beppe baiocchi
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sabato 26 gennaio 2013
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il volo di un uomo in caduta libera
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Ore 7:15 AM, una stanza di albergo, Whip Whitaker (Danzel Washington) si sveglia dopo una sbronza in compagnia di una hostess.Whip è un pilota di linea, forse uno dei migliori piloti che ci siano. Alle 9:00 AM Whip avrà un volo per Atlanta, un volo all'apparenza semplice per lui, ma un guasto farà cadere l'aereo, e anche se Whip riuscirà a salvare quasi tutti i passeggeri. Whip Whitaker è un eroe. Ma ogni eroe ha i suoi lati oscuri. Infatti la dipendenza da alcool gli porterà non pochi problemi, non tanto dal punto di vista legale, ma da quello personale.
E' questo il punto centrale di Flight il nuovo film di Robert Zemeckis (Ritorno al futuro, Forrest Gump).
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Ore 7:15 AM, una stanza di albergo, Whip Whitaker (Danzel Washington) si sveglia dopo una sbronza in compagnia di una hostess.Whip è un pilota di linea, forse uno dei migliori piloti che ci siano. Alle 9:00 AM Whip avrà un volo per Atlanta, un volo all'apparenza semplice per lui, ma un guasto farà cadere l'aereo, e anche se Whip riuscirà a salvare quasi tutti i passeggeri. Whip Whitaker è un eroe. Ma ogni eroe ha i suoi lati oscuri. Infatti la dipendenza da alcool gli porterà non pochi problemi, non tanto dal punto di vista legale, ma da quello personale.
E' questo il punto centrale di Flight il nuovo film di Robert Zemeckis (Ritorno al futuro, Forrest Gump). Il rapporto tra uomo è vizio, l'incapacità di un uomo a risolvere il proprio problema, il suo cammino di redenzione. Il regista fa capire come l'uomo è incapace da solo a risolvere le situazioni della vità.Pone luce inoltre sul fatto che tutto accade per uno scopo, difatti costante è il rapporto con la spiritualità, con il divino, mostrando Dio come un burattinaio che muove i fili del mondo per un obbiettivo ben preciso.Ogni azione, ogni situazione è necessaria per aiutare il protagonista a cambiare, a voltare pagina, a volare libero con i propri problemi alle spalle pagando però, se necessario, le conseguenze delle proprie azioni.
Inattaccabile la parte tecnica. Zemeckis dietro la macchina da presa ci ha sempre saputo fare. Ripropone qui il disastro aereo già visto in Cast Away, ma lo rende più realistico ma non meno spettacolare. Le inquadrature sempre giuste, ritmo che nonostante scenda nella seconda parte non stufa lo spettatore e fa passare 2 ore e più di film come se fosse nulla.
Gli attori sono tutti bravi, chiaramente tutto è incentrato sulla figura del protagonista e del suo rapporto con la bottiglia e Danzel Washington si comporta bene, ma è tutto più semplice se ad avere come protagonista hai un due volte premio oscar.I personaggi di contorno (chi più chi meno) sono tutti ben caratterizzati e ben recitati (John Goodman su tutti che strapperà non poche risate allo spettatore). Belle anche le musiche, nonostante sia stata fatta la scelta più semplice, quella di mettere solo pezzi molto famosi degli anni 60-70, però decisamente gradevoli.
Sembra un film perfetto, purtroppo però ha i suoi lati negativi. Per chi come me che segue Zemeckis da tempo si sarà stufato della scelta del regista di proporre sempre film dal messaggio iperbuonista e moralista (e inutile che cito i film perchè sono TUTTI così) non riuscendo però totalmente nell'intento poichè per quanto il messaggio sia positivo non riesce ad essere così efficace come in altri suoi film (Forrest Gump su tutti). A mio avviso è anche attaccabile la sua visione della spiritualità che però non intacca assolutamente la qualità del film che è comunque un film da vedere con tutta la famiglia, come ogni film di Zemeckis oltretutto.
