aleman92
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sabato 28 marzo 2015
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pessimo!
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L'idea è buona, persino la leggenda del demone è simpatica! Ma la realizzazione è pessima, il nome di Eli Roth tra i produttori sarà servito solo ad attirare qualche sprovveduto in più... Tipo ME! Il film potrebbe concludersi dopo 45 minuti a essere generosi, un cast penoso che rende penosa persino l'interpretazione di Peter Stormare, visto in passato con ruoli convincenti, in pellicole decisamente più meritevoli; per il resto è la solita accozzaglia di attori in cerca di gloria che reciterebbero persino nella biografia di mia madre, poco incisivi anche nelle espressioni, in un film dove tutto scorre prevedibile e inesorabile verso il prevedibilissimo finale! L'intera storia non regge, partendo dalle casualità troppo casuali anche per un horror.
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L'idea è buona, persino la leggenda del demone è simpatica! Ma la realizzazione è pessima, il nome di Eli Roth tra i produttori sarà servito solo ad attirare qualche sprovveduto in più... Tipo ME! Il film potrebbe concludersi dopo 45 minuti a essere generosi, un cast penoso che rende penosa persino l'interpretazione di Peter Stormare, visto in passato con ruoli convincenti, in pellicole decisamente più meritevoli; per il resto è la solita accozzaglia di attori in cerca di gloria che reciterebbero persino nella biografia di mia madre, poco incisivi anche nelle espressioni, in un film dove tutto scorre prevedibile e inesorabile verso il prevedibilissimo finale! L'intera storia non regge, partendo dalle casualità troppo casuali anche per un horror... Personaggi secondari, ma che dico secondari, COMPARSE, che non hanno motivo di esistere fino ai loro 5 minuti di gloria, per poi sparire senza lasciare traccia, tutte le situazioni lasciate sospese come: Perchè il famosissimo consiglio non accettare caramelle dagli sconosciuti va a farsi benedire? Che fine fa Karlsson? Perchè il padre di lei odia il genero? Da dove sbuca quel poliziotto!?! Come ho già detto l'idea è buona ma la realizzazione no e lo si capisce sin da subito come il pretesto trovato per far indossare il vestito da clown al protagonista... Compelanno del figlio (amante dei "CLOWN"), il pagliaccio prenotato per la festa (proprio la loro?) non può presenziare, la moglie chiama il marito (agente immobiliare) che comincia a cercare in una casa che sta gestendo per la vendita, completamente sgombra, (???) un vestito da clown, e lo trova (che c**o, tra le tante case che gestisce)... Solo che non è quello che sembra... MA SCHERZIAMO??? La triste realtà è che possiamo aspettarci questo dagli horror moderni e finiamo con l'accontentarci, credendo passabile un pessimo prodotto come questo, che si protrae per la bellezza di 100 minuti, quando in realtà basterebbe la metà...Inutile!
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alexmanfrex
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giovedì 30 luglio 2015
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occasione persa
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Non sembra esserci dannazione peggiore nella discesa nel male più totale di quella sùbita da un padre che cerca di dare un po'di felicità al proprio figlio ...
Clown racconta una storia molto semplice, ma altrettanto spietata: il buon Kent sostituisce il pagliaccio ingaggiato per la festa di compleanno del figlio, indossando un (inquietante ...) vestito da clown ritrovato in una soffitta, non sapendo quale terribile maledizione esso si porti appresso ...
L'idea alla base di Clown, per quanto non originalissima, porta con sè innumerevoli spunti sullo sviluppo della vicenda e dell'intreccio narrativo: la struttura del film appare lucidamente lineare e il regista sembra volere volontariamente sviluppare la narrazione in questa via del tutto prevedibile e moderatamente intrecciata.
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Non sembra esserci dannazione peggiore nella discesa nel male più totale di quella sùbita da un padre che cerca di dare un po'di felicità al proprio figlio ...
