andrea ricca
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domenica 24 aprile 2011
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basta un poco di zucchero...
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Dopo il decennio "dling dling" che ha affermato il sogno della felicità tramite i soldi e la ricchezza, incomincia in questo periodo il riflusso e si cercano nuovi lidi. C'è chi si rifugia nell'idea di un ritorno alla musica disco degli anni settanta come panacea dei problemi (Vedi Jessie J - Price Tag ) e chi, come in questo film, ripiega sulla droga. L'aiutino chimico è un must degli ultimi tempi, dal viagra a tutte le pillole adatte a qualsiasi sintomo. Non occorre più essere eroi ma nemmeno cinici scalatori di borsa per essere felici (che poi in questi film per adolescenti si riduce a macchine, vestiti e belle donne).
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Dopo il decennio "dling dling" che ha affermato il sogno della felicità tramite i soldi e la ricchezza, incomincia in questo periodo il riflusso e si cercano nuovi lidi. C'è chi si rifugia nell'idea di un ritorno alla musica disco degli anni settanta come panacea dei problemi (Vedi Jessie J - Price Tag ) e chi, come in questo film, ripiega sulla droga. L'aiutino chimico è un must degli ultimi tempi, dal viagra a tutte le pillole adatte a qualsiasi sintomo. Non occorre più essere eroi ma nemmeno cinici scalatori di borsa per essere felici (che poi in questi film per adolescenti si riduce a macchine, vestiti e belle donne). Purtroppo il finale non restaurativo, e se vogliamo non classicamente moralistico, conferma che non ce la si potrà fare senza. Non un bel messaggio.
Tecnicamente la pellicola è un prodotto di qualità professionale, veloce e piacevole, senza particolari guizz di originalità, ma che ti dà quello che ti aspetti.
Ed il cinema rimane una delle droghe più innocue per il fisico e potenti per la mente.
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henry90
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domenica 24 aprile 2011
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w la pillola
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Un film carino, anche perchè quello che succede al protagonista è una cosa incredibile e verrebbe da chiedersi ognuno di noi come si comporterebbe avendo la famosa pillola... XD
Molto interessante, fino alla fine non riuscirete a capire che fine fa il protagonista :p
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morpheuscube
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sabato 23 aprile 2011
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originale e coinvolgente
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Ben fatto e ben diretto ti trattiene incollato alla poltrona in attesa di capire cosa succederà, convince e coinvolge e spesso ti ritrovi a chiederti... IO COSA FAREI?!? A voi dare la risposta
Questo film è stata una piacevole sorpresa!!
Consigliato
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heisenberg
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venerdì 22 aprile 2011
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bello
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Bello,mi è piaciuto molto...3 stelle se le merita tutte..mi ha ricordato un po il tagliaerbe :D ero convinto che il protagonista diventasse Dio sulla terra :D
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karmaelo
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giovedì 21 aprile 2011
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anche i sogni hanno dei limiti...
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Uno scrittore fallito sul baratro della propria rovina si lancia nel vuoto per risvegliarsi dal torpore che lo ha bloccato per anni. Un salto nel vuoto, come quello che riporterà alla vita Cesar nell finale di "Apri gli occhi" di Amenabar (o il remake Vanilla Sky). Neil Burger sembra voler suggerire al pubblico, fin dalla prima sequenza, che il film sarà pieno di richiami, più meno velati,ad altre pellicole dello stesso filone.Proseguendo con la storia lo spettatore noterà che Eddie Morra sembra essere il nuovo eletto, il nuovo Neo che per vedere meglio la realtà accetta la "pillola" di un Morpheus travestito da spacciatore newyorkese, Vernon.
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Uno scrittore fallito sul baratro della propria rovina si lancia nel vuoto per risvegliarsi dal torpore che lo ha bloccato per anni. Un salto nel vuoto, come quello che riporterà alla vita Cesar nell finale di "Apri gli occhi" di Amenabar (o il remake Vanilla Sky). Neil Burger sembra voler suggerire al pubblico, fin dalla prima sequenza, che il film sarà pieno di richiami, più meno velati,ad altre pellicole dello stesso filone.Proseguendo con la storia lo spettatore noterà che Eddie Morra sembra essere il nuovo eletto, il nuovo Neo che per vedere meglio la realtà accetta la "pillola" di un Morpheus travestito da spacciatore newyorkese, Vernon. Una volta assunto l'NZT, la "pillola", la sua vita non avrà più limiti : le parole del suo libro cominceranno a scorrere come il code sorgente di Matrix; ogni segno sarà decifrato in un nanosecondo un pò alla Langdon, un pò alla Baskerville.
Ma Eddie Morra non è un eroe, non aspira ad un Pullitzer o ad un Nobel, non troverà una cura per il cancro, piuttosto sarà interessato al codice genetico dell'alta finanza che gli frutterà una posizione di rispetto tra i grandi e un articolo sul New York Post.
Come voler dire anche i sogni hanno dei limiti .....
Interessante la tecnica di Burger con i zoom in sequenza che regalano allo spettatore un viaggio attraverso Manhattan.
Un pò meno bravo il regista nello sviluppare la storia : troppe analogie con film del genere e troppi aspetti lasciati in sospeso come l'omicidio commesso dall'alter-ego, dal Mr Hyde di Morra.
