ultimoboyscout
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sabato 22 settembre 2012
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vivere oltre i limiti.
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Il leone Bradley Cooper è Eddie Morra, uno scrittore newyorkese in caduta libera, disperato e in crisi profonda con la fidanzata. L'incontro con l'ex cognato gli rivoluzionerà l'esistenza, causa una pillola non autorizzata che amplifica al massimo attitudini e attività intellettuali. E, dal punto di non ritorno, si troverà ad essere un genio. Tutto ciò attirerà su di lui le mire del riccone della finanza DeNiro, intenzionato a sfruttarlo per fare soldi e di un killer che vuole le pillole solo per se. E' la storia di come passare da nullità a ricercato speciale in un attimo, ma anche una satira nemmeno velata sulle dipendenze della nostra società e sull'utilizzo smodato delle tristemente note smart drugs.
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Il leone Bradley Cooper è Eddie Morra, uno scrittore newyorkese in caduta libera, disperato e in crisi profonda con la fidanzata. L'incontro con l'ex cognato gli rivoluzionerà l'esistenza, causa una pillola non autorizzata che amplifica al massimo attitudini e attività intellettuali. E, dal punto di non ritorno, si troverà ad essere un genio. Tutto ciò attirerà su di lui le mire del riccone della finanza DeNiro, intenzionato a sfruttarlo per fare soldi e di un killer che vuole le pillole solo per se. E' la storia di come passare da nullità a ricercato speciale in un attimo, ma anche una satira nemmeno velata sulle dipendenze della nostra società e sull'utilizzo smodato delle tristemente note smart drugs. Travestito da commedia è un thriller ricco d'azione, ben ritmato, con sparatorie e inseguimenti, che coinvolge lo spettatore nella spirale drogata nella quale si catapulta il protagonista. Questo film rappresenta una virata netta per il regista Neil Burger che ama mescolare generi per trovare il giusto equilibrio: e lo trova, con una certa creatività, colori saturi, un movimento perenne di Cooper e della macchina da presa e uno stile innovativo. Brava la Cornish, ma a far funzionare bene il tutto (oltre alla regia) non è il nome altisonante di DeNiro ma quello dell'attore a un passo dall'essere considerato divo, ovvero Bradley Cooper, uno davvero senza limiti che passa dalle commedie e dai sentimenti ai drammi, ai film d'azione e agli horror. Il suo pesonaggio non è dilaniato dai dilemmi morali ma è un surfer dell'onda lunga degli istinti umani, primordiali e materialistici. E' un uomo moderno e lui ne incarna stupendamente il mix seducente e abominevole.
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trimegisto85
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giovedì 26 luglio 2012
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l'origine del genio politicamente scorretta
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Non capita sempre di vedere un film d'azione, molto stile Hollywood, che ti coinvolge in questo modo; film snello, credibile e godibile.
Non si raggiungono mai gli eccessi se non nell'unica scena di lotta cruenta (una mia mica è rimasta un po' scioccata da quel sangue....., è stata l'unica nota negativa del film, fino ad allora con ritmo e divertente).
Tutto è mistero, una prodigiosa ricetta per l'autentica grandezza che porta B. Cooper (il protagonista) alla versione homo sapiens 2.0.
Certo è scorretto associare questo passaggio all'assunzione di sostanze illecite (droghe e medicine); quasi si veicola il messaggio che assumendo qualcosa (che neanche si conosce) si ottiene il massimo del successo: nella parte centrale del film Cooper si trasforma da asociale, povero, fallito e single a uomo magico, quello che tutti vogliono nei salotti bene, quello che ride e diverte, quello con la risposta sempre pronta e con un serbatoio illimitato di fascino.
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Non capita sempre di vedere un film d'azione, molto stile Hollywood, che ti coinvolge in questo modo; film snello, credibile e godibile.
Non si raggiungono mai gli eccessi se non nell'unica scena di lotta cruenta (una mia mica è rimasta un po' scioccata da quel sangue....., è stata l'unica nota negativa del film, fino ad allora con ritmo e divertente).
Tutto è mistero, una prodigiosa ricetta per l'autentica grandezza che porta B. Cooper (il protagonista) alla versione homo sapiens 2.0.
