ginger snaps
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domenica 9 novembre 2014
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il figlio di dracula racconta
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di come suo padre diventa vampiro e quasi subito e magicamente ci si appassiona a questa storia.Sarà perchè i paesaggi decritti magnificamene e un'ottima fotografia fanno da cornice a una perfetta narrazione, accompagnata da splendidi dialoghi e una sceneggiatura da maestro. Sarà perchè la personalità e l'interpretazione del protagonista, ma non è di meno anche degli altri attori fanno di questo film un capolavoro e un nuovo modo per raccontare il leggendario Dracula.
Spinta da curiosita ma anche dalle immagini dei trailer, non ne sono rimasta delusa. Lo consiglio e non svelo, da vedere
assolutamente, voto assolutissimamente 10+++++++++++++++++++++++
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kyotrix
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sabato 8 novembre 2014
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mediocre
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Film home video, da goderselo sul divano a casa, non vale il cinema. Filmetto action, trama e scene fanno acqua diverse volte, sentimenti ci sono ma non ti toccano. Non lo boccio completamente, ma quasi
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il beppe nazionale
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venerdì 7 novembre 2014
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la storia horror diventa fantasy
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Vedere Dracula Untold una settimana dopo aver visionato casualmente il film di Coppola mi rende particolarmente indisposto. Il Dracula di Bram Stoker è uno di quei classici dell'orrore che punta tutto sul senso di insicurezza dell'essere umano: non c'è muro o distanza che ti tenga al sicuro, il vampiro demoniaco ti troverà sempre vulnerabile. Patti col demonio, poteri semi-divini, forte erotismo, questo il capolavoro di Coppola.
Shore rielabora un vecchio mito in ottica moderna senza mostrare alcuna originalità. Vlad è per lui il cattivo impalatore, poi pentitosi sotto la Croce per diventare un amorevole padre di famiglia e protettore del popolo.
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Vedere Dracula Untold una settimana dopo aver visionato casualmente il film di Coppola mi rende particolarmente indisposto. Il Dracula di Bram Stoker è uno di quei classici dell'orrore che punta tutto sul senso di insicurezza dell'essere umano: non c'è muro o distanza che ti tenga al sicuro, il vampiro demoniaco ti troverà sempre vulnerabile. Patti col demonio, poteri semi-divini, forte erotismo, questo il capolavoro di Coppola.
Shore rielabora un vecchio mito in ottica moderna senza mostrare alcuna originalità. Vlad è per lui il cattivo impalatore, poi pentitosi sotto la Croce per diventare un amorevole padre di famiglia e protettore del popolo. Vlad fu tanto buono nel lottare per la Cristianità, che impalò interi villaggi per risparmiarne dieci volte tanti: teneva lontani i nemici con la paura. Tuttavia proprio quando il suo popolo sembra prosperare, ecco che i Turchi si presentano con richieste inaccettabili e una forza armata sconfinata. Per amor di suo figlio, Vlad decide di sfidare il colosso ottomano anche se è a corto di uomini. L'unica soluzione è rappresentata da un vecchio vampiro che gli concederà i suoi poteri per tre giorni, a patto che resista alla sete di sangue. Vlad diventa così un vampiro a sua volta, causa sgomento nelle file nemiche, ma quando la moglie muore per mano ottomana cede alla tentazione e acquisisce potere eterno.
In Dracula Untold viene a mancare tutta la vena horror e cruenta che ci si aspetterebbe. Non c'è sangue, non c'è claustrofobia, non c'è suspance, non c'è esoterismo. Dracula vive in un castello che ricorda vagamente il Signore degli Anelli, è un padre e un marito contemporaneo più che medievale, combatte da solo come i migliori supereroi e atterra infinite schiere di nemici. Non aspettatevi controlli mentali, collane d'aglio e harem di vampire; piuttosto cercate di godervi la mano di pipistrelli e poco altro. Cercate di osservare questa pantomima che vuole essere più seria di Twilight e forse raggiunge il livello di Buffy, Blade e Underworld.
La sceneggiatura di Shore è adatta a un pubblico adolescenziale e riduce a zero lo sforzo mentale dello spettatore. Non c'è un elemento che sia originale e non ci sono interpretazioni memorabili. La fiera della banalità servita su una produzione costosa. Belli costumi e scenografie, ma niente che faccia gridare al miracolo. L'unica cosa di pregio è la ricostruzione del rapporto tra Vlad e i Turchi, e cioè di un aspetto storico generalmente poco conosciuto. Puntare sulla storia forse sarebbe stato davvero originale, ma si sa, la cultura non attira quanto gli effetti speciali.
