maurizio biondo
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venerdì 31 dicembre 2021
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schifezza totale
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Che immensa ciofeca!!
Ma dico io, è tanto difficile prendere una attrice anziana per interpretare la vecchia preside della scuola?!?!?
Hanno preso una coetanea dell'alunno...cose da pazzi.
E il protagonista esce da una reclusione di vent'anni in una stanza,senza aver mai fatto una passeggiata.... ringiovanito,atleticissimo e con poteri quasi da supereroe.
Spike Lee ma che diavolo combini?!?!?!
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maurizio biondo
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mercoledì 15 dicembre 2021
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da buttare
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Ogni passaggio di questo film è inverosimile e passibile di denigrazione critica.
Una schifezza senza precedenti.
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elgatoloco
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mercoledì 12 agosto 2020
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spike lee notevole-un po''meno del solito...
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La cifra autoriale di Spike Lee è anche in questo"Oldboy"(2013, Sceneggiatura di Mark Protosevich), che a dieci anni di distanza, è il remake id un film coreano che credo non molti abbiano visto, almeno in Europa. Tecnicamente notevolissimo, soprattutto nella prima parte, "Oldboy"valorizza anche in pieno Josh Brolin, l'attore protagonista, in specie quando lo si vede uscire dalla sua"prigionia particoalre"(in un motel dotato di TV, ovviamente, con il cibo che gli viene fornito routinariamente, in modo meccanico, come tutto ciò che là avviene). Invero quanto avviene fuori è misterioso(meglio è totalmennte eterodiretto, dove l'"Oldboy è completamente"spiazzato"e vine sopraffatto dalle rivelazioni), La seconda parte è molto violenta, in quanto caratterizzata dalla vendetta(e vendetta, certo, vuol dire violenza, meglio la comporta), in quanto il protagonista deve rifarsi su un terribile"play"messo in scena a suo danno, con la violenta uccisione dlela moglie(che gli era stata attribuita, ovviamente a tradimento), ma ciò corrisponde , ovviamente, a un'esigenza narrativa-drammaturgica imprescindibile.
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La cifra autoriale di Spike Lee è anche in questo"Oldboy"(2013, Sceneggiatura di Mark Protosevich), che a dieci anni di distanza, è il remake id un film coreano che credo non molti abbiano visto, almeno in Europa. Tecnicamente notevolissimo, soprattutto nella prima parte, "Oldboy"valorizza anche in pieno Josh Brolin, l'attore protagonista, in specie quando lo si vede uscire dalla sua"prigionia particoalre"(in un motel dotato di TV, ovviamente, con il cibo che gli viene fornito routinariamente, in modo meccanico, come tutto ciò che là avviene). Invero quanto avviene fuori è misterioso(meglio è totalmennte eterodiretto, dove l'"Oldboy è completamente"spiazzato"e vine sopraffatto dalle rivelazioni), La seconda parte è molto violenta, in quanto caratterizzata dalla vendetta(e vendetta, certo, vuol dire violenza, meglio la comporta), in quanto il protagonista deve rifarsi su un terribile"play"messo in scena a suo danno, con la violenta uccisione dlela moglie(che gli era stata attribuita, ovviamente a tradimento), ma ciò corrisponde , ovviamente, a un'esigenza narrativa-drammaturgica imprescindibile. Dicevo all'inizio che la cifra autoriale di Lee è anche in questo film, , forse non prioritariamente, però, in quanto l'autore ha realizzato, come si suol dire, "ben altro", pur se l'espressione rischia sempre di essere fraintesa retoricamente. Sarebbe sciocco affermare che qui"si sia preso una vacanza", in quanto l'impegno certo non è stato minore che in altre occasioni, anzi e universalmente il film, come remake, è stato considerato certo tutt'latro che inferiore all'originale, da cui diverge comunque non poco. OLtre a Brolin, particolarmente notevole e intensa l'interpretazione di Elisbeth Olsen. El Gato
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giovedì 2 aprile 2020
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una cazzata americana
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Delusione S.Lee. Non perdete tempo non solo a vederlo ma neanche a leggere la recensione. Una ulteriore schifezza americana.
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elibook
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mercoledì 28 agosto 2019
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oldboy
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Me lo guardo e registro su VHS stasera..., ho visto il trailer e non ho mai visto prima un Josh Brolin cosi intenso e convincente. Ebbi il piacere circa un anno fa di incontrare di persona questo attore presso la Galleria degli Uffizi, cordiale, semplice, un uomo comune. I manga li lascio ai giapponesi e al mondo in cui vivono, geniali ma over the top per la mentalita' occidentale. Gli do ben 4 stelle certo che non me ne pentiro', ma se cosi dovesse essere ritornero' sul tema. In merito a certi tipi di commenti, profondi e da veri "intenditori" come direbbe Mughini li aborro. Un film e' un film o piace o non piace punto senza bisogno di sofisticatezze un po snob. Grazie.
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dandy
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mercoledì 7 febbraio 2018
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troppo "americano" rispetto al prototipo.
