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Docente universitario irresponsabile manda allo sbaraglio manipolo di studenti, scansafatiche e competenti nel campo dell''indefinibile, in villaggio abbandonato la cui leggenda vuole aleggi lo spirito di un professore pazzo e sanguinario per documentarne la veridicità o meno. Primo premio: niente compito in classe. Software scaricato da internet trasforma la più squilibrata del gruppo in potentissima medium.
Doppiaggi/dialoghi/sceneggiatura vagabondano tra il quasi sufficiente e il gravemente indecente, a seconda dei gusti personali. Scenografie accettabili, tra il rustico e il raffazzonato condite da colonna sonora quasi assente. Fotografia perennemente in salsa giallastra stile insalata sarda di arance e cipolla. Purtroppo manca la seconda. La trama è talmente ai limiti della logica da non arrivare nemmeno ad assomigliare a un'ipotetica avventura dei Goonies nel mondo dei morti. La regia non fa difficoltà a renderle giustizia con inquadrature prive di efficacia, nonostante pleonasmi di crudeltà stravista e maldestri tentativi di arrossare la scena con qualche lago di sangue e filo spinato avvolto a mo' di uncinetto nei corpi dei giovinastri. Sarà ache in 3D ma secondo me si sono dimenticati pure della seconda D, ossia piatto come un vassoio vuoto. L'ennesimo tentativo di creare un nuovo cattivone miseramente fallito, dove il vero colpevole non potrebbe risultare più banale di così. Infine mi chiedo come faccia uno dei malcapitati con un punteruolo orbitoclast da almeno 30 cm piantato per intero in un occhio a respirare ancora. Beh, è anche vero che sono, anzi erano e pace all'anima loro, una masnada di totali scervellati.
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