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owanone
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domenica 13 gennaio 2013
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il comandante guida ubriaco
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Potremo definire questo film come un 'one man show'in quanto ruota quasi esclusivamente sul personaggio del comandante beone interpretato da Denzel Washington. In pratica è un film sull'alcolismo e l'unica domanda che lo spettatore si pone è se Whip Withaker (il protagonista) riuscirà a riscattarsi oppure meno dalla sua condizione. Detto questo come può un film reggere solo su questo punto? Intanto si parte con la scena spettacolare dell'incidente aereo provocato da un guasto tecnico con il mezzo guidato a rovescio. Per proseguire poi con la curiosità di capire se l'ubriachezza del comandante verrà fuori nell'inchiesta e se il suo atto eroico sarà sufficiente a soprassedere sulla sua condizione di pilota civile alcolizzato.
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Potremo definire questo film come un 'one man show'in quanto ruota quasi esclusivamente sul personaggio del comandante beone interpretato da Denzel Washington. In pratica è un film sull'alcolismo e l'unica domanda che lo spettatore si pone è se Whip Withaker (il protagonista) riuscirà a riscattarsi oppure meno dalla sua condizione. Detto questo come può un film reggere solo su questo punto? Intanto si parte con la scena spettacolare dell'incidente aereo provocato da un guasto tecnico con il mezzo guidato a rovescio. Per proseguire poi con la curiosità di capire se l'ubriachezza del comandante verrà fuori nell'inchiesta e se il suo atto eroico sarà sufficiente a soprassedere sulla sua condizione di pilota civile alcolizzato. Ma man mano che ci si addentra nella storia emerge il vero filo conduttore, la condizione di Whip e se ci sarà riscatto alla luce del suo gesto eroico e del fatto che è scampato alla morte. DW è perfetto nella parte di Whip riuscendo a mantenere lo spettatore in tensione fino alla fine del film perchè ogni volta che si presenta una occasione di redenzione lui la getta. E quando pensi che la faccenda è chiusa invece ........ Tuttavia seppur ottima l'interpretazione di DW la definerei 'di maniera', quello stile di un attore arrivato che potrebbe recitare qualsiasi personaggio quasi sempre allo stesso modo. In questo film DW non ha picchi recitativi ma segue una linea mediana per tutto il film. Alla fine sorge spontanea la domanda: ma se anzichè un comandante eroico e un ambientazione 'aerea' il protagonista fosse stato un impiegato in un contesto ordinario? Ebbene è per questo che andiamo al cinema per vedere storie fuori dall'ordinario.
Concludendo dico che è un film da vedere, ottimo regista, ottimo protagonista, ottimo copione per mandare avanti una trama non eccezionale. Mi rallegro infine del ritorno di Zemeckis alla direzione di film 'veri' dopo gli ultimi dedicati all'animazione.
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ashtray_bliss
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domenica 20 gennaio 2013
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ΚΑΤΑ ΤΟΝ ΔΑΙΜΟΝΑ ΕΑΥΤΟΥ
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Flight e' un film potente, una pellicola carica di sentimenti ed emozioni che riesce sin da subito a travolgere lo spettatore nella psiche del protagonista, Whip Whitaker. Riesce a travolgere lo spettatore mostradogli un personaggio che per quanto abile, intelligente e che si rende adirittura un eroe nonostante cio' e' costantemente divorato dai suoi demoni interiori e dalle sue debolezze alle quali non sa resistere. Tali l'alcolismo e la droga.
Cosi partendo da quello che doveva essere un volo ordinario e di routine, come la giornata dello stesso Whip, ci si ritrova davanti ad un vero e' proprio evento drammatico quanto catalitico che avra' un impatto forte, anche se non immediato, su Whip stesso.
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Flight e' un film potente, una pellicola carica di sentimenti ed emozioni che riesce sin da subito a travolgere lo spettatore nella psiche del protagonista, Whip Whitaker. Riesce a travolgere lo spettatore mostradogli un personaggio che per quanto abile, intelligente e che si rende adirittura un eroe nonostante cio' e' costantemente divorato dai suoi demoni interiori e dalle sue debolezze alle quali non sa resistere. Tali l'alcolismo e la droga.