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A 10 anni dal film di Park Chan Wook,Lee ne gira un remake assai scialbo.Forse perchè come nel film coreano non sono temi nuovi quelli qui affrontati,ma se Wook è riuscito a rendere il suo film unico usando uno stile personale,il regista afroamericano non è stato capace di fare altrettanto.Iniziamo dai personaggi:a dispetto dell'impegno del cast sono sterotipati e prevedibili in quasi ogni loro azione(l'innamoramento tra Joe e Marie avviene praticamente in automatico).Joe nella parte iniziale è eccessivamente negativo,per non dire caricaturale.Nella seconda è la solita macchina di morte -mix di personaggi alla Stallone post Mercenari,Jason Momoa,Jason Statham e via discorrendo.
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A 10 anni dal film di Park Chan Wook,Lee ne gira un remake assai scialbo.Forse perchè come nel film coreano non sono temi nuovi quelli qui affrontati,ma se Wook è riuscito a rendere il suo film unico usando uno stile personale,il regista afroamericano non è stato capace di fare altrettanto.Iniziamo dai personaggi:a dispetto dell'impegno del cast sono sterotipati e prevedibili in quasi ogni loro azione(l'innamoramento tra Joe e Marie avviene praticamente in automatico).Joe nella parte iniziale è eccessivamente negativo,per non dire caricaturale.Nella seconda è la solita macchina di morte -mix di personaggi alla Stallone post Mercenari,Jason Momoa,Jason Statham e via discorrendo.E il fatto che da ubriacone gonfio e traballante si trasformi da solo in un fustaccio resistentissimo e marzialista stando chiuso 20 anni in una stanza guardando la tv è una semplificazione esagerata.Il suo antagonista è mediocre e per chi ha già visto il film di Wook,la compassione faticherà assai a scattare nei suoi confronti.La confezione è curatissima,c'è un bel discorso a parte sulla manipolazione fasulla da parte dei media ,che impone una prevaricazione sulla società americana.Le scene d'antologia del primo film(il polpo,la lotta nel corridoio)sono reinventate con abilità.Il finale è più adatto nell'ottica del film rispetto a quello dell'originale,ma il confronto fra Joe e Adrian è sbrigativo e fiacco.E anche la violenza,su cui alcuni hanno ricamato,non è così abbondante o sgradevole come sembra:tant'è che nelle scene in cui il protagonista affronta gli scagnozzi in massa armato di martello e taglierina non c'è una goccia di sangue.Samuel L.Jackson a mio avviso è sprecato,in un ruolo poco incisivo.Questo remake è un action dall'involucro di classe,con dinamiche un pò più complesse del solito,ma uguale a troppe altre cose per convincere appieno,o per reggere il confronto con il film coreano.Che infatti ha floppato di brutto presso critica e pubblico.Per la prima volta Lee ha rinunciato alla scritta "A Spike Lee joint" nei titoli di testa per protestare contro i tagli imposti dai produttori.
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ennio
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lunedì 11 dicembre 2017
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più di così non si poteva fare con un remake
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Se dovessi valutare il confronto con l'originale gli darei 2 stelle, per la totale mancanza di originalità. Il film è una fotocopia dell'originale trasportato dalla Corea in Usa, ambienti molto diversi che quindi necessitano diversi ritmi e diversi dialoghi. Qualche scazzottata al posto di taekwondo, sentimento americano contro onirismo orientale, qualche hamburger e sgommata a stelle e strisce. Però il film è fatto per il pubblico americano e occidentale, che al 90% non ha visto l'originale e si aspetta un thriller/dramma. Quindi alla fine non è un cattivo film, Josh Brolin fa la sua parte e la sceneggiatura è più lineare e meno oniirica rispetto al film di Park
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elgatoloco
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lunedì 11 dicembre 2017
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comunque notevole, pur se...
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Precisando che non conosco né il manga da cui anche il film coreano del 2003, di cui questo è il remake, né il film del 2003 in questione, ritengo che Spike Lee qui perda di originalità, in qualche modo, in quanto sarebbe stato opportuno fornire qualche segnale in più(i pochi nella stanza in cui il protagonista è recluso non bastano, francamente)per accrescere sia il processo conoscitivo da parte dello spettatore, sia portare la suspense a un livello maggiore, mentre qui, in questo"Oldboy"del 2013, firmato, appunto, Lee, si è "condannati"ad aspettare le rivelazioni finali, per così dire, ossia alla sorpresa, non alla suspense-certo non è propriamente un"thriller"ma siamo nella "zona grrgia"(o di mezzo, volendo)tra film drammatico e thriller.