E' lecito chiedersi se le scene finali non vogliano suggerirci un sequel (sgradito).
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step666
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venerdì 7 novembre 2014
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dracula in versione protagonista/buono
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Devo dire che ero curioso di vedere questo film,per le vesti di dracula come protagonista/buono,dato che negli altri film o libri era un protagonista/cattivo.
Pero tutto sommato sono stato deluso un pò dalla trama esile e un po da alcune parti secondo me forzate per nutrire la trama e gli eventi.
SPOILER ad esempio l'attesa di andare ad attaccare l'esercito memico l'ultima notte disponibile,quando poteva farlo prima,questo solo per far capitare l 'evento che lo ha reso vampiro x sempre)..
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tris78
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giovedì 6 novembre 2014
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negativo
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Film noioso che si rianima solo grazie agli effetti speciali, trama inconsistente e noiosa e finale che lascia intendere chiaramente un seguito da cui mi terrò sicuramente alla larga.
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parieaa
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mercoledì 5 novembre 2014
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non è dracula senza sangue!
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Il signore di cui vengono narrate le gesta in questo film non è per nulla paragonabile a Dracula. Capisco che l'industria del cinema debba costantemente reinventarsi e trovare nuove idee, ma alla fine dovrebbe perlomeno rispettarli i mostri sacri, e se proprio devono rivisitarli, che almeno mantengano qualcosa dell'originale. Non si può proprio vedere un Dracula buono e caritatevole, insomma è da Vlad Tepes III che è stato ripreso questo personaggio, uno degli esseri umani più sanguinari e crudeli che abbiano mai calcato questa terra...era "l'impalatore" e non lo faceva solo ai nemici, ma anche, e senza farsi pregare, ai propri sudditi.
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Il signore di cui vengono narrate le gesta in questo film non è per nulla paragonabile a Dracula. Capisco che l'industria del cinema debba costantemente reinventarsi e trovare nuove idee, ma alla fine dovrebbe perlomeno rispettarli i mostri sacri, e se proprio devono rivisitarli, che almeno mantengano qualcosa dell'originale. Non si può proprio vedere un Dracula buono e caritatevole, insomma è da Vlad Tepes III che è stato ripreso questo personaggio, uno degli esseri umani più sanguinari e crudeli che abbiano mai calcato questa terra...era "l'impalatore" e non lo faceva solo ai nemici, ma anche, e senza farsi pregare, ai propri sudditi. C'è un limite al diritto di rivisitare le leggende (anche nel meno recente Van Helsing lo fecero, ma con un risultato nettamente migliore a questo, e non è che Van Helsing fosse un capolavoro...). Finita la sfuriata concettuale, anche il film in sè non è assolutamente nulla di speciale. Evans fa il suo lavoro (anche se ha sempre la faccia da cane basonato), così come anche il sultano e il sommo Nosferatu (non so nemmeno come chiamarlo), ma poi c'è il vuoto totale. Non c'è colonna sonora. La fotografia è sempre la stessa e anche i costumi non sono poi memorabili (a partire dall'armatura del principe, che è scoppiazzata dall'originale, ma troppo elaborata). Le scene di battaglia sono estremamente soft e sembrano più che altro scazzottate. Non c'è mai pathos o epicità. Il tutto condito da scene assurde (la marcia bendata di 100000 uomini, super pipistrelli che spaccano le rocce, cortigiani che non si chiedono come un solo uomo possa aver sconfitto 1000 soldati, la creazione di un esercito vampiro in 30 secondi....). Una delle pochissime scene decenti, ossia quella del suicidio finale, viene poi completamente rovinata dall'arrivo dell'Igor di turno, introdotto in una scena a caso e senza spiegazioni su chi fosse, che resuscita il protagonista. Giuro che se fosse finito così il film avrei anche potuto dare tre stelle, anche solo per il coraggio che avrebbe richiesto. E invece no. Hanno deciso che bisognava annacquare ulteriormente il tutto con una insulsa scena finale con il Nosferatu che stalkerizza il principe da 500 anni...bah. Il tutto ,beninteso, senza violenza o sangue. D'altronde sono solo vampiri, non hanno niente a che fare con tutto ciò. L'anno prossimo arriva un film su zombie filantropi e Lucifero medico senza frontiere.
