erymuse
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domenica 20 settembre 2015
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magnifico
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Bellissimo film!!!!
tutto perfetto,sceneggiatura, attori,tutto.
Certo non è il classico film di Dracula, è incentrato sulla storia delle origini di Dracula, quando era un essere umano senza poteri.
Ed è proprio questo che rende il film un capolavoro.
Ottimo consigliato,
Aspetto con ansia il sequel!!!!
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ultimoboyscout
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sabato 11 luglio 2015
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i doveri di un principe verso la sua gente.
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Questo reboot fa del celeberrimo succhiasangue un conte giovane e bello, amato dal suo popolo, più affine a "Il trono di spade" che a Bram Stoker. Gary Shore, regista irlandese esordiente, reinventa il personaggio trasformandolo in un guerriero che per proteggere la sua gente e la sua famiglia stringe un patto con le forze oscure. Il film è un intreccio di elementi storici e fiabeschi, di horror e fantasy, Vlad non è affatto un eroe, piuttosto una creatura con un marcato lato oscuro, tormentato e caduto nel baratro per il fortissimo amore verso la propria famiglia ed il proprio popolo. La storia è ambientata attorna alla meta del '400, quando il sultano turco Mehemed II fa richiesta di mille giovani, compreso il figlio di Vlad III di Valacchia, da avviare alla carriera di soldati per la sua armata.
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Questo reboot fa del celeberrimo succhiasangue un conte giovane e bello, amato dal suo popolo, più affine a "Il trono di spade" che a Bram Stoker. Gary Shore, regista irlandese esordiente, reinventa il personaggio trasformandolo in un guerriero che per proteggere la sua gente e la sua famiglia stringe un patto con le forze oscure. Il film è un intreccio di elementi storici e fiabeschi, di horror e fantasy, Vlad non è affatto un eroe, piuttosto una creatura con un marcato lato oscuro, tormentato e caduto nel baratro per il fortissimo amore verso la propria famiglia ed il proprio popolo. La storia è ambientata attorna alla meta del '400, quando il sultano turco Mehemed II fa richiesta di mille giovani, compreso il figlio di Vlad III di Valacchia, da avviare alla carriera di soldati per la sua armata. Per evitare ciò, Vlad fa un patto scellerato col capostipite di una stirpe demoniaca, i Vampiri, che lo fa divenire una creatura notturna dannata e immortale. Evans fornisce una buona prova attoriale, Shore invece fallisce il bersaglio (nonostante un budget notevole e le ottime intenzioni di ripartire dal punto zero della vicenda), annaspa tra troppi generi senza inquadrare il proprio e senza riuscire a trovare il giusto equilibrio tra horror, fantasy, avventura, guerra e love story. In più non convince questa nuova tendenza che vuol ribaltare lo status di villain e cattivi, che vorrebbe far credere che il temutissimo Vlad l'impalatore sia sotto sotto una brava persona. Piacciono molto ambientazione e fotografia che rispettano e rispecchiano fedelmente i toni e le atmosfere dark di Dracula mentre l'idea di trasformarlo in una figura pop non convince affatto perchè Dracula non può in nessun modo prescindere dalla sua solida tradizione. Gary Shore sembra aver talento ma per ora è rimandato, Luke Evans, invece, è sempre più bravo e convincente.
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onufrio
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martedì 26 maggio 2015
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dracula forever
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E' sempre difficile tirar fuori vecchi scheletri dall'armadio, anzi dalla cassa in questo caso, ma l'opera Dracula Untold ridà luce, o meglio, nuova oscurità, alla leggendaria storia del Conte Vlaad partendo dal Medioevo nella segreta e misteriosa Transilvania. Il finale inoltre lascia aperta una porta verso un sequel e perchè no, una nuova saga del Conte più tenebroso di tutti i tempi. Sempre e comunque: Viva Dracula!
