anonimo94
|
venerdì 29 luglio 2016
|
ipnotico
|
|
|
|
Film particolare e ipnotico che affronta la tematica del rapporto uomo-macchina in un modo per certi versi orginale. Belle le ambientazioni e ottima la recitazione. Particolare anche l'inaspettato finale, che magari non lascerà tutti gli spettatori contenti, ma che conclude, secondo il mio parere, dignitosamente un film che fa di tutto per non cadere nei luoghi comuni del cinema di genere. Unico neo del film può essere il ritmo, talvolta un pò lento, ma il tutto viene superato dall'"effetto calamita" che la pellicola (nonchè una bellissima Alicia Vikander) esercita sullo spettatore. In definitiva: CONSIGLIATO.
|
|
[+] lascia un commento a anonimo94 »
[ - ] lascia un commento a anonimo94 »
|
|
d'accordo? |
|
noia1
|
mercoledì 13 luglio 2016
|
angoscia, etica e straniamento
|
|
|
|
Un giovane programmatore viene invitato nello stabilimento di un geniale scienziato, dovrà confermare se la nuova creazione di quest’ultimo sia o meno una vera e propria intelligenza artificiale.
Le trasposizioni di Frankestein tendono sempre a conservare la ripugnanza data dal mostro ogni volta però con una sorpresa, si tende sempre a mitigare la brutalità della creazione dello scienziato: alle volte è il sentimento di un mostro che si rivela essere in realtà umano; altre invece è la malinconia della solitudine a mitigare l’elemento brutale del mostro dimostrando quanto in realtà sia umano forse anche più degli umani stessi. Spesso in argomenti tipo questi si tende a farsi vere e proprie domande esistenziali, più europea è la tendenza a voler sviscerare l’essenza della creazione ponendo dubbi di carattere metafisico ed etico.
[+]
Un giovane programmatore viene invitato nello stabilimento di un geniale scienziato, dovrà confermare se la nuova creazione di quest’ultimo sia o meno una vera e propria intelligenza artificiale.
Le trasposizioni di Frankestein tendono sempre a conservare la ripugnanza data dal mostro ogni volta però con una sorpresa, si tende sempre a mitigare la brutalità della creazione dello scienziato: alle volte è il sentimento di un mostro che si rivela essere in realtà umano; altre invece è la malinconia della solitudine a mitigare l’elemento brutale del mostro dimostrando quanto in realtà sia umano forse anche più degli umani stessi. Spesso in argomenti tipo questi si tende a farsi vere e proprie domande esistenziali, più europea è la tendenza a voler sviscerare l’essenza della creazione ponendo dubbi di carattere metafisico ed etico.
In questo film c’è un po’ di tutto ma è solo un lieve condimento, in realtà qui l’esordiente regista aveva una sola idea in testa e cioè dimostrare fin dove poteva spingersi, cinema puro dall’inizio alla fine. Non è un vero e proprio horror quanto forse più di genere sentimentale, o puramente fantascientifico, o anche un noir, oppure in thriller; il punto è che tra i vari discorsi e dubbi il crescendo angoscioso della vicenda attanaglia fin nel profondo fino a straniare letteralmente, un film morboso sull’etica della vita tanto onorata e disperata da perdere ogni etica.
Qualche interno e tre attori fanno un intero film, film piccolo forse eppure immenso negli argomenti, nella profondità e nella perfezione della messinscena, non manca niente in una dimostrazione della natura ingannevole: precedentemente Frankestein (malgrado tutto) era fondamentalmente buono, qui invece (malgrado tutto) è semplicemente assetato di vita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a noia1 »
[ - ] lascia un commento a noia1 »
|
|
d'accordo? |
|
g_andrini
|
martedì 31 maggio 2016
|
non male.
|
|
|
|
I dialoghi non sono niente male da un punto di vista tecnico/scientifico. Mi ricorda un po' Gattaca e Specie Mortale, che non possono essere considerati capolavori, ma di buona qualità si.
|
|
[+] lascia un commento a g_andrini »
[ - ] lascia un commento a g_andrini »
|
|
d'accordo? |
|
gr�f-�r
|
venerdì 18 marzo 2016
|
fare sesso con le macchine?
|
|
|
|
Il terzo film di sci-fi (tra quelli visti da me), dove sono acenni, sulla possibilità di fare sesso con robot. Nel A.I. e L'uomo bicentenario, il robot era maschio, stavolta è una femmina. Forse manca tanto dalla mia cultura sessuale, ma credevo che il sesso è culmine di avvenimenti susseguenti: attrazione, tenerezza, gesti, sentimenti, umori, emozioni... chimica del cervello. Desiderare sessualmente un robot... non m'inorridisce, ma un pò mi fa venire pelle d'oca. Tempo fà, ho visto un documentario su certi tribù africane, che credono di fecondare la Madre Natura. Ogni anno i maschi pratticano dei buchi nella terra si mettono di fare sesso con la terra.
