melvin ii
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sabato 17 maggio 2014
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julianne moore una bella zitella credibile
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Il biglietto d’acquistare per “The English Teacher” è : 4) Ridotto
“The English Teacher” è un film del 2013 diretto da Craig Zisk, con Julianne Moore, Greg Kinnear, Lily Collins, Nathan Lane, Michael Angarano.
L’insegnamento è una missione, un tempo ambita e gratificante, oggi invece considerata triste e avara di gratificazioni.
Insegnare è un talento per pochi. Abbiamo pochi Maestri e troppi professori. Nella mia vita scolastica ho avuto buoni e cattivi maestri, ma solo in pochi hanno davvero creduto in me. Sono un diversamente ignorante perché sono una persona curiosa.
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Il biglietto d’acquistare per “The English Teacher” è : 4) Ridotto
“The English Teacher” è un film del 2013 diretto da Craig Zisk, con Julianne Moore, Greg Kinnear, Lily Collins, Nathan Lane, Michael Angarano.
L’insegnamento è una missione, un tempo ambita e gratificante, oggi invece considerata triste e avara di gratificazioni.
Insegnare è un talento per pochi. Abbiamo pochi Maestri e troppi professori. Nella mia vita scolastica ho avuto buoni e cattivi maestri, ma solo in pochi hanno davvero creduto in me. Sono un diversamente ignorante perché sono una persona curiosa. Ho imparato ad amare e leggere i libri quando non ero più obbligato da doveri scolastici.
Un professore è prima d’ogni altra cosa una persona con i suoi pregi e difetti e con una vita, ma spesso lo dimentichiamo.
Chi ama insegnare dona tutto se stesso oltre il suo sapere all’alunno e soprattutto lo sprona a credere in se stesso e ai suoi talenti.
Linda Sinclair (Moore) è una quarantacinquenne insegnate d’inglese dedita solo al lavoro e senza famiglia. Sono vani i suoi tentativi di trovare un partner adeguato. Linda con la sua forma mentis da insegnante precisa e esigente li boccia tutti. La sua tranquilla esistenza subisce un improvviso cambiamento quando incontra Jason(Angarano), un suo ex alunno, oggi deluso autore teatrale. Linda decide d’aiutare il ragazzo, convinta del suo talento, a mettere in scena lo spettacolo teatrale nella sua scuola. Così il film segue le varie prove eseguite dagli studenti, tra cui spicca la bella Hallie(Colins), coordinati da Linda e dal suo eccentrico collega Carl Kapinas(Lane).
Le prove sono galeotte per Linda e Jason e ciò provocherà non pochi problemi alla nostra protagonista sul piano personale e lavorativo.
“The English Teacher” è nel complesso una commedia gradevole e divertente, anche se è poco originale nei contenuti e risulta più come. Un buon prodotto televisivo. La sceneggiatura è scritta in maniera chiara e lineare e descrive discretamente i vari personaggi. II dialoghi sono divertenti anche se abbastanza scontati e prevedibili.
La regia all’esordio cinematografico, dopo un’ottima esperienza televisiva, è semplice e affidabile. Riesce a dare al film un discreto ritmo e intensità, guidando bene tutto il cast.
Conferma d’Attrice per la bella e naturale Julianne Moore che ha praticamente tutto il peso del film sulle spalle. Con bravura riesce a rendere credibile la figura della professoressa con una noiosa vita privata, alternando con efficacia momenti malinconici a situazioni ironiche e esilaranti.
Deliziosa e convincente Lily Collins nel ruolo della studentessa aspirante attrice.
Conferme per Lane e Kinnear nei rispettivi ruoli dell’insegnate e del padre esigente di Jason.
Il finale anche se prevedibile, piace soprattutto per la bravura degli interpreti.
“The English Teacher” diverte lo spettatore e alla fine della proezione non può non farti pensare ai tempi della scuola e al quel professore che ha creduto e dato fiducia prima all’uomo che all’alunno.
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donni romani
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domenica 14 luglio 2013
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il palcoscenico della vita
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La messa in scena di uno spettacolo teatrale in un liceo di provincia come palcoscenico per emozioni e sentimenti dolce amari. Deliziosa questa commedia sentimentale che permette a Julianne Moore di fare una adorabile zitella, a Nathan Lane di gigioneggiare da par suo e alla commedia sentimentale di ricordarci i suoi pregi di delicatezza elegante, di buon gusto garbato e di divertimento bilanciato dalle emozioni. Linda Sinclair è cresciuta con il naso immerso nei libri, ha avuto pochissimi uomini - tutti sbagliati - e insegna letteratura inglese sperando che Shakespeare o Dickens possano ispirare i suoi giovani allievi.