Certo è scorretto associare questo passaggio all'assunzione di sostanze illecite (droghe e medicine); quasi si veicola il messaggio che assumendo qualcosa (che neanche si conosce) si ottiene il massimo del successo: nella parte centrale del film Cooper si trasforma da asociale, povero, fallito e single a uomo magico, quello che tutti vogliono nei salotti bene, quello che ride e diverte, quello con la risposta sempre pronta e con un serbatoio illimitato di fascino.
Tuttavia, superato quest'aspetto (Ehi, siamo negli USA, le case farmaceutiche sono sempre implicate nelle pubblicità e nella vita pubblica tanto quanto l'industria bellica), Burger ci mostra come sarebbe il mondo se l'uomo sfruttasse a pieno le sue capacità intellettuali nel bene (Cooper che alla fine impiega il suo talento artificiale per un bene più grande di lui) e nel male (Andrew Howard versione supercriminale).
Allettante l'idea di potenziarsi al punto di imparare a suonare il piano, parlare altre lingue o capire le fluttuazioni finanziare (come sarebbe utile di questi tempi): quei fotogrammi veloci di Cooper che passa da una festa all'altra in un vortice di feste e incontri rende benissimo l'idea dell'ascesa dell'enfant prodige.
Sempre bravo De Niro nella parte del "Padrino della finanza" che si confronta con il giovane Cooper, scontro/incontro che si sviluppa in tutto il film fino alla fine, quando, in due minuti, avremo la risposta alla più attesa delle domande che il film solleva:
nel confronto tra un potente padrino ricco di esperienza ed agganci e il giovane prodigio dalla mente superiore, Chi Vincerà?
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andyflash77
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martedì 24 luglio 2012
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una vita al di là di ogni limite
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“Limitless” è senza dubbio il thriller d’azione più emozionante, adrenalinico e originale degli ultimi tempi. A dirigere la premiata ditta Cooper/De Niro, che si trovano in un confronto aperto a chi avrà l’ultima parola, è Neil Burger, conosciuto per aver scritto e diretto il fortunato “The Illusionist” (2006).
Burger reinventa ottiche visive entusiasmanti.
Il film segue il percorso di Eddie Morra, uno scrittore trasandato e squattrinato, che sta cercando di scrivere, senza successo, il suo libro. La sua ragazza, Lindy, lo molla non sopportando più il suo modo di vivere. Un giorno incontra un amico di vecchia data, che gli propone di assumere un nuovo farmaco rivoluzionario, che non è ancora sul mercato, l’NZT.
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“Limitless” è senza dubbio il thriller d’azione più emozionante, adrenalinico e originale degli ultimi tempi. A dirigere la premiata ditta Cooper/De Niro, che si trovano in un confronto aperto a chi avrà l’ultima parola, è Neil Burger, conosciuto per aver scritto e diretto il fortunato “The Illusionist” (2006).
Burger reinventa ottiche visive entusiasmanti.
Il film segue il percorso di Eddie Morra, uno scrittore trasandato e squattrinato, che sta cercando di scrivere, senza successo, il suo libro. La sua ragazza, Lindy, lo molla non sopportando più il suo modo di vivere. Un giorno incontra un amico di vecchia data, che gli propone di assumere un nuovo farmaco rivoluzionario, che non è ancora sul mercato, l’NZT.
Questa pillola amplia le capacità intellettive, riuscendo a utilizzare il 100% dell’intelletto umano.
Eddie spinto dall’amico e dalla curiosità la prende e in pochi minuti le sue percezioni, oltre alle sue capacità mnemoniche, si espandono e aumentano a dismisura. Gli effetti collaterali, però, non si fanno attendere, come pure un losco individuo che inizia a seguirlo ovunque.
“Limitless” è tratto dal romanzo “The Dark Fields” di Alan Glynn e sceneggiato da Leslie Dixon, qui anche produttrice.
In effetti si deve a lei la realizzazione della pellicola, Dixon dopo aver letto il libro ha capito il suo potenziale sia visivo che narrativo.
Ha comprato i diritti con i propri soldi e ha scritto la sceneggiatura da sola, per poi proporla a un produttore di Hollywood.
L’idea che sta alla base è ambivalente, affronta due tematiche molto interessanti, intrecciate tra loro, oltre che decisamente attuali: da una parte mostra come ogni individuo oggi si trovi sommerso da una serie interminabile di dati, con una fruizione veloce, senza che spesso ne capisca il significato o il valore.
