mickey97
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mercoledì 25 dicembre 2013
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noioso sino all'inverosimile, ben stiller delude
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Ben Stiller torna al cinema anche nei panni di regista con i sogni segreti di Walter Mitty, presentandoci così l'uomo che si incanta ed entra in una sua dimensione personale ma il risultato di tutto ciò è tutt'altro che positivo per via di una costante perdita di realismo, la quale evidenzia palesemente la mancata distinzione fra sogno e realtà. A volte non si riesce a capire se il protagonista sta sognando anche perchè molte delle scene risultano davvero improbabili ed è ovvio pensare che si tratti di un sogno per poi scoprire che è una realtà, ad esempio la lite che Walter immagina di avere con il suo datore di lavoro nell'ascensore a causa del pupazzo di gomma è veramente ridicola e gravemente esagerata ma è il prodotto di un sogno ma l'escursione sull'Himalaya per trovare il negativo di una foto è veramente assurda ma reale.
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Ben Stiller torna al cinema anche nei panni di regista con i sogni segreti di Walter Mitty, presentandoci così l'uomo che si incanta ed entra in una sua dimensione personale ma il risultato di tutto ciò è tutt'altro che positivo per via di una costante perdita di realismo, la quale evidenzia palesemente la mancata distinzione fra sogno e realtà. A volte non si riesce a capire se il protagonista sta sognando anche perchè molte delle scene risultano davvero improbabili ed è ovvio pensare che si tratti di un sogno per poi scoprire che è una realtà, ad esempio la lite che Walter immagina di avere con il suo datore di lavoro nell'ascensore a causa del pupazzo di gomma è veramente ridicola e gravemente esagerata ma è il prodotto di un sogno ma l'escursione sull'Himalaya per trovare il negativo di una foto è veramente assurda ma reale. Con questo intendo dire che nel primo caso si capisce che è un sogno specialmente per via dell'improbabilità della scena anche se questa viene presentata come reale visto che non si vede un Walter incantato ma un Walter che comincia subito a litigare furiosamente con il suo datore di lavoro a causa del pupazzo di gomma, invece nel secondo caso viene davvero difficile credere all'improbabilità di questo viaggio sull'Himalaya per ritrovare il negativo di una foto così si crede che tutto ciò sia un sogno quando in realtà l'avvenimento è del tutto reale. Ben Stiller così non riesce a distinguere il sogno dalla realtà, i prodotti della mente dagli avvenimenti terreni perchè in questa pellicola domina l'improbabilità da lui stesso generata, l'impostazione del film è totalmente errata e all'improbabilità narrativa con tanto di uomo che sogna si aggiungono una serie di tematiche quali l'amore per la collega, il capo cattivo che tratta male i dipendenti, la difficilissima realtà del licenziamento e gli incredibili viaggi dell'uomo sognatore buttate lì per caso per poi essere sviluppate malissimo. Il film inoltre, è noioso sino all'inverosimile, la noia divora dall'interno lo spettatore, il quale si trova totalmente disorientato, c'è troppa confusione, Ben Stiller delude non solo in qualità di regista visto che non ha saputo riordinare le sue idee ma anche come attore, questa volta completamente fuori forma e decisamente sottotono. Stiller si è dimostrato pienamente incapace di fare un film più serio e complesso, confermando così che è adatto a film di gran lunga più divertenti e leggeri.
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madmax86
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lunedì 23 dicembre 2013
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accozzaglia di buone idee mal sviluppate
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Quando si vuole realizzare un progetto si parte da un'idea. A volte a questa idea vengono aggiunti successivamente dei nuovi spunti creativi che cercano di migliorare il progetto. Attenzione però, perchè l'eccessivo accumularsi di spunti creativi si potrebbero aggiungere e accavallare tra di loro fino a far perdere il significato dell'idea originale. Ecco, questo secondo me è successo con "I sogni segreti di Walter Mitty". L'idea di base del film era buona ma poi, secondo me, all'interno del film si sono innestate tante storie e tante altre tematiche che hanno fatto sì che il film perdesse il suo primitivo significato. Uscito dalla sala del cinema la prima sensazione è stata di disorientamento.
