La talpa

Il film, come già molti voi notavano, è più mentale che altro e proprio per questo stupendo. Bisogna seguirlo attentamente per capirlo..Oldaman eccezionale e Firth ormai lanciatissimo, ma lo sapevamo, visto che ci ha già stupiti in a Single Man e The kink's speach. Chi si è annoiato evidentemente non è riuscito ad entrare nell'opera...se non si segue bene ovvio che ci si annoia, ma se si entra nella storia il gioco è fatto. Bella la fotografia, eleganza ad alti livelli e cast fantastico!

Ho visto il film a Rio de Janeiro, a parte il doppiaggio che qui non amo particolarmente, il film mi è piaciuto un sacco. 4 stelle in tutto. 5 stelle per Oldman!

Tomas Alfredson è un genio! E' riuscito a ricreare archeologicamente gli anni 70, e i personaggi della guerra fredda in una mania sì maniacale ma dettagliata ed eccellente. Il film meritava il leone d'oro, ma gli italiani non lo hanno apprezzato. :(

Era uno dei film più attesi da me, e da quando l'ho visto è divenuto uno dei miei film preferiti. La performance minimale di Oldman è straordinariamente elegante e si abbina perfettamente alle atmosfere cupe e oscure del film.

Un grandissimo film, eccellente sotto ogni aspetto... veramente molto intrigante!

"Se si supera l’iniziale percezione di noia e di lentezza che pervade l’opera (seconda del regista svedese Tomas Alfredson), dove solo per arrivare ai titoli di testa passano una decina di minuti, questo film ci dà la possibilità di proiettarci nelle cupe e fumose atmosfere di una Londra anni Settanta. Il panorama è quello della Guerra Fredda. E alle rarefazioni dell’intuito nella ricerca d’indizi, sempre sfuggenti, si aggiunge una fotografia formalmente impeccabile che pare ritrarre i personaggi muoversi come dentro una partita a scacchi. In questo gioco, anche lo spettatore è una pedina di poco vicina alla verità in continua fuga. [+]

"Se si supera l’iniziale percezione di noia e di lentezza che pervade l’opera (seconda del regista svedese Tomas Alfredson), dove solo per arrivare ai titoli di testa passano una decina di minuti, questo film ci dà la possibilità di proiettarci nelle cupe e fumose atmosfere di una Londra anni Settanta. Il panorama è quello della Guerra Fredda. E alle rarefazioni dell’intuito nella ricerca d’indizi, sempre sfuggenti, si aggiunge una fotografia formalmente impeccabile che pare ritrarre i personaggi muoversi come dentro una partita a scacchi. In questo gioco, anche lo spettatore è una pedina di poco vicina alla verità in continua fuga. E paradossalmente gli spazi chiusi si misurano con quelli aperti in una partita che tende verso lo scacco matto. Se nei primi è la luce (a tratti cupa ad altri così forte da risultare rarefatta) ad opporci una visione totale, negli spazi aperti sono i giochi di sguardi e di movimenti a dirigere questa continua sensazione di fuggevolezza. Seppure privo di azione è un film carico di tensioni emotive..."
Questa è la recensione di Duellanti, una delle più famose riviste cinematografiche italiane, io sono completamente d'accordo. [-]

Dal capolavoro di Le Carrè  si passaa quello di Alfredson: che cerca la spia infiltrata e trova il cinema... per farlo, affida all'agente in pensione George Smiley (un Gary Oldman spaziale) una missione affascinante, al tempo stesso improba, dall'ambizione sconfinata: scoprire chi, tra i suoi vecchi colleghi di Circus (nome in codice dei Servizi britannici), sia il doppiogiochista al soldo di Karla (capo dello spionaggio sovietico), diventa il pretesto per dare inizio ad una danza, lenta e inesorabile. Il film è sorretto da un cast fantastico (Colin Firth, Tom Hardy, John Hurt, Toby Jones, Mark Strong, Benedict Cumberbatch, Ciaran Hinds e David Dencik) e da un ottimo lavoro sulle luci (la fotografia è di Hoyte Van Hoytema, sodale di Alfredson), il film è ambientato nel 1973, un anno prima che uscisse La conversazione di Francis Ford Coppola. [+]

Dal capolavoro di Le Carrè  si passaa quello di Alfredson: che cerca la spia infiltrata e trova il cinema... per farlo, affida all'agente in pensione George Smiley (un Gary Oldman spaziale) una missione affascinante, al tempo stesso improba, dall'ambizione sconfinata: scoprire chi, tra i suoi vecchi colleghi di Circus (nome in codice dei Servizi britannici), sia il doppiogiochista al soldo di Karla (capo dello spionaggio sovietico), diventa il pretesto per dare inizio ad una danza, lenta e inesorabile. Il film è sorretto da un cast fantastico (Colin Firth, Tom Hardy, John Hurt, Toby Jones, Mark Strong, Benedict Cumberbatch, Ciaran Hinds e David Dencik) e da un ottimo lavoro sulle luci (la fotografia è di Hoyte Van Hoytema, sodale di Alfredson), il film è ambientato nel 1973, un anno prima che uscisse La conversazione di Francis Ford Coppola. Con il quale ha più di una semplice affinità: a buon intenditor, poche parole.

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Un capolavoro inglese, con un'ottima interpretazione di Oldman. Colin Firth è magnifico nell'interpretare il suo personaggio all'interno del film... del resto, si tratta di un grandissimo cast!

La talpa è un bel film con un cast stellare, un'ottima regia e una sceneggiatura perfetta...

Gary Oldman torna protagonista assoluto nei panni di George Smiley, una figura che sta all’opposto dei vari Bond. Quello creato dalla penna di Le Carré é un antieroe che si prende tanto tempo per pensare prima di agire, guidandoci all’interno di questo mondo e facendo uso di due armi: la calma e la mente con cui decifra i suoi interlocutori. E la prova dell’attore britannico è impeccabile, specialmente quando deve rappresentare il conflitto tra il soldato al servizio di Sua Maestà e uomo malinconico afflitto da una moglie fedifraga. La nostalgia è l’altro grande tema del film: nella Guerra Fredda ogni certezza è stata infettata dal dubbio, tutto è grigio e l'integrità è ormai storia vecchia. [+]

Gary Oldman torna protagonista assoluto nei panni di George Smiley, una figura che sta all’opposto dei vari Bond. Quello creato dalla penna di Le Carré é un antieroe che si prende tanto tempo per pensare prima di agire, guidandoci all’interno di questo mondo e facendo uso di due armi: la calma e la mente con cui decifra i suoi interlocutori. E la prova dell’attore britannico è impeccabile, specialmente quando deve rappresentare il conflitto tra il soldato al servizio di Sua Maestà e uomo malinconico afflitto da una moglie fedifraga. La nostalgia è l’altro grande tema del film: nella Guerra Fredda ogni certezza è stata infettata dal dubbio, tutto è grigio e l'integrità è ormai storia vecchia. Tutti i protagonisti rimpiangono l’epoca del secondo conflitto mondiale, quando ogni schieramento era chiarissimo.
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