[+]
Il terzo film di sci-fi (tra quelli visti da me), dove sono acenni, sulla possibilità di fare sesso con robot. Nel A.I. e L'uomo bicentenario, il robot era maschio, stavolta è una femmina. Forse manca tanto dalla mia cultura sessuale, ma credevo che il sesso è culmine di avvenimenti susseguenti: attrazione, tenerezza, gesti, sentimenti, umori, emozioni... chimica del cervello. Desiderare sessualmente un robot... non m'inorridisce, ma un pò mi fa venire pelle d'oca. Tempo fà, ho visto un documentario su certi tribù africane, che credono di fecondare la Madre Natura. Ogni anno i maschi pratticano dei buchi nella terra si mettono di fare sesso con la terra. Ho sorriso, ma anche ho capito, che al loro livello di conoscenze ed intelligenza, credono che con questo atto aiutano crescere la fertilità della terra e delle mandrie. Ma noi, che siamo almeno 2000 anni superiori a simili credenze, con quale motivazioni possiamo desiderare di fare sesso con una macchina??? Vero è che sentiamo quasi ogni giorno, che nel mondo succedono un sacco di atti che in sintesi si chiamano perversioni. Il cinema è un mondo stano. Noi i vecchi, l'abbiamo visto crescere con noi, ci ha divertito e ci ha educato, ma adesso è diventato qualcosa che non siamo più capaci di capire. La gente di oggi desiderà un pò di crudeltà, un pò d'orrore, se è possibile fiumi di sangue ed è meno interessata del lato educativo. Se fossi regista o sceneggiatore, lascerei perdere scene che possono anche accennare a un rapporto sessuale tra uomo e macchina. So che sembro un primitivo che si nasconde dietro un tabù, perche sono tanti che usano bambole gonfiabile o vibratori... ma nei film eviterei di toccare simili tematiche.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gr�f-�r »
[ - ] lascia un commento a gr�f-�r »
|
|
d'accordo? |
|
gróf-úr
|
mercoledì 16 marzo 2016
|
non c'è macchina senza programmazione
|
|
|
|
La fantascienza mi ha sempre affascinato, questo film... no! Non voglio parlare di biorobotica, ho 66 anni e tra i miei autori preferiti c'era un certo Isac Asimov. Le leggi della robotica ormai (almeno noi i vecchi) conosciamo da più di trentanni. Qualsiasi robot è creato sulla regola che non può fare mai danni agli umani, prima di commettere una cosa simile, si autodistruggerebbe. Girano teorie sui robot che saranno capaci di distinguere: questo è amico, questo è nemico, ma concretamente non gli abbiamo visti. Ritornando al film, vediamo un genio che possiede nel carattere una buona dose di pazzia, superbia e sadismo, crea un robot intelligentissimo, che sa fare le scelte (chi è amico e chi è nemico), che approfittando delle debolezze umane, che può essere perfido e calcolato come un killer.