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leleli89
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mercoledì 5 novembre 2014
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dracula è solo una scusa...
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In molti non saranno d'accordo, ma io ho inteso questo scadente film come un chiaro messaggio propagandistico. Mi spiego meglio: in un periodo come quello che ci troviamo a dover vivere, nel quale la "minaccia" dell'avanzata dell'ISIS o ISIL che dir si voglia è sempre più concreta (a sentire i telegiornali!), questa pellicola ci mostra come la cristianità rappresenti l'unica via di salvezza sia contro il maligno (in questo caso incarnato dal vampirismo), ma soprattutto contro un nemico assai più pericoloso, l'islam. Difatti si identifica l'esercito ottomano con il male assoluto, addirittura oggetto dell'odio e dell'avversione del diavolo, diventandone l'ultimo pasto prima che la "luce di cristo" trionfi su entrambi i mali della Terra (siamo alla scena in cui gli adepti del "figlio del diavolo" uccidono tutti i turchi nutrendosi del loro sangue e un monaco salva il bambino ancora "puro" per mezzo di un crocifisso, mentre i vampiri scompaiono annientati dalla luce del giorno).
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In molti non saranno d'accordo, ma io ho inteso questo scadente film come un chiaro messaggio propagandistico. Mi spiego meglio: in un periodo come quello che ci troviamo a dover vivere, nel quale la "minaccia" dell'avanzata dell'ISIS o ISIL che dir si voglia è sempre più concreta (a sentire i telegiornali!), questa pellicola ci mostra come la cristianità rappresenti l'unica via di salvezza sia contro il maligno (in questo caso incarnato dal vampirismo), ma soprattutto contro un nemico assai più pericoloso, l'islam. Difatti si identifica l'esercito ottomano con il male assoluto, addirittura oggetto dell'odio e dell'avversione del diavolo, diventandone l'ultimo pasto prima che la "luce di cristo" trionfi su entrambi i mali della Terra (siamo alla scena in cui gli adepti del "figlio del diavolo" uccidono tutti i turchi nutrendosi del loro sangue e un monaco salva il bambino ancora "puro" per mezzo di un crocifisso, mentre i vampiri scompaiono annientati dalla luce del giorno). Alla fine della battaglia troneggiano in primo piano le croci cristiane vittoriose! Un bell'esempio di evangelizzazione per mezzo del cinema! Davvero disarmante.
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howlingfantod
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mercoledì 5 novembre 2014
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accettabile
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Pago il mio debito formativo su tali film di genere e decido di darmi, almeno nelle intenzioni al puro intrattenimento con questa megaproduzione dal classicissimo protagonista. Non c’è il romanticismo dei paludati Dracula, né nessun neo-romaticismo in salsa vampiresco e questo aiuta, la narrazione prova a farsi epica e in alcune fasi vi riesce sen non altro per lo sfondo mitico-geografico, l’impero Ottomano che avanza, le furiose battaglie. Poi c’è la storia e la difficoltà di proiettare la poiesis in un universo fruibile e emotivamente coinvolgente. Oltre alla storia dell’ antico principe delle tenebre liberato per mezzo del patto col diavolo del Conte Vlad protagonista, oltre ad alcune profonde citazioni che aprono a riflessioni psicanalitiche “l’uomo non ha paura della spada, ma dei mostri” (cioè della paura), l’impressione è che il medium delle immagini tenda solo a compiacere sé stesso rendendo tutto sommato il quadro accettabile e lasciando aperta la porta, con il finale reiterato dal genere della trasposizione dei personaggi nel presente, ad un seguito.
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Pago il mio debito formativo su tali film di genere e decido di darmi, almeno nelle intenzioni al puro intrattenimento con questa megaproduzione dal classicissimo protagonista. Non c’è il romanticismo dei paludati Dracula, né nessun neo-romaticismo in salsa vampiresco e questo aiuta, la narrazione prova a farsi epica e in alcune fasi vi riesce sen non altro per lo sfondo mitico-geografico, l’impero Ottomano che avanza, le furiose battaglie. Poi c’è la storia e la difficoltà di proiettare la poiesis in un universo fruibile e emotivamente coinvolgente. Oltre alla storia dell’ antico principe delle tenebre liberato per mezzo del patto col diavolo del Conte Vlad protagonista, oltre ad alcune profonde citazioni che aprono a riflessioni psicanalitiche “l’uomo non ha paura della spada, ma dei mostri” (cioè della paura), l’impressione è che il medium delle immagini tenda solo a compiacere sé stesso rendendo tutto sommato il quadro accettabile e lasciando aperta la porta, con il finale reiterato dal genere della trasposizione dei personaggi nel presente, ad un seguito.