Clown racconta una storia molto semplice, ma altrettanto spietata: il buon Kent sostituisce il pagliaccio ingaggiato per la festa di compleanno del figlio, indossando un (inquietante ...) vestito da clown ritrovato in una soffitta, non sapendo quale terribile maledizione esso si porti appresso ...
L'idea alla base di Clown, per quanto non originalissima, porta con sè innumerevoli spunti sullo sviluppo della vicenda e dell'intreccio narrativo: la struttura del film appare lucidamente lineare e il regista sembra volere volontariamente sviluppare la narrazione in questa via del tutto prevedibile e moderatamente intrecciata.
La paura è racchiusa nella faccia di Kent, nella sua terribile trasformazione e nelle azioni che compie, più che negli sguardi dei personaggi coinvolti: la psicologia degli stessi è descritta in maniera abbastanza superficiale e del minutaggio ulteriore nella loro caratterizzazione avrebbe giovato all'intensità e alla descrizione del dramma visttuto.
Clown resta una bella idea, un qualcosa di diverso dall'horror ultima generazione, fatto di maniaci e case infestate-risoperte, dove il mostro lo si vede direttamente in faccia (e mette paura). Ma lascia nello spettatore, specialmente sul tema della possibile e insperata salvezza del protagonista, un qualcosa di incompiuto e poco sfruttato.
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morganakam
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lunedì 30 marzo 2015
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horror moderno
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"Clown", classificato come horror e prodotto da Eli Roth (il regista di Hostel). Non è completamente horror ma lo classificherei come thriller/horror.
La storia è sempre quella di un padre che si veste da clown per la festa di compleanno del figlio ma ahimé quello che ha indossato non è un comune vestito...
Premetto che non mi sono mai piaciuti i pagliacci e che avendo visto It da piccolina e mi aveva spaventato parecchio...questo film non è un sequel di It ma si ispira solo di striscio.
La storia non è molto splatter ma più psicologica, sentimentale: fino a che punto un padre si rende conto che è pericoloso per i propri famigliari? E fino a che punto una madre è disposta a sacrificare una vita di un bambino per salvare la propria famiglia?
Forse in qualche momento fa un pochino paura ma è soprattutto il clima angoscioso e di tensione.
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"Clown", classificato come horror e prodotto da Eli Roth (il regista di Hostel). Non è completamente horror ma lo classificherei come thriller/horror.
La storia è sempre quella di un padre che si veste da clown per la festa di compleanno del figlio ma ahimé quello che ha indossato non è un comune vestito...
Premetto che non mi sono mai piaciuti i pagliacci e che avendo visto It da piccolina e mi aveva spaventato parecchio...questo film non è un sequel di It ma si ispira solo di striscio.
La storia non è molto splatter ma più psicologica, sentimentale: fino a che punto un padre si rende conto che è pericoloso per i propri famigliari? E fino a che punto una madre è disposta a sacrificare una vita di un bambino per salvare la propria famiglia?
Forse in qualche momento fa un pochino paura ma è soprattutto il clima angoscioso e di tensione..
Il film non è un capolavoro, infatti spesso spuntano personaggi che compaiono per un minuto, non si sa chi siano e poi spariscono...alcune situazioni sembrano quasi inverosimili, gli attori sono quasi sconosciuti ma tutto sommato la storia è abbastanza originale e il coinvolgimento dello spettatore è intenso.
Non capisco le precedenti recensioni negative ma secondo me non avete colto i vari aspetti psicologici del film.
Il mio voto finale è 8 e lo consiglio agli amanti del genere.
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tmpsvita
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lunedì 7 agosto 2017
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buona l'idea ma prevale la noia
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Una trama originale, molto interessante e la partecipazione di Eli Roth non bastano per salvare un film pieno di problemi.
Ed è davvero un peccato aver sprecato quest'occasione: da una trama dal genere poteva uscire fuori un horror gradevole.
I problemi principali risiedono nella sceneggiatura che risulta piuttosto piatta e piena di buchi ed ingenuità.