Cosi partendo da quello che doveva essere un volo ordinario e di routine, come la giornata dello stesso Whip, ci si ritrova davanti ad un vero e' proprio evento drammatico quanto catalitico che avra' un impatto forte, anche se non immediato, su Whip stesso. Il veivolo da lui comandato affronta immediatamente dopo il decollo delle brusche e violente turbolenze che pero' sembrano non avere un grosso impatto sul resto del volo, il quale pero' andra' incontro ad un fatidico destino: per via di vari problemi tecnici, l'aeromobile non riesce ad eseguire un normale atteraggio e inizia a perdere quota e cadere in picchiata. Sull'areo si scatena il panico piu totale, mentre il comandante e' l'unico che riesce a mantenere un elevatissimo autocontrollo e riesce ad inventarsi una manovra che seppur azzardata permettera' all'aeromobile di arrestare la velocita' di caduta: la manovra di rollio. Alla fine il veivolo si schiantera a terra ma il numero delle vittime e' fortunatamente contenuto: 6/108. Ma proprio da quel esatto istante la vita di Whip avra' una svolta irreversibile. Dapprima e' celebrato come un eroe, ma immediatamente dopo subentrano i test tossicologici e l'indagine federale eseguita dalla compagnia aerea. E li inizia il vero calvario che Whip deve affrontare: il resoconto della sua dipendenza da alcol e droghe e una indagine federale in grado di mandarlo in carcere a vita.
Subito i suoi legali faranno in modo di nascondere alla stampa alle indagini il dettaglio che Whip era ubriaco mentre guidava l'aereo ma la realta' di Whip e' ben diversa. Tutti i demoni di Whip vengono a galla e dopo il suo rilascio dall'ospedale, l'uomo piomba in un incontrollabile vertice di autodistruzione, tramite l'esagerata assunzione di alcol. Nemmeno la sua relazione con una giovane ex tossica riesce a staccarlo dal suo vizio.
Ormai solo, senza aver conservato alcun rapporto con la ex moglie e con suo figlio, e dopo essere stato abbandonato anche da Nicole (la ragazza con la quale tentava di ricostruirsi una vita) passa le sue giornate a bere e pensare al catastrofico evento e visitare parenti delle vittime e persino il suo co-pilota di quel fatidico volo. Mentre il giorno della udienza si avvicina, Whip, incoraggiato dai suoi legali e amici tentera' di disintossicarsi ma fallisce proprio la notte prima della udienza. Il giorno seguente, rimesso in sesto grazie alla cocaina, si presentera' a testimoniare il falso ma crollera quando si tratta di testimoniare il falso riguardo una hostess, Katarina, con un passato da alcolista. Whip dovrebbe semplicemente incolpare la ragazza di aver bevuto le due mini vodke (ritrovate nell'immondizia dell aereo) eppure, sapendo che lei ha perso la vita per salvare un bambino tra i passeggeri, Whip crollera testimoniando che ha sempre avuto problemi di dipendenza, che era sotto effetto di alcol e stupefacenti il giorno del volo e anche quella mattina stessa. Alla fine, verra' incarcerato e condannato a 5 anni perche' appunto "ha tradito la pubblica fiducia" ma in compenso ritrovera' se stesso e la fiducia (e ammirazione) del proprio figlio.
La cosa notevole della pellicola di Zemechis e' proprio il fatto che riesce a mettere in evidenza le due nature opposte dell'uomo: L'uomo eroe versus l'uomo prigioniero dei propri demoni. Da un lato, l'uomo sicuro di se stesso e affermato sul luogo di lavoro ma anche l'uomo emarginato dalla sua stessa famiglia (moglie e figlio) e l'uomo incapace di relazionarsi con chi gli sta attorno (Nicole, l'amico e l'avvocato).
Quindi Zecmechis mette sotto la luce dei riflettori cinematografici le due nature contrastanti dell'essere umano, e in questo caso pone anche una domanda morale: Come si dovrebbe comportare la societa' di fronte ad un individuo come Whip? Bisogna saper accoglierlo solo come un eroe ? O condannarlo come un assassino ed un traditore della pubblica fiducia?
Ma la vera missione del film e' quella di dar risalto ai demoni interiori di ognuno di noi, i demoni piu' profondi dell'animo umano e di quali conseguenze si e' responsabili quando questi demoni interiori prendono il sopravvento su ognuno di noi. Si tratta insomma di un film altamente introspettivo.
