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eugen
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martedì 27 febbraio 2024
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bravo will smith, film accettabile ma...
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"Focus"(Glenn Ficarra e John Requa, 2'015), con due intepreti come Will SMith e Margot Robbie e un coprotagonista come Rodrigo Santoro emerge come film in virtu'della bravura attoale e della scrittura tra il comico e il romantico-trhiller, dove Smith e' il maestro di trugge, la Robbie l' affascinante apprendista turffaldina e Santoro il tychoon imbroglione, ma il "play"a tratti si rivea stanco e comunque non sostenuto efficacemente nella realizzazoone, per cui almeno una parte(invero ampia)dle film rimane in qualhc emodo scoperta. Forse l'idea, invero tardiva(ossia forumlata tardi, quando l'autore aveva gia'realizzato vari film di lunghezzaa media e ampia)di Ken RUssell di fare film brevi, che durino pochi minuti, non sarebbe del tutto da scartare, in casi come quesot.
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"Focus"(Glenn Ficarra e John Requa, 2'015), con due intepreti come Will SMith e Margot Robbie e un coprotagonista come Rodrigo Santoro emerge come film in virtu'della bravura attoale e della scrittura tra il comico e il romantico-trhiller, dove Smith e' il maestro di trugge, la Robbie l' affascinante apprendista turffaldina e Santoro il tychoon imbroglione, ma il "play"a tratti si rivea stanco e comunque non sostenuto efficacemente nella realizzazoone, per cui almeno una parte(invero ampia)dle film rimane in qualhc emodo scoperta. Forse l'idea, invero tardiva(ossia forumlata tardi, quando l'autore aveva gia'realizzato vari film di lunghezzaa media e ampia)di Ken RUssell di fare film brevi, che durino pochi minuti, non sarebbe del tutto da scartare, in casi come quesot. EUgen
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elgatoloco
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sabato 11 aprile 2020
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film intelligente ma sostanzialmente"freddo"
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"Focus"/Glenn Ficarra, John Requa, 2015, dove i due registi sono anche pienamente autori della sceneggiatura)è un flm certamente intelligente, per come indaga il paradosso, ossia l'arte del"trucco", dell'"imbroglio"di far sembrare qualcosa, che si limita ad apparire ma non è, l'antica quaestio dei sofisti, degli scettici, del budhismo, poi dei paradossi logici, da Aristotele a Leibniz, a Bernard Bolzano, a Frege, Russell etc ,a anche l'antica quaestio ontologica di Descetes, come anche Shakespeare, Loge de Vega, Calderlon de La Parca, Pirandello...Sovviene(non so se Ficarra e Requa lo conoscano, ma forse sì, forse no, poco importa.
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"Focus"/Glenn Ficarra, John Requa, 2015, dove i due registi sono anche pienamente autori della sceneggiatura)è un flm certamente intelligente, per come indaga il paradosso, ossia l'arte del"trucco", dell'"imbroglio"di far sembrare qualcosa, che si limita ad apparire ma non è, l'antica quaestio dei sofisti, degli scettici, del budhismo, poi dei paradossi logici, da Aristotele a Leibniz, a Bernard Bolzano, a Frege, Russell etc ,a anche l'antica quaestio ontologica di Descetes, come anche Shakespeare, Loge de Vega, Calderlon de La Parca, Pirandello...Sovviene(non so se Ficarra e Requa lo conoscano, ma forse sì, forse no, poco importa...)il paradosso dei mentiori Cretese, ossia quando un Cretese afferma: "Tutti i Cretesi sono mentitori"dove non sappiamo se egli, da buon Cretese, menta, faccia parte del"club dei mentitori"o invece si tiri fuori dal club, ponenendosi come osservatore-affermantee distaccato... estraneo alla querelle-difficle affermarlo. Certo è che tutto il film, dove il"farire selmblant"è prologo indispensabile all'inganno, alla truffa, al raggiro e al borseggio(tutto questo praticano i due protagonisti, maschile e femminile, ma anche gli altri/le altre dell'ambiente in cui sono inseriti...), riesce benissimo, salvo che il"faire semblant"vale meno nella dimsneione delle emozioni, dei sentimenti, al limite in quello meramente behavriostico dei comportamenti, ma anche là, talora, il"Play"è più complesso....Quando, insomma, come quando tra i due protagonisti, "scocca la scintilla", id est l'amore, allora menzogna e inganno