recensoreoccasionale
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sabato 29 luglio 2023
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intelligente ma non si applica abbastanza
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Un film che fa il suo, con pregi e mediocrità che si evincono tranquillamente da recensioni altrui, dunque 3 stelle (per come vengono definite le stelle è un 3- con arrotondamento favorevole dettato dagli spunti che mi dà).
Poteva essere un ottimo film o addirittura un capolavoro se eseguito in modo più approfondito psicologicamente ma soprattutto con una specifica fine che tra l'altro avrebbe unito vari elementi già presenti.
Scrivo per chi ha visto il film, dunque omettendo varie cose poco o nulla influenti sul mio discorso.
SPOILER ALERT
Tutto il discorso si incentra sul bambino Jack, che compie 7 anni e alla cui festa partecipa il padre Kent travestito da pagliaccio.
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Un film che fa il suo, con pregi e mediocrità che si evincono tranquillamente da recensioni altrui, dunque 3 stelle (per come vengono definite le stelle è un 3- con arrotondamento favorevole dettato dagli spunti che mi dà).
Poteva essere un ottimo film o addirittura un capolavoro se eseguito in modo più approfondito psicologicamente ma soprattutto con una specifica fine che tra l'altro avrebbe unito vari elementi già presenti.
Scrivo per chi ha visto il film, dunque omettendo varie cose poco o nulla influenti sul mio discorso.
SPOILER ALERT
Tutto il discorso si incentra sul bambino Jack, che compie 7 anni e alla cui festa partecipa il padre Kent travestito da pagliaccio.
Sappiamo nel corso del film che il vecchio Herbert si è salvato perché ha sacrificato bambini che erano malati terminali, raggiungendo i 5 necessari a soddisfare il demone che domina il costume.
Dopo 4 uccisioni avvenute per mano di Kent, che solo parzialmente riesce a resistere alla volontà del demone, manca solo 1 vittima infantile affinché sia liberato. L'alternativa è la decapitazione del malcapitato Kent, che uccide lui ma fa sopravvivere il costume.
Meg, moglie di Kent e madre di Jack nonché incinta (tra l'altro Jack resiste alla tentazione di rendere vittima il nascituro), teme che l'ultima vittima sarà Jack e quasi sacrifica una bambina per salvarlo. Scioglie infine il dilemma etico con la decapitazione.
Ecco (ovviamente informando gli spettatori con giuste tempistiche, con eventuali flashback ecc.), sarebbe stato un film molto migliore de Jack fosse stato malato terminale consapevole all'insaputa dei genitori, e proprio per questo avesse fatto in modo che il pagliaccio a pagamento non fosse venuto al suo ultimo compleanno, perché voleva che venisse il padre. Resosi conto di ciò che aveva provocato, e appreso in qualche modo la logica demoniaca, Jack si sarebbe sacrificato facendosi divorare dal padre, e così salvandolo, e dando a tutta la vicenda una profondità tale da elevare il film fino a 4 o 5 stelle.
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luca scialo
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giovedì 16 giugno 2022
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una drammatica e terrificante trasformazione che rievoca la mosca di cronenberg
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Kent è un agente immobiliare che, venuto a sapere che il clown che doveva animare la festa di compleanno del figlioletto Jack, decide di indossare un vestito da clown che ha trovato in una vecchia casa che è riuscito a vendere. Finita la festa però, l'abito, il trucco e la parrucca sembrano non volerlo può lasciare. Come se si fossero impossessati di lui. Nel tentativo di aiutarlo, la moglie Meg viene a scoprire che si tratta di un antico costume che proviene dall'Islanda, dentro il quale si cela un demone e una orribile leggenda. Riuscirà a salvarlo? Il clown, da sempre personaggio misterioso e in fondo inquietante, torna al cinema per far paura a grandi e piccini. Il regista è Jon Watts successivamente specializzatosi in film sugli ennesimi film su Spider-man.
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Kent è un agente immobiliare che, venuto a sapere che il clown che doveva animare la festa di compleanno del figlioletto Jack, decide di indossare un vestito da clown che ha trovato in una vecchia casa che è riuscito a vendere. Finita la festa però, l'abito, il trucco e la parrucca sembrano non volerlo può lasciare. Come se si fossero impossessati di lui. Nel tentativo di aiutarlo, la moglie Meg viene a scoprire che si tratta di un antico costume che proviene dall'Islanda, dentro il quale si cela un demone e una orribile leggenda. Riuscirà a salvarlo? Il clown, da sempre personaggio misterioso e in fondo inquietante, torna al cinema per far paura a grandi e piccini. Il regista è Jon Watts successivamente specializzatosi in film sugli ennesimi film su Spider-man. Ma a lasciare l'impronta è la produzione di Eli Roth, allievo di Tarantino specializzatosi in Horror-thriller (su tutti Hostel). La storia è sicuramente valida, sebbene non manchi qualche debolezza, e il regista sembra quasi non voler calcare la mano e fermarsi quando c'era la possibilità di spingere. Tutto sommato è comunque apprezzabile il fatto che non si riduca tutto a mero splatter o dark fantasy, come ormai accade sempre per gli horror. Ma si punti soprattutto sull'aspetto umano e sentimentale della vicenda. Facendo vivere allo spettatore la trasformazione drammatica del protagonista, che cerca di combattere l'essere che sta diventando. Per un contrasto che ricorda quella vista ne La mosca di Cronenberg. Certo, Clown pagherà lo scotto di essere confrontato sia con l'IT televisivo che quello cinematografico uscito tra l'altro pochi anni dopo. Tutto sommato però si ritaglia un suo spazio dignitoso, proprio per il taglio diverso conferito dai succitati regista e produttore.