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Precisando che non conosco né il manga da cui anche il film coreano del 2003, di cui questo è il remake, né il film del 2003 in questione, ritengo che Spike Lee qui perda di originalità, in qualche modo, in quanto sarebbe stato opportuno fornire qualche segnale in più(i pochi nella stanza in cui il protagonista è recluso non bastano, francamente)per accrescere sia il processo conoscitivo da parte dello spettatore, sia portare la suspense a un livello maggiore, mentre qui, in questo"Oldboy"del 2013, firmato, appunto, Lee, si è "condannati"ad aspettare le rivelazioni finali, per così dire, ossia alla sorpresa, non alla suspense-certo non è propriamente un"thriller"ma siamo nella "zona grrgia"(o di mezzo, volendo)tra film drammatico e thriller... La vicenda dell'uomo, certo cinico(telefonata iniziale alla moglie, anzi ex-moglie a proposito del compleanno della figlia), condannato a 20 anni di reclusione da parte di un privato senza capire in alcun modo il perché della"condanna"(che si rifà a vicende passate quanto traumatiche e consiste in molto di più della reclusione stessa), è legata a canoni dostoevskjani, sulla colpa da espiare comunque, sul"senso di colpa"(non parlerei di"complesso"di colpa, invece), a un qualcosa che si è rimosso ma che, "fatalmente", ritorna, a...un"imponderabile"che comunque si fa valere. Sulla bravura e l'originalità registica di Lee è difficile eccepire, anche se rimane, per chi scrive, la totale"ignoranza"sia del primo film sia del relativo manga... Brolin è interprete a tratti legnoso, quasi incapace di libeerarsi dalla scorza iniziale di "menager"duro e inflessibile, tanto che il passaggio alla sua condizione di recluso non appare convincente, mentre Samuel L.Jackson è carceriere(si capirà dopo)interessante, per la sua amibguità comunque sempre presente, Elisabeth Olsen dà spazio interpretativo sufficiente e coinvolgente al suo essere aiutante, poi amante(prescindiamo dalla rivelazione del finale o immediato sottofinale), dove il"parco interpreti"USA è comunque ben più ampio di quello a disposizione di qualunque cinema made in Europe... El Gato
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albertopezzi
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domenica 25 giugno 2017
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bellissimo
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CHE NE PENSO IO? ASSOLUTAMENTE BELLISSIMO! PARTO DAL FATTO CHE NON BISOGNEREBBE MAI GIUDICARE UN REMAKE DAL PROPRIO ORIGINALE. E’ CHIARO CHE IN QUEL CASO, SAREMMO DI FRONTE A DUE FILM ED A DUE GIUDIZI COMPLETAMENTE DIVERSI. IO GIUDICO QUESTA PELLICOLA CHE MI SON RIGUARDATO BEN TRE VOLTE. MI PARE UN FILM AVVINCENTE, CON UN JOSH BROLIN SOPRA LE RIGHE, UN SAMUEL L. JACKSON SEMPRE IN GRAN FORMA ED UNO SPIKE LEE SEMPRE INCREDIBILMENTE BRAVO. IL CAST E’ PERFETTO ED ANCHE LA GIOVANE E BELLA ELIZABETH OLSEN E’ PERFETTA NEL SUO RUOLO. SI TRATTA DI UN FILM MOLTO CRUDO IN TUTTO IL SUO ESSERE. L’ ADRENALINA NON MANCA. QUESTO FILM CI LANCIA UN MESSAGGIO CHIARO: OCCHIO A QUELLO CHE COMBINI NELLA TUA VITA, UN GIORNO TUTTO POTREBBE TORNARTI INDIETRO COME UN BOOMERANG.
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CHE NE PENSO IO? ASSOLUTAMENTE BELLISSIMO! PARTO DAL FATTO CHE NON BISOGNEREBBE MAI GIUDICARE UN REMAKE DAL PROPRIO ORIGINALE. E’ CHIARO CHE IN QUEL CASO, SAREMMO DI FRONTE A DUE FILM ED A DUE GIUDIZI COMPLETAMENTE DIVERSI. IO GIUDICO QUESTA PELLICOLA CHE MI SON RIGUARDATO BEN TRE VOLTE. MI PARE UN FILM AVVINCENTE, CON UN JOSH BROLIN SOPRA LE RIGHE, UN SAMUEL L. JACKSON SEMPRE IN GRAN FORMA ED UNO SPIKE LEE SEMPRE INCREDIBILMENTE BRAVO. IL CAST E’ PERFETTO ED ANCHE LA GIOVANE E BELLA ELIZABETH OLSEN E’ PERFETTA NEL SUO RUOLO. SI TRATTA DI UN FILM MOLTO CRUDO IN TUTTO IL SUO ESSERE. L’ ADRENALINA NON MANCA. QUESTO FILM CI LANCIA UN MESSAGGIO CHIARO: OCCHIO A QUELLO CHE COMBINI NELLA TUA VITA, UN GIORNO TUTTO POTREBBE TORNARTI INDIETRO COME UN BOOMERANG. GUARDANDO QUESTO FILM HO RIFLETTUTO MOLTO, CREDO VERAMENTE CHE SIA UNA PELLICOLA ECCEZIONALE. GUARDATELO!!
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luen86
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sabato 3 ottobre 2015
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fantastica storia!
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film intensissimo, bravo l'attore protagonista, bella e intrigante la storia...che fino alla fine ci lascia sospesi...per poi sorprenderci con un finale pazzesco!!!Personalmente lo reputo un gran bel film
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