kondor17
|
mercoledì 28 settembre 2011
|
viva la droga!!
|
|
|
|
Sono rimasto incollato allo schermo per una buona ora, affascinato dagli effetti speciali e dalla storia in sè, che gravita attorno alla vita di uno scrittore sbandato e frustrato, salvato da una droga (l'NZT) spacciata come pseudo-beta-medicinale dall'ex cognato Veron, incontrato per caso dopo anni per strada. Tornando a casa, Ed (l'ottimo Bradley Cooper) si ritrova in mano la droga e, più per disperazione che per altro, decide di ingerirla. Improvvisamente liberato dai blocchi e dalle paure, si sente pervaso da una forza e da una lucidità incredibili. Inizia a scrivere il romanzo e consegna all'editore, ormai rassegnato, la prima parte. Impara le lingue, non importa se si tratti di cinese o francese, in un attimo e tutte le cognizioni presenti a livello inconscio e subconscio diventano improvvisamente dati disponibili da elaborare ed utilizzare.
[+]
Sono rimasto incollato allo schermo per una buona ora, affascinato dagli effetti speciali e dalla storia in sè, che gravita attorno alla vita di uno scrittore sbandato e frustrato, salvato da una droga (l'NZT) spacciata come pseudo-beta-medicinale dall'ex cognato Veron, incontrato per caso dopo anni per strada. Tornando a casa, Ed (l'ottimo Bradley Cooper) si ritrova in mano la droga e, più per disperazione che per altro, decide di ingerirla. Improvvisamente liberato dai blocchi e dalle paure, si sente pervaso da una forza e da una lucidità incredibili. Inizia a scrivere il romanzo e consegna all'editore, ormai rassegnato, la prima parte. Impara le lingue, non importa se si tratti di cinese o francese, in un attimo e tutte le cognizioni presenti a livello inconscio e subconscio diventano improvvisamente dati disponibili da elaborare ed utilizzare. Entra in circoli esclusivi di scienziati e di guru della finanza, finchè uno di questi lo presenta a De Niro, proprietario di un'importante pool di aziende nel campo petrolifero, che, affascinato dai suoi metodi e dalle sue straordinarie capacità, lo assume come consulente privato, per trattare la fusione di una sua azienda con un'altra libica, per dar vita ad una joint venture che dovrebbe spaccare il mercato. Poi, tra strozzini russi che diventano suoi clienti, omicidi a luci rosse in stanze d'albergo, party, feste, disserzioni, inseguimenti, la pellicola ti attrae in un turbinio di eventi assolutamente imprevedibile. Unico handicap: l'effetto dell'NZT svanisce in un giorno e la sua interruzione è letale. La dipendenza fisica è totale.
Normalmente, nella realtà, queste storie finiscono, male, molto male. Questa no. Finisce bene, molto bene. Tanto bene che Ed-Cooper