cardoga87
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venerdì 10 aprile 2020
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visto in tv questa notte...
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...Nonostante fin da subito qulcosa non mi convincesse nel taglio e personaggi, e nonostante la tarda ora, ho voluto continuare e vedere tutto il film. Grazie Francesco per avermi fatto scoprire qualcosa di più sulla regia... non avrei immaginato fosse fiammingo il regista.
Il film nel complesso prende alla gola e al cuore, ma nonostante ciò io - che ti dico, ho la lacrima facile - mi sono un po' emozionato solo alla fine...ho trovato che mancasse qualcosa, non riesco ad individuare bene cosa...forse proprio la freddezza fiamminga c'entra qualcosa...soprattutto ho trovato un po' piatti e stereotipati i personaggi, chè suppur bravi a recitare (a parte "Marina" davvero insopportabile, a mio parere), non riescono a trasportare.
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...Nonostante fin da subito qulcosa non mi convincesse nel taglio e personaggi, e nonostante la tarda ora, ho voluto continuare e vedere tutto il film. Grazie Francesco per avermi fatto scoprire qualcosa di più sulla regia... non avrei immaginato fosse fiammingo il regista.
Il film nel complesso prende alla gola e al cuore, ma nonostante ciò io - che ti dico, ho la lacrima facile - mi sono un po' emozionato solo alla fine...ho trovato che mancasse qualcosa, non riesco ad individuare bene cosa...forse proprio la freddezza fiamminga c'entra qualcosa...soprattutto ho trovato un po' piatti e stereotipati i personaggi, chè suppur bravi a recitare (a parte "Marina" davvero insopportabile, a mio parere), non riescono a trasportare.
Ci tenevo a dire la mia,
Cardoga
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venerdì 27 marzo 2020
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marina
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Salve, vorrei far notare un particolare che secondo me sarebbe giusto aggiungere alla scheda di questo film su Mymovies. Sia nel cast, sia nella sua recensione non è riportato che il vero Rocco Granata appare nel film, nelle vesti del signor Fiocchi, il proprietario del negozio di Bruxelles che vende la costosa fisarmonica Stradella al protagonista. Penso che sia giusto almeno inserirlo nel cast. Grazie, buona giornata. Gino Fabiani
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ennio
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lunedì 27 novembre 2017
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deludente carrellata di luoghi comuni
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Quando mancano del tutto le idee, Hollywood insegna, si ricorre agli effetti speciali. In questo caso si ricorre alla retorica, trita e ritrita dal primo minuto del film. Luogo comune che ne segue un altro a cominciare dalla fetta di pane con pomodoro e pecorino. Per proseguire con tutti, dico tutti, i clichè sull'emigrato meridionale al nord, senza un briciolo di coraggio e fantasia. Sceneggiatura, dialoghi, recitazione, nulla funziona in questo film. Lo Cascio e Finocchiaro sono ottimi attori, ma quando trama e dialoghi sono forzatamente artificiosi anche l'attore risulta fuori luogo. I ritmi, le battute, finanche le espressioni facciali in questo film appartengono al genere telenovela televisiva, con tutto il rispetto per essa.
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Quando mancano del tutto le idee, Hollywood insegna, si ricorre agli effetti speciali. In questo caso si ricorre alla retorica, trita e ritrita dal primo minuto del film. Luogo comune che ne segue un altro a cominciare dalla fetta di pane con pomodoro e pecorino. Per proseguire con tutti, dico tutti, i clichè sull'emigrato meridionale al nord, senza un briciolo di coraggio e fantasia. Sceneggiatura, dialoghi, recitazione, nulla funziona in questo film. Lo Cascio e Finocchiaro sono ottimi attori, ma quando trama e dialoghi sono forzatamente artificiosi anche l'attore risulta fuori luogo. I ritmi, le battute, finanche le espressioni facciali in questo film appartengono al genere telenovela televisiva, con tutto il rispetto per essa.
Delusione a tutto tondo, iI cinema italiano sa fare ben altro in questi anni.
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mareincrespato70
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mercoledì 10 giugno 2015
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una fisarmonica per il riscatto
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Film che appassiona per il suo sguardo partecipe e non retorico, nella sua rappresentazione di melodramma ben costruito.
Dietro la storia di una canzone di successo si cela il racconto epico di quando eravamo povera gente, di quando, se non proprio i barconi, ma i vagoni ferrati puzzolenti ospitavano noi italiani in fuga dalla miseria e dalla povertà, in cerca di lavoro per il benessere anelato: per sé e per la propria famiglia.
Dalla Calabria al Belgio, in stile un po' didascalico ma appassionatamente efficace, si narra il viaggio verso le miniere di carbone (il dramma di Marcinelle fa da sfondo), dove la famiglia di Rocco Granata cerca di cogliere opportunità di riscatto, al prezzo di un'emigrazione che non è mai scevra da ingiustizie, discriminazioni e scottanti umiliazioni.
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Film che appassiona per il suo sguardo partecipe e non retorico, nella sua rappresentazione di melodramma ben costruito.
Dietro la storia di una canzone di successo si cela il racconto epico di quando eravamo povera gente, di quando, se non proprio i barconi, ma i vagoni ferrati puzzolenti ospitavano noi italiani in fuga dalla miseria e dalla povertà, in cerca di lavoro per il benessere anelato: per sé e per la propria famiglia.
Dalla Calabria al Belgio, in stile un po' didascalico ma appassionatamente efficace, si narra il viaggio verso le miniere di carbone (il dramma di Marcinelle fa da sfondo), dove la famiglia di Rocco Granata cerca di cogliere opportunità di riscatto, al prezzo di un'emigrazione che non è mai scevra da ingiustizie, discriminazioni e scottanti umiliazioni.
