michele marconi
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domenica 10 novembre 2013
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delicata ed emozionante.
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Tim, giovane e impacciato ventunenne interpretato da Domhnall Gleeson, scopre dal padre di avere la possibilità di viaggiare a ritroso nella sua vita. Il ragazzo decide di far tesoro di questo potere per incontrare e l'amore. Le premesse si esauriscono qui per una commedia insolita che non rinuncia ad un profilo romantico. Nella prima parte, infatti, l'opera di Curtis (regista tra l'altro dei noti Notting Hill e Quattro Matrimoni e un Funerale) si diverte ad assecondare le prospettive della locandina e intavola una brillante storia d'amore rispettando in piena regola i canoni della comedy classica. Se la trama non brilla per originilità, stupiesce invece la rapidità con cui evolve: dopo qualche inconveniente di poco conto, l'obiettivo dichiarato dal protagonista trova compimento nell'amore per Mary, giovane londinese.
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Tim, giovane e impacciato ventunenne interpretato da Domhnall Gleeson, scopre dal padre di avere la possibilità di viaggiare a ritroso nella sua vita. Il ragazzo decide di far tesoro di questo potere per incontrare e l'amore. Le premesse si esauriscono qui per una commedia insolita che non rinuncia ad un profilo romantico. Nella prima parte, infatti, l'opera di Curtis (regista tra l'altro dei noti Notting Hill e Quattro Matrimoni e un Funerale) si diverte ad assecondare le prospettive della locandina e intavola una brillante storia d'amore rispettando in piena regola i canoni della comedy classica. Se la trama non brilla per originilità, stupiesce invece la rapidità con cui evolve: dopo qualche inconveniente di poco conto, l'obiettivo dichiarato dal protagonista trova compimento nell'amore per Mary, giovane londinese. Rinunciando a sancire il "vissero per sempre felici e contenti" con la scena del matrimonio, Curtis prosegue nel presentare la vita di coppia dei due ma spostando progressivamente il fuoco sulla relazione tra Tim e il padre. Nella figura paterna, tra il saggio e il buonista, lo spettatore si ritrova a fare i conti con il vero intento registico: costruire un saggio ragionamento sulla vita e sul suo consumarsi nello scorrere inesorabile del tempo. Se nella prima parte il potere del protaginista non era che il pretesto per sceneggiare degli svolgimenti ipotetici dei momenti chiave, ora, invece, acquisisce uno spessore filosofico. Si fa esplicita l'esortazione a vivere ogni giorno senza paure e ansie, cogliendo nelle vicende di tutti i giorni il sapore delle cose che colorano l'esistenza. Facendo un po' eco alle esortazioni millenarie di Seneca, il film urla il bisogno di essere ispiratore intrattenendo.
Questione di tempo è un film non privo di difetti, primo tra tutti la totale assenza di un climax, ma capace di far valere una sceneggiatura lucida e divertente che cattura nei dialoghi e solleva dalla banalità un film che altrimenti lascierebbe il sapore di qualcosa di già visto. Le atmosfere delicate e famigliari rendono l'emozione della storia leggera, fugace ma piacevole. Adatto a chi cerca un film delicato, tra la dolcezza, l'humor intelligente e il melanconico sentimento di irripetitività dell'esistenza.
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darkglobe
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mercoledì 1 ottobre 2014
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una bella commedia sentimentale moderna
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Dal bravissimo ed originale sceneggiatore britannico Richard Curtis, curatore di alcuni successi quali Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, i due Bridget Jones, nonché regista di film quali Love Actually ed I Love Radio Rock arriva questa toccante commedia diretta dopo alcuni anni di pausa.
Tutti gli impacciati come Tim (Domhnall Gleeson) vorrebbero avere la possibilità di rimediare a terribili figuracce con le ragazze: a lui questa possibilità viene offerta dal padre (il solito, strepitoso Bill Nighy), che gli rivela, il primo dell’anno, un segreto secondo il quale tutti i maschi della sua famiglia hanno la possibilità di viaggiare all’indietro nel tempo, riassaporando più volte le cose belle della vita o dando qualche "aggiustatina" agli eventi.