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midnightmoonlight
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martedì 24 febbraio 2015
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l'importanza di chiamarsi dracula
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In un Medioevo oscuro e gotico che più gotico non si può, un'anima pia sacrifica se stessa per combattere la minacciosa avanzata dei Turchi: non stiamo parlando di un prode e bellissimo principe azzurro, o di un novello Roland, ma del personaggio più oscuro che la letteratura ricordi....Dracula. In questa versione cinematografica, il principe delle tenebre viene presentato come un eroe nazional-popolare, pronto a immolare se stesso per difendere la sua famiglia e il suo popolo e, come ogni storia di martire che si rispetti, alla fine pagherà lo scotto del suo ardito coraggio, sfiorando la morte. La sceneggiatura di Matt Sazama e Burk Sharpless rimodella la figura del leggendario impalatore, che da cruento diavolo, sterminatore senz'anima, si trasforma in un vero e proprio eroe romantico, in un gioco ossimorico che presenta Dracul, il "figlio del diavolo", come il paladino della giustizia, che si muove tra scenari surreali, a metà tra il fantasy e l'horror.
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In un Medioevo oscuro e gotico che più gotico non si può, un'anima pia sacrifica se stessa per combattere la minacciosa avanzata dei Turchi: non stiamo parlando di un prode e bellissimo principe azzurro, o di un novello Roland, ma del personaggio più oscuro che la letteratura ricordi....Dracula. In questa versione cinematografica, il principe delle tenebre viene presentato come un eroe nazional-popolare, pronto a immolare se stesso per difendere la sua famiglia e il suo popolo e, come ogni storia di martire che si rispetti, alla fine pagherà lo scotto del suo ardito coraggio, sfiorando la morte. La sceneggiatura di Matt Sazama e Burk Sharpless rimodella la figura del leggendario impalatore, che da cruento diavolo, sterminatore senz'anima, si trasforma in un vero e proprio eroe romantico, in un gioco ossimorico che presenta Dracul, il "figlio del diavolo", come il paladino della giustizia, che si muove tra scenari surreali, a metà tra il fantasy e l'horror. Questa nuova versione di Dracula rompe lo schema dicotomico secondo il quale ciò che è bello è buono e positivo, e ciò che è brutto è negativo e immorale. Nonostante sia un mostro, infatti, il principe ha un'anima buona, ligia al dovere verso il suo popolo, e amorevole verso la sua famiglia. Gli ingredienti di un'appassionante tragedia romanzesca ci sono tutti, ma è soprattutto Luke Evans a dominare la scena con la sua figura, imponente sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista narrativo. Un ottimo prequel della storia di Dracula, che spiega, una volta per tutte, il motivo che lo ha portato alla sua eterna trasformazione.
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gianleo67
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martedì 24 febbraio 2015
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da dracula untold a...dracula's legacy
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Vlad III di Valacchia, principe transilvano dell'ordine del Drago, cresciuto in cattività nei campi di prigionia e addestramento bizantini, ritorna come Signore e condottiero del suo popolo, forte di una fama di eroe sanguinario (era detto l'impalatore) e strenuo difensore della cristianità. Quando i turchi bussano al portale del suo castello reclamando altri mille giovani adepti,tra cui il figlio, per rinfoltire le fila del loro esercito, Vlad decide di opporsi alla tracotanza bizantina siglando un patto mefistofelico con una misteriosa creatura della notte assetata di sangue e dotata di poteri sovraumani. Benchè riesca nel suo intento di ricacciare dopo tre giorni gli invasori al di fuori dei confini transilvani, l'oscuro patto di sangue reclamerà il suo spietato tributo di morte.
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Vlad III di Valacchia, principe transilvano dell'ordine del Drago, cresciuto in cattività nei campi di prigionia e addestramento bizantini, ritorna come Signore e condottiero del suo popolo, forte di una fama di eroe sanguinario (era detto l'impalatore) e strenuo difensore della cristianità. Quando i turchi bussano al portale del suo castello reclamando altri mille giovani adepti,tra cui il figlio, per rinfoltire le fila del loro esercito, Vlad decide di opporsi alla tracotanza bizantina siglando un patto mefistofelico con una misteriosa creatura della notte assetata di sangue e dotata di poteri sovraumani. Benchè riesca nel suo intento di ricacciare dopo tre giorni gli invasori al di fuori dei confini transilvani, l'oscuro patto di sangue reclamerà il suo spietato tributo di morte.