sono più difficili da provare e da esprimere. Qui non condivido del tutto quando si dice della"verosimiglianza"di chi(iò protagonista)vive di "inganno intelligent e", truffa, raggioro e poi"ci casca"(falling in love)... No, è possibilissimo che qualche difesa crolli, quando appunto"succede"di innamorarsi, di essere"tapini di fronte all'oggetto d'amore". Succede, si dirà, più che altro agli adolescenti...No, a tutti/e(forse con maggiore prevalenza di "imbranamento"maschile, ma più o meno....tutti/e là). IL fim , non a caso, funziona meglio quando c'è l'agnitio.riconoscimento di quello che sembra essere lo scagnozzo del "grande raggiratore"Garriga(Rodrigo Santoro, decisamente bravo), Owens(Gerald Mc Raney)che invece si rivela essere il padre, altreettanto truquero, del protagonista NickY(un Will Smith in una sua ottima prova)mirabile esempio di agnittio(riconsocimento), eselmento fortissimo del teatro e del cinema migliori di ogni tempo, o quando si inganna un peralro molto intelligente"pollo"cinese con la scelta di un giocatore-portatore di numero, quando il numero gli era stato"propinato"in ogni salsa possibile prima, a "vagonate"piuttosto che , appunto, quando"sccatta la scintilla"tra Nicky e Jess(brabissima Margot Robbie), dove non vale quanto nella famosa chanson di Georges Brassens, "Brave Margot". qui è una Margot oltre sceglia, forse fin troppo. Film intelligente e valido, ma very cool, come detto sopra. El Gato
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cinefan@sts
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venerdì 10 aprile 2020
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un film che fa bene il suo dovere: intrattenere piacevolmente.
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Divertente e carino, con vari colpi di scena che ci accompagnano fino alla fine. Non è certo un capolavoro, ma intrattiene piacevolmente. I gusti sono gusti, ma (pur rispettabili) non mi trovo d'accordo con alcune critiche che ho letto. Non necessariamente un film, per fare bene il suo dovere, deve essere un capolavoro...
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venerdì 10 aprile 2020
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un film che fa bene il suo dovere: intrattenere piacevolmente.
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Divertente e carino, con vari colpi di scena che ci accompagnano fino alla fine. Non è certo un capolavoro, ma intrattiene piacevolmente. I gusti sono gusti, ma (pur rispettabili) non mi trovo d'accordo con alcune critiche che ho letto. Non necessariamente un film, per fare bene il suo dovere, deve essere un capolavoro...
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onufrio
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giovedì 17 novembre 2016
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stregati dalla bionda
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La sua bellezza non passa di certo inosservata, ed unita ad un ottima interpretazione, Margot Robbie rimane senza dubbio una delle cose più belle da vedere in questo film che nella prima parte è molto coinvolgente ed interessante, (la scena col miliardario giapponese è sensazionale); nella seconda parte, ormai consapevoli di come funzionano le cose, lo spettatore è vigile ed attento e non si fa cogliere impreparato, a differenza degli sceneggiatori che non danno un degno sviluppo confenzionando un finale poco convincente.
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ultimoboyscout
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sabato 5 settembre 2015
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chiodo o martello, decidi chi vuoi essere.
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Will Smith, dopo il flop di "After Earth", cerca di risalire la china interpretando la parte di un ladro-truffatore con le dita di velluto. Nicky educa all'arte del borseggio (ma non solo) la bella aspirante criminale Jess, ovvero Margot Robbie, bionda scoperta australiana di "The Wolf of Wall Street", ma quando la sveglia studentessa raggiunge le qualità del maestro e nel loro rapporto fa capolino un certo risvolto romantino, Nicky decide di allontanarla. Il destino però ci mette moltodel suo riunendoli in Argentina dove intendono colpire la stessa persona, un miliardario locale. Inutile dire che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio e che i sentimenti giocheranno un ruolo fondamentale.
