jacopo b98
|
lunedì 30 marzo 2015
|
un adattamento discretamente riuscito!
|
|
|
|
Durante la Seconda Guerra Mondiale Lucille Angellier (Williams) vive assieme alla prepotente suocera (Scott Thomas) in un piccolo paese della campagna francese. La vita della tranquilla cittadina viene sconvolta dall'occupazione dei nazisti e Lucille incontra l'affascinante comandante tedesco Bruno von Falk (Schoenaerts), che alloggia nella sua casa. Nonostante resistenze da parte di lei e paure, l’amore nasce, inevitabile. E con esso la tragedia. “Suite Francese”, il romanzo capolavoro di Irene Nemirovsky, fu scritto nel 1940 e scoperto dalla figlia dell’autrice nel 2004. È un romanzo imponente e complesso, che il regista Saul Dibb e Matt Charman hanno condensato in meno di due ore di film.
[+]
Durante la Seconda Guerra Mondiale Lucille Angellier (Williams) vive assieme alla prepotente suocera (Scott Thomas) in un piccolo paese della campagna francese. La vita della tranquilla cittadina viene sconvolta dall'occupazione dei nazisti e Lucille incontra l'affascinante comandante tedesco Bruno von Falk (Schoenaerts), che alloggia nella sua casa. Nonostante resistenze da parte di lei e paure, l’amore nasce, inevitabile. E con esso la tragedia. “Suite Francese”, il romanzo capolavoro di Irene Nemirovsky, fu scritto nel 1940 e scoperto dalla figlia dell’autrice nel 2004. È un romanzo imponente e complesso, che il regista Saul Dibb e Matt Charman hanno condensato in meno di due ore di film. Il film riprende con fedeltà i punti salienti del romanzo della Nemirovsky e, pur con una regia talmente classica da parer quasi didattica in alcuni punti, è un adattamento di buona riuscita, che riesce a condensare le emozioni e gli episodi principali del libro. Il problema principale sta forse nella caratterizzazione dei personaggi, la cui psicologia fatica ad emergere, nonostante la convincente prova di tutto il cast, prima fra tutti una bravissima Kristin Scott Thomas. Infatti i personaggi alla fine risultano troppo didascalici, bidimensionali, e anche la storia d’amore è lasciata quasi in secondo piano, dando molta importanza ad eventi che apparentemente potrebbero apparire secondari. Ad ogni modo chi non ha letto il romanzo lo apprezzerà non poco, è un ottimo dramma a sfondo storico, ma gli amanti del romanzo difficilmente riusciranno ad apprezzare appieno l’adattamento. La Suite di Bruno è stata composta da Alexandre Desplat. Fotografia di Chris Dickens. Costato 15 milioni di dollari, è stato un mezzo flop.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
jackmalone
|
lunedì 10 agosto 2015
|
ognuno combatte la sua guerra
|
|
|
|
Il tema é stato più volte trattato : come é possibile che tra tante atrocità possano sopravvivere nell'animo umano sentimenti di solidarietà , emozioni e coraggio.Ci si chiede come sia possibile che in situazioni tanto critiche e drammatiche uomini e donne di ogni estrazione sociale abbiano rischiato volontariamente la vita per salvare degli estranei, a volte anche nemici. Persone che nella vita comune odiano il proprio vicino di casa , criticano, spettegolano , invidiano, sono oppressi da sentimenti di avidità e gelosia, in situazioni di emergenza poi ritrovino la propria umanità. E' il frutto di una guerra che da sempre l'uomo combatte contro se stesso, il nemico più potente , più subdolo di tutti; a volte questa guerra é vinta , altre volte é persa .
[+]
Il tema é stato più volte trattato : come é possibile che tra tante atrocità possano sopravvivere nell'animo umano sentimenti di solidarietà , emozioni e coraggio.Ci si chiede come sia possibile che in situazioni tanto critiche e drammatiche uomini e donne di ogni estrazione sociale abbiano rischiato volontariamente la vita per salvare degli estranei, a volte anche nemici. Persone che nella vita comune odiano il proprio vicino di casa , criticano, spettegolano , invidiano, sono oppressi da sentimenti di avidità e gelosia, in situazioni di emergenza poi ritrovino la propria umanità. E' il frutto di una guerra che da sempre l'uomo combatte contro se stesso, il nemico più potente , più subdolo di tutti; a volte questa guerra é vinta , altre volte é persa . L'importante però è combatterla: la guerra più dura é proprio quella contro il perbenismo , la codardia della quotidianeità per cui gli abitanti di un paesino occupato dai tedeschi, prima colgono l'occasione dell'occupazione per far riaffiorare vecchi rancori cercando di portare avanti piccole vendette personali, poi cominciano a combattere la propria guerra personale contro se stessi per scoprire quel poco che è rimasto di buono nel proprio animo ed agire di conseguenza. Come in tutte le guerre non ci sono nè vinti nè vincitori ma solo una fetta di umanità che prova a fare del suo meglio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jackmalone »
[ - ] lascia un commento a jackmalone »
|
|
d'accordo? |
|
mascotte
|
martedì 11 agosto 2015
|
da vedere
|
|
|
|
Racconta l'amore sofferto tra due protagonisti. Un amore fatto di impedimenti per cause di forza maggiore. Tema trattato più volte ma immerso in un contesto particolare come quello della guerra.