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La messa in scena di uno spettacolo teatrale in un liceo di provincia come palcoscenico per emozioni e sentimenti dolce amari. Deliziosa questa commedia sentimentale che permette a Julianne Moore di fare una adorabile zitella, a Nathan Lane di gigioneggiare da par suo e alla commedia sentimentale di ricordarci i suoi pregi di delicatezza elegante, di buon gusto garbato e di divertimento bilanciato dalle emozioni. Linda Sinclair è cresciuta con il naso immerso nei libri, ha avuto pochissimi uomini - tutti sbagliati - e insegna letteratura inglese sperando che Shakespeare o Dickens possano ispirare i suoi giovani allievi. Quando un suo ex alunno, Jason Sherwood torna in città dopo essersi laureato a New York in drammaturgia, con un testo teatrale da lui scritto e molti rifiuti di metterlo in scena in tasca Linda decide di aiutarlo e insieme a Carl Kapinas, insegnante di recitazione del suo liceo, decide di mettere in scena la piece anche se il preside inorridisce all'idea che il testo si concluda con un doppio suicidio e quindi impone ai due insegnanti di cambiare il finale, cosa che naturalmente Jason non deve sapere altrimenti deciderà di non mettere in scena la sua opera rimaneggiata. Da qui è tutto un susseguirsi di equivoci, sentimenti contrastanti, confronti aspri - Jason è in rotta col padre e Linda prende le sue difese prima di capire che i torti e le ragioni nella realtà sono meno netti che nelle tragedie di Shakespeare - e il film si avvia ad un sacrosanto happy end dopo aver molto sudato pianto - e divertito gli spettatori - per raggiungerlo. Si ride, ci si emoziona, si capisce quanto sia difficile oggi per tutti riuscire a comunicare a far valere le proprie ragioni, ad essere sinceri e ad esprimere le proprie emozioni e si prova un grande piacere nel vederlo esprimere ad una deliziosa come sempre Julianne Moore che nonostante gli occhialoni, i capelli legati e i vestiti anonimi resta luminosissima e bellissima. L'alchimia che scatta fra lei e il padre di Jason ha tempi comici classici, regalandoci quei duetti-battibecchi che hanno fatto la storia del cinema nella commedia brillante, e la naturalezza di Nathan Lane nel ricevere applausi su un palcoscenico ci ricorda che grande attore di Broadway lui sia. Dopo essere stato presentato al Tribeca Film Festival speriamo che questo gioiellino arrivi anche in Italia primo a poi, magari seminascosto fra un blockbuster di fantascienza e un cacciatore di qualcosa...
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flyanto
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martedì 13 maggio 2014
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il ritratto perfetto di un' ex-zitella
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Film in cui si racconta di un'insegnante (Julianne Moore) di letteratura inglese presso un liceo, single ed ormai un pò avanti negli anni, che dedica tutta la propria vita all'insegnamento e ad incoraggiare i propri allievi all' apprezzamento dei testi letterari ed alla scrittura. Incontrato per caso un suo ex allievo, ormai sfiduciato per non essere riuscito a fare rappresentare a New York un dramma da lui scritto dopo il diploma, l'insegnante decide, nonostante gli ostacoli postile dai suoi superiori a causa della materia ritenuta un pò troppo audace per degli studenti, di mettere in scena il suddetto lavoro teatrale che ella reputa invece una grande opera.
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Film in cui si racconta di un'insegnante (Julianne Moore) di letteratura inglese presso un liceo, single ed ormai un pò avanti negli anni, che dedica tutta la propria vita all'insegnamento e ad incoraggiare i propri allievi all' apprezzamento dei testi letterari ed alla scrittura. Incontrato per caso un suo ex allievo, ormai sfiduciato per non essere riuscito a fare rappresentare a New York un dramma da lui scritto dopo il diploma, l'insegnante decide, nonostante gli ostacoli postile dai suoi superiori a causa della materia ritenuta un pò troppo audace per degli studenti, di mettere in scena il suddetto lavoro teatrale che ella reputa invece una grande opera. Tra varie vicissitudini, incomprensioni e crisi lo spettacolo alla fine verrà realizzato e per l'insegnante vi sarà anche un considerevole cambiamento della propria solitaria e routinaria esistenza.
Questa commedia, assai leggera sebbene gradevole, poggia si può dire tutta nel talento di Julianne Moore che interpreta in maniera molto convincente il proprio ruolo di donna sola e fortemente abitudinaria che ormai si considera appassita perchè poco coraggiosa e sicura di sè nella vita e con esperienze sentimentali passate deludenti e che pertanto trova conforto e sicurezza soltanto nella sua professione di insegnante a cui si dedica con il massimo impegno. Riguardo la trama, direi, che non vi è nulla da dire se non che si risolve in un contesto piuttosto banale e pertanto già innumerevoli volte proposto. La sceneggiatura invece è sostenuta da dialoghi brillanti e con battute vivaci che sicuramente innalzano il valore della pellicola, ma altro non vi è da aggiungere e da lodare in questa che in fondo è un'opera prima del produttore televisivo Craig Zisk.