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Dal bravissimo ed originale sceneggiatore britannico Richard Curtis, curatore di alcuni successi quali Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, i due Bridget Jones, nonché regista di film quali Love Actually ed I Love Radio Rock arriva questa toccante commedia diretta dopo alcuni anni di pausa.
Tutti gli impacciati come Tim (Domhnall Gleeson) vorrebbero avere la possibilità di rimediare a terribili figuracce con le ragazze: a lui questa possibilità viene offerta dal padre (il solito, strepitoso Bill Nighy), che gli rivela, il primo dell’anno, un segreto secondo il quale tutti i maschi della sua famiglia hanno la possibilità di viaggiare all’indietro nel tempo, riassaporando più volte le cose belle della vita o dando qualche "aggiustatina" agli eventi. Ed è grazie a questi poteri che Tim prova prima a conquistare Charlotte (Margot Robbie), la bonazza di turno, ma poi nel tempo concentrarsi nel raffinamento dell’azione di corteggiamento di Mary (veramente brava in questo ruolo la radiosa Rachel Mc Adams), colei che potrebbe poi diventare la donna della sua vita. Il tutto ostacolato da vari incidenti di percorso, compresi i problemi che le crea la cara ma un po’ scapestrata e sfortunata sorella.
È una bella commedia corale, che inizia con un ritmo spumeggiante, fatto di apoteosi comiche come quella dell’incontro tra Tim ed Harry (Tom Hollander), lo sguaiato sceneggiatore ed amico paterno, ma che poi rallenta (magari a volte un po' troppo) spostando progressivamente il fuoco sull’aspetto romantico e soprattutto sulla relazione tra Tim e il padre, forse la parte meglio cesellata del film da cui deriva anche una morale sul senso e la bellezza della vita, con o senza ritorni al passato.
Il dono del regista Curtis resta quello di riappropriarsi sapientemente di formule e canovacci già visti, sfiorarando a volte il confine del convenzionale, ma di farlo con una grazia ed un risultato finale così raffinato da ricordare lo stile di importanti registi del passato (Minnelli, tanto per fare un nome). Bella la colonna sonora.
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toxia
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domenica 17 novembre 2013
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l'espediente fiabesco rivela un messaggio concreto
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la facoltà di viaggiare a ritroso nei momenti della propria vita, che potrebbe inizialmente apparire poco originale e troppo fiabesca, si rivela poi come un mezzo che, insieme all'aiuto della figura paterna, permette al giovane Tim di scoprire quello che poi, a mio parere, è il reale messaggio del film, ossia che per godere del dono della vita bisogna vivere ogni momento del presente con serenità, senza perdersi nelle angosce dell'imminente futuro. Ma il film ci dice anche che non è indispensabile avere capacità paranormali per capire questo concetto, tant'è che Tim prenderà l'importante decisione di non usufruire più di tali capacità. Dunque, oltre a farsi portatore di un bellissimo messaggio, pregio ultimamente piuttosto raro, è piacevole e a tratti divertente.
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la facoltà di viaggiare a ritroso nei momenti della propria vita, che potrebbe inizialmente apparire poco originale e troppo fiabesca, si rivela poi come un mezzo che, insieme all'aiuto della figura paterna, permette al giovane Tim di scoprire quello che poi, a mio parere, è il reale messaggio del film, ossia che per godere del dono della vita bisogna vivere ogni momento del presente con serenità, senza perdersi nelle angosce dell'imminente futuro. Ma il film ci dice anche che non è indispensabile avere capacità paranormali per capire questo concetto, tant'è che Tim prenderà l'importante decisione di non usufruire più di tali capacità. Dunque, oltre a farsi portatore di un bellissimo messaggio, pregio ultimamente piuttosto raro, è piacevole e a tratti divertente. Infine completano il quadro di una pellicola senz'altro degna di nota, una buona recitazione e una bellissima colonna sonora.
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silence dogood
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sabato 16 novembre 2013
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cambiare il passato per un futuro migliore?