Altri simbolismi particolarmente notabili all'interno del film sono quelli della ascesa e della caduta sia a livello pubblico e interattivo (Whip viene prima considerato un eroe e poi giudicato come un criminale) che sul piano psicologico personale (Whip si sentiva affermato e sicuro quando assumeva droga e alcol mentre dopo lo fa per colmare un vuoto interiore). Il senso di colpa e la consapevolezza di essere degli eroi, la voglia di riscattarsi mista a quella di arrendersi alle proprie debolezze.
Magistralmente diretto e interpretato, con una sequenza lunga e adrenalinica quale la scena della caduta dell'aereo, il film e' un viaggio nelle viscere e contraddizioni della psiche umana. Un capolavoro assoluto. Imperdibile.
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(di ashtray_bliss)
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[+] eroe vs uomo prigioniero dei propri demoni?ma dove
(di beppe baiocchi)
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federick supertramp
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lunedì 28 gennaio 2013
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toccare il fondo, per tornare a essere libero.
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Il regista di "Forrest Gump" e "Cast Away" torna dietro la cinepresa con un film originale dalle molteplici e difficili letture. "Flight ", appunto, ci porta direttamente dietro la prospettiva del protagonista, emozionandoci in tutta la sua drammaticità. Infatti la pellicola gira tutta intorno a un magistrale Denzel Washinton, che grazie alla sua prova trasmette sentimenti veri e drammatici. Girato in maniera eccellente è soprattutto grazie alla sceneggiuatura però che il film riesce a appassionare e dividere il pubblico. Sì, proprio dividere, perchè il comandante Whip Whitaker è da assolvere o candannare? è un eroe che ha salvato la vita a un centinaio di persone o è uno squilibrato alcolista che ha messo in pericolo la vita di molti innocenti?.
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Il regista di "Forrest Gump" e "Cast Away" torna dietro la cinepresa con un film originale dalle molteplici e difficili letture. "Flight ", appunto, ci porta direttamente dietro la prospettiva del protagonista, emozionandoci in tutta la sua drammaticità. Infatti la pellicola gira tutta intorno a un magistrale Denzel Washinton, che grazie alla sua prova trasmette sentimenti veri e drammatici. Girato in maniera eccellente è soprattutto grazie alla sceneggiuatura però che il film riesce a appassionare e dividere il pubblico. Sì, proprio dividere, perchè il comandante Whip Whitaker è da assolvere o candannare? è un eroe che ha salvato la vita a un centinaio di persone o è uno squilibrato alcolista che ha messo in pericolo la vita di molti innocenti?...questo è proprio l'interrogativo che vuole lasciarci l'autore. Il finale(scontato), invece, mi ha lasciato l'amaro in bocca per la sua ammissione di colpevolezza e il suo moralismo un pò troppo eccessivo nel discorso ai compagni di carcere. Credo che una sua assoluzione e un suo ritorno alla vita quotidiana avrebbe lasciato maggiore spazio al giudizio dell'eccentrico comandante Whip Whitaker.
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donni romani
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lunedì 21 gennaio 2013
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denzel washington contro l'alcolismo
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Le prima inquadrature del film, con Denzel Washington che si alza dal letto, beve un drink e sniffa cocaina è indizio più che palese della tematica - unica nonostante alcune pur importanti digressioni - del nuovo film di Zemeckis che ci trascina in un vortice di azioni e reazioni per due ore e un quarto nel seguire le vicende di Whip Whitaker, pilota di linea con dipendenza da alcool e droga.
