Titolo originale Tinker Tailor Soldier Spy.
Spionaggio,
durata 127 min.
- Gran Bretagna, Francia, Germania 2011.
- Medusa
uscita venerdì 13gennaio 2012.
MYMONETROLa talpa
valutazione media:
3,87
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Il film rivelazione dell'anno. Oldman ha ricevuto la sua prima nomination agli Oscar dopo 25 anni di carriera in cui ha vinto 2 BAFTA, 2 EMPIRE, 1 SCREAM, 2 PEOPLE COICHE, 2 LONDON FILM, 1 SATURN ecc...
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Alfredson non si smentisce mai... di nuovo un altro capolavoro! Dopo il suo horror originalissimo dirige magistralmente questo intenso thriller basato su un bestseller di John Le Carré, considerato oggi <> (Newsweek). Geniale la scenografia di Maria Djurkovic, che ha vinto il premio BIFA, il London Film Critics e il Cadet Award; e la sceneggiatura di Bridget O'Connor e Peter Straughan che ha vinto numerosissimi premi in tutto il mondo: il premio BAFTA, il premio Richard Attenborough, il Robert Film Award oltre che essere nominata agli Oscar.
Stellare il cast, considerato uno dei migliori dell'anno. Fra gli attori spiccano John Hurt, per la sua strepitosa interpretazione di Controllo (il capo dei servizi segreti), e soprattutto Gary Oldman che con il suo "Smiley" diventa la spia perfetta e riceve la sua prima nomination agli Oscar.
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Alfredson non si smentisce mai... di nuovo un altro capolavoro! Dopo il suo horror originalissimo dirige magistralmente questo intenso thriller basato su un bestseller di John Le Carré, considerato oggi <> (Newsweek). Geniale la scenografia di Maria Djurkovic, che ha vinto il premio BIFA, il London Film Critics e il Cadet Award; e la sceneggiatura di Bridget O'Connor e Peter Straughan che ha vinto numerosissimi premi in tutto il mondo: il premio BAFTA, il premio Richard Attenborough, il Robert Film Award oltre che essere nominata agli Oscar.
Stellare il cast, considerato uno dei migliori dell'anno. Fra gli attori spiccano John Hurt, per la sua strepitosa interpretazione di Controllo (il capo dei servizi segreti), e soprattutto Gary Oldman che con il suo "Smiley" diventa la spia perfetta e riceve la sua prima nomination agli Oscar...
Spero di poter vedere il sequel!
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Classico film di produzione anglosassone, che storicamente ha sempre amato spie e agenti segreti. LeCarre, autore del romanzo omonimo del 1974, è uno degli esponenti di spicco del genere, soprattutto in quegli anni, per cui il binomio è azzeccatissimo. E' un conspiracy drama ambientato durante gli anni della guerra fredda con atmosfere e intrighi dal gusto old style. La storia gira intorno alla ricerca di un infiltrato del KGB all'interno delle proprie fila, da parte dei servizi segreti inglesi, con il pregio di sviluppare un gioco delle parti sottilissimo, quasi impalpabile, in cui ogni minimo gesto, cenno o incertezza può essere preso come un indizio. La confezione è elegante e la struttura complessa e sofisticata, il tutto è celato dietro una sottilissima pellicola che separa i rapporti personali da quelli professionali dei protagonisti, che sono si schierati dalla stessa parte ma al soldo di opposte fazioni e il risultato è molto intimo e affascinante.
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Classico film di produzione anglosassone, che storicamente ha sempre amato spie e agenti segreti. LeCarre, autore del romanzo omonimo del 1974, è uno degli esponenti di spicco del genere, soprattutto in quegli anni, per cui il binomio è azzeccatissimo. E' un conspiracy drama ambientato durante gli anni della guerra fredda con atmosfere e intrighi dal gusto old style. La storia gira intorno alla ricerca di un infiltrato del KGB all'interno delle proprie fila, da parte dei servizi segreti inglesi, con il pregio di sviluppare un gioco delle parti sottilissimo, quasi impalpabile, in cui ogni minimo gesto, cenno o incertezza può essere preso come un indizio. La confezione è elegante e la struttura complessa e sofisticata, il tutto è celato dietro una sottilissima pellicola che separa i rapporti personali da quelli professionali dei protagonisti, che sono si schierati dalla stessa parte ma al soldo di opposte fazioni e il risultato è molto intimo e affascinante. Oldman è superbo nel suo garbo, appare perfetto così anonimo da voler apparire passivo e assuefatto al grigiore generale (qui si esalta una meravigliosa fotografia!), ascoltatore e osservatore, l'ormai ex miglior attore mai candidato a un Oscar (visto che nel 2012 la candidatura c'è stata e senza far demagogia è un mezzo scandalo che non l'abbia vinto con questa interpretazione). Lo stile di alfredson è sospeso, rarefatto, rallentato, nebuloso e piuttosto vintage, favorito dalla bellissima e già citata fotografia di Hoyte Van Hoytema. Il gusto del regista per atmosfere e dettagli è funzionale al racconto: travolge lo spettatore di doppi giochi, tradimenti, violenza visiva cruda e un realismo spaventoso, vivide atmosfere da guerra fredda. Caste e regia piacciono da morire, elevano e illuminano un film che procede a strappi e singhiozzi, che appare come un luogo letterale più che reale e in cui le tante sottotrame sono gestite con un pò di impaccio vista la mole del racconto originale. Quindi grandi atmosfere, laconiche e strepitose prove d'attore, qualche colpo al cuore che fa male poichè isolato e sottolineato da una messa in scena particolarmente controllata. Chi si aspetta azione, ritmo e James Bond cerchi altrove, questo è un classico film di spionaggio ragionato, al massimo si possono trovare icone di un mondo che col passare di generazioni e ideologie sono state soppiantate e del tutto dimenticate.
