa che la sblocchi fino alla sua conclusione. Ciò che traspare in essa da un certo punto in poi è solo la bellissima effetistica alla Inception dando così più importanza alla forma che al contenuto. Il problema infatti è proprio nello svolgimento e nella sfruttare la componente magica e mistica, a questo riguardo ci si apettava un combattimento fra stregoni e non chimatemi scontro quello fra l'antico e Kaecilius che al massimo sarà durato tre minuti con chiacchere annesse, ed una dinamica consistente oltre che il profilo action. Sostanzialmente il film che era partito così bene, non decolla classificandosi come un buon prodotto che sicuramente poteva dare molto di più.
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