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Le prima inquadrature del film, con Denzel Washington che si alza dal letto, beve un drink e sniffa cocaina è indizio più che palese della tematica - unica nonostante alcune pur importanti digressioni - del nuovo film di Zemeckis che ci trascina in un vortice di azioni e reazioni per due ore e un quarto nel seguire le vicende di Whip Whitaker, pilota di linea con dipendenza da alcool e droga. Nel primo quarto d'ora il film è un perfetto disaster movie, con Whip che pilota nel mezzo di una tempesta e all'improvviso si trova a gestire un guasto tecnico che lo costringe ad una manovra tanto azzardata quanto vincente (rovesciare l'aereo e atterrare lontano dalla città di Atlanta). Celebrato come eroe dai media mondiali - solo sei sono state le vittime grazie alla sua perizia - Whip giace contuso in ospedale e apprende che il suo esame tossicologico è risultato positivo - cosa che non lo stupisce ovviamente - e che probabilmente verrà processato per questo, tanto più che alla compagnia aerea non sembra vero di poter concentrare l'attenzione sul pilota e sviarla dalle proprie responsabilità sui pezzi malfunzionanti dell'aereo. Un collega e amico gli procurerà un avvocato che cercherà di far escludere l'esame tossicologico dal processo per alcuni vizi formali e Whip si avvia ad affrontare l'indagine dell'NTSB - la commissione di controllo degli incidenti aerei - trasferendosi nella casa di campagna del padre morto da poco per evitare i fotoreporter appostati davanti alla sua casa. Lì cercherà di curare le sue ferite fisiche ma soprattutto affronterà la sua dipendenza, con gli inevitabili fallimenti, con scatti d'ira, con propositi e promesse regolarmente infranti e rimpianti che bruciano l'anima. In questo percorso lo affianca Nicole, fotografa tossicodipendente conosciuta in ospedale, che inizialmente andrà a vivere con Whip ma che si allontanerà a causa delle continue ricadute di lui. Le ultime scene, in albergo la sera prima del processo, e in tribunale il giorno dopo sono decisamente le più elettriche, le più intense, le più convincenti. Tutto il percorso precedente, seppure ben recitato, ben diretto e ben scritto, è forse un po' troppo prevedibile e lento per appassionare fino in fondo, anche se la sensazione di film "old style" ha un suo fascino. L'idea di mantenere costantemente Whip sul bordo del baratro non è certo nuova, ma Washington padroneggia con disinvolta pigrizia il suo personaggio, concedendo pochi sguardi e pochi gesti, ma suscita comunque empatia e si riscatta in finale assumendosi le proprie responsabilità e affrontando le conseguenze del proprio alcolismo, riuscendo così a recuperare il rapporto con il figlio abbandonato anni prima e con Nicole. Non si può negare che "Flight" sia un film che , sia pure nella sua esagerata lunghezza, si segue piacevolmente, capace come è di passare con disinvoltura dalle scene d'azione dell'aereo che precipita a quelle serrate di interrogatorio processuale passando per gli svenimenti alcolici, ma quando in finale il figlio di Whip rivela al padre che, dovendo scrivere un tema sulla persona più interessante che abbia mai conosciuto, ha deciso di incentrarlo sulla figura dell'ex alcolista ci si chiede - forse ingenuamente nel retorico mondo cinematografico - perchè un pilota dedito al bere che alla fine si disintossica debba essere tanto interessante, al di là del fatto che lo interpreta il sempre carismatico e affascinante, seppure un po' troppo appesantito al giro vita, Denzel Washington.
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tonysamperi
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domenica 3 febbraio 2013
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mentire al limite
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SULLA SCENEGGIATURA :
Sulla sceneggiatura:
Dopo 12 anni (da Cast Away del 2000) Robert Zemeckis ritorna sul suo genere per eccellenza: il film drammatico.
"Flight" è la storia di un pilota: Whip Whitaker.
Sicuramente non è un film facile, né leggero. Infatti dopo i primi minuti in cui (pur sapendo già che il protagonista sopravvivrà) la tensione raggiunge il culmine, durante le scene dell'incidente che a mio avviso sono state dirette in grande stile, il film si incentra sull'analisi morale del protagonista.
Whip è un personaggio con un problema di alcolismo. Conscio della sua grande esperienza di pilota, Whip continua la sua vita, finché un incidente aereo non lo costringe a fare i conti con se stesso.
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SULLA SCENEGGIATURA :
Sulla sceneggiatura:
Dopo 12 anni (da Cast Away del 2000) Robert Zemeckis ritorna sul suo genere per eccellenza: il film drammatico.
"Flight" è la storia di un pilota: Whip Whitaker.
Sicuramente non è un film facile, né leggero. Infatti dopo i primi minuti in cui (pur sapendo già che il protagonista sopravvivrà) la tensione raggiunge il culmine, durante le scene dell'incidente che a mio avviso sono state dirette in grande stile, il film si incentra sull'analisi morale del protagonista.