[+]
La fantascienza mi ha sempre affascinato, questo film... no! Non voglio parlare di biorobotica, ho 66 anni e tra i miei autori preferiti c'era un certo Isac Asimov. Le leggi della robotica ormai (almeno noi i vecchi) conosciamo da più di trentanni. Qualsiasi robot è creato sulla regola che non può fare mai danni agli umani, prima di commettere una cosa simile, si autodistruggerebbe. Girano teorie sui robot che saranno capaci di distinguere: questo è amico, questo è nemico, ma concretamente non gli abbiamo visti. Ritornando al film, vediamo un genio che possiede nel carattere una buona dose di pazzia, superbia e sadismo, crea un robot intelligentissimo, che sa fare le scelte (chi è amico e chi è nemico), che approfittando delle debolezze umane, che può essere perfido e calcolato come un killer... Fare sesso con una macchina... non mi rizza i capelli, ormai tanti acquistano bambole gonfiabile e pace per la loro anima. Ma la scena finale, con due robot che si coalizzano per uccidere il CREATORE e condannare alla sicura morte un altro umano che l'hanno usato per il loro scopo di evadere... non quadra, è troppo umano. Sono cosciente che esistono sistemi robotiche che sorvegliano processi di fabbricazione o guida di astronavi quasi senza intervento umano (quasi!), si adeguano alle leggi fisiche, agli parametri delle materie... ma poi c'è sempre il programma guida. Creare processori che sono capaci di fare scelte, tipo comincio una vita individuale tutta mia, scelgo dove vado e dove vivo, mi sbarazzo di umani... è impossibile! Le macchine si creano per servire noi e le nostre comodità, ma senza programmi e alimentazione energetica sono rottami inutilizzabili. Se poi queste cose non sono macchine, ma umani creati nel laboratorio dotati con arti e poteri speciali, il discorso diventa diverso, ma tutto comincia con una inseminazione artificiale e finisce con un cervello umano che dirige un organismo complesso. I costi del film si spiegano con immagini sorprendenti e indimenticabili, ma la vicenda che ho seguito mi suggeriva che avevo visto una vecchia favola computerizzata.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gróf-úr »
[ - ] lascia un commento a gróf-úr »
|
|
d'accordo? |
|
etabeta
|
martedì 8 marzo 2016
|
vera fantascienza
|
|
|
|
Non so come un bel film come questo mi sia potuto sfuggire finora, e il fatto che l'incasso al botteghino sia stato magro è per me un'altra sorpresa.
Il regista è stato bravo a creare una sorta di mistero per i primi 20 minuti del film, e nonostante abbia letto diversi commenti negativi sulla lentezza del film, direi che è propria questa ad affascinare.
Oramai film di fantascienza vera non esistono più, non solo per le idee, ma soprattutto per i tempi di regia, i movimenti della macchina, ed anche gli attori, (che qui sono stati bravi a seguire il regista e a calarsi nella parte.
Lo sceneggiatore attraverso una stesura molto ben fatta, ci parla dell'intelligenza artificiale in una diversa sfeccettatura, così come anni prima Spielberg aveva fatto lo stesso, analizzando le emozioni e la natura "umana" di un bambino macchina.
[+]
Non so come un bel film come questo mi sia potuto sfuggire finora, e il fatto che l'incasso al botteghino sia stato magro è per me un'altra sorpresa.
Il regista è stato bravo a creare una sorta di mistero per i primi 20 minuti del film, e nonostante abbia letto diversi commenti negativi sulla lentezza del film, direi che è propria questa ad affascinare.
Oramai film di fantascienza vera non esistono più, non solo per le idee, ma soprattutto per i tempi di regia, i movimenti della macchina, ed anche gli attori, (che qui sono stati bravi a seguire il regista e a calarsi nella parte.
Lo sceneggiatore attraverso una stesura molto ben fatta, ci parla dell'intelligenza artificiale in una diversa sfeccettatura, così come anni prima Spielberg aveva fatto lo stesso, analizzando le emozioni e la natura "umana" di un bambino macchina.
Il finale non è affatto scontato, ed è un finale tutto da godere, ... a lieto fine solo al 50%..
[-]
|
|
[+] lascia un commento a etabeta »
[ - ] lascia un commento a etabeta »
|
|
d'accordo? |
|
rongiu
|
lunedì 8 febbraio 2016
|
cosa contiene l'ampollina uomo?
|
|
|
|
Qual è il prezzo da pagare per le sconfinate applicazioni scientifiche che l’uomo riesce e riuscirà a porre in essere, derivanti dai suoi studi? Se in un prossimo futuro la quotidianità consentirà di interagire con “macchine” dal quoziente emozionale alto, esseri “ciberneticamente senzienti”; non dimentico che nel recente passato, le stesse “macchine” molto meno cibernetiche e per niente senzienti, hanno creato disastri immani. Quelli di tipo nucleare portano la firma di questo uomo; l’autografo è ancora ben visibile.
L’uomo è eticamente incapace, almeno per il momento, di interagire in modo sano, equilibrato, non solo con l’ambiente ma soprattutto con la propria soggettività.
[+]
Qual è il prezzo da pagare per le sconfinate applicazioni scientifiche che l’uomo riesce e riuscirà a porre in essere, derivanti dai suoi studi? Se in un prossimo futuro la quotidianità consentirà di interagire con “macchine” dal quoziente emozionale alto, esseri “ciberneticamente senzienti”; non dimentico che nel recente passato, le stesse “macchine” molto meno cibernetiche e per niente senzienti, hanno creato disastri immani. Quelli di tipo nucleare portano la firma di questo uomo; l’autografo è ancora ben visibile.
