jonathan imperiale
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mercoledì 8 gennaio 2014
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il tempo di una favola
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"Questione di Tempo" di Richard Curtis è un film che merita il tempo di immergersi in una favola moderna. Un delicato humor che solo gli inglesi hanno nelle proprie corde, senza mai eccedere nel facile sentimentalismo o nelle trame preimpostate della commedia. I salti temporali, molto simili a "The Butterfly effect", sono solo un simpatico espediente narrativo poco ingombrante, tanto che lentamente lascia il posto ad una massima su cui riflettere per la sua semplicità "la vita va accettata ed amata così com'è". Ancora una volta Bill Nighy incarna alla perfezione il gentleman sassone fuori dagli schemi, scalzando persino Hugh Grant dal suo trono. Non è poi un caso che il regista sia lo sceneggiatore di "Quattro matrimoni e un funerale" ed il regista di "About a Boy" e "I love Radio Rock".
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"Questione di Tempo" di Richard Curtis è un film che merita il tempo di immergersi in una favola moderna. Un delicato humor che solo gli inglesi hanno nelle proprie corde, senza mai eccedere nel facile sentimentalismo o nelle trame preimpostate della commedia. I salti temporali, molto simili a "The Butterfly effect", sono solo un simpatico espediente narrativo poco ingombrante, tanto che lentamente lascia il posto ad una massima su cui riflettere per la sua semplicità "la vita va accettata ed amata così com'è". Ancora una volta Bill Nighy incarna alla perfezione il gentleman sassone fuori dagli schemi, scalzando persino Hugh Grant dal suo trono. Non è poi un caso che il regista sia lo sceneggiatore di "Quattro matrimoni e un funerale" ed il regista di "About a Boy" e "I love Radio Rock". Geniale poi la semplice tecnica che permette i viaggi nel tempo del protagonista: occorre chiudersi in un armadio e stringere i pugni. Un'azione autistica di assoluta impotenza e frustrazione, trasformata in magia in cui risuona l'eco dei grandi armadi-portali di Narnia.
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lambo
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domenica 18 maggio 2014
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about time
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About time, forse il titolo originale rende meglio il senso : riguardo, a proposito del tempo. Richard Curtis torna in regia dopo "I love radio rock" e "Love actually" in una meravigliosa straordinaria comune storia di un ragazzo della Cornovaglia. Il film è nettamente diviso in due parti riguardanti l'amore,il vero motore come dice il protagonista, di Tim(Domhnall Gleeson) all'inizio per la ragazza e futura moglie(Rachel McAdams) e verso il padre(Bill Nighy). Il film è diretto quasi alla perfezione,salvo alcune mancanze, non sprecando nemmeno un minuto della visione, quasi ogni scena, ogni buttuta buca lo schermo e entra nel cuore dello spettatore, gli attori in particolare Bill Nighy interpretano meravigliosamente il proprio ruolo.
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About time, forse il titolo originale rende meglio il senso : riguardo, a proposito del tempo. Richard Curtis torna in regia dopo "I love radio rock" e "Love actually" in una meravigliosa straordinaria comune storia di un ragazzo della Cornovaglia. Il film è nettamente diviso in due parti riguardanti l'amore,il vero motore come dice il protagonista, di Tim(Domhnall Gleeson) all'inizio per la ragazza e futura moglie(Rachel McAdams) e verso il padre(Bill Nighy). Il film è diretto quasi alla perfezione,salvo alcune mancanze, non sprecando nemmeno un minuto della visione, quasi ogni scena, ogni buttuta buca lo schermo e entra nel cuore dello spettatore, gli attori in particolare Bill Nighy interpretano meravigliosamente il proprio ruolo. Mentre la trama può sembrare scontata, nella visione si scorge il vero significato della vita secondo Curtis che possiamo gia ritrovare nella famosa frase : carpe diem. Il regista fa riflettere mettendo a disposizione il dono di tornare in dietro nel tempo a un ragazzo in cui tutti possiamo ritrovarci. Inizialmente viene usato spesso per pretesti futuli ma in seguito viene a galla l'ultimo insegnamento del padre-mentore : non ce bisogno di viaggiare nel tempo perchè ogni giorno è un viaggio basta viverlo nel modo giusto.