Whip è un personaggio con un problema di alcolismo. Conscio della sua grande esperienza di pilota, Whip continua la sua vita, finché un incidente aereo non lo costringe a fare i conti con se stesso. Infatti nonostante la manovra eroica gli consenta di salvare 96 vite su 102, il comandante sarà sotto i riflettori della NTSB, l'agenzia federale che indaga sull'incidente. Convinto di bere per scelta e arrogante per la sua abilità ai comandi, si lascia corrodere dal vizio. Ma non è tanto l'alcool, quanto il mentire a chi gli sta intorno che lentamente soffoca la sua coscienza.
Dal momento dell'incidente al pilota sono fornite diverse chance per cercare di risolvere il suo problema: ha infatti l'occasione di mettersi a confronto con Nicole, una donna con problemi di droga.
Ma dove lei vuole realmente cambiare, lui persiste nella sua condizione. Ma ad un certo punto il problema diventa così grave che dopo un piccolo tentativo di restare sobrio per l'udienza, ad una sola notte di distanza, Whip fallisce miseramente, raggiungendo così il punto limite, oltre il quale la sua coscienza non può andare. È solo allora che la morale ha il sopravvento. E solo pagare il debito con la giustizia può redimere Whip.
Eppure il film non si risolve: la battuta finale alla domanda del figlio "Chi sei?": "Bella domanda".
Bella anche la parte originale della colonna sonora, composta puntualmente da Alan Silvestri.
SUL CAST:
Denzel Washington si conferma il grande attore che è già venuto fuori da numerose pellicole fatte negli anni passati, la sua interpretazione è fenomenale con una meticolosa attenzione ai dettagli.
Gli altri attori, quali Bruce Greenwood, Don Cheadle, Kelly Reilly e John Goodman sicuramente si inseriscono perfettamente, prendendo parte attiva nella storia.
SUL DOPPIAGGIO:
Uno dei migliori doppiatori in circolazione, Francesco Pannofino doppia Washington, come sempre in modo impeccabile, rendendolo a mio avviso forse meglio che in lingua originale.
Tra gli altri segnalerei Angelo Maggi (Che doppia il Tony Stark di Robert Downey Jr.) al doppiaggio di Greenwood.
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(di opidum)
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grisarobe
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venerdì 25 gennaio 2013
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l'eroe della porta accanto....
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Abbandonato (finalmente) il mondo dell'animazione (polar espress, a christmas Carol) Zemeckis torna dietro la macchina da presa con "FLIGHT", film candidato a 2 premi Oscar. "Flight" È la storia del comandante whip whitaker, un esperto pilota di aerei che durante un'apparentemente tranquillo volo di routine dovrà mettere subito in gioco tutte le proprie abilità prima per superare una turbolenza più intensa del previsto e poi per una grave avaria che porterà l'aereo a perdere improvvisamente quota, fino a costringerlo a compiere una manovra acrobatica per cercare di salvare l'equipaggio.
Se l'incipit del film è una sequenza di azione e suspance a bordo del jet, il resto della trama si sviluppa quasi interamente sull'introspezione nella vita privata di whitaker e sulla sua dipendenza dall'alcol e dalla droga.
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Abbandonato (finalmente) il mondo dell'animazione (polar espress, a christmas Carol) Zemeckis torna dietro la macchina da presa con "FLIGHT", film candidato a 2 premi Oscar. "Flight" È la storia del comandante whip whitaker, un esperto pilota di aerei che durante un'apparentemente tranquillo volo di routine dovrà mettere subito in gioco tutte le proprie abilità prima per superare una turbolenza più intensa del previsto e poi per una grave avaria che porterà l'aereo a perdere improvvisamente quota, fino a costringerlo a compiere una manovra acrobatica per cercare di salvare l'equipaggio.
Se l'incipit del film è una sequenza di azione e suspance a bordo del jet, il resto della trama si sviluppa quasi interamente sull'introspezione nella vita privata di whitaker e sulla sua dipendenza dall'alcol e dalla droga. La pellicola in questo tratto rallenta bruscamente fino a rasentare "la sonnolenza" .in queste sequenze infatti il protagonista dimostra di non aver nulla dell'eroe, qual è dipinto per aver salvato la maggior parte delle vite, ma evidenzia tutti i suoi limiti e le sue debolezze, fatte di sonore bevute, qualche tirata di coca e un rapporto ormai in crisi da anni con l'ex moglie e il figlio.