Non aiuta per niente, poi, il ritmo completamente inadeguato che non riesce a far altro che annoiare e a questo ci pensa anche una durata a dir poco eccessiva (o almeno così sembra durante la visione).
Inoltre il film è troppo poco coraggioso: lo splatter è ridotto al minimo indispensabile, in più, a causa di una regia incerta ed una colonna sonora poco incisiva, non spaventa abbastanza, anzi non spaventa affatto.
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Una trama originale, molto interessante e la partecipazione di Eli Roth non bastano per salvare un film pieno di problemi.
Ed è davvero un peccato aver sprecato quest'occasione: da una trama dal genere poteva uscire fuori un horror gradevole.
I problemi principali risiedono nella sceneggiatura che risulta piuttosto piatta e piena di buchi ed ingenuità.
Non aiuta per niente, poi, il ritmo completamente inadeguato che non riesce a far altro che annoiare e a questo ci pensa anche una durata a dir poco eccessiva (o almeno così sembra durante la visione).
Inoltre il film è troppo poco coraggioso: lo splatter è ridotto al minimo indispensabile, in più, a causa di una regia incerta ed una colonna sonora poco incisiva, non spaventa abbastanza, anzi non spaventa affatto.
L'unica cosa ben riuscita è il trucco che per lo meno si sforza di rendere il tutto un po' più inquietante, regalandoci un clown demone tutto sommato credibile.
VOTO: 4,5/10
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luca scialo
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giovedì 16 giugno 2022
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una drammatica e terrificante trasformazione che rievoca la mosca di cronenberg
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Kent è un agente immobiliare che, venuto a sapere che il clown che doveva animare la festa di compleanno del figlioletto Jack, decide di indossare un vestito da clown che ha trovato in una vecchia casa che è riuscito a vendere. Finita la festa però, l'abito, il trucco e la parrucca sembrano non volerlo può lasciare. Come se si fossero impossessati di lui. Nel tentativo di aiutarlo, la moglie Meg viene a scoprire che si tratta di un antico costume che proviene dall'Islanda, dentro il quale si cela un demone e una orribile leggenda. Riuscirà a salvarlo? Il clown, da sempre personaggio misterioso e in fondo inquietante, torna al cinema per far paura a grandi e piccini. Il regista è Jon Watts successivamente specializzatosi in film sugli ennesimi film su Spider-man.
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Kent è un agente immobiliare che, venuto a sapere che il clown che doveva animare la festa di compleanno del figlioletto Jack, decide di indossare un vestito da clown che ha trovato in una vecchia casa che è riuscito a vendere. Finita la festa però, l'abito, il trucco e la parrucca sembrano non volerlo può lasciare. Come se si fossero impossessati di lui. Nel tentativo di aiutarlo, la moglie Meg viene a scoprire che si tratta di un antico costume che proviene dall'Islanda, dentro il quale si cela un demone e una orribile leggenda. Riuscirà a salvarlo? Il clown, da sempre personaggio misterioso e in fondo inquietante, torna al cinema per far paura a grandi e piccini. Il regista è Jon Watts successivamente specializzatosi in film sugli ennesimi film su Spider-man. Ma a lasciare l'impronta è la produzione di Eli Roth, allievo di Tarantino specializzatosi in Horror-thriller (su tutti Hostel). La storia è sicuramente valida, sebbene non manchi qualche debolezza, e il regista sembra quasi non voler calcare la mano e fermarsi quando c'era la possibilità di spingere. Tutto sommato è comunque apprezzabile il fatto che non si riduca tutto a mero splatter o dark fantasy, come ormai accade sempre per gli horror. Ma si punti soprattutto sull'aspetto umano e sentimentale della vicenda. Facendo vivere allo spettatore la trasformazione drammatica del protagonista, che cerca di combattere l'essere che sta diventando. Per un contrasto che ricorda quella vista ne La mosca di Cronenberg. Certo, Clown pagherà lo scotto di essere confrontato sia con l'IT televisivo che quello cinematografico uscito tra l'altro pochi anni dopo. Tutto sommato però si ritaglia un suo spazio dignitoso, proprio per il taglio diverso conferito dai succitati regista e produttore.