L’uomo è eticamente incapace, almeno per il momento, di interagire in modo sano, equilibrato, non solo con l’ambiente ma soprattutto con la propria soggettività. Ma cos’altro contiene “l’ampollina uomo?” Mi par di capire: - espressività, creatività, responsabilità, libero arbitrio e compagnia bella. In una “macchina robotica” il rapporto CA / IA dove per CA si intende Coscienza Artificiale ed IA Intelligenza Artificiale non è per niente chiaro, perché chiaro non è per l’uomo cos' è la coscienza; queste macchine sono frutti dei suoi studi e così… immaginate un po’.
E' il tema della “Vita” quello propostoci? Con tutte le sue boccette dentro le quali ognuno può inserire i “sentimenti biochimici” che desidera? Il futuro di Ava è legato alle scelte etiche e perché no estetiche di diverse persone a lei vicine.
Che ne sarà di Ava? Ma soprattutto chi “È” Ava?
In termini Booleani si parla solo di due “valori” 0 e 1; i reticoli mentali delle persone coinvolte in questa vicenda quali Valori applicheranno?
Buona visione
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rongiu »
[ - ] lascia un commento a rongiu »
|
|
d'accordo? |
|
micettamiao
|
venerdì 22 gennaio 2016
|
scontato......
|
|
|
|
Questo film mette in chiaro quanto gli uomini siano sensibili al fascino femminile, quindi poco intelligenti e incapaci di usare la testa, tanto è vero che i due protagonisti si fanno fregare cadendo come allocchi nella trappola del robot AVA.
[+] pure te non scherzi...
(di challenge)
[ - ] pure te non scherzi...
|
|
[+] lascia un commento a micettamiao »
[ - ] lascia un commento a micettamiao »
|
|
d'accordo? |
|
beppe baiocchi
|
lunedì 18 gennaio 2016
|
può una macchina essere umana?
|
|
|
|
Caleb, impiegato in una azienda tecnologica, viene scelto per collaborare con il CEO della sua azienda Nathan nella sua tenuta/laboratorio di ricerca in Alaska. Nathan sta progettando un androide con intelligenza artificiale, AVA, e ha bisogno di Caleb per effettuare il test di Turning, ossia compredere se l'intelligenza artificiale sia in grado di pensare autonomamente. Da questo un risvolto thriller, poichè nella tenuta non tutto è come appare.
A dirigere questo film Alex Garland, alla sua prima opera da regista. Garland è conosciuto ai più come sceneggiatore (Sunshine e 28 giorni dopo di Danny Boyle i suoi lavori più riusciti), scrive anche il soggetto e la sceneggiatura di questo Ex_Machina rendendolo probabilmente il suo miglior lavoro in fase di scrittura.
[+]
Caleb, impiegato in una azienda tecnologica, viene scelto per collaborare con il CEO della sua azienda Nathan nella sua tenuta/laboratorio di ricerca in Alaska. Nathan sta progettando un androide con intelligenza artificiale, AVA, e ha bisogno di Caleb per effettuare il test di Turning, ossia compredere se l'intelligenza artificiale sia in grado di pensare autonomamente. Da questo un risvolto thriller, poichè nella tenuta non tutto è come appare.
A dirigere questo film Alex Garland, alla sua prima opera da regista. Garland è conosciuto ai più come sceneggiatore (Sunshine e 28 giorni dopo di Danny Boyle i suoi lavori più riusciti), scrive anche il soggetto e la sceneggiatura di questo Ex_Machina rendendolo probabilmente il suo miglior lavoro in fase di scrittura.
Reso come un thriller psicologico angosciante e claustrofobico Ex_Machina è un film dal forte impatto, sia per la sua dose thriller che (soprattutto) per la forte base fantascientifica che regge le vicende.
Interessante è il rapporto uomo/macchina, poichè non si pone l'attenzione alla classica lotta tra le due fazioni (con le macchine che si credono migliori degli umani).
La storia alla base della pellicola infatti è quella di una macchina che diventa umana, o ancora meglio è quella di una macchina che vuole diventare uguale agli uomini. Da qui numerosi riferimenti alla religione sparsi per tutto il film (non è un caso che l'androide dotato di I.A. si chiami AVA, chiaro rifermento alla Eva biblica, o il fatto che Nathan si consideri una sorta di Dio, creatore di vita).