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Quando si vuole realizzare un progetto si parte da un'idea. A volte a questa idea vengono aggiunti successivamente dei nuovi spunti creativi che cercano di migliorare il progetto. Attenzione però, perchè l'eccessivo accumularsi di spunti creativi si potrebbero aggiungere e accavallare tra di loro fino a far perdere il significato dell'idea originale. Ecco, questo secondo me è successo con "I sogni segreti di Walter Mitty". L'idea di base del film era buona ma poi, secondo me, all'interno del film si sono innestate tante storie e tante altre tematiche che hanno fatto sì che il film perdesse il suo primitivo significato. Uscito dalla sala del cinema la prima sensazione è stata di disorientamento. A che film avevo assistito ? Commedia, Sentimentale, Avventura, Comico, Drammatico..... e poi soprattutto, quale era la tematica che Ben Stiller ha voluto approfondire ? La perdita del lavoro, L'uomo sognatore, Il viaggio in posti sperduti e incantevoli, La storia d'amore con la sua collega.
Sulla perdita del lavoro e sul rapporto difficile tra il capo (Adam Scott) e il dipendente inetto (Ben Stiller) si è concentrata buona parte del film (anche troppa) con situazioni banali e ripetitive.... il capo cattivo che tratta male i suoi dipendenti e se ne frega se alcuni di loro perderanno il proprio lavoro.
L'idea dell'uomo sognatore era un buono spunto ma tali sogni sembrano scomparire quasi per magia nella seconda parte del film senza motivo.... come se il regista si fosse dimenticato di trattare anche nella seconda parte della pellicola tale tematica.
Il Viaggio di un uomo alla ricerca di se stesso era la tematica su cui puntava la promozione e la pubblicità del film ma tale tematica è stata troppo poco approfondita. Il protagonista passa da un paese ad un altro troppo velocemente. In alcune scene i paesaggi sono bellissimi ma ci sono troppe incognite su come abbia potuto raggiungere questi posti e prepararsi a tali viaggi impegnativi in così poco tempo. Walter Mitty gira praticamente il mondo in 30 minuti (di film) quando in realtà è proprio sui suoi meravigliosi viaggi che si doveva incentrare la pellicola.
Infine, la storia di amore con la sua collega mi è sembrata una cosa inutile ai fini dello svolgimento del film, o almeno ai fini di quello che il regista voleva raccontare con questa pellicola. E' vero che lei gli appare con la chitarra mentre canta Space Oddity di David Bowie, spronandolo a montare sull'elicottero (la scena più bella del film) ma sinceramente la sua presenza all'interno della pellicola con relativa storia d'amore infiocchettata mi è parsa superflua. E poi.... che banalità.... la fine del film con lui che prende la mano di lei dopo nemmeno un'uscita insieme è assurda e imbarazzante.
Il film a mio avviso è un'accozzaglia di idee buttate lì e mal sviluppate.
Da sottolineare, inoltre, delle situazioni abbastanza forzate come: Il bambino che da a Walter lo skateboard in cambio di quel pupazzo di gomma; Lui che parte per la Groenlandia per ritrovare un negativo di una foto è poco credibile (che colpa aveva lui se non trovava il negativo ! ... Alzi la mano chi sarebbe andato in Groenlandia a cercare un tizio introvabile perchè non trovava un negativo di una foto.... Se non la trovava non la trovava !); L'importante fotografo freelance che fa che cazzo gli pare e quello che dice lui è religione.... "Pubblicate la foto n° 25 !!!" ; Girare tutti quei posti in 15 giorni; Affrontare in quel modo un squalo; Il cellurare del protagonista che squilla sull'Himalaya; Il gestore del sito internet di appuntamenti che non capisco cosa ci sta a fare nel film e perchè chiama in continuazione Walter... mah...; e poi quando giocano a calcio sembrano degli idioti che tirano due pedate al pallone ( si vede che in america il calcio è poco praticato).
Insomma è un film che mi ha deluso.... e neppure i bellissimi paesaggi e alcune scene divertenti hanno distolto l'attenzione da ciò che stavo vedendo. Ognuna delle tematiche succitate poteva essere benissimo ripresa per fare un film a se ma Stiller le ha volute prendere e concentrarle tutte all'interno di questo film con il risultato che tutti i temi da lui trattati risultano poco approfonditi e mal sviluppati.
Ben, questa volta non ci siamo. Questi film non fanno per te.... Fai Zoolander 2 che è meglio ma non andare troppo sul filosofico e l'introspettivo perchè rischi di fare film poco credibili. Ognuno ha la sua vocazione. Tu sei nato per fare film comici e commedie.... lascia perdere i film impegnativi.... non fanno per te.
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