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alviserizzo
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domenica 16 novembre 2014
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bello ma non proprio horror
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Inizio dal fatto che darei 3 stelle e mezzo, 3 sembrano poche, comunque, iniziamo: Il film, per almeno tutto il primo tempo, e qualche minuto del secondo, vi sembrerà noioso, sopratutto per quelli che vogliono sangue, o fare subito salti dalla sedia, ma non succederà nulla di "pauroso" per tutto quest'arco di tempo, gli unici saltini che farete dalla sedia saranno causati da quelle tipiche scene di suspance dove alla fine l'assassino del vostro salto dalla sedia è solo un personaggio innocuo, famigliare o amico, non un antagonista. Il film si basa sulla veste del clown, che prende in possesso il corpo e l'anima del nostro protagonista, dopo averlo indossato per un compleanno del suo piccolo figliolo, non sarà più in grado di togliere quel maledetto vestito, subendo cosi una possessione da un demone, assatanato di sangue e carne, ma ahimè solo dei più piccoli e indifesi bambini.
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Inizio dal fatto che darei 3 stelle e mezzo, 3 sembrano poche, comunque, iniziamo: Il film, per almeno tutto il primo tempo, e qualche minuto del secondo, vi sembrerà noioso, sopratutto per quelli che vogliono sangue, o fare subito salti dalla sedia, ma non succederà nulla di "pauroso" per tutto quest'arco di tempo, gli unici saltini che farete dalla sedia saranno causati da quelle tipiche scene di suspance dove alla fine l'assassino del vostro salto dalla sedia è solo un personaggio innocuo, famigliare o amico, non un antagonista. Il film si basa sulla veste del clown, che prende in possesso il corpo e l'anima del nostro protagonista, dopo averlo indossato per un compleanno del suo piccolo figliolo, non sarà più in grado di togliere quel maledetto vestito, subendo cosi una possessione da un demone, assatanato di sangue e carne, ma ahimè solo dei più piccoli e indifesi bambini. Tutto ciò è collegato alla vera e propria definizione del clown, ovvero un malefico demone che mangia i bambini (si detto così sembra io stia parlando dell'uomo nero, ma non è proprio così.
Non voglio andare più nello specifico della trama, godetevela voi, è un film da guardare, ma attenti a non pretendere troppo, mancano troppe scene di suspance, non riesce a trasmettere quel minimo di paura dentro lo spettatore, almeno che non abbiate una fobia per i clown, questo film sicuramente non è un horror a pieno. In conclusione dico; andatelo a vedere, è un bel film, sopratutto per chi è alle prime armi con il genere, per quelli più "esperti", questo film non sarà per nulla pauroso o terrorizzante, ma vi farà comunque piacere guardarlo, per quelli "professionisti dell'horror", sarà un film rilassante, e divertente, molto probabilmente voi di questa categoria ci riderete su, beh, che altro, buona visione!
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dandy
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mercoledì 8 marzo 2017
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belzeboozo...
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Un horror dignitoso,che cerca di rinnovare il clichè del pagliaccio mostruoso contaminandolo con deriva demoniaca.Viste le premesse i momenti truci non mancano,lo splatter è poco ma funziona,e il mostro a trasformazione conclusa fa il suo effetto.Peccato che i clichè del genere vengano tutti rispettati,specialmente quello della madre intrepida che nel finale combatte come una furia per la salvezza del figlio.E come facciano i personaggi ad evitare sempre magagne con la polizia,che compare solo alla fine,resta un mistero.Forse qui c'è lo zampino del produttore Eli Roth,che interpreta il clown Frowny.Piacevole,se non si hanno chissà che pretese.
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francesca..
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martedì 18 novembre 2014
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promosso!
