barone di firenze
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domenica 23 settembre 2012
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wow
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Film bellissimo Boubolova e Mastrandrea inncantevoli nella loto recitazione, i ragazzi impressionano per la veridicità della loro caratterzzazione. La storia e vera ed attuale un plauso anche allo sceneggiatore ed al regista De Matteo. Da vedere fa pensare.
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joecondor
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domenica 23 settembre 2012
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mastandrea meriterebbe l'oscar...film vero,duro
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Ho visto questo film, e venendo da genitori separati ho visto in Valerio Mastandrea le tribolazioni di mio padre...è tutto vero,quotidiano..io da figlio capivo e non accettavo ...poi ho capito perchè la realtà di una famiglia separata è la sofferenza che si vive nel film...Strepitoso Valerio Mastandrea , conferma di un grandissimo attore...semplicemente gli americani vedendo questo bel film..dovrebbero candidarlo all'oscar lui e la bella sceneggiatura...Grandioso...la Bobulova ottima come pure i comprimari..Di Matteo fà centro in una piccola ma grande storia nella realtà di Roma...Si soffre ,ma lo spaccato è vero...Gran bel film
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dora duca
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domenica 23 settembre 2012
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mastrandrea è bravisimo
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Ho visto il film ieri sera, è un film purtroppo molto realistico. Racconta la triste realtà che sta attraversando la nostra società. Speriamo di tornare presto alla "vecchia normalità". Il film mi è piaciuto moltissimo. Mastandrea è un grande. Mi è piaciuto anche nel film di OZPTEC.
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marezia
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venerdì 21 settembre 2012
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pretesto d'autore
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E' come se il regista raccontasse una non storia: un tradimento che c'è ma che evapora immediatamente dopo insieme all'amante (amante che lo spettatore si ritrova davanti improvvisamente e dopo un bel po' come se fosse una semplice amica desiderosa di rendersi utile nel momento di difficoltà) e quindi senza nessuno tipo di strascico né sessuale, né sentimentale e un legame coniugale che naufraga in una separazione consensuale ma senza nessun tipo di sentimento se non uno: il senso di responsabilità del padre nei confronti dei figli. Il film procede così senza una dinamica tra i due tale da rendere plausibile tutto quello che accade al protagonista e lo rende quasi un'esercizio di stile.
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E' come se il regista raccontasse una non storia: un tradimento che c'è ma che evapora immediatamente dopo insieme all'amante (amante che lo spettatore si ritrova davanti improvvisamente e dopo un bel po' come se fosse una semplice amica desiderosa di rendersi utile nel momento di difficoltà) e quindi senza nessuno tipo di strascico né sessuale, né sentimentale e un legame coniugale che naufraga in una separazione consensuale ma senza nessun tipo di sentimento se non uno: il senso di responsabilità del padre nei confronti dei figli. Il film procede così senza una dinamica tra i due tale da rendere plausibile tutto quello che accade al protagonista e lo rende quasi un'esercizio di stile. La recitazione di Mastandrea, STRAORDINARIO, è talmente ECCELLENTE da suscitare nello spettatore un livello di partecipazione tale da fargli seguire le sue vicende chiedendosi il perché del suo comportamento e tutto ciò prosegue senza mai uno spiraglio di speranza. Non so se questa sia la realtà ma vedendo questo film quello che sconcerta di più è l'aridità di chi, pur avendo condiviso un pezzo di vita, è talmente superciale da non accorgersi più di niente. Una moglie da non augurare a nessuno. In sintesi UN GRAN BEL FILM, secondo me, rovinato da una sceneggiatura per buona parte mal scritta.
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(di stef82)
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flyanto
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venerdì 21 settembre 2012
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quando ormai certi diritti umani vengono annullati
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Film su di un uomo, padre di famiglia, che a seguito del divorzio dalla propria moglie giunge a toccare la soglia estrema della povertà. Estremamente crudo nel suo realismo questa pellicola riflette la condizione sociale ed economica di molte persone nell' ormai degradata società contemporanea dove purtroppo la precarietà e la susseguente mancanza di una qualsiasi certezza annullano ogni forma di dignitosa esistenza od anche di sopravvivenza. Molto bravo l'attore Valerio Mastrandrea che in ogni films, a mio parere, migliora sempre più, e molto incisivo anche il suo aspetto fisico in vertiginoso peggioramento, teso a sottolineare, appunto, lo stato di degrado sociale rappresentato.