Caleb (Domnhal Gleeson), Nathan (Oscar Isaac) e AVA (Alicia Viklander) sono gli unici personaggi in scena (+1) e sono tutti molto capaci e bravi, riuscendo in una prova difficile poichè sono i personaggi il motore di questo film. Importanza infatti viene data ai dialoghi (intelligenti e ben scritti) più che all'azione. E' interessante che Caleb, il nostro protagonista, si interfaccerà singolarmente o con uno o con l'altro personaggio (o Nathan o AVA) mai insieme, scatenando un intrigo fatto di dubbi e incertezze, quasi una lotta tra la creatura e il suo creatore, una lotta psicologica fatta di intelligenza e menzongna dove il nostro protagonista, e lo spettatore con lui, non sarà mai pienamente sicuro su quale sia la verità o su chi o cosa ha ragione e quindi da quale parte schierarsi. Un film che oltre ad essere scritto molto bene è anche girato molto bene. Ex_Machina è infatti un thriller fantascientifico teso e angosciante con un ottimo ritmo (nonostante l'azione sia davvero poca) con una storia interessante e scritta davvero bene(con anche più livelli di comprensione), che ha tra i pregi una colonna sonora azzeccata(chiaramente di stampo elettronico), e gli ottimi gli effetti speciali (utilizzati per la figura dell'androide, che risulta davvero umana e bellissima da vedere), nonchè una prova dei suoi attori (tutti mezzi sconosciuti) degna e convincente.
Non c'è davvero molto di più da dire se non quello di gustarvi con attenzione questo film. Buona la prima Alex!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a beppe baiocchi »
[ - ] lascia un commento a beppe baiocchi »
|
|
d'accordo? |
|
azathoth
|
mercoledì 16 dicembre 2015
|
vivere,niente di più...
|
|
|
|
Siamo alla scrivania con il giovane e talentuoso programmatore Caleb Smith (Domhnall Gleeson).
Sul monitor del computer appare la sritta "hai vinto"
Il concorso indetto dall'azienda di programmazione "BlueBook" porta Caleb ad una tranquilla (seppur in apparenza) e desolata baita immersa nella natura dei bellissimi fiordi norvegesi.
Apriamo la porta,stranamente moderna per quel luogo,ed entriamo...
Pareti di vetro,un arredamento minimalista ed un ambiente quasi asettico,che si contrappongono fortemente all'ambiente esterno.
[+]
Siamo alla scrivania con il giovane e talentuoso programmatore Caleb Smith (Domhnall Gleeson).
Sul monitor del computer appare la sritta "hai vinto"
Il concorso indetto dall'azienda di programmazione "BlueBook" porta Caleb ad una tranquilla (seppur in apparenza) e desolata baita immersa nella natura dei bellissimi fiordi norvegesi.
Apriamo la porta,stranamente moderna per quel luogo,ed entriamo...
Pareti di vetro,un arredamento minimalista ed un ambiente quasi asettico,che si contrappongono fortemente all'ambiente esterno.
Contrasto piacevolmente gradevole.
Conosciamo il padrone di casa:il nostro,fuori dagli schemi,datore di lavoro Nathan Bateman(Oscar Isaac);
genio informatico inventore del piu usato motore di ricerca del momento e,
cosa più importante,creatore di Ava(Alicia Vikander)prototipo di inteligenza artificiale con sembianze umane
Ci troviamo in quel luogo proprio per lei,per testare il nuovo prototipo,e per svelare l'arcano mistero:
Ava può provare emozioni? e se così fosse sarebbero reali,o simulate? c'è un modo per capirlo?,esiste una vera distinzione tra uomo e macchina?
Sicuramente non una storia originale,che quasi subito ci riporta alla mente immagini di Ridleyana memoria.
Ma raccontata in maniera quasi impeccabile dal regista Alex Garland(prima volta alla regia,seppur sceneggiatore di vari successi)che scivola attraverso le immaggini con quella delicatezza degna dei migliori film d'autore.
Gli ambienti scarni e claustrofobici dell casa(paragonata nel film,ad un bunker)e l'ottima interpretazione degli attori(una particolare nota ad Alicia Vikander,che nonostante l'inespressività data dal personaggio,riesce a mantenere un fascino ed un magnetismo indiscutibili),
contribuiscono, a tenere alta la tensione durante l'intera visione.
Un film che ci fa riflettere una volta di più sulla natura umana,una volta di più sul rapporto uomo macchina,una volta di più sullo scherzare con la creazione,e ci trasporta lentamente,verso l'unica cosa che abbia davvero importanza:
vivere,niente di più
[-]
|
|
[+] lascia un commento a azathoth »
[ - ] lascia un commento a azathoth »
|
|
d'accordo? |
|
|