Calvario |
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Un film di John Michael McDonagh.
Con Brendan Gleeson, Chris O'Dowd, Kelly Reilly, Aidan Gillen, Dylan Moran.
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Titolo originale Calvary.
Commedia,
Ratings: Kids+16,
durata 104 min.
- Gran Bretagna 2013.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 14 maggio 2015.
- VM 14 -
MYMONETRO
Calvario
valutazione media:
2,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il calvario delle vittime innocentidi enrico danelliFeedback: 6332 | altri commenti e recensioni di enrico danelli |
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sabato 23 aprile 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Per apprezzare questo film bisogna cercare un filo rosso nell'ammasso disgustoso e informe di storie e personaggi che il film stesso ci propone. Gli elementi di distrazione sono tantissimi, primo fra tutti quello di considerare padre James come l'unico protagonista e di attribuire a lui soltanto l'esperienza del calvario quasi fosse un innocente agnello sacrificale (un Gesù Cristo dei nostri tempi). Primo : non è affatto innocente: ex alcolista, è violento ed egoista (ha abbandonato una figlia lasciandola orfana di padre oltre che di madre) e soprattutto è "indifferente e distaccato" (per sua stessa ammisisone) sul tema degli abusi sessuali all'interno della Chiesa. Secondo: nel film dalla prima scena c'è un co-protagonista che ha vissuto da vero innocente una esperienza dolorosa e traumatica, cioè Jack Brennan. Il vero calvario è quello della sua infanzia abusata e di una esitenza per sempre rovinata da quell'esperienza. Padre James non ha molto da dire nè ai suoi parrocchiani (non riesce a riportarne uno sulla retta via) nè al suo assassino (anzi scatena la sua comprensibile ira finale quando gli dice apertamente di aver pianto per la morte del suo cane ed aver invece provato solo distacco ed indifferenza per gli abusi sessuali sui minori) : è una figura intellettualmente scialba. Invece, a parte l'originalità del personaggio, che Jack Brennan sia il vero protagonista lo si capisce leggendo il sovratitolo del film nella locandina originale : "Uccidere un prete la domenica. Ne verrà fuori una cosa buona" non può essere riferito che a lui. E difatti ne esce la meravigliosa scena finale che lascia presumere una catarsi collettiva ottenuta dal perdono reciproco. Film da riproporre nell'anno del giubileo della misericordia. Le vie del signore sono infinite.
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