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“And i believe in love” dopo questa piacevole commedia tra romanticismo e un pizzico di magia. Convinzione già cantata dall'australiano Nick Cave nel pezzo -Into my arms- e ripresa dal regista per accompagnare il coronamento finale di una storia (un po') bizzarra quanto artificiosa. Tim, il giovane protagonista della pellicola, può fare qualcosa di straordinario, qualcosa che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato di poter fare: chiudendosi in un luogo buio e stringendo forte i pugni, Tim può tornare indietro nel tempo e rimediare ai propri errori o a quelli commessi da altri. Questo dono, tramandato da generazioni tra gli uomini della sua famiglia, consente all'esitante e impacciato ragazzo di conquistare nel migliore dei modi la sua futura moglie Mary e di realizzare che rivivere dei momenti passati come vorremmo non sempre conduce ad una vita perfetta.
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“And i believe in love” dopo questa piacevole commedia tra romanticismo e un pizzico di magia. Convinzione già cantata dall'australiano Nick Cave nel pezzo -Into my arms- e ripresa dal regista per accompagnare il coronamento finale di una storia (un po') bizzarra quanto artificiosa. Tim, il giovane protagonista della pellicola, può fare qualcosa di straordinario, qualcosa che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato di poter fare: chiudendosi in un luogo buio e stringendo forte i pugni, Tim può tornare indietro nel tempo e rimediare ai propri errori o a quelli commessi da altri. Questo dono, tramandato da generazioni tra gli uomini della sua famiglia, consente all'esitante e impacciato ragazzo di conquistare nel migliore dei modi la sua futura moglie Mary e di realizzare che rivivere dei momenti passati come vorremmo non sempre conduce ad una vita perfetta. Nel bene o nel male dovrà decidere cosa è meglio per lui e per la sua famiglia, spinto dal succedersi di avvenimenti imprevisti e che non riservano sorprese.
Appena verrete a conoscenza del nome di chi lo ha diretto l' interesse in voi salirà: Richard Curtis non è solo l'autore di pellicole come Quattro matrimonio e un funerale, Notting Hill e Love Actually, ma ha anche firmato come regista e sceneggiatore uno, a mio avviso, dei film più spumeggianti degli ultimi anni nel quale Bill Nighy (saggia decisione ripescarlo per Questioni di Tempo) dà grande prova di sé nelle vesti di capitano della barca pirata in I Love Radio Rock. Oltre che irreale definirei questa commedia sia spiritosa che decisamente attuale in quanto osa molto trattando un tema caro, quello dell'amore, ad un pubblico giovanile ancora in cerca dell'altra metà.
A malincuore per me però i salti temporali del film in questione diventano con il trascorrere dei minuti abbastanza scontati e ripetitivi. Non resta che godersi un finale poetico e suggestivo, ma che non manca di insegnarci che la vita non si può riavvolgere sempre; non importa se a volte sbagliamo per amore, perché sono proprio quelle incertezze e quelle paure a rendere la diversità di Tim un pregio.
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sergiofi
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giovedì 9 gennaio 2014
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tempus inesorabile fugit
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Il tempo è la cosa più importante di cui disponiamo. Il peggio che possa accadere agli umani è lasciarselo scivolare via tra le mani, provando l’amara sensazione di disperderlo in una lunga catena di errori che generano altrettanti rimpianti. Il cinema si è frequentemente occupato di raccontarci, in modo più o meno banale, salti temporali in avanti o all’indietro che si traducono quasi sempre nella ricerca di qualcosa che assomigli il più possibile alla felicità. In “About Time” (“Questione di tempo”, 123’ ben spesi) del collaudato Richard Curtis è quanto accade a Tim (Domnhall Gleeson), messo a conoscenza dal padre (Bill Nighy) di un prodigio riservato ai maschi della famiglia che permette di tornare nel passato con un semplice escamotage.