Se la fotografia e l'ottima interpretazione di denzel Washington, supportati dall'ottima regia di zemeckis sono i punti di forza del film, il punto dolente risulta essere la sceneggiatura che si regge quasi unicamente sulla domanda se il comandante whitaker riuscirà a riscattarsi o meno dalla sua condizione (e salvarsi dal processo a suo carico accusato di aver bevuto e fatto uso di droghe prima e durante il volo).
Anni dopo cast away, che racconta la solitudine di un uomo naufragato su un'isola deserta dopo un incidente aereo, zemeckis torna sul tema della solitudine (qui) assoluta di un uomo prigioniero dei suoi vizi e delle sue dipendenze, nonostante le tante persone intorno che cercano di aiutarlo.
Tutto sommatola trama si riprende nell'emozionante monologo e sequenza finale, che riscatta la parte centrale per alcuni momenti troppo lenta, e chiarisce una volta per tutte il messaggio (di redenzione, di scelta, del diritto a sfruttare liberamente una seconda possibilità)del film.
Merita di essere visto.
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(di antonio montefalcone)
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loveforcinema
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martedì 29 gennaio 2013
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la caduta (libera) degli dei
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Incredibile l' abilità del regista di esprimere le profonde emozioni di questo "volo in caduta libera" di Denzel Washington, da eroe quasi divino ad ultimo tra gli uomini. Solo, emarginato ed isolato, anzi autoisolato, per colpa di una dipendenza che colpisce milioni di persone in tutto ilmondo, causato spesso proprio da questa Società disillusa. Una dipendenza che, come tale, comporta un enorme fardello di colpe e di penitenze, oltre che fisiche anche morali. Come il martinetto idraulico difettoso dell' aereo che Denzel sta pilotando, così anche in lui qualcosa si rompe, o forse è già rotto da chissà quanto tempo, ed aspetta solo il momento utile per manifestarsi in tutta la sua eccezionale gravità.
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Incredibile l' abilità del regista di esprimere le profonde emozioni di questo "volo in caduta libera" di Denzel Washington, da eroe quasi divino ad ultimo tra gli uomini. Solo, emarginato ed isolato, anzi autoisolato, per colpa di una dipendenza che colpisce milioni di persone in tutto ilmondo, causato spesso proprio da questa Società disillusa. Una dipendenza che, come tale, comporta un enorme fardello di colpe e di penitenze, oltre che fisiche anche morali. Come il martinetto idraulico difettoso dell' aereo che Denzel sta pilotando, così anche in lui qualcosa si rompe, o forse è già rotto da chissà quanto tempo, ed aspetta solo il momento utile per manifestarsi in tutta la sua eccezionale gravità. La vita può essere distrutta in un attimo, lo stesso attimo che precede la gioia di una nuova nascita. Ed in questo caso il regista evidenzia ottimamente la "rinascita" del Denzel pilota, l' ammissione dei propri sbagli di una vita bruciata come l' aereo che guidava, l' espiazione che conduce ad un qualcosa di veramente nuovo e misterioso, non per forza positivo. Zemeckis evidenzia la assoluta casualità del nostro destino. Non c' è nessun progetto scritto, solo una serie di combinazioni del tutto fortuite, che cambiano notevolmente il corso degli eventi e delle vite stesse, arrivando persino a chiedersi: se il pilota fosse stato sobrio in quel momento, avrebbe rischiato una manovra così assurda e complicata che però ha salvato 96 anime, o si sarebbe schiantato al suolo come successo a tutti gli altri piloti che hanno provato successivamente a simulare l' incidente??? Ai posteri l' ardua sentenza...