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dar1o_2022
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venerdì 10 giugno 2022
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un it del 2014
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Ho visto il film è un po' simile a IT ma questo è del 2014, è bello ma lo trovato noioso perché alla fine non ha senso e poi si vede che uccide solo i bambini e non le persone e quindi voto tre stelle!
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elgatoloco
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sabato 22 gennaio 2022
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valido, ma sceneggiatura"treascinata"
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"Clown"(Jon Watts, scritto dallo stesso regista con Eli Roth e Christopher D.Ford, 2014)racconta di un martio e padre premuroso che , avendo indossato un vestitto da clown per il compleanno del figlio, vi rimane imprigionato, anzi lo stesso "si impossessa"di lui, SI reca da un certo mister Karlsson, che era entrato in possesso del vestito, prestandolo poi al fratello, un pediatra impegnato in campagne umanitarie e già in quel caso l'esprimento si era rivelato un disastro, in quanto è in realtà la pelle di un atico demone islandese, il Cloyne, che nei mesi pià freddi dell'anno mangiva un bambino per ogni mese freddo, Secondo Karlsson, essendo ormai l'improvvisato clown preda del demone, non c'è altro modo per renderlo"altro", ossia farlo tornare alla sua bontà orignaria, che quello di decapitarlo e ci prova, ma finsice all'ospedale, vista la forza sovrumana del demone.
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"Clown"(Jon Watts, scritto dallo stesso regista con Eli Roth e Christopher D.Ford, 2014)racconta di un martio e padre premuroso che , avendo indossato un vestitto da clown per il compleanno del figlio, vi rimane imprigionato, anzi lo stesso "si impossessa"di lui, SI reca da un certo mister Karlsson, che era entrato in possesso del vestito, prestandolo poi al fratello, un pediatra impegnato in campagne umanitarie e già in quel caso l'esprimento si era rivelato un disastro, in quanto è in realtà la pelle di un atico demone islandese, il Cloyne, che nei mesi pià freddi dell'anno mangiva un bambino per ogni mese freddo, Secondo Karlsson, essendo ormai l'improvvisato clown preda del demone, non c'è altro modo per renderlo"altro", ossia farlo tornare alla sua bontà orignaria, che quello di decapitarlo e ci prova, ma finsice all'ospedale, vista la forza sovrumana del demone. Altri tentativi, della moglie e del bambino che è figlio dell'uomo, ma...nulla, salvo la decisione finale della moglie, che sarebbe inopportuno svelare. Certo la scelta della donna è quella che è, riolutiva(sembra)e non sembra essere alle viste un number two... Decisamente notevolissima l'idea che fonde il tema della metamorfosi(Kafka, "Die Verwandlung", dove un impiegato procuraore in banca-quasis Franz Kaka stesso-diventa un enorme colepttero nella disperazione dei familiari...)con quella dell'incorporazione , del vestito, sorta di"Dress to Kill "rivolto ai bambini, forse con implicazioni"pedofile"inconsce, ma la realizzazione è corretta, decisamente conforme, forse troppo all'assunto di fondo, senza"sfondare"in quanto ci sono vari punti"oscuri", non realizzati, non completati,. non totalmente "svolti", quando invece la divagazioni grottesche in tema sarebbero state praticamente infinite. Decisamente un film notevole, in complesso, ma appunto"monco", orbo di qualche idea, quasi che Watts non abbia voluto"strafare". Da vedere e comunque apprezzare, anche perché, contaminando il mito(e il mito è sempre fondativo, anche quando lo si rifiuta come tale, anzi lo è quasi maggioremente, in quel caso...)con la"squallida"(a tratti)ma rassicrucante"realtà", mostra in ogni caso le pieghe di un discorso che potrebbe protarsi ad infinitum. Otitma prova di Andy Powers(protagonista), Laura Allen(La moglie)e di Peter Stormare, il"rivelatore"Karlsson. El Gato
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mr.rizzus
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lunedì 8 febbraio 2021
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wow
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onufrio
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mercoledì 23 ottobre 2019
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un abito cucito sulla pelle
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Kent, per la festa di compleanno del proprio figlio, causa impreviso dell'ultim'ora, si traveste da Clown trovando "fortunatamente" un abito in una cassaforte di una casa in vendita (Kent è agente immobiliare). Una volta finita la festa, l'uomo però non riesce più a staccarsi l'abito, nè la parrucca e neanche il naso; quello che inizialmente può sembrare un qualcosa di stranamente comico si trasforma nello svolgimento della trama in una storia tetra e ricca di sangue (non a caso tra i produttori c'è Eli Roth). Un Horror che rimane sospeso a metà, si poteva puntare molto su quel libro trovato nella cassaforte, approfondendo le origini di quel costume, e tenere un'atmosfera più macabra piuttosto che virare sullo splatter.