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Il tempo è la cosa più importante di cui disponiamo. Il peggio che possa accadere agli umani è lasciarselo scivolare via tra le mani, provando l’amara sensazione di disperderlo in una lunga catena di errori che generano altrettanti rimpianti. Il cinema si è frequentemente occupato di raccontarci, in modo più o meno banale, salti temporali in avanti o all’indietro che si traducono quasi sempre nella ricerca di qualcosa che assomigli il più possibile alla felicità. In “About Time” (“Questione di tempo”, 123’ ben spesi) del collaudato Richard Curtis è quanto accade a Tim (Domnhall Gleeson), messo a conoscenza dal padre (Bill Nighy) di un prodigio riservato ai maschi della famiglia che permette di tornare nel passato con un semplice escamotage. Il ragazzo metterà a frutto questa sua speciale abilità per conquistare l’amore di Mary (Rachel McAdams) e non solo. Detto così potrebbe sembrare la solita romcom, stavolta in raffinata salsa inglese, ma è davvero molto di più. E’ un film sull’amore, nelle sue varie sfaccettature, raccontato all’interno di un contesto familiare. E’, soprattutto, la storia di un rapporto padre-figlio che trova il suo perfetto compimento grazie alla magia del tuffo all’indietro regalato dal destino. Con stile apparentemente leggero Curtis ci guida verso la ricerca di una felicità che, forse, ci è dato trovare nell’apparentemente banale normalità della vita di tutti i giorni. Sostenuto da un cast all’altezza dove giganteggia il bravo Bill Nighy con il suo straordinario e talentuoso minimalismo (a chi l’avesse perso consigliamo di andarsi a rivedere la sua strepitosa interpretazione in “The girl in the cafè” del 2005) e da una colonna sonora ricca di spunti anche bizzarri (la travolgente scena del matrimonio contrappuntata dalle note de “Il Mondo” di Jimmy Fontana), il film riesce appieno nel suo intento di coinvolgere lo spettatore anche il più disincantato. Crediamo che (quasi) nessuno si pentirà di aver dedicato due ore del suo prezioso tempo a un’opera così deliziosamente convincente.
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filippo catani
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domenica 10 novembre 2013
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una fiaba carina e divertente
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Un giovane ragazzo piuttosto impacciato trascorre gran parte della sua giovane vita nella casa in Cornovoglia in compagnia dell'eccentrica famiglia. Al compimento del ventunesimo anno d'età, il padre gli rivela che i membri della famiglia hanno la possibilità di poter viaggiare indietro nel tempo. Il ragazzo farà suo questo dono per cercare di conquistare una dolce e bella ragazza.
Una pellicola del genere sta a dimostrare che, se ben congegnata e costruita, la commedia romantica ha ancora un futuro abbastanza roseo. E' vero che l'artificio dei viaggi nel tempo è stato forse ormai abusato però è vero anche che nel film ci sono alcune (intelligenti) limitazioni all'uso del potere e a ciò che si può influenzare.
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Un giovane ragazzo piuttosto impacciato trascorre gran parte della sua giovane vita nella casa in Cornovoglia in compagnia dell'eccentrica famiglia. Al compimento del ventunesimo anno d'età, il padre gli rivela che i membri della famiglia hanno la possibilità di poter viaggiare indietro nel tempo. Il ragazzo farà suo questo dono per cercare di conquistare una dolce e bella ragazza.
Una pellicola del genere sta a dimostrare che, se ben congegnata e costruita, la commedia romantica ha ancora un futuro abbastanza roseo. E' vero che l'artificio dei viaggi nel tempo è stato forse ormai abusato però è vero anche che nel film ci sono alcune (intelligenti) limitazioni all'uso del potere e a ciò che si può influenzare. Se la trama è un po' fiabesca almeno per i 2/3 del film è vero che uno dei punti di forza di questa pellicola è senza dubbio la caratterizzazione dei personaggi. In tanti si possono riconoscere nel ragazzo imbranato che alle prime armi in amore ne combina un po' di tutti i colori così come splendidi sono i personaggi del produttore teatrale, lo zio del protagonista e anche il suo collega di lavoro. Ecco la figura del padre è quella più complessa e sfaccettata ed è un'altra delle cose migliori del film insieme al radioso sorriso della McAdams che non deve fare molto altro. Come ogni famiglia all'apparenza felice troviamo la figura della sorella che fatica a trovare una propria dimensione. Insomma morale della favola: non è possedere particolari poteri o ricchezza che ti fa felice ma essere circondato da affetti veri e avere una famiglia e un lavoro soddisfacente. E' vero si esce proprio con la sensazione di aver assistito a una favola cioè a qualcosa di irreale ma diciamoci la verità; una volta ogni tanto può solo fare bene.