Film lento ma mai noioso, non scontato.
In contrapposizione c'è il tema della differenza tra poveri lavoratori ed aristocratici, e viene messa in evidenza la cattiveria dei secondi anche nel periodo della guerra. Gli aristocratici non si piegano all'evidenza della loro uguaglianza come uomini neanche di fronte alla guerra, se non verso quasi la fine del film dove il sentimento dell'amore di una mamma vinve su tutto.
Il fatto che sia stato scritto da quacuno che ha vissuto questi orrori lo rende ancora più bello.
[+]
Racconta l'amore sofferto tra due protagonisti. Un amore fatto di impedimenti per cause di forza maggiore. Tema trattato più volte ma immerso in un contesto particolare come quello della guerra.
Film lento ma mai noioso, non scontato.
In contrapposizione c'è il tema della differenza tra poveri lavoratori ed aristocratici, e viene messa in evidenza la cattiveria dei secondi anche nel periodo della guerra. Gli aristocratici non si piegano all'evidenza della loro uguaglianza come uomini neanche di fronte alla guerra, se non verso quasi la fine del film dove il sentimento dell'amore di una mamma vinve su tutto.
Il fatto che sia stato scritto da quacuno che ha vissuto questi orrori lo rende ancora più bello.
Da vedere
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mascotte »
[ - ] lascia un commento a mascotte »
|
|
d'accordo? |
|
angelo umana
|
mercoledì 19 agosto 2015
|
migliori e peggiori
|
|
|
|
Il regista Saul Dibb ha dedicato il film alla figlia della scrittrice ebrea Irène Nemirovsky, nata in Russia, vissuta in Francia e deportata e morta ad Auschwitz. La figlia ha il merito d’aver fatto pubblicare appena qualche anno fa il libro della madre su cui il film si basa, un best-seller, non concluso per via della deportazione. Tra i titoli di coda sono inquadrate vere pagine del manoscritto. La Nemirovsky sa bene di che parla quando – nel film è evidenziato – racconta della Francia “occupata” dai tedeschi nel 1940, con certi suoi abitanti che ai nuovi venuti rivelano accuse e pettegolezzi contro compatrioti, regolano vecchi conti è detto nel film: lei stessa fu tradita da un suo compatriota e mandata a morire a Auschwitz.
[+]
Il regista Saul Dibb ha dedicato il film alla figlia della scrittrice ebrea Irène Nemirovsky, nata in Russia, vissuta in Francia e deportata e morta ad Auschwitz. La figlia ha il merito d’aver fatto pubblicare appena qualche anno fa il libro della madre su cui il film si basa, un best-seller, non concluso per via della deportazione. Tra i titoli di coda sono inquadrate vere pagine del manoscritto. La Nemirovsky sa bene di che parla quando – nel film è evidenziato – racconta della Francia “occupata” dai tedeschi nel 1940, con certi suoi abitanti che ai nuovi venuti rivelano accuse e pettegolezzi contro compatrioti, regolano vecchi conti è detto nel film: lei stessa fu tradita da un suo compatriota e mandata a morire a Auschwitz.
Si tratta dei membri dell’esercito tedesco a cui viene procurato un alloggio presso famiglie francesi, qui siamo a Bussy, poco fuori Parigi. Di queste coabitazioni imposte è un precursore importante il bel film Appartamento ad Atene del 2011. La guerra mette l’una contro l’altra persone che si assomigliano e che potrebbero intendersi, perfino amarsi, come avviene nel caso di Michelle (Williams), che vive con la suocera Kristin Scott-Thomas (sempre splendida e attrice superba) e il tenente Matthias (Schoenharts), marito e soldato da quattro anni, di una moglie che vive in Germania e con la quale ha condiviso ben poco tempo. Anche Michelle è sposata, con Gastone, partito per il fronte e di cui non si hanno notizie, uno che del resto lei aveva visto solo due volte prima di sposarlo e far contento suo padre che voleva avesse un marito, uno che – pettegolezzo creduto dalla suocera Kristin – la famiglia di Michelle ha voluto per tutta la “roba” che erediterebbe dall’arcigna madre (sempre Kristin) e che peraltro frequentava altre gonnelle, da sposato, prima della guerra.