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trammina93
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giovedì 24 luglio 2014
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piccoli esempi di vita
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Consiglio assolutamente la visione di questo film. Non saprei cosa criticare. Mi ha incantata dall'inizio alla fine coinvolgendomi in ogni singola scena. Questo film tratta di un giovane 21enne che scopre di avere un potere, quasi come fosse un supereroe, ovvero in una stanza buia stringendo i pugni e focalizzandosi su alcuni dettagli può viaggiare nel tempo e ritornare in un determinato punto della sua vita. Questo potere è ereditario, tale capacità ce l'ha anche il padre, il nonno, il bisnonno; infatti è proprio il padre a rivelarglielo. La premessa di questo film è così assurda che neanche lo stesso ragazzo crede a questo potere, però scoprirà subito dopo che è tutto vero e da qui in poi inizierà ad usarlo per fare del suo meglio.
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Consiglio assolutamente la visione di questo film. Non saprei cosa criticare. Mi ha incantata dall'inizio alla fine coinvolgendomi in ogni singola scena. Questo film tratta di un giovane 21enne che scopre di avere un potere, quasi come fosse un supereroe, ovvero in una stanza buia stringendo i pugni e focalizzandosi su alcuni dettagli può viaggiare nel tempo e ritornare in un determinato punto della sua vita. Questo potere è ereditario, tale capacità ce l'ha anche il padre, il nonno, il bisnonno; infatti è proprio il padre a rivelarglielo. La premessa di questo film è così assurda che neanche lo stesso ragazzo crede a questo potere, però scoprirà subito dopo che è tutto vero e da qui in poi inizierà ad usarlo per fare del suo meglio. Innanzitutto lo userà per poter cercare una fidanzata e ci saranno momenti esilaranti, perchè lui è un tipo piuttosto goffo, impacciato e fa perennemente gaffe, però ci saranno anche momenti molto dolci perchè riuscirà ad avere una bellissima storia d'amore, di quelle tanto agognate. Il bello è che non si limiterà a trarne solo lui dei vantaggi ma tenterà anche di migliorare le vite di chi gli sta intorno. Il protagonista è veramente un esemplare di supereroe moderno e realistico. Ciò che ho apprezzato di questo film è l'alternarsi di risate genuine grazie a momenti buffi e momenti tristi come quelli segnati da perdite, lutti; in questi momenti mi veniva quasi da piangere. Questo film parla della vita e come tale percorre una parabola come la vita oscillando tra momenti belli e brutti, pertanto anche le perdite fanno parte della vita però ci sono le nascite ed altro ancora. Poi questo film offre proprio la chiave per vivere bene, ci trasmette il messaggio che la chiave della felicità sta nelle cose normali ma importanti: l'amore, la famiglia, un lavoro appagante. Inoltre fa riflettere molto sull'importanza di ogni singolo momento perchè la vita va vissuta intensamente attimo dopo attimo. Il film ci insegna anche a dire sì alla normalità e l'omaggia nelle scene finali, scene di vita quotidiana di perfetti sconosciuti che vivono la loro vita al meglio godendo di piccoli momenti; solo tramite la normalità scopriremo la felicità, non c'è bisogno dell'eccesso e la stravaganza. Infine mi complimento per due cose in particolare: una è la scelta di determinati scorci di Londra veramente particolari e suggestivi, presenti anche nei titoli di coda e poi la recitazione di Rachel McAdams, veramente molto dolce e carina in questo film, molto azzeccata nel ruolo che le hanno dato.
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ultimoboyscout
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martedì 28 aprile 2015
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in viaggio nel tempo per amore.
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Tim, all'età di 21 anni, scopre la curiosa qualità che hanno tutti gli uomini della sua famiglia: può viaggiare nel tempo! Decide di usarla per migliorare la propria vita, ma qualcosa gli sfugge di mano e alterando troppo la linea temporale, fa si che l'amata fidanzata non l'abbia mai conosciuto. Tim dovrà riconquistarla, costi quel che costi. Rachel McAdams, al cinema, ormai non ha più una storia normale, frequentando chi viaggia nel tempo o perdendo di colpo la memoria, ma sembrando sempre a proprio agio. Il regista è Richard Curtis, vero esperto di commedie sentimentali, avendone scritte molte e di gran successo: stavolta qualcosa si inceppa e il risultato non è assolutamente soddisfacente.