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flyanto
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martedì 12 novembre 2013
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quando un super potere fa coronare un sogno d'amor
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Film in cui si racconta di un giovane uomo che ha il potere straordinario di ritornare indietro nel tempo solamente stringendo i pugni e trovandosi in un luogo appartato. Così facendo egli ha la possibilità di rivivere ogni volta uno stesso episodio della propria vita e, qualora non soddisfatto di come si sono svolti realmente i fatti, può ripeterlo seguendo una condotta ottimale in quanto più o meno già preparato a ciò che succede. Egli in tal modo avrà l'occasione per riscattarsi da svariate brutte figure dovute alla sua timidezza, soprattutto nei rapporti con le ragazze, ma in particolare modo il suo favoloso potere lo condurrà a conquistare la ragazza dei suoi sogni incontrata una sera in un ristorante e costruirsi insieme a lei un'esistenza familiare felice e piena di bei bambini.
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Film in cui si racconta di un giovane uomo che ha il potere straordinario di ritornare indietro nel tempo solamente stringendo i pugni e trovandosi in un luogo appartato. Così facendo egli ha la possibilità di rivivere ogni volta uno stesso episodio della propria vita e, qualora non soddisfatto di come si sono svolti realmente i fatti, può ripeterlo seguendo una condotta ottimale in quanto più o meno già preparato a ciò che succede. Egli in tal modo avrà l'occasione per riscattarsi da svariate brutte figure dovute alla sua timidezza, soprattutto nei rapporti con le ragazze, ma in particolare modo il suo favoloso potere lo condurrà a conquistare la ragazza dei suoi sogni incontrata una sera in un ristorante e costruirsi insieme a lei un'esistenza familiare felice e piena di bei bambini. Questa commedia costituisce l'ultima opera del regista Richard Curtis che ancora una volta si dimostra molto abile nel maneggiare una materia, seppure leggera, ma intelligentemente divertente. Infatti il film risulta piacevole, a prescindere ovviamente dell'elemento fantastico dei super poteri del protagonista che rendono la trama un pò assurda e conseguentemente poco credibile. In ogni caso, superando questo lato fantastico della capacità di tornare indietro nel tempo, la pellicola funziona notevolmente perchè offre allo spettatore il necessario divertimento, delle situazioni esilaranti ed una trama in generale romantica che sicuramente farà sognare parecchie adolescenti e donne che credono ancora fortemente nell'amore, o che vi vogliono credere ancora. Molti del cast sono gli attori che precedentemente hanno già lavorato nei lavori scritti o direttamente girati da Curtis come, per esempio, "Love Actually", o "Notting Hill" e "Quattro matrimoni ed un funerale". Manca qui Hugh Grant, attore feticcio del regista/autore ma comprensibilmente assente in quanto poco adatto alla parte del protagonista di giovane sulla trentina. Insomma, in conclusione il film è molto piacevole a guardarsi, ben diretto (del resto, ripeto, Curtis continua a confermarsi come un maestro della commedia britannica), e talmente ricco di buoni sentimenti che, forse, a questo punto sarebbe stato più opportuno farlo uscire nelle sale cinematografiche durante il periodo delle feste natalizie.
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melampojr
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mercoledì 14 giugno 2017
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escamotage
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l'escamotage del viaggio nel tempo, solo all'indietro, acchiappa l'attenzione e crea situazioni sorridenti
è come la magia per Harry Potter: un modo per raccontarci una storia profonda, con vari intrecci, con la leggerezza che poche volte capita nei film come nei libri. un regalo che ci viene fatto e che parla della relazione figlio-padre-sposo. un film tutto al maschile che esplora la crescita affettiva e la ricerca del gusto per la vita
Sembra che ci sia un postulato : posto che la mamma, così come la ragazza, sono le compagne perfette, come cresce il nostro TImmy?
tre insegnamenti fondamentali:
- il qui-e-ora, come condizione di vita piena e profondamente soddisfacente, niente di improvvisato e consumista, al contrario il segreto del
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l'escamotage del viaggio nel tempo, solo all'indietro, acchiappa l'attenzione e crea situazioni sorridenti
è come la magia per Harry Potter: un modo per raccontarci una storia profonda, con vari intrecci, con la leggerezza che poche volte capita nei film come nei libri. un regalo che ci viene fatto e che parla della relazione figlio-padre-sposo. un film tutto al maschile che esplora la crescita affettiva e la ricerca del gusto per la vita
Sembra che ci sia un postulato : posto che la mamma, così come la ragazza, sono le compagne perfette, come cresce il nostro TImmy?