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Film su di un uomo, padre di famiglia, che a seguito del divorzio dalla propria moglie giunge a toccare la soglia estrema della povertà. Estremamente crudo nel suo realismo questa pellicola riflette la condizione sociale ed economica di molte persone nell' ormai degradata società contemporanea dove purtroppo la precarietà e la susseguente mancanza di una qualsiasi certezza annullano ogni forma di dignitosa esistenza od anche di sopravvivenza. Molto bravo l'attore Valerio Mastrandrea che in ogni films, a mio parere, migliora sempre più, e molto incisivo anche il suo aspetto fisico in vertiginoso peggioramento, teso a sottolineare, appunto, lo stato di degrado sociale rappresentato.
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erostrato
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mercoledì 19 settembre 2012
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equilibristi che cadono
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E' difficile restare in equilibrio guardando questo film, forse l'unico modo per rimanere in piedi è quello di ascoltarlo. Fatta eccezione per Mastrandrea, il cast è decisamente mediocre, a volte irritante. Se l'angoscia del personaggio maschile arriva allo spettatore, così non si può dire per il resto degli attori; sembrano recitare una serie di spot senza nessuna continuità. Rimane la tematica attualissima del film che è conunque da vedere.
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barone di firenze
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domenica 16 settembre 2012
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padri allo sbando
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Bel Film che racconta il problema delle separazioni di chi ha pochi soldi. Valerio Mastrandrea ha dato il meglio di se stesso con un'interpretazione intensa, la Barbora Boulava è una bravissima attrice anche se qui non è l'attrice principale, può passare da un personaggio all'altro con estrema disnvoltura, dl personaggio disinibito della Escort di lusso alla madre di famiglia frustrata da un tradimento; veramente un attrice interessante. Bravi anche i ragazzi che evidentemente la buona direzione di Ivano di matteo ha fatto recitare in amniera credibile, film triste fa pensare, dalla spensieratezza all'abrutimento, per me assolutamente da vedere.
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renato volpone
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venerdì 14 settembre 2012
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nessun rifugio
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Dopo Carlo Verdone (Posti in piedi in paradiso) ecco un altro regista che ci parla delle problematiche della separazione di coppia ed in particolare dello stato di povertà in cui si può ritrovare l'uomo. La storia è realistica, molti uomini separati vivono in auto o dormono e mangiano alla casa dei poveri, ma la sceneggiatura calca l'acceleratore sul pietismo rendendo davvero troppo melenso tutto l'insieme del film. Il pubblico, però, gradisce queste storie da "miserabili" e applaude, anche per un finale davvero improbabile, ma che salva le coscienze della ricca borghesia. Mastandrea e la Bobulova sono bravi come sempre, lui forse un po' troppo rassegnato, lei cattivissima ma giustamente dolente dentro.
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Dopo Carlo Verdone (Posti in piedi in paradiso) ecco un altro regista che ci parla delle problematiche della separazione di coppia ed in particolare dello stato di povertà in cui si può ritrovare l'uomo. La storia è realistica, molti uomini separati vivono in auto o dormono e mangiano alla casa dei poveri, ma la sceneggiatura calca l'acceleratore sul pietismo rendendo davvero troppo melenso tutto l'insieme del film. Il pubblico, però, gradisce queste storie da "miserabili" e applaude, anche per un finale davvero improbabile, ma che salva le coscienze della ricca borghesia. Mastandrea e la Bobulova sono bravi come sempre, lui forse un po' troppo rassegnato, lei cattivissima ma giustamente dolente dentro. Meno bravi i ragazzini, sempre un po' finti, ma la parte era davvero difficile. Inquadrature spesso troppo ravvicinate e scorrimento lento, troppo, delle scene, il risultato voluto però è ottenuto: l'ansia cresce con quella sensazione di "inevitabile"che spesso l'accompagna. Un film sicuramente da vedere per rendersi conto come lo Stato, che aiuta poco le famiglie, le distrugge completamente quando si spezzano non offrendo alcun sostegno alle parti, entrambi deboli, creando povertà e abbandono.
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joecondor
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venerdì 14 settembre 2012
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bel film ...grande mastandrea
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Un grande Valerio Mastandrea...ottima Bobulova ,,,bel film con occhio attento di Di Matteo
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joecondor
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venerdì 14 settembre 2012
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un grande mastandrea...meriterebbe l'oscar
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Bel film,attualissimo,amaro degna controrisposta drammatica al bel film comico dello scorso anno di Verdone.
Realtà amara,tutto reale...bei dialoghi e silenzi...sceneggiatura ottima...Di Matteo scava bene e la storia fà male...
Bobulova e comprimari da Casagrande in poi sono in parte...ma menzione speciale è il grande lavoro artistico di Valerio Mastandrea eccezionale nel dipingere con le sfumature giuste un personaggio vero...
Assolutamente da non perdere e...Mastandrea meriterebbe un'Oscar..
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