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Buono come film! Di certo non sarà un gran chè per le persone che vogliono più sangue, più terrore (come nel film "IT"), ma io lo reputo un ottimo film. Ha appena un pizzico di splatter (giusto qualche scena a mio parere un pò forte), ma questo "pizzico" di splatter lo ha reso senza dubbio un film horror che non cade troppo nel banale. Un film horror caratterizzato da semplici apparizioni mostruose, senza scene che diano "pepe" alla trama è troppo scontato; invece in questo film è proprio un piccolissimo tocco "truculento" (non troppo, fortunatamente) a rendere la storia più attraente! Film promosso a (quasi) pieni voti!
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ombri
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lunedì 24 novembre 2014
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il miglior clown assassino mai visto!
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E' innegabile, ormai il trend del cinema horror (quello "buono", ben girato e ben recitato) è il ritorno ai "bei tempi andati", quando si puntava sull'inquietudine e sul suggerito piuttosto che sul disgusto e sull'esplicito, e gli effetti speciali erano artigianali e non in CG. Clown si inserisce appieno in questo filone (a mio parere apprezzabilissimo), rappresentando una storia credibile (per quanto può esserlo un body horror, ovviamente) che alterna momenti spaventosi ad altri ironici, e che in varie occasioni sfrutta più il disagio interiore dei protagonisti che il dispendio emoglobinico. Questa la trama per sommi capi: il protagonista si traveste da clown per divertire il figlioletto e i suoi amici, indossando un vecchio costume trovato nella soffitta di una delle case che vende; quando però tenta di toglierselo si accorge che è impossibile, e scopre che in realtà non si tratta di un costume ma della pelle di un antico demone dei paesi nordici, il Cloyne (da cui è stata tratta, dopo pesanti modifiche "caratteriali" la figura moderna del Clown), orrenda creatura che per sopravvivere nei mesi più freddi si nutriva di bambini.
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E' innegabile, ormai il trend del cinema horror (quello "buono", ben girato e ben recitato) è il ritorno ai "bei tempi andati", quando si puntava sull'inquietudine e sul suggerito piuttosto che sul disgusto e sull'esplicito, e gli effetti speciali erano artigianali e non in CG. Clown si inserisce appieno in questo filone (a mio parere apprezzabilissimo), rappresentando una storia credibile (per quanto può esserlo un body horror, ovviamente) che alterna momenti spaventosi ad altri ironici, e che in varie occasioni sfrutta più il disagio interiore dei protagonisti che il dispendio emoglobinico. Questa la trama per sommi capi: il protagonista si traveste da clown per divertire il figlioletto e i suoi amici, indossando un vecchio costume trovato nella soffitta di una delle case che vende; quando però tenta di toglierselo si accorge che è impossibile, e scopre che in realtà non si tratta di un costume ma della pelle di un antico demone dei paesi nordici, il Cloyne (da cui è stata tratta, dopo pesanti modifiche "caratteriali" la figura moderna del Clown), orrenda creatura che per sopravvivere nei mesi più freddi si nutriva di bambini. A quel punto il poveretto subisce una graduale, orrida mutazione fisica, cui si accompagna un'insaziabile fame di carne e sangue innocente...
Con queste premesse si poteva realizzare uno splatter davvero estremo, ma gli autori hanno preferito non esplicitare troppo le scene truculente -con intelligente mossa commerciale- limitandosi all'"insostenibilità" morale implicita nel vedere bambini più o meno innocenti cadere uno dopo l'altro sotto gli artigli e le fauci dell'uomo-demone; qua e là si coglie qualche tentennamento nel rimanere entro i limiti del socialmente ed eticamente accettabile, ma niente da fare, più che l'amore per il torture porn poté la volontà di evitare il temutissimo divieto ai minori di 18 anni! Comunque al di là della finalità commerciale (e indipendentemente dalla lieve delusione di chi come me apprezza l'horror "estremo"), la scelta in questione si rivela vincente, consentendo anche agli stomaci non troppo forti la visione di un film ben diretto, ben recitato ed indubbiamente appassionante, oltre che a tratti profondamente inquietante. Davvero valida la prova attoriale dei protagonisti, combattuti tra sentimenti contrastanti, e meraviglioso il ricorso in alcune scene cariche di tensione ad inquadrature curatissime e ad alcune citazioni magistrali ("La Mosca" di Cronenberg e "Alien" di Ridley Scott: gli appassionati non potranno non coglierle!). Un film assolutamente consigliato dunque, purché si sopporti l'accanimento nei confronti dei normalmente intoccabili "piezz'e core"!!