tre insegnamenti fondamentali:
- il qui-e-ora, come condizione di vita piena e profondamente soddisfacente, niente di improvvisato e consumista, al contrario il segreto della costruzione di un bene universale
- la possibilità di uscire dai copioni disfunzionali, quelle scelte che ci rendono infelici
- è possibule imparare ad educare volendo bene: potenziando l'altro (in questo caso la sorella) senza sostituirsi ad esso nelle scelte
Attori di quelli che non ci si accorge che sono attori, bravissimi
una fiaba per grandi che sono disposti a farsi toccare, con leggerezza, corde profonde
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diomede917
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domenica 17 novembre 2013
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la straordinaria normalità della vita
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Non se sia il british StyleWriter o se ci sono naturalmente portati ma i film della scuderia Working Title hanno dentro di se un qualcosa che rendono speciale quello che è rivisto, ritrito e banale....
Forse il motivo si chiama Richard Curtis sceneggiatore e ora regista di quei gioiellini di commedia ottimamente scritti come 4 matrimoni e un funerale, Notting Hill,Love Actually e I love Radio Rock......e non è da meno Questione di tempo......
Partendo da un'idea già sfruttata in film come Peggy Sue si è sposata o Ritorno al futuro quale il viaggio del tempo per riuscire a rimediare ai propri errori, questione di tempo è un inno alla straordinaria normalità della vita.....
Il protagonista del film è un ragazzo timido e impacciato che al suo 21esimo compleanno viene a conoscenza del particolare dono dei maschi della sua famiglia quello di essere un viaggiatore del tempo.
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Non se sia il british StyleWriter o se ci sono naturalmente portati ma i film della scuderia Working Title hanno dentro di se un qualcosa che rendono speciale quello che è rivisto, ritrito e banale....
Forse il motivo si chiama Richard Curtis sceneggiatore e ora regista di quei gioiellini di commedia ottimamente scritti come 4 matrimoni e un funerale, Notting Hill,Love Actually e I love Radio Rock......e non è da meno Questione di tempo......
Partendo da un'idea già sfruttata in film come Peggy Sue si è sposata o Ritorno al futuro quale il viaggio del tempo per riuscire a rimediare ai propri errori, questione di tempo è un inno alla straordinaria normalità della vita.....
Il protagonista del film è un ragazzo timido e impacciato che al suo 21esimo compleanno viene a conoscenza del particolare dono dei maschi della sua famiglia quello di essere un viaggiatore del tempo.....questo segreto tramandato dal padre (un immenso Bill Nighy) unisce i due da un legame che resisterà fino all'ultimo secondo di vita.......
Richard Curtis è abilissimo a destreggiarsi nella sceneggiatura regalandoci un canovaccio iniziale decisamente easy giusto per far immergere e divertire lo spettatore nelle peripezie amorose del protagonista ( che ha la faccia e il fisico buffo di Domhnall Gleeson) alla ricerca del grande amore (vero obiettivo dichiarato alla rivelazione del dono) che ha il volto e sopratutto il sorriso di Rachel Mc Adams per poi virare verso il vero senso del film.......puoi fare tutti i viaggi che vuoi ma l'importante è che tu capisca che fantastica storia è la vita.......fatta da un ti voglio bene detto al momento giusto, di baci regalati come una vittoria a ping pong, e di poetiche corse sulla spiaggia.
Nonostante gli svariati Sliding Doors che la storia del cinema ci ha proposto questo film prende un voto alto perché aggiunge un di più al già visto.....o forse è un ringraziamento per quel sorriso che mi ha dato I titoli di coda
Voto 7,5
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ste*f
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domenica 17 novembre 2013
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le ore non si devono contare, bisogna viverle
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Assaporare la vita tutti i giorni... ahimè troppo spesso dimentico di farlo... questo film mi ha divertita tantissimo e alla fine mi ha fatto uscire dalla sala con i lacrimoni... Molto bravi gli interpreti, la mia preferita la sorella combina guai. Bella la fotografia, i colori.. mi è come sembrato di intravedere dei dipinti nei fotogrammi.. e di ascoltare delle poesie nei dialoghi
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