Anche in questo film, come in Appartamento ad Atene, è la musica ad avvicinare e unire Michelle all’ufficiale tedesco, compositore in patria e che usa il pianoforte di Michelle. Animi nobili che condividono pensieri superiori, simili che stanno assieme. La musica del film è potente, preannuncia la catastrofe e si fonde bene con le marce dei soldati e coi bombardamenti aerei e i rumori della guerra. Tra gli attori di rilievo è Lambert Wilson, l’indimenticato protagonista di centinaia di film e di uno in particolare, Cinque giorni un’estate del lontano 1982. Due considerazioni sul senso delle cose umane: quanto poco valgono gli affitti che una Kristin senza scrupoli riscuote dai suoi braccianti e quanto poco le orazioni in latino del parroco, quando il mondo se ne sta venendo giù.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a angelo umana »
[ - ] lascia un commento a angelo umana »
|
|
d'accordo? |
|
rampante
|
giovedì 24 settembre 2015
|
lucile
|
|
|
|
Celebre romanzo incompiuto della scrittrice ebrea Irène Némirovsky nata a Kiev e mandata a morire ad Auschwitz a solo 39 anni da un suo compatriota
La protagonista Lucile vive nella villa di famiglia con Madame Angellier sua suocera, i rispettivi mariti sono prigionieri di guerra
Nel 1940 il villaggio Francese di Bussy, nella Francia centrale, viene requisito da una guarnigione della Wermacht e la famiglia deve alloggiare un giovane invasore.
Nella villa di Madame Angellier viene dislocato l'ufficile Bruno Von Falk e Lucile dovrà subire l'occupazione della sua casa e della sua piccola città da parte delle truppe nazisti
Lucile e Bruno sono due giova
[+]
Celebre romanzo incompiuto della scrittrice ebrea Irène Némirovsky nata a Kiev e mandata a morire ad Auschwitz a solo 39 anni da un suo compatriota
La protagonista Lucile vive nella villa di famiglia con Madame Angellier sua suocera, i rispettivi mariti sono prigionieri di guerra
Nel 1940 il villaggio Francese di Bussy, nella Francia centrale, viene requisito da una guarnigione della Wermacht e la famiglia deve alloggiare un giovane invasore.
Nella villa di Madame Angellier viene dislocato l'ufficile Bruno Von Falk e Lucile dovrà subire l'occupazione della sua casa e della sua piccola città da parte delle truppe nazisti
Lucile e Bruno sono due giovani i nemici per caso
Lei cerca di ignorare la presenza del giovane ma tra loro nascerà una romantica, tormentata impossibile storia d'amore
Sarà una contadina a farle sapere com'è davvero la gente di Bussy
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rampante »
[ - ] lascia un commento a rampante »
|
|
d'accordo? |
|
kondor17
|
domenica 27 settembre 2015
|
intenso e fluido
|
|
|
|
In un paese del parigino all'inizio della guerra, gli ufficiali tedeschi prendono alloggio presso i locali. Ad un colto e romantico tenente spetta la casa di una ricca possidente che ospita anche la giovane nuora, che gli cede la stanza con l'amato piano. Grazie alla musica nascerà tra i due una sorta di empatia, che sfocierà poi in ardente passione e complicità.
La storia è nota, direi quasi trita.
[+]
In un paese del parigino all'inizio della guerra, gli ufficiali tedeschi prendono alloggio presso i locali. Ad un colto e romantico tenente spetta la casa di una ricca possidente che ospita anche la giovane nuora, che gli cede la stanza con l'amato piano. Grazie alla musica nascerà tra i due una sorta di empatia, che sfocierà poi in ardente passione e complicità.
La storia è nota, direi quasi trita. Centinaia di romanzi e decine di film riprendono il tema. Ma questo si distingue per il tratto lieve, pennellato da dita affusolate sulla tastiera di un vecchio pianoforte a coda in radica.