Dall’altra rimarca la possibilità di immagazzinare tutti questi dati nel proprio cervello, grazie a un farmaco miracoloso, che permette di vedere di più, percepire di più, di imparare qualsiasi cosa in pochissimo tempo e sfruttare ogni più piccola esperienza del passato al momento più opportuno, come avere una miriade di cassetti dei ricordi e poterli aprire all’occorrenza.
Nella prima parte del film il cineasta dà molto spazio ai primi effetti “positivi”che il farmaco ha su Eddie.
Dopo averlo presentato e fatto conoscere Burger fa in modo che lo spettatore percepisca l’euforia e la gioia del protagonista. Si è quasi felici per lui – pensando tutto sommato che non sarebbe male se esistesse un farmaco di tali proprietà, che ci eviti di sgobbare, di studiare e di impegnarci veramente.
Eppure per ogni scorciatoia c’è un prezzo da pagare e Burger lo mostra ampiamente nella seconda parte: per Eddie quel prezzo potrebbe essere la vita.
La verità è che di fronte a un elisir del genere chiunque si lascerebbe tentare, ma in “Limitless” Eddie non vende l’anima al diavolo, si lascia sedurre dal successo e dal potere senza limiti che quella droga promette. Nel finale Burger lascia lo spettatore nel dubbio: non si sa se Eddie continui a prendere l’NZT o sia passato a un altro livello.
Il film è dotato di energia, di brio, di leggerezza, di ambiguità e di un ritmo ultraveloce. Burger ha creato un linguaggio visivo potente. Quando Eddie viaggia a mille sotto gli effetti della pillola non è solo il suo cervello a viaggiare velocemente, ma anche il suo corpo si muove e le sue sinapsi vanno talmente veloci da non ricordare cosa abbia fatto nelle ore precedenti.
E questo viene espresso magnificamente con il movimento della macchina da presa che fa viaggiare lo spettatore insieme a lui
L’intento del regista è stato quello di far entrare lo spettatore nell’ottica di Eddie.
Burger e Dixon hanno tratteggiato un uomo ordinario, un perdente, che improvvisamente diventa “il re del mondo”, un uomo assetato di successo, che riesce a ottenerlo, ma non in modo onesto, eppure si prova simpatia per lui, partecipazione alla sua sorte.
“Limitless” pone una domanda sostanziale: fino a dove sarebbe disposto a spingersi l’essere umano pur di ottenere fama e gloria? Oggi ci sono ancora dei limiti morali che non supererebbe o il senza limiti del titolo è già in atto?
“Limitless” è un film che fa riflettere, ricco di energia, di movimento, con un umorismo sottile e visivamente attraente. Burger e Jo Willems, il direttore della fotografia, hanno creato degli effetti visivi diversi per i due stati mentali di Eddie: quando Eddie è sotto l’effetto della droga, l’effetto visivo è molto patinato, i colori sono quelli primari – il rosso e il giallo - e sono molto accesi. Quando Eddie è “normale”, invece, i colori sono spenti e freddi e sono privilegiate le tonalità del grigio e del blu.
La scelta degli attori è azzeccata: Bradly Cooper si dimostra più che bravo nell’impersonare i mille volti di Eddie, mostrando la sua ecletticità e tenendo testa al suo illustre contr’altare Robert De Niro, che interpreta il magnate della finanza Carl Van Loon (personaggio ampliato apposta per lui).
La forza di “Limitless” è la commistione degli elementi utilizzati in un perfetto bilanciamento delle sue parti.
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beppe baiocchi
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lunedì 25 giugno 2012
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film da birra e pop corn
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La storia si incentra su Eddie, scrittore in crisi, che vive la sua vita da "inetto". Al limite della sua crisi incontra per strada Vermont che gli dona un pillola che cambierà la sua vita. Questa pillola migliora le percezioni riuscendo a sfruttare nell'interezza le capacità del cervello. La vità di Eddie cambierà radicalmente ma bisogna stare attento alle conseguenze. Il film ,va detto, scorre che è una meraviglia è abbastanza frenetico, vario, e per nulla impegnato però a mio avviso questo non basta per fare un bel film. Il messaggio contorto del prendi pillole e sarai un uomo migliore è il fulcro del film, Eddie infatti riesce a superare ogni situazione, da operazioni in borsa a risse in metropolitana con l'aiuto della pillola "magica", e anche se è consapevole che alla lunga le stesse porteranno alla morte, Eddie non riesce del tutto a farne a meno.