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andrea alesci
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lunedì 1 giugno 2015
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piccole graziosità nel bozzolo della letteratura
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Tra il serio e il faceto. Sta compresso in quell’accidentato territorio l’esordio cinematografico di Craig Zisk, dietro alla macchina da presa per rendere godibile un film che fatica a prendere il volo, come bloccato fra due parentesi che ne fanno un sottinteso di se stesso (effetto voluto?).
Ci introduce alla vicenda una voce fuoricampo, portandoci con grazia dentro all’ordinaria e ordinata vita della professoressa Linda Sinclair (Julianne Moore), 45enne insegnante di Lettere in una scuola superiore di Kingston, Pennsylvania. Avvenente, single, ancestrale lettrice, visceralmente animata dal fuoco sacro dell’insegnamento. E serenamente inserita nel meccanismo perfetto della sua tranquilla esistenza; almeno finché non inciampa per caso nel suo ex alunno Jason Sherwood (Michael Angarano).
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Tra il serio e il faceto. Sta compresso in quell’accidentato territorio l’esordio cinematografico di Craig Zisk, dietro alla macchina da presa per rendere godibile un film che fatica a prendere il volo, come bloccato fra due parentesi che ne fanno un sottinteso di se stesso (effetto voluto?).
Ci introduce alla vicenda una voce fuoricampo, portandoci con grazia dentro all’ordinaria e ordinata vita della professoressa Linda Sinclair (Julianne Moore), 45enne insegnante di Lettere in una scuola superiore di Kingston, Pennsylvania. Avvenente, single, ancestrale lettrice, visceralmente animata dal fuoco sacro dell’insegnamento. E serenamente inserita nel meccanismo perfetto della sua tranquilla esistenza; almeno finché non inciampa per caso nel suo ex alunno Jason Sherwood (Michael Angarano).
Laureatosi in Drammaturgia teatrale alla NYU, eccolo tornare a casa dal padre Tom (Greg Kinnear) per rimettere in sesto i progetti di una vita che non hanno preso la strada dell’arte come lui avrebbe voluto. Eccolo che si ritrova a parlare con la sua ex prof di un testo (“La crisalide”) scritto come tesi di laurea, ma che nessuno ha mai voluto produrre. Ecco l’idea della signoria Sinclair di farne lo spettacolo scolastico di fine anno, affidandone la regia a Karl Capinas (Nathan Lane), eccentrico insegnante di drammaturgia.
Così, tutto comincia a prendere forma: il film delinea i suoi contorni mentre il gruppo di giovani attori s’impegna nelle prove di recitazione di quel testo, scritto da un ragazzo promettente ma forse ancora imprigionato nella crisalide di un’adolescenza protratta che non lo fa diventare un’adulta farfalla. Imbrigliato in una metamorfosi che stravolgerà la quiete di Kingston in un crescendo rovinoso: prima la “sveltina” con Linda Sinclair, poi la pomiciata con la primattrice del suo dramma (Halle Anderson, alias Lily Collins), quindi la scoperta di un finale di scena cambiato a sua insaputa, infine il licenziamento della signorina Sinclair da parte del preside.
Il film ha il moto altalenante di un bozzolo che ondeggia fra due rami, in bilico tra impegno e leggerezza, senza mai prendere una delle due direzioni. Pericolosamente appeso alle situazioni surreali che si succedono (l’ammonimento di Linda ad Halle di non farsi coinvolgere emotivamente da Jason, Linda che travisa l’interpretazione della commedia di fronte al signor Sherwood, sempre lei che gli confessa di avere fatto sesso con Jason), il film sta attento a non cascare per terra prima d’aver liberato il lepidottero rinchiuso al suo interno.
Quella delicata farfalla che è atavico simbolo di trasformazione e della quale ciascun personaggio assumerà i tratti, cambiando il proprio finale sulla scorta degli errori commessi. Dentro una storia che – pur armoniosamente disegnata dalla soffice colonna sonora di Rob Simonsen e diretta con esordiente gentilezza da Craig Zisk – fatica a scegliere il proprio colore. Ogni cosa è graziosa, compreso il lieto fine che ci portiamo a casa insieme al piacere di un copione ben scritto e di ottanta minuti condotti dal carisma di Julianne Moore, ma all’interno di un racconto vulnerabile quanto la breve vita di una farfalla.
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[+] bozzoli infranti
(di arnaco)
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