Il principe abusivo

Come sempre, il cinema italiano, si rivela scadente.
Il principe abusivo, inizia con il narrare sommariamente della vita della peggior persona che abita nel Napoletano: Antonio. Un giorno, una principessa, di un regno lontano, per attirare l'attenzione dei media, decide di instaurare una finta relazione con Antonio, per essere vista come "l'umile principessa". Dopo averla conosciuta, Antonio se ne innamora, ma poi riesce a venire a conoscenza del losco inganno, e da allora cerca, con l'aiuto del ciambellano di corte, di farla innamorare. Lo stesso processo avviene per quanto riguarda il ciambellano, che chiede aiuto ad Antonio per far innamorare la cugina di questo. La storia si conclude che la principessa segue il suo cuore e andando a vievere con Antonio a Napoli, con il quale continuerà la vita "a scrocco", insieme ad il ciambellano ed alla cugina di Antonio
Il film non è altro che la stessa fiaba già vista e sentita un milione di volte, riproposta in chiave comica, anzi semi-comica, perché se all'inizio del film, lo spettatore viene coinvolto in un film apparentemente nuovo e diveretente, questo entusiasmo viene smorzato a metà del film, quando da comico, diventa romantico e si può assistere alla solita storia d'amore. Insomma "il principe abusivo" è semplicemente il film romantico-comico di sempre, con battute diverse. Da sottolineare il fatto che il film sia quasi interamente in lingua Napoletana, soprattutto per quello che riguarda la parte comica, quindi sconsigliato ad un pubblico che non riesce bene a capire questa lingua. Beh, che dire, un film mediocre, che non annoia un pubblico che predilige film di genere comico, ma che potrebbe risultare di scarsissima qualità per chi ne capisce di più di cinema.