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Tim, all'età di 21 anni, scopre la curiosa qualità che hanno tutti gli uomini della sua famiglia: può viaggiare nel tempo! Decide di usarla per migliorare la propria vita, ma qualcosa gli sfugge di mano e alterando troppo la linea temporale, fa si che l'amata fidanzata non l'abbia mai conosciuto. Tim dovrà riconquistarla, costi quel che costi. Rachel McAdams, al cinema, ormai non ha più una storia normale, frequentando chi viaggia nel tempo o perdendo di colpo la memoria, ma sembrando sempre a proprio agio. Il regista è Richard Curtis, vero esperto di commedie sentimentali, avendone scritte molte e di gran successo: stavolta qualcosa si inceppa e il risultato non è assolutamente soddisfacente. Il cast è di quelli importanti, i dialoghi sono brillanti e indovinati ma la fiaba sulla ricerca dell'amore oltre il tempo si esaurisce quasi subito, non strappa mai il sorriso, ne quello divertito ne quello intelligente e lascia fin troppo spazio alla commozione. Il regista rielabora un suo cavallo di battaglia fortunatissimo, ovvero il rapporto tra un ragazzo inglese e una ragazza americana, sottolineando una volta di più l'importanza della famiglia e l'inestimabile valore di ogni giorno della propria vita ma le cadute di ritmo sono frequenti come i viaggi nel tempo e Curtis sembra essere giunto alla fine di un ciclo creativo. Anche Londra appare sottotono, una città anacronistica abitata solo da ricchi. Curtis dopo aver divertito e commosso intere generazioni con "Quattro matrimoni e un funerale", "Notting Hill" e "Love actually" giusto per citare qualche titolo, fa più di un passo indietro, la pellicola sembra l'esaltazione del buonismo e non offre nulla di nuovo e di innovativo al tema dei viaggiatori nel tempo. In più la riflessione sulle cose buone (e di conseguenza brutte) e sull'apprezzare ciò che si ha prenda troppo il sopravvento e si dilunghi in maniera esagerata togliendo fiato alla pellicola, dilitandola in maniera insopportabile. Manca l'ironia di cui Curtis è sempre stato maestro, la monotonia e la monodimensionalità prendono presto il sopravvento e non bastano buone prove attoriali a far strapapre la sufficienza ad una pellicola che comunque sufficiente non è, troppo imbrigliata in una fortissima connotazione autobiografica e in una magnificazione estremamente banale della filosofia del carpe diem.
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inall3
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lunedì 1 giugno 2015
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sfutta il tempo per amare!
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Cosa faresti se avessi il dono di viaggiare nel tempo? Quali sono i giorni che vorresti vivere due volte? Cosa cambieresti nel tuo passato?
Il film “Questione di tempo” di Richard Curtis non inventa nulla di nuovo, eppure tratta il viaggio nel tempo in modo originale e senza effetti speciali.
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Cosa faresti se avessi il dono di viaggiare nel tempo? Quali sono i giorni che vorresti vivere due volte? Cosa cambieresti nel tuo passato?
Il film “Questione di tempo” di Richard Curtis non inventa nulla di nuovo, eppure tratta il viaggio nel tempo in modo originale e senza effetti speciali. L’impacciato e goffo protagonista, Tim interpretato da Domhnall Gleeson, scopre a 21 anni che tutti i maschi della loro famiglia possono viaggiare nel tempo, solo nel passato. Come sfrutterà questo dono?
Commedia originale e romantica, affronta il tema, più che del viaggio, del tempo, non del tempo qualunque, ma del tempo sfruttato per amare.
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inall3
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martedì 21 luglio 2015
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il dono del tempo
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Cosa faresti se avessi il dono di viaggiare nel tempo? Quali sono i giorni che vorresti vivere due volte? Cosa cambieresti nel tuo passato?
Il film “Questione di tempo” di Richard Curtis non inventa nulla di nuovo, eppure tratta il viaggio nel tempo in modo originale e senza effetti speciali.
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Cosa faresti se avessi il dono di viaggiare nel tempo? Quali sono i giorni che vorresti vivere due volte? Cosa cambieresti nel tuo passato?
Il film “Questione di tempo” di Richard Curtis non inventa nulla di nuovo, eppure tratta il viaggio nel tempo in modo originale e senza effetti speciali. L’impacciato e goffo protagonista, Tim interpretato da Domhnall Gleeson, scopre a 21 anni che tutti i maschi della loro famiglia possono viaggiare nel tempo, solo nel passato. Come sfrutterà questo dono?
Commedia originale e romantica, affronta il tema, più che del viaggio, del tempo, non del tempo qualunque, ma del tempo sfruttato per amare.