Sarà la passione per la musica la chiave del riscatto: una fisarmonica sarà il filo conduttore dei contrasti in famiglia, degli insopportabili pregiudizi, ma anche dei sacrifici paterni, di un amore materno che celebra le intuizioni femminile di chi vuole bene. Splendide le interpretazioni di Luigi Lo Cascio e di Donatella Finocchiaro, partecipe, misurata e controllata allo stesso tempo: si conferma la grande attrice che è, di chiara e virtuosa formazione teatrale.
Film che, coerentemente, non rinuncia alla commozione: bella opera del belga Stijn Comix, che ci parla di noi e di loro. Non a caso, marchio di garanzia, producono gli ormai mitici maestri fratelli Dardenne.
Davvero un bel film, mi è piaciuto assai nella sua concretà semplicità.
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fabio1957
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lunedì 18 maggio 2015
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commovente
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Commovente film,ispirato alla vita di Rocco Granata,è la storia della sua vita,dai primi sussulti amorosi al trasferimento in Belgio.Racconto dunque drammaticamente vero,narra il disagio, la miseria, lo sfruttamento e l'emarginazione degli italiani emigrati all'estero per trovare un pò di fortuna,ma che invece si scontrano con la diffidenza degli abitanti del posto,con il loro razzismo, i loro pregiudizi.Ma è anche la la lieta novella di un talento, che pure in mezzo a tante difficoltà ,trova la sua strada,con tenacia, perseveranza, ostinazione,a dimostrazione del fatto che nella vita non bisogna mollare mai e crederci sempre.
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Commovente film,ispirato alla vita di Rocco Granata,è la storia della sua vita,dai primi sussulti amorosi al trasferimento in Belgio.Racconto dunque drammaticamente vero,narra il disagio, la miseria, lo sfruttamento e l'emarginazione degli italiani emigrati all'estero per trovare un pò di fortuna,ma che invece si scontrano con la diffidenza degli abitanti del posto,con il loro razzismo, i loro pregiudizi.Ma è anche la la lieta novella di un talento, che pure in mezzo a tante difficoltà ,trova la sua strada,con tenacia, perseveranza, ostinazione,a dimostrazione del fatto che nella vita non bisogna mollare mai e crederci sempre.
Molto bello
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giuseppetoro
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venerdì 15 maggio 2015
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bel film! commovente
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Un successo, così come rocco..il ragazzo che dal nulla, da una famiglia calabrese povera col padre che lavora in miniera in Belgio..avrà un successo col singolo..marina marina
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ropiecin2
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giovedì 23 ottobre 2014
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delizioso e romantico
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sapevo nemmeno che fosse uscito, invece è stata una bellisima sorpresa, delizioso, romantico, e fa meditare sulla condizione degli emigranti italiani
da non perdere!
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alexander 1986
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venerdì 19 settembre 2014
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gli italiani stranieri in terra straniera
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Biografia romanzata di Rocco Granata, musicista italo-belga autore del tormentone 'Marina' che tanto spopolò negli anni Sessanta. Si raccontano l'infanzia in Calabria, il trasferimento in Belgio sulla scorta del padre (Luigi Lo Cascio) emigrato per lavorare in miniera, le mille difficoltà per affermarsi.
Polpettone in stile libro 'Cuore' e tanta retorica sull'emigrato che realizza i suoi sogni col sudore della fronte. Comunque anche la rievocazione commovente di un pezzo di storia da non dimenticare. Molto buone le prove attoriali.
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melania
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sabato 17 maggio 2014
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un film da vedere e rivedere
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film bellissimo,tenero,con un'ottima ambientazione del periodo storico della vicenda raccontata(anni cinquanta).E' un film che si segue con partecipazione ed emozione,splendida l'interpretazione di Lo Cascio e in genere di tutto il cast,Davvero molto bello|
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mario nitti
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martedì 13 maggio 2014
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bello, ma perchè una è mora "ma" carina
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Quando incontri una ragazza che si chiama Marina ti vengono subito in mente le note della canzone che parla di una ragazza “Mora, ma carina”. Già, chissà perché quel ma? Forse che le more di solito sono bruttine?
Il film svela la storia di questo pezzo e si scopre che dietro c’è una vicenda di emigranti calabresi che cercano fortuna partendo per le miniere del Belgio: un padre, il sempre bravo Lo Cascio, non vorrebbe che il figlio inseguisse l’incerto sogno di diventare musicista, ma il giovane ha una vocazione difficile da contenere.
La pellicola impone un po’ di fatica perché è tutto sottotitolato, infatti i protagonisti parlano o Olandese o Calabrese, quindi per un italiano, ironicamente, due lingue straniere.
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Quando incontri una ragazza che si chiama Marina ti vengono subito in mente le note della canzone che parla di una ragazza “Mora, ma carina”. Già, chissà perché quel ma? Forse che le more di solito sono bruttine?
Il film svela la storia di questo pezzo e si scopre che dietro c’è una vicenda di emigranti calabresi che cercano fortuna partendo per le miniere del Belgio: un padre, il sempre bravo Lo Cascio, non vorrebbe che il figlio inseguisse l’incerto sogno di diventare musicista, ma il giovane ha una vocazione difficile da contenere.
La pellicola impone un po’ di fatica perché è tutto sottotitolato, infatti i protagonisti parlano o Olandese o Calabrese, quindi per un italiano, ironicamente, due lingue straniere. La fatica è ripagata da un senso di maggior autenticità che è l’elemento forte di questo film: i personaggi, la loro condizione, le loro passioni, sono disegnati in modo un po’ melodrammatico, ma sincero e efficace.
Un film che vale la pena di vedere per vari motivi, storici, musicali, nostalgici. Curioso scoprire che il protagonista è vivo e, allegramente, vegeto.
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