Bravo Bradley Cooper nella sua prima interpretazione da protagonista. Marginale il ruolo di De Niro, ma sempre con tanto spessore.
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alien46
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giovedì 21 aprile 2011
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ma che film è?
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spike
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giovedì 21 aprile 2011
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irrisolto
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Un soggetto interessante non sfruttato al meglio.
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mammut
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giovedì 21 aprile 2011
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pensavo meglio
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effettivamente i trailer e le premesse mi avevan fatto credere che era un film tosto, originale ecc. Invece devo dire che la critica aveva pienamente azzeccato, sembrano due film in uno, prima avvincente e poi prende una piega strana, poco collegata con la prima parte del film. Deluso perchè mi aspettavo di più, un'altra stelletta la potevo dare ma m'aspettavo di meglio
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heisenberg
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mercoledì 20 aprile 2011
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gran bel film,mi è piaciuto molto
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Un avvio fulminante, folgorante, quasi entusiasmante. Grazie ad una regia sorprendente, adrenalinica, a tratti visionaria, estremamente originale e mai banale, con un montaggio incalzante ed un ritmo che ricorda il Guy Ritchie delle origini, Limitless conquista immediatamente l’attenzione dello spettatore. Il lavoro fatto in cabina di sceneggiatura è ottimo, il personaggio interpretato da Bradley Cooper sfaccettato ma non troppo, così come limitati sono gli intrecci narrativi, mai particolarmente complessi. La scelta vincente di Neil Burger è puramente visiva. Coraggiose e maledettamente riuscite le sue idee ‘allucinate’, tra angolazioni folli e prospettive assurde, chiamate a dover giustificare e rendere credibile un perdente ‘tipo’ diventato improvvisamente ‘Re del mondo’ grazie ad una droga.
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Un avvio fulminante, folgorante, quasi entusiasmante. Grazie ad una regia sorprendente, adrenalinica, a tratti visionaria, estremamente originale e mai banale, con un montaggio incalzante ed un ritmo che ricorda il Guy Ritchie delle origini, Limitless conquista immediatamente l’attenzione dello spettatore. Il lavoro fatto in cabina di sceneggiatura è ottimo, il personaggio interpretato da Bradley Cooper sfaccettato ma non troppo, così come limitati sono gli intrecci narrativi, mai particolarmente complessi. La scelta vincente di Neil Burger è puramente visiva. Coraggiose e maledettamente riuscite le sue idee ‘allucinate’, tra angolazioni folli e prospettive assurde, chiamate a dover giustificare e rendere credibile un perdente ‘tipo’ diventato improvvisamente ‘Re del mondo’ grazie ad una droga. Una droga capace di soddisfare l’ambizione dell’uomo comune, probabilmente pronto a tutto pur di arrivare all’agognato successo. Per riuscire nell’impresa Burger si è aperto all’Universo dei ‘fractal’, disegni auto-replicanti, per poi affidarsi al direttore della fotografia, Jo Willems, chiamato a dividere i ‘due mondi’ di Eddie, in modo da poter interpretare lo stato d’animo del suo cervello. La macchina da presa è ciondolante e i colori sono grigi, cupi, sgradevoli e squallidi quando Cooper non si fa di NZT, per prendere luce, vita, forza, ed energia nel momento stesso in cui il protagonista si ‘droga’, con colori più patinati e sgargianti, e un punto di vista in soggettiva, con obbiettivi più larghi ed ordinati. Due stili ben amalgamati, per una regia di grande ‘personalità’.
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fabian t.
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mercoledì 20 aprile 2011
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un sceneggiatura brillante che si perde per strada
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Davvero esaltante il soggetto che l'ottima sceneggiatura è stata in grado di sviluppare per l'intera durata del film. Un attore convincente (fatta esclusione per l'ormai apatico Robert De Niro), un intreccio avvincente, una regia scattante e musiche coinvolgenti per un prodotto moderno di indubbio successo. Peccato, però, che il film parta bene, ingrani ancor meglio la marcia per gran parte del suo svolgimento, ma mostri infine i suoi palesi "limiti" che un bravo regista avrebbe dovuto evitare: l'annacquamento della storia, anzitutto, (con eventi inutili come la morte di una ragazza o gli interminabili inseguimenti all'americana) e un pessimo finale dove - ahimè - si assiste alla solita, piatta, banale conclusione in stile "happy end".
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Davvero esaltante il soggetto che l'ottima sceneggiatura è stata in grado di sviluppare per l'intera durata del film. Un attore convincente (fatta esclusione per l'ormai apatico Robert De Niro), un intreccio avvincente, una regia scattante e musiche coinvolgenti per un prodotto moderno di indubbio successo. Peccato, però, che il film parta bene, ingrani ancor meglio la marcia per gran parte del suo svolgimento, ma mostri infine i suoi palesi "limiti" che un bravo regista avrebbe dovuto evitare: l'annacquamento della storia, anzitutto, (con eventi inutili come la morte di una ragazza o gli interminabili inseguimenti all'americana) e un pessimo finale dove - ahimè - si assiste alla solita, piatta, banale conclusione in stile "happy end". Insomma, ancora una volta si ha la dimostrazione che è certamente la sceneggiatura il motore pulsante di un film, ma che poi sta alla competenza della regia il saper manovrare il tutto con stile e genialità, cosa che il regista non è riuscito a fare fino in fondo. Comunque, di questi tempi, decisamente un buon film.
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