Il film Suite francese traspone il sogno di Irene Nemirowsky di scrivere un'opera letteraria strutturata in cinque movimenti, come una sinfonia musicale. Un sogno incompiuto, sia per le scarse conoscenze musicali che per la prossima deportazione ad Auschwitz, dove la scrittrice concluderà i suoi giorni.
E lo fa bene, ottimamente direi, grazie a ottimi attori e ad un ritmo crescente.A tratti cupo, a tratti dolce, a tratti appassionato, ma senza lacune narrative. Bella la musica, l'ambientazione e la fotografia.
Voto 8. Da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kondor17 »
[ - ] lascia un commento a kondor17 »
|
|
d'accordo? |
|
eleonora panzeri
|
domenica 3 aprile 2016
|
il fronte interno & il paradosso dell’amore
|
|
|
|
Sono i primi giorni dell’occupazione tedesca in francia, durante la seconda guerra mondiale. La routine e la mesta quiete della piccola cittadina di Bussy viene stravolta dalla venuta delle truppe militari tedesche. Lucille Angellier è la sposa di guerra di un giovane benestante impegnato al fronte, costretta a vivere con la dispotica, prepotente e severa suocera, la sig.
[+]
Sono i primi giorni dell’occupazione tedesca in francia, durante la seconda guerra mondiale. La routine e la mesta quiete della piccola cittadina di Bussy viene stravolta dalla venuta delle truppe militari tedesche. Lucille Angellier è la sposa di guerra di un giovane benestante impegnato al fronte, costretta a vivere con la dispotica, prepotente e severa suocera, la sig.ra Angellier. Oltre alle dinamiche strettamente legate all’eccezionalità del sopruso nazista colpiscono gli sforzi per il mantenimento della normalità. I benestanti cercano in tutti i modi di non perdere i propri privilegi, mentre i poveri si trovano a fare i conti con ulteriori soprusi e miserie. Il personaggio di Lucille tuttavia denuncia la fragile condizione di molte donne, spinte a contenere il proprio temperamento e i propri impulsi al fine di mantenere rispetto e dignità per un nome che verrà infangato comunque. In questo contesto Lucille riesce a trovare un fugace ed illusorio confronto tra le braccia di Bruno Von Falk, ufficiale tedesco insediatosi nella sua dimora per obbligo del nuovo regime. Quest’ultimo, un uomo intimamente buono e dal temperamento artistico, si trova costretto ad essere un soldato ed ad incarnare ideali e valori non suoi. Una storia d’amore tiepida e cordiale, in linea con l’epoca in cui il film è girato. Il film è molto ben realizzato in termini di location e ricostruzioni storiche. Ho trovato tuttavia troppo piatta e remissiva l’interpretazione di Michelle Williams, anche in circostanze che avrebbero richiesto l’opposto. Il suo personaggio credo debba avere un’evoluzione a livello di temperamento, facendolo diventare nei fatti da debole e fatalista, combattiva, determinata e risoluta. Ottima invece l’interpretazione di Kristin Scott Thomas nei panni della sig.ra Angellier, il cui ritrovato buonismo finale rende le vicende più romanzate di quello che la realtà suggerirebbe, d’altro canto la storia è tratta dall’incompiuto romanzo di Irène Nemirovsky, autrice di quell’epoca, morta in un campo di concentramento. Credo dunque che Irène avesse il bisogno di scrivere un romanzo di speranza, che al di là della guerra mettesse tutti sullo stesso piano, come uomini e donne alla ricerca di amore e serenità.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eleonora panzeri »
[ - ] lascia un commento a eleonora panzeri »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
mercoledì 6 aprile 2016
|
un melodramma poco convincente
|
|
|
|
Nella Francia appena occupata dai nazisti una donna con il marito al fronte e la burbera suocera vivono insieme in casa e riscuotono i proventi dei propri mezzadri. Il comando tedesco sceglierà anche la loro casa per dare alloggio a un ufficiale nazista.
Insomma diciamoci la verità; la storia sa veramente di poco. Il film è tratto dal romanzo incompleto scritto da una donna ebrea. Il fatto è che il tutto è davvero un po' banale e se vogliamo anche molto scontato. Un nazista quasi "buono" che ama il pianoforte ed esce da una delusione d'amore, una donna sola e vittima della burbera suocera che avrà poi una (scontata) evoluzione del suo personaggio.
[+]
Nella Francia appena occupata dai nazisti una donna con il marito al fronte e la burbera suocera vivono insieme in casa e riscuotono i proventi dei propri mezzadri. Il comando tedesco sceglierà anche la loro casa per dare alloggio a un ufficiale nazista.