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La storia si incentra su Eddie, scrittore in crisi, che vive la sua vita da "inetto". Al limite della sua crisi incontra per strada Vermont che gli dona un pillola che cambierà la sua vita. Questa pillola migliora le percezioni riuscendo a sfruttare nell'interezza le capacità del cervello. La vità di Eddie cambierà radicalmente ma bisogna stare attento alle conseguenze. Il film ,va detto, scorre che è una meraviglia è abbastanza frenetico, vario, e per nulla impegnato però a mio avviso questo non basta per fare un bel film. Il messaggio contorto del prendi pillole e sarai un uomo migliore è il fulcro del film, Eddie infatti riesce a superare ogni situazione, da operazioni in borsa a risse in metropolitana con l'aiuto della pillola "magica", e anche se è consapevole che alla lunga le stesse porteranno alla morte, Eddie non riesce del tutto a farne a meno. Bradley Cooper è discreto, ma la prova non era nemmeno troppo impegnativa. Neil Burger invece ci prova a dare del suo con inquadrature e scene particolari ma che a mio avviso invece di rendere il film più intrigante lo rendono quasi una parodia. Una parodia? Ma di cosa? Forse è questo il più grande difetto di Limitless, il fatto che non si capisce bene che tipo di film è. Limitless mischia tanti elementi (il mondo dell'alta finanza, la dipendenza da droghe, storie di malavita organizzata) ma non ne riesce ad approfondire nemmeno uno, è un guazzabuglio indefinito che ti fa rimanere con l'amaro in bocca.
In fin dei conti questo film lo consiglio, ma solamente se volete vedervi qualcosa di leggero che scorra veloce davanti ad una birra e un pacco di pop corn, ma se siete abituatu a film maggiormente impegnati, lasciate stare.
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peninsula.eu
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giovedì 3 maggio 2012
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miglior film del 2011
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Uno dei migliori film degli ultimi due o tre anni: storia originale, sceneggiatura avvincente, stile innovativo, riprese vertiginose, attori magnifici. Riflettendo con lucidità su un mondo (occidentale) che si regge su droga, successo, denaro e ambizione, il regista trasforma magistralmente l’analisi sociale in puro spettacolo di alto livello. Bradley Cooper superbo nella graduale metamorfosi - etica ed estetica - da scrittore sfigato a yuppie senza scrupoli. Tutti bravissimi i comprimari: lo squalo della finanza Robert De Niro, la fidanzata incredula Abbie Cornish, lo spacciatore incosciente Johnny Whitworth, l’usuraio sadico Andrew Howard. Assolutamente da non perdere. Voto: 8½
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filippo catani
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mercoledì 2 maggio 2012
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buona idea ma svolgimento sotto le attese
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Un giovane scrittore frustrato riceve miracolosamente in aiuto dall'ex cognato una pillola in grado di utilizzare il cervello al 100% delle sue possibilità. Questo darà una svolta inaspettata alla sua vita ma darà anche dei problemi fisici e con la criminalità.
Senza dubbio l'idea di questo film è azzeccata e originale. Peccato che lo svolgimento lasci molto a desiderare tanto che questa pillola finisce per diventare una sorta di barattolo degli spinaci di Braccio di Ferro con cui è possibile trarsi fuori da ogni guaio (scena della fidanzata del protagonista inseguita docet). Nemmeno la presenza di De Niro nei panni dell'avido speculatore riesce a dare smalto a una pellicola che finisce per sfociare con la solita sparatoria tra il "buono" di turno e il cattivo che vuole impossessarsi delle pillole.
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Un giovane scrittore frustrato riceve miracolosamente in aiuto dall'ex cognato una pillola in grado di utilizzare il cervello al 100% delle sue possibilità. Questo darà una svolta inaspettata alla sua vita ma darà anche dei problemi fisici e con la criminalità.