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new flesh
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domenica 16 novembre 2014
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promosso!
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Partiamo dall'inizio:Un'antica creatura maligna che ciclicamente si risveglia per nutrirsi di bambini,necessari alla sua sopravvivenza.Qesta creatura si presenta con le sembianze di un clown.
Ma certo, è IT!!No,sbagliato..
Ebbene si,non è banale paragonare CLOWN Al capolavoro di Stephen King,quanto meno perchè il libro mette nero su bianco l'archetipo del pagliaccio malefico,e quindi tutto ciò che arriva dopo ne è più o meno una conseguenza,ma non solo.
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Partiamo dall'inizio:Un'antica creatura maligna che ciclicamente si risveglia per nutrirsi di bambini,necessari alla sua sopravvivenza.Qesta creatura si presenta con le sembianze di un clown.
Ma certo, è IT!!No,sbagliato..
Ebbene si,non è banale paragonare CLOWN Al capolavoro di Stephen King,quanto meno perchè il libro mette nero su bianco l'archetipo del pagliaccio malefico,e quindi tutto ciò che arriva dopo ne è più o meno una conseguenza,ma non solo. Come visto,l'idea di partenza,la matrice,è la stessa ed è evidente,saltando però con un balzo strafottente (da clown) la trasposizione filmica dell'opera di King-molto approssimativa a livello visivo(eccetto per Tim Curry)e di contenuti rispetto al libro-e entrando in scivolata sulla possibilità discussa da tempo di riproporre una versione cinematografica di IT.Si,perchè se si stava pensando di ridare videodignità a Pennywise,CLOWN ne riprende l'archetipo ormai di dominio pubblico e lo ripropone nell'epoca moderna sfruttando soluzioni estetico/tecniche moderne (che risentono inevitabilmente dell'evoluzione del genere horror dal 1990-anno di produzione di It- ad oggi).Bel "saccheggio"! Da qui però,il film prende una direzione tutta personale partendo dall'nteressante leggenda dietro alla figura del clown,che altro non è che una versione modificata e resa popolare attraverso i secoli del demone primordiale di cui sopra intrappolato in un costume che insedia un povero padre di famiglia.
Domina l'ambigua alternanza tra divertimento e orrore che spesso si sovrappongono,come nella scena del bambino rompiscatole che offre le caramelle e che fa una brutta fine o nei gorgoglii famelici dello stomaco del protagonista,che accompagnano lui e noi verso l'apice della metamorfosi da umano a demone le cui tappe scandiscono il film e creano senza troppi giri un gran bel villain di volta in volta sempre più mostruoso e non privo di sfaccettature psicologiche che richiamano in maniera non troppo sottile la figura del vampiro o del licantropo sospesa tra pulsione animale e rimorso,la voglia di nascondersi per non far del male che lotta con la fame di carne e sangue umani.A tal proposito,le scene più cruente sono calibrate benissimo optando di non mostrare troppo,magari spostando l'inquadratura allo schizzo sul muro piuttosto che indugiare sul terribile banchetto(scelta molto intelligente che lo eleva di una spanna),salvo in una occasione forse un po' gratuita perchè non funzionale all'azione.Qualche leggerezza nella sceneggiatura stona con questa intelligenza creativa che riesce a dare una dignità classica e moderna insieme a una storia e a un personaggio che volendo si prenotano gia ad avere un seguito (in tutti i sensi).E il finale alla "Jumanji" lo lascia ampiamente presupporre.
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