La Universal ritorna alla carica e dopo i secoli (in senso cinematografico) trascorsi dai fasti degli esordi, decide di rimettersi in groppa al cavallo di battaglia più vampirizzato dall'immaginario filmico di tutti i tempi, rivestendolo e ammantandolo di quell'alone di epica leggendaria che solo un fumettone da un centinaio di milioni di dollari di budget e le mirabolanti tecniche della computer grafica riescono a rendere credibile ed appetibile per il pubblico mainstream a cui sembra rivolgersi. Non ostante le infinite e molteplici declinazioni che il soggetto ha generato nel corso di una tradizione fantastica lunga più di un secolo, questa contaminazione di generi con ambizioni filologico-storiografiche proprio ci mancava, accrescendo il sospetto (divenuto nel frattempo una certezza) che l'intramontabile e multiforme mito del vampiro nasconda ancora le insospettabili sorprese di una inesauribile riserva di adattamenti cinematografici a cui, in tempi di vacche magre, una produzione in perenne crisi di idee non smette di far riferimento. Un pò graphic-novel fantasy-horror un pò action-drama da rivisitazione storica alla Zac Snyder ('300' - 2007), questo blockbuster senza ambizioni cinefile è un polpettone da cappa e spada che svolge egregiamente il mestiere di intrattenere lo spettatore con la semplicità del plot che procede senza particolari contraccolpi, nell'accumulo consueto dei luoghi comuni del genere (la difesa dei sacri valori della famiglia, della nazione e dei buoni sentimenti), nella divisione canonica tra il bene ed il male (turco-islamici contro rumeno-cristiani) e nella mortificazione del dualismo stevensoniano insito nel mito del vampiro da sempre diviso tra le oscure attrattive del regno delle ombre e la forza vitale di un indomito istinto di sopravvivenza. Se la storia regge egregiamente per via della linearità abbastanza prevedibile di personaggi e situazioni (e questo per un film del/di genere è tutt'altro che un limite), altrettanto godibile è l'immaginario scenografico di un paesaggio transilvano ricostruito nella patria di Bram Stocker, a base di vallate verdeggianti, cime tempestose e manieri brumosi e dove gli effetti speciali riservano piacevoli e spassosi divertissement tra nugoli di chirotteri assassini e l'inusuale tintinnio di dobloni argentei usati a mò di criptonite per il malcapitato supereroe dai canini ipertelici. Per il buono-cattivo di turno il finale riserva persino la sorpresa di una persistenza temporale che suona come la sicura promessa di un sequel del già visto della prossima puntata. Insomma da Dracula Untold a Dracula's legacy il passo non è mai stato così breve. Nomination Film thriller preferito dal pubblico ai People's Choice Awards 2015.
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liuk!
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lunedì 16 febbraio 2015
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povero conte dracula
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Un conte Dracula fondamentalmente buono mancava nel panorama cinematografico. Un impalatore che impala quasi per pietá, costretto dai turchi cattivi a diventare vampiro.
Mancava e, sinceramente, se ne faceva tranquillamente a meno.
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nora9
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sabato 31 gennaio 2015
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innovativo!
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Personalmente il film mi è piaciuto molto. Mi sono piaciuti i personaggi e le loro caratteristiche, le ambientazioni dark e l'aspetto innovativo che è stato dato ad un personaggio che fin'ora era sempre stato malvagio e crudele. Il film mi ha sorpresa, non mi aspettavo di vedere con occhi diversi il personaggio di Dracula, non mi aspettavo assolutamente di poterlo vedere come un eroe che si sacrifica per il suo popolo.
Il personaggio è molto attraente, ha catturato senza ombra di dubbio l'attenzione dell'universo femminile poiché, a parte le caratteristiche fisiche dell'attore, risulta inquietante, misterioso, un buono con un passato tormentato e con un segreto da nascondere.
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Personalmente il film mi è piaciuto molto. Mi sono piaciuti i personaggi e le loro caratteristiche, le ambientazioni dark e l'aspetto innovativo che è stato dato ad un personaggio che fin'ora era sempre stato malvagio e crudele. Il film mi ha sorpresa, non mi aspettavo di vedere con occhi diversi il personaggio di Dracula, non mi aspettavo assolutamente di poterlo vedere come un eroe che si sacrifica per il suo popolo.