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Will Smith, dopo il flop di "After Earth", cerca di risalire la china interpretando la parte di un ladro-truffatore con le dita di velluto. Nicky educa all'arte del borseggio (ma non solo) la bella aspirante criminale Jess, ovvero Margot Robbie, bionda scoperta australiana di "The Wolf of Wall Street", ma quando la sveglia studentessa raggiunge le qualità del maestro e nel loro rapporto fa capolino un certo risvolto romantino, Nicky decide di allontanarla. Il destino però ci mette moltodel suo riunendoli in Argentina dove intendono colpire la stessa persona, un miliardario locale. Inutile dire che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio e che i sentimenti giocheranno un ruolo fondamentale. Pellicola dal look iper patinato in stile "Ocean's Eleven" che cavalca un genere collaudatissimo e una coppia decisamente sexy: Ficarra e Requa tentano di bissare il successo del tormentone "Crazy, stupid, love" sviluppando una rom-com con un budget di oltre 100 milioni di dollari, dopo aver subito il rifiuto da parte di Ryan Gosling ed Emma Stone per i ruoli di protagonisti. Intesa, azione e altissimo tasso di sensualità sono i principali ingredienti del film in cui l'inganno (anche in amore) è l'unica certezza, film che corre veloce ma non troppo fluido sui binari paralleli della commedia romantica e del thriller d'azione, tessendo una fittissima rete di depistaggi, bugie, gelosie, doppi e tripli giochi e corsa al denaro e in cui la coppia protagonista dimostra una certa, palpabile alchimia. E le sequenze di truffe e borseggi sono state coreografate e rese più credibili da un vero professionista del settore, Apollo Robbins, ladro e gentiluomo.
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eugenio98
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mercoledì 5 agosto 2015
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un divertente gioco di specchi
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La giovane Jess vuole diventare una professionista del borseggio, guidata da Nick, grande truffatore.
Film del crimine, con un sempre grande Will Smith, Focus è la fusione di vari generi cinematografici che prendono a modello il regista Michael Mann e i tanti echi dei suoi film; basti pensare alle suggestive immagini notturne della metropoli, sempre in movimento, in Collateral o in Heat.
Tra le sequenze più entusiasmanti ed esilaranti c’è sicuramente quella dello stadio, concentrato di idee e talenti che si susseguono a ritmo serrato. Ebbene: tale sequenza rappresenta la punta dell’iceberg del film, ovvero il momento più emblematico, che lo spettatore memorizza meglio, ma che non vorrebbe esaurire tutto.
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La giovane Jess vuole diventare una professionista del borseggio, guidata da Nick, grande truffatore.
Film del crimine, con un sempre grande Will Smith, Focus è la fusione di vari generi cinematografici che prendono a modello il regista Michael Mann e i tanti echi dei suoi film; basti pensare alle suggestive immagini notturne della metropoli, sempre in movimento, in Collateral o in Heat.
Tra le sequenze più entusiasmanti ed esilaranti c’è sicuramente quella dello stadio, concentrato di idee e talenti che si susseguono a ritmo serrato. Ebbene: tale sequenza rappresenta la punta dell’iceberg del film, ovvero il momento più emblematico, che lo spettatore memorizza meglio, ma che non vorrebbe esaurire tutto.
Ma, il tutto restante, conta ben poco!
La sceneggiatura risulta spesso insoddisfacente e non pienamente calibrata: il padre del protagonista è bianco, braccio destro di un riccone e spara al figlio; ciò però si rivela solo alla fine, lasciando non stupito bensì spaesato tanto il figlio che lo spettatore. Non c’è traccia non solo di dialoghi maestosi ma anche di elementi che suscitino qualche interesse.
In definitiva lo spettatore riesce a conservare, “focalizzandola”, soltanto la scena suddetta (lo stadio), comprendendo così che, tutto il film, non è altro che un simpatico gioco di specchi, quasi magico, si potrebbe dire: un piccolo stimolo alla psiche umana, addestrata a pensare ciò che altri ci inducono a pensare.
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maggie69
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lunedì 27 luglio 2015
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carino... forse meglio al cinema
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Truffe dentro truffe. Carino. Lui sta invecchiando, ma tiene bene. Lei é la nuova bellezza. Chi la doppia però deve imparare a usare toni diversi...é uguale a Emma Stone in Crazy, stupid love...avevo capito chi era il padre... :-) buon divertimento!
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skyerreyks
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martedì 7 luglio 2015
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mediocre ed immorale
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Ma come si può diffondere un film con una sceneggiatura stupida come questa? Troppa fantasiosa ed avvenimenti senza sensi. Per non parlare del ruolo del protagonista: borseggiare la gente (?!?) Non lo so cosa ha convinto un attore come William Smith di fare un film del genere... Avverto una decadenza nella sua carriera.
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liuk!
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venerdì 3 luglio 2015
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banale
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La trama é banale e lascia un senso di giá visto. L'unico vero colpo di scena si vede durante la partita di football, il punto migliore di un film complessivamente abbastanza scadente, condito da un pessimo finale.
Non lo consiglio.
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