Senza dubbio l'idea di questo film è azzeccata e originale. Peccato che lo svolgimento lasci molto a desiderare tanto che questa pillola finisce per diventare una sorta di barattolo degli spinaci di Braccio di Ferro con cui è possibile trarsi fuori da ogni guaio (scena della fidanzata del protagonista inseguita docet). Nemmeno la presenza di De Niro nei panni dell'avido speculatore riesce a dare smalto a una pellicola che finisce per sfociare con la solita sparatoria tra il "buono" di turno e il cattivo che vuole impossessarsi delle pillole. Infatti sia i problemi legati al fisico, sia quelli legati alla criminalità e al successo senza solide basi sono gli sviluppi più prevedibili che ci si possa aspettare. Tanto rumore per poco o nulla.
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akane-chan
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martedì 1 maggio 2012
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un film insolito
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Fortunatamente NON si tratta del solito "getto lì una sceneggiatura un po' curiosa e con uno svolgimento della trama del tutto casuale e molto poco curato lascio andare il film dovunque capiti che vada a parare", cosa che purtroppo negli ultimi anni vedo accadere sempre più spesso.
La trama è interessante, dietro c'è un lavoro di montaggio macchinoso e preciso e si nota, splendidi gli effetti visivi che aiutano ancora di più ad immergersi nella follia del personaggio e della storia stessa. Cooper ha fatto un buon lavoro nel caratterizzare il suo personaggio, il passaggio da uomo fallito quasi alla stregua di un barbone ad importante uomo d'affari è stato interpretato in modo molto convincente.
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Fortunatamente NON si tratta del solito "getto lì una sceneggiatura un po' curiosa e con uno svolgimento della trama del tutto casuale e molto poco curato lascio andare il film dovunque capiti che vada a parare", cosa che purtroppo negli ultimi anni vedo accadere sempre più spesso.
La trama è interessante, dietro c'è un lavoro di montaggio macchinoso e preciso e si nota, splendidi gli effetti visivi che aiutano ancora di più ad immergersi nella follia del personaggio e della storia stessa. Cooper ha fatto un buon lavoro nel caratterizzare il suo personaggio, il passaggio da uomo fallito quasi alla stregua di un barbone ad importante uomo d'affari è stato interpretato in modo molto convincente. Ci sono molte scene degne di nota, mi viene in mente ad esempio quando tenta il suicidio per sfuggire a una morte peggiore, ma nonostante tutto non ci riesce...che dire poi della bellissima, impetuosa cascata di parole quando finalmente riesce a ritrovare l'ispirazione latente? O delle frenetiche zoomate che graficamente contribuiscono a far immergere lo spettatore nel delirio del protagonista, ormai in totale balia dell'NZT?
Ciò che mi ha più colpito è stato il finale (attenzione se non lo avete visto, SPOILER): totalmente inaspettato. Già da metà film si inizia ad avere il sentore della solita favoletta retorica pronta a rifilare il consueto, saggio messaggio morale del "attenzione, anche dal buono può nascere il male! Lui ha voluto essere intelligente senza sforzo e adesso è finito succube della sua stessa smania"...per poi alzare le sopracciglia stupito quando ti ritrovi davanti un insolito, bizzarro "happy ending", totalmente diverso da quanto ti eri prefigurato: il protagonista è vivo e vegeto, potente più che mai, riunito felicemente con la donna che ama, ed è anche riuscito ad eliminare gli effetti collaterali della droga. Piacevolissima sorpresa che discosta nettamente dalla consuetudine di film del genere!
Unico neo se vogliamo è stato il grande De Niro che non è riuscito a dare grande rilievo al suo personaggio, probabilmente anche a causa di qualche battuta mancante nella sceneggiatura stessa.
Risulta inoltre decisamente paradossale (patetica) la scena della corsa della ragazza sul ghiaccio, che chiaramente non tiene conto dei più comuni principi fisici (l'unico modo per poter correre in quel modo su una lastra di ghiaccio è con pattini, o scarpe chiodate).
Sicuramente non è un kolossal nè un film dalle pretese eccessive, ma devo dire che la visione è stata molto piacevole e che indubbiamente è qualcosa fuori dagli schemi. Da vedere!
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picassa
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martedì 1 maggio 2012
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mal di testa!
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se l'obiettivo del film è far vendere più "moment", con me ci è riuscito perchè mi sono talmente immedesimata che avevo bisogno di farmaci per arrivare alla fine del film!
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