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alex01
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domenica 20 gennaio 2013
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da vedere
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Un film che comincia al cardiopalma per poi "lasciarsi andare" a toni decisamente piu pacati apposta per scrutare nell'anima del pilota ubriaco cronico con un passo sulla via del non ritorno
Scena memorabile di lui quando si presenta davanti alla commissione .. deciso a ridare dignita a chi e' morto e cercare di lasciare alle spalle la sua "finta" vita a cui prendeva parte
Un film di redenzione dove finalmente per lui trovera' la pace per poi rifarsi (forse) una vita
Se c'e un film che merita e che entra di diritto in uno dei film piu belli del 2013 be' penso che questo sia uno di quelli
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owlofminerva
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domenica 27 gennaio 2013
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il volo di un uomo a terra
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Whip è un pilota di linea, uno di quelli pieni di sé, che si prepara ad affrontare l'ennesima corsa Orlando-Atlanta con una notte insonne in compagnia di una bella hostess, equipe del suo stesso volo.
Un guasto nella struttura dell'aereo trasforma un volo che doveva essere routine in un incubo. Whip Whitaker è costretto a manovre azzardate: rivolta l'aereo per mantenerlo in quota e lo guida a testa in giù, poi lo capovolge di nuovo nel tentativo folle di un atterraggio incolume, a 30.
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Whip è un pilota di linea, uno di quelli pieni di sé, che si prepara ad affrontare l'ennesima corsa Orlando-Atlanta con una notte insonne in compagnia di una bella hostess, equipe del suo stesso volo.
Un guasto nella struttura dell'aereo trasforma un volo che doveva essere routine in un incubo. Whip Whitaker è costretto a manovre azzardate: rivolta l'aereo per mantenerlo in quota e lo guida a testa in giù, poi lo capovolge di nuovo nel tentativo folle di un atterraggio incolume, a 30.000 piedi di altezza evita uno schianto quasi sicuro e atterra, mettendo in salvo 96 persone. 6 morti, di cui 2 dell'equipaggio.
E' un eroe per la stampa e per l'opinione pubblica ma non per la NTSB (National Transportation Safety Board).
Se da una parte le perizie tecniche rivelano la causa meccanica della tragedia e le simulazioni delle condizioni del volo mettono in luce la lucidità del pilota nell'eseguire manovre improbabili quanto impossibili e le sue innegabili doti professionali; dall'altra 2 boccette di vodka ritrovate e a cui poteva avere accesso solo l'equipaggio, a causa della sospensione del servizio bar, tradiscono Whip. In attesa del processo, Whip incontrerà Nicole, tanto diversa da lui: esile, rossa e con le lentiggini ma così vicina, è una tossicodipendente con cui condivide il dramma della dipendenza e di cui si innamora.
Quel volo è una metafora della sua vita, del suo dramma esistenziale, deve planare, reagire, recuperare per tornare a terra, e dà prova di un controllo impossibile, il cui minimo non riesce a mantenere a terra, dove preferisce buttare giù tutto con un sorso netto e una striscia di coca.
Il fattore tempo è il filo conduttore delle pellicole di Robert Zemeckis, il tempo per prepararsi al volo, le manovre per recuperare tempo, il tempo per il processo, il tempo per restare sobrio, il tempo per imparare, rieducarsi e rieducare, il tempo per riscattarsi.
Ma Whip Whitaker è un osso duro, un colosso tanto maestoso quanto solo. Ha alle spalle un matrimonio fallito, un rapporto difficile se non inesistente col figlio e il vizio dell'alcol e della cocaina. Pilota, padre, marito, amante e alcolizzato in un'escalation leggibile a contrario, nasconde sotto uno sguardo altezzoso le sue debolezze e i suoi fallimenti, celati da un paio di occhiali con i quali domina la scena,e una divisa da pilota che è una corazza. Denzel Washington si cimenta in un'interpretazione sfaccettata ma magistralmente resa, per la sesta volta candidato all'oscar.
E dove ci sono vittime c'è bisogno di un colpevole, lui riesce quasi a farla franca, ma la coscienza non fa sconti a nessuno, a un passo dall'assoluzione si condanna e solo così si libera per proteggere la memoria di chi aveva aiutato un bambino ad allacciare le cinture perdendo la vita nella corsa impazzata verso il fondo. Il suo è un atto di responsabilità individuale che ne fa un eroe e che gli consente di dominare la scena anche con la tuta carceraria e senza occhiali. Un uomo affascinante che non hai mai conosciuto.
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