Il personaggio è molto attraente, ha catturato senza ombra di dubbio l'attenzione dell'universo femminile poiché, a parte le caratteristiche fisiche dell'attore, risulta inquietante, misterioso, un buono con un passato tormentato e con un segreto da nascondere.
Mi sono piaciuti molto anche gli effetti speciali, alcune scene mi hanno lasciato col fiato sospeso e, anche se la narrazione non corrisponde all'originale, forse è meglio cosi! Mi sarei sicuramente annoiata se fosse stato il contrario.
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khaleb83
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mercoledì 28 gennaio 2015
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peccato averlo visto
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Il tema del vampiro è probabilmente il più bistrattato degli ultimi anni, con le potenzialità della sua figura e della sua drammaticità ridotta a teen drama scadenti o a palpitazioni erotiche che in effetti hanno dell'adolescenziale anch'esse.
In cosa si distingue questo film? Non ha neanche quelle. Difficile salvarne qualcosa, oltre alla qualità degli effetti che non è un merito particolare, se non per il portafogli della produzione.
Una sceneggiatura scritta male, oggettivamente, con salti temporali improbabili: eserciti che invadono terre e cingono castelli d'assedio in poche ore, ostaggi rapiti e traslocati da un capo all'altro della valle in un cambio d'inquadratura, notti che passano in un istante ma che durano secoli solo per la scena madre (non per effetto scenico, ma per cattiva regia).
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Il tema del vampiro è probabilmente il più bistrattato degli ultimi anni, con le potenzialità della sua figura e della sua drammaticità ridotta a teen drama scadenti o a palpitazioni erotiche che in effetti hanno dell'adolescenziale anch'esse.
In cosa si distingue questo film? Non ha neanche quelle. Difficile salvarne qualcosa, oltre alla qualità degli effetti che non è un merito particolare, se non per il portafogli della produzione.
Una sceneggiatura scritta male, oggettivamente, con salti temporali improbabili: eserciti che invadono terre e cingono castelli d'assedio in poche ore, ostaggi rapiti e traslocati da un capo all'altro della valle in un cambio d'inquadratura, notti che passano in un istante ma che durano secoli solo per la scena madre (non per effetto scenico, ma per cattiva regia).
La sete di sangue del vampiro, che vorrebbe essere centrale nella storia, è un accessorio dimenticato quando ci si ricorda di fare una scena strappalacrime. Dracula stesso non ha nulla del mostro, né tanto meno di antieroico: è un Batman particolarmente ben intenzionato e neanche altrettanto mal visto a dirla tutta. La scoperta dei poteri occulti donatigli dalla condizione vampirica ricorda in parte Twilight (letteralmente) e in parte vari film supereroistici. Alcune inquadrature sono riprese pari pari da 300, solo con meno maestria e senza la stessa capacità di impressionare; se non in negativo, s'intende. Ci sarebbero tante altre incoerenze specifiche sulla natura dai vampiri da citare (va bene scegliere alcuni elementi e inventarne altri, non è né scienza né un trattato di letteratura gotica, ma almeno un po' di coerenza sarebbe bene avere); va però detto che le armi in argento non sono adatte al combattimento ma puramente decorative, chiunque mastichi un minimo di queste cose lo sa.
Per chi volesse vederlo per l'esaltato aspetto storico, evitasse: è puramente incidentale.
Il cast è l'ennesimo elemento negativo. La faccia di gomma di Evans è una delle meno espressive che Hollywood abbia partorito negli ultimi anni, per il resto il cast è talmente opaco e assente da non aver rilievo. Persino la figura dell'antagonista, che poteva avere del potenziale, è poco curata; addirittura con un taglio che sembra uscito dai migliori parrucchieri degli anni 2000 (ma in generale tutto il cast ha un'aria poco antica). Unica nota brillante, Charles Dance e il suo personaggio, interprete magistrale per l'unico momento davvero interessante (ovviamente tenuto completamente a margine della storia quando poteva essere ottimo per incentrare un film su un Dracula finalmente originale, senza necessariamente tradirne la figura). Sembra quasi lo si voglia tenere per un potenziale sequel, in realtà è un espediente di sceneggiatura piuttosto ovvio, ma c'è purtroppo da sperare questo non avvenga alla luce di questa pellicola.