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Detto che la versione TV prodotta nel 1979 dalla BBC è inarrivabile - Sir Alec Guinness nel ruolo di George Smiley, sette puntate per due preziosi DVD - Tomas Alfredson è bravo nel riassumere per il cinema la celebre spy-story scritta da John Le Carré e ispirata alla vicenda dell’agente doppiogiochista Kim Philby (nella quale rimase coinvolto e sconfitto lo stesso autore): suspense sottintesa ma incessante, groviglio narrativo attendibile e avvincente, cast superbo. Gary Oldman magistrale nel dosare le espressioni col contagocce ... la spia più scaltra è quella più impenetrabile. L'Oscar 2012 negato a Gary Oldman è uno scandalo.
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Detto che la versione TV prodotta nel 1979 dalla BBC è inarrivabile - Sir Alec Guinness nel ruolo di George Smiley, sette puntate per due preziosi DVD - Tomas Alfredson è bravo nel riassumere per il cinema la celebre spy-story scritta da John Le Carré e ispirata alla vicenda dell’agente doppiogiochista Kim Philby (nella quale rimase coinvolto e sconfitto lo stesso autore): suspense sottintesa ma incessante, groviglio narrativo attendibile e avvincente, cast superbo. Gary Oldman magistrale nel dosare le espressioni col contagocce ... la spia più scaltra è quella più impenetrabile. L'Oscar 2012 negato a Gary Oldman è uno scandalo. VOTO: 8 [-]
[+] non lo avrebbero mai premiato... (di hollyver07)[ - ] non lo avrebbero mai premiato...
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Dispiaciuto per il fatto che il film non abbia vinto alcun oscar... scrivo che in ogni caso il film è un capolavoro, sia per la fotografia... sia per il cast che per il resto! Congratulazioni al regista svedese!
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Non sembra vero che il regista del capolavoro 'Lasciami entrare' abbia sfornato un tale ammasso di noia. Più di due ore di immenso vuoto che non lasciano nulla allo spettatore, facendolo assistere ad una 'storia' incasinata, con cose apparentemente messe a caso e, cosa peggiore, narcolettica. Gli interpreti sono impeccabili, ma al servizio di un prodotto pessimo e anticinematografico, finanziato con milioni di dollari e troppo sopravvalutato. Non si è ancora capito perchè il film sia stato premiato ai Bafta Awards o perchè abbia ricevuto nomination ovunque. Parole, parole e parole (a vanvera): eco il vero contenuto di questa cosa melensa adatta a spettatori masochisti (che, ahimè, si renderanno conto di esserlo solo a film già iniziato).
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Non sembra vero che il regista del capolavoro 'Lasciami entrare' abbia sfornato un tale ammasso di noia. Più di due ore di immenso vuoto che non lasciano nulla allo spettatore, facendolo assistere ad una 'storia' incasinata, con cose apparentemente messe a caso e, cosa peggiore, narcolettica. Gli interpreti sono impeccabili, ma al servizio di un prodotto pessimo e anticinematografico, finanziato con milioni di dollari e troppo sopravvalutato. Non si è ancora capito perchè il film sia stato premiato ai Bafta Awards o perchè abbia ricevuto nomination ovunque. Parole, parole e parole (a vanvera): eco il vero contenuto di questa cosa melensa adatta a spettatori masochisti (che, ahimè, si renderanno conto di esserlo solo a film già iniziato). Peccato per lo spreco di una bella ricostruzione d'epoca e di un cast internazionale, qui inutile. L'IMMENSITA' DEL VUOTO *[-]
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Ciao. Nomination all'oscar per Gary Oldman che penso sia davvero meritata per la sua prova attoriale in questa pellicola. Purtroppo... sono però un pò scettico sul fatto che il premio gli sarà effettivamente attribuito. E' infatti poco probabile che ad un anno di distanza dal "Discorso del Re" l'Academy gratifichi ulteriormente una produzione d'origine britannica. In tale ottica... ritengo più plausibile un trascinamento "a cascata" di premi su "The Artist" (che può aspirare di farne man bassa...) di conseguenza J. Dujardin in primissima fila come protagonista. Saluti
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