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barser
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lunedì 18 agosto 2014
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deludente
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La possibilità di viaggiare nel passato, ripercorrere e rivivere attimi passati e poterli anche cambiare, potersi comportare in modo diverso, è un dono che in molti vorremmo avere. L'idea quindi è buona, ma la prima mezz'ora del film promette quello che poi non mantiene. Il protagonista è un tipo talmente impacciato che sembra che di tale dono non sappia che farsene, tranne utilizzarlo per trovarsi una dolce ragazza da sposare. Poi la sua vita scorre di una regolarità assolutamente incredibile, tutta amore e felicità, senza un rimpianto, un errore da correggere, un attimo di insoddisfazione da voler rivivere in modo diverso (tranne un episodio di lavoro!).
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La possibilità di viaggiare nel passato, ripercorrere e rivivere attimi passati e poterli anche cambiare, potersi comportare in modo diverso, è un dono che in molti vorremmo avere. L'idea quindi è buona, ma la prima mezz'ora del film promette quello che poi non mantiene. Il protagonista è un tipo talmente impacciato che sembra che di tale dono non sappia che farsene, tranne utilizzarlo per trovarsi una dolce ragazza da sposare. Poi la sua vita scorre di una regolarità assolutamente incredibile, tutta amore e felicità, senza un rimpianto, un errore da correggere, un attimo di insoddisfazione da voler rivivere in modo diverso (tranne un episodio di lavoro!). Ne risulta una commediola romantica, per famiglie, che alla fine risulta terribilmente noiosa, in cui l'attesa del colpo di scena viene delusa. La morale buonistica del film, godi ogni giorno nella sua pienezza e nel migliore dei modi, senza farti possedere da ansie per il futuro, appare scontata e già sentita, all'interno di un prodotto cinematografico smielato e di scarsa originalità. Rimane soltanto il sentore di un'occasione persa.
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coffeandcigarettes
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mercoledì 4 febbraio 2015
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insipido e banale
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Un consiglio: evitate questo film. E dire che l'idea di partenza - se pur già sviluppata da altriin precedenza - sarebbe anche buona. Tim scopre grazie al padre che i maschi della famiglia hanno la possibilità di viaggiare nel tempo. Basta concentrarsi in un luogo buio sul momento a cui tornare e il gioco è fatto. Qui lo spettatore ha il primo sospetto: è un film per bambini o questo è solo un modo divertente (per non dire banale) per dar spazio a un seguito di avvenimenti elettrizzanti? Bene, questa è la domanda chiave che permane durante tutto lo svolgimento del film. E che non trova risposta. Ogni episodio del film, con i relativi personaggi che via via entrano in scena, resta fine a sé stesso (un esempio: Tim che salva la commedia teatrale dell'amico rinunciando al primo incontro con Mary.
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Un consiglio: evitate questo film. E dire che l'idea di partenza - se pur già sviluppata da altriin precedenza - sarebbe anche buona. Tim scopre grazie al padre che i maschi della famiglia hanno la possibilità di viaggiare nel tempo. Basta concentrarsi in un luogo buio sul momento a cui tornare e il gioco è fatto. Qui lo spettatore ha il primo sospetto: è un film per bambini o questo è solo un modo divertente (per non dire banale) per dar spazio a un seguito di avvenimenti elettrizzanti? Bene, questa è la domanda chiave che permane durante tutto lo svolgimento del film. E che non trova risposta. Ogni episodio del film, con i relativi personaggi che via via entrano in scena, resta fine a sé stesso (un esempio: Tim che salva la commedia teatrale dell'amico rinunciando al primo incontro con Mary. Conseguenze: nessuna). Tutto avviene nel più completo perfezionismo fiabesco e i pochi episodi sfortunati del nostro eroe sono risolti col "giochetto di famiglia". Nessun colpo di scena o riflessione degna di nota. Solo frasi riciclate in qua e in là da soap opera e romanzi rosa per dar libero sfogo ai sospiri dei più romantici. Per non parlare del protagonista - interpretato da Domhnall Gleeson - privo di un qualsiasi tipo di carisma e dell'espressività che si confà a un ruolo del genere. Il messagio del film vorrebbe essere il solito, reiterato "carpe diem". Questa è la conclusione a cui arriva Tim dopo i suoi numerosissimi viaggi nel tempo. E questa è invece la certezza da cui lo spettatore parte prima di vedere il film. Dai tempi di Orazio. Quindi perché girarci l'ennesimo film? Mistero.
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