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Kent, per la festa di compleanno del proprio figlio, causa impreviso dell'ultim'ora, si traveste da Clown trovando "fortunatamente" un abito in una cassaforte di una casa in vendita (Kent è agente immobiliare). Una volta finita la festa, l'uomo però non riesce più a staccarsi l'abito, nè la parrucca e neanche il naso; quello che inizialmente può sembrare un qualcosa di stranamente comico si trasforma nello svolgimento della trama in una storia tetra e ricca di sangue (non a caso tra i produttori c'è Eli Roth). Un Horror che rimane sospeso a metà, si poteva puntare molto su quel libro trovato nella cassaforte, approfondendo le origini di quel costume, e tenere un'atmosfera più macabra piuttosto che virare sullo splatter.
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tmpsvita
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lunedì 7 agosto 2017
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buona l'idea ma prevale la noia
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Una trama originale, molto interessante e la partecipazione di Eli Roth non bastano per salvare un film pieno di problemi.
Ed è davvero un peccato aver sprecato quest'occasione: da una trama dal genere poteva uscire fuori un horror gradevole.
I problemi principali risiedono nella sceneggiatura che risulta piuttosto piatta e piena di buchi ed ingenuità.
Non aiuta per niente, poi, il ritmo completamente inadeguato che non riesce a far altro che annoiare e a questo ci pensa anche una durata a dir poco eccessiva (o almeno così sembra durante la visione).
Inoltre il film è troppo poco coraggioso: lo splatter è ridotto al minimo indispensabile, in più, a causa di una regia incerta ed una colonna sonora poco incisiva, non spaventa abbastanza, anzi non spaventa affatto.
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Una trama originale, molto interessante e la partecipazione di Eli Roth non bastano per salvare un film pieno di problemi.
Ed è davvero un peccato aver sprecato quest'occasione: da una trama dal genere poteva uscire fuori un horror gradevole.
I problemi principali risiedono nella sceneggiatura che risulta piuttosto piatta e piena di buchi ed ingenuità.
Non aiuta per niente, poi, il ritmo completamente inadeguato che non riesce a far altro che annoiare e a questo ci pensa anche una durata a dir poco eccessiva (o almeno così sembra durante la visione).
Inoltre il film è troppo poco coraggioso: lo splatter è ridotto al minimo indispensabile, in più, a causa di una regia incerta ed una colonna sonora poco incisiva, non spaventa abbastanza, anzi non spaventa affatto.
L'unica cosa ben riuscita è il trucco che per lo meno si sforza di rendere il tutto un po' più inquietante, regalandoci un clown demone tutto sommato credibile.
VOTO: 4,5/10
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francismetal
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lunedì 17 luglio 2017
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ridicolo all'inizio e penoso per il resto
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Tentativo inutile di fare un altro Pennywise... solo che all'inizio le scene in cui il tizio va in giro col costume che non riesce a togliersi sono ridicole, ma per il resto è solo una serie di cose scontate e di splatter inutile..
Di cosa dovremmo avere paura? Solo perché nel film vengono uccisi crudelmente dei bambini dovremmo impressionarci?
Insomma, è sconsigliato...
Ma questi critici che danno voti a caso! Tre stelle e mezzo? Ma scherziamo!?
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dandy
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mercoledì 8 marzo 2017
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belzeboozo...
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Un horror dignitoso,che cerca di rinnovare il clichè del pagliaccio mostruoso contaminandolo con deriva demoniaca.Viste le premesse i momenti truci non mancano,lo splatter è poco ma funziona,e il mostro a trasformazione conclusa fa il suo effetto.Peccato che i clichè del genere vengano tutti rispettati,specialmente quello della madre intrepida che nel finale combatte come una furia per la salvezza del figlio.E come facciano i personaggi ad evitare sempre magagne con la polizia,che compare solo alla fine,resta un mistero.Forse qui c'è lo zampino del produttore Eli Roth,che interpreta il clown Frowny.Piacevole,se non si hanno chissà che pretese.
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folgore94
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mercoledì 25 novembre 2015
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si puo' guardare
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Pellicola che ti rimanda a piu' film del passato ma cmq trattiene e si lascia guardare fino al termine.
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