Ultima nota, io ho visto il film in italiano, e voglio sperare che i testi originali fossero meno piatti e banali. Se "fargliela pagare col sangue" sarebbe stato un gioco di parole trito e ritrito, la scelta di "fargliela pagare cara" suona proprio da romanzetto scadente.
Uno di quei film che ti lasciano la tentazione di chiedere il rimborso non del costo del biglietto, ma dell'ora e mezza della propria vita irrimediabilmente sprecata.
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the thin red line
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lunedì 19 gennaio 2015
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il volto umano di vlad l'impalatore
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Il Principe Vlad (l'impalatore) cresciuto sotto l'impero Ottomano e responsabile dell'impalatura di migliaia di persone, governa la Transilvania sotto la supervisione dei Turchi. Durante una perlustrazione si avventura con i suoi uomini in una grotta dove vengono aggrediti da un vampiro. Costretto alla fuga, torna nel suo castello dove lo attendono gli emissari dell'Impero venuti per il tributo, ma stavolta non vogliono solo denaro bensi mille giovani da offrire all'esercito turco compreso suo figlio. Vlad si opporrà e ciò scatenerà l'ira del sultano. Il principe tornerà cosi a far visita al vampiro per ottenere il suo potere in modo da poter sconfiggere il nemico.
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Il Principe Vlad (l'impalatore) cresciuto sotto l'impero Ottomano e responsabile dell'impalatura di migliaia di persone, governa la Transilvania sotto la supervisione dei Turchi. Durante una perlustrazione si avventura con i suoi uomini in una grotta dove vengono aggrediti da un vampiro. Costretto alla fuga, torna nel suo castello dove lo attendono gli emissari dell'Impero venuti per il tributo, ma stavolta non vogliono solo denaro bensi mille giovani da offrire all'esercito turco compreso suo figlio. Vlad si opporrà e ciò scatenerà l'ira del sultano. Il principe tornerà cosi a far visita al vampiro per ottenere il suo potere in modo da poter sconfiggere il nemico.
Se non fosse l'ennesima rivisitazione del personaggio più abusato del mondo del cinema nonchè il millesimo lungometraggio sul vampirismo dell'ultimo decennio sarebbe potuta essere un opera di tutto rispetto ma l'ormai scondita insalata ha davvero stufato gli spettatori soprattutto di fronte ad un Dracula dipinto come eroe della propria gente dimendicandosi di quanto in realtà fosse spietato il vero Vlad impalatore (Cenava con banchetti prelibati davanti ai suoi nemici impalati dove non batte il sole). Non c'è granche da dire se non che il regista abbia puntato sulla spettacolarità che non sulla reale storia del principe del Diavolo, cosa che sarebbe stata sinceramente più allettante rispetto al solito filmaccio eroistico tutto battaglia e poco altro. Nonostante le attese fossero comunque alte, preso da questo punto di vista il film non poteva dare di più, nonostante le ottime intenzione di rendere Dracula più umano di quanto visto finora al cinema. Non entusiasmano nemmeno gli effetti visivi dove le orde di pipistrelli manco fosse Batman diventano presto ripetitive e le battaglie surreali di un solo Uomo/vampiro contro un esercito intero non leghino nemmeno le scarpe alle migliaia di comparse in battaglia del Signore Degli Anelli. Suggestivo ricorrere a Charles Dance nelle vesti del vampiro della grotta, perfettamente a suo agio nelle vesti del Villain e tornato in auge anche per il suo ruolo in The Imitation Game. Poco altro sinceramente.
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tony71098
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mercoledì 31 dicembre 2014
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dracula rivisitato
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Credo che questo film di dracula sia uno dei migliori,sia per gli effetti speciali ma anche per la trama.Segue un filo narrativo molto coerente e lo arricchisce con grandi effetti scenici.Gli attori sono stati perfetti sopratutto quello principale ossia Luke Evans e la sua consorte,si sono immedesimati molto bene nei personaggi e nel contesto storico di quei tempi.Spero vivamente che ci sarà un continuo(cosa probabile a seguito del finale corrente).
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