Insomma diciamoci la verità; la storia sa veramente di poco. Il film è tratto dal romanzo incompleto scritto da una donna ebrea. Il fatto è che il tutto è davvero un po' banale e se vogliamo anche molto scontato. Un nazista quasi "buono" che ama il pianoforte ed esce da una delusione d'amore, una donna sola e vittima della burbera suocera che avrà poi una (scontata) evoluzione del suo personaggio. In tutto questo non manca il mezzadro per spruzzare intorno anche un pochino di lotta di classe. Insomma il film lascia davvero insoddisfatti e a parte la Scott Thomas, il film non pare nemmeno così ben recitato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
domenica 23 ottobre 2016
|
trasposizione cinematrografica di un gran libro
|
|
|
|
La trasposizione cinematografica di un bel romanzo è un lavoro complesso e per certi profili coraggioso. E la suite francese di Irene Nemirovsky, pubblicato postumo di 60 anni, è un libro importante che ha trovato, tra l’altro, grande entusiasmo nella critica. Merito, quindi, a Dibb di cimentarsi con un progetto difficile; e così sono proprio gli inglesi ad affrontare la storia di Lucile Angellier che aspetta il marito partito per la guerra insieme all’arcigna suocera.
[+]
La trasposizione cinematografica di un bel romanzo è un lavoro complesso e per certi profili coraggioso. E la suite francese di Irene Nemirovsky, pubblicato postumo di 60 anni, è un libro importante che ha trovato, tra l’altro, grande entusiasmo nella critica. Merito, quindi, a Dibb di cimentarsi con un progetto difficile; e così sono proprio gli inglesi ad affrontare la storia di Lucile Angellier che aspetta il marito partito per la guerra insieme all’arcigna suocera. E la donna vivrà il contrasto tra un amore impossibile, con l’occupante tedesco, e la voglia di liberare la Francia. Due passioni, perfette per i libri e per i film, quella dell’amore e quella patria che si contrappongono e si integrano. Alla fine il film di Dibb è quasi un film di maniera, per certi profili piatto, ma occorre, da altra prospettiva, riconoscere il merito di non aver cercato di stravolgere il romando della Nemirovsky.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
nanni
|
giovedì 2 aprile 2015
|
suite francese
|
|
|
|
Nel giugno del 1940 Petain firma l’armistizio con la germania che dividerà la francia in due .
È in questo quadro che si svolge la storia narrata nel film e tratta dal romanzo della Nemirosvsky.
Dunque, è durante l’occupazione mascherata della cittadina di Bussy ( dove le tensioni i conflitti irrisolti le meschinità porteranno anche a spiate tra gli abitanti per accaparrarsi le posizioni migliori) che Lucille e l’ufficiale tedesco Bruno, vivendo fianco a fianco, scopriranno come sensibilità affini rendano possibile un amore che si credeva impossibile.
Nella vita vera la gamma dei sentimenti umani si affastella e convive nello stesso istante senza soluzione di continuità anche in situazioni estreme( dove, come nel film, ci si può innamorare di colui che pensi debba essere il tuo nemico ) rendendone la decriptazione, la comprensione e l’autogiustificazione un compito arduo.
[+]
Nel giugno del 1940 Petain firma l’armistizio con la germania che dividerà la francia in due .
È in questo quadro che si svolge la storia narrata nel film e tratta dal romanzo della Nemirosvsky.
Dunque, è durante l’occupazione mascherata della cittadina di Bussy ( dove le tensioni i conflitti irrisolti le meschinità porteranno anche a spiate tra gli abitanti per accaparrarsi le posizioni migliori) che Lucille e l’ufficiale tedesco Bruno, vivendo fianco a fianco, scopriranno come sensibilità affini rendano possibile un amore che si credeva impossibile.
Nella vita vera la gamma dei sentimenti umani si affastella e convive nello stesso istante senza soluzione di continuità anche in situazioni estreme( dove, come nel film, ci si può innamorare di colui che pensi debba essere il tuo nemico ) rendendone la decriptazione, la comprensione e l’autogiustificazione un compito arduo.
Attrazione e repulsione possono non essere incompatibili (niente a che vedere con la sindrome di Stoccolma).
Questa complessità, durante la visione, a differenza del romanzo, è sempre solo appena percepita, rendendo, perciò, il lavoro di Saul Dibb debole, largamente inefficace e che non riesce mai ad andare oltre le pur buone intenzioni .......................perciò, il film si, davvero, incompiuto.
ciao Nanni
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nanni »
[ - ] lascia un commento a nanni »
|
|
d'accordo? |
|
|