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garadak7
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lunedì 3 novembre 2014
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un dracula dai denti sbagliati
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All'inizio, quando si vociferava ancora di nuovo film su Dracula e soprattutto su come fosse avvenuta la sua trasformazione in Principe della notte, devo ammettere che ero più che incuriosito, direi quasi eccitato. Il mio entusiasmo però scemò di colpo già quando vidi il primo trailer del film. Le scenografie e la fotografia innanzitutto, se pur supportate dalla moderna CG non reggono minimamente il confronto con film vampirici più vecchiotti di 20 anni come il Dracula di Coppola o lo splendido Intervista col Vampiro. In Dracula Untold è mancata principalmente la giusta atmosfera. A tratti mi sembrava di assistere ad una buona serie televisiva come Il Trono di Spade più che ad un vero e proprio film di Hollywood con 100 milioni di dollari di budget.
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All'inizio, quando si vociferava ancora di nuovo film su Dracula e soprattutto su come fosse avvenuta la sua trasformazione in Principe della notte, devo ammettere che ero più che incuriosito, direi quasi eccitato. Il mio entusiasmo però scemò di colpo già quando vidi il primo trailer del film. Le scenografie e la fotografia innanzitutto, se pur supportate dalla moderna CG non reggono minimamente il confronto con film vampirici più vecchiotti di 20 anni come il Dracula di Coppola o lo splendido Intervista col Vampiro. In Dracula Untold è mancata principalmente la giusta atmosfera. A tratti mi sembrava di assistere ad una buona serie televisiva come Il Trono di Spade più che ad un vero e proprio film di Hollywood con 100 milioni di dollari di budget.
Veniamo adesso ad una nota ancora più dolente delle precedenti, il trucco.
Da che mondo e mondo i vampiri si riconoscono perchè hanno dei CANINI lunghi e affilati. Il regista e/o truccatore mi vogliono spiegare, allora, perchè, invece dei canini mi hanno allungato gli incisivi laterali? E' assurdo. Il film è stato fatto senza prestare un minimo di attenzione a fattori di questo livello.
Tenendo conto inoltre, che la pellicola, strizza subdolamente l'occhio ad un recente videogioco della Konami chiamato Castlevania Lords of Shadows 2, il pastrocchio è servito.
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anonimatta
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lunedì 3 novembre 2014
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dracula... da non dire
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Bram Stoker temo si stia ribaltando nella tomba. Di stupefacente c'è solo il tentativo di garantirsi un buon incasso speculando sul nome di uno dei più grandi personaggi della letteratura gotica di tutti i tempi.
Dialoghi ignominiosi, personaggi dello spessore di carta velina, sequenze spazio-temporali degne del peggior trip allucinogeno; quel che resta è una buona fotografia: troppo poco per salvare questa pellicola.
Il tentativo di umanizzare il Conte Vlad crolla miseramente, a partire da un protagonista più adatto ad una produzione Marvel che non ad una ricostruzione storico/fantasy del mitico "impalatore".
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Bram Stoker temo si stia ribaltando nella tomba. Di stupefacente c'è solo il tentativo di garantirsi un buon incasso speculando sul nome di uno dei più grandi personaggi della letteratura gotica di tutti i tempi.
Dialoghi ignominiosi, personaggi dello spessore di carta velina, sequenze spazio-temporali degne del peggior trip allucinogeno; quel che resta è una buona fotografia: troppo poco per salvare questa pellicola.
Il tentativo di umanizzare il Conte Vlad crolla miseramente, a partire da un protagonista più adatto ad una produzione Marvel che non ad una ricostruzione storico/fantasy del mitico "impalatore".
Esci dalla sala con l'impressione di aver assistito ad un brutto riassunto di una potenziale buona trilogia.
Probabilmente Gary Shore si è perso l'ultima edizione del libro "Il diario di Dracula"... e con essa anche l'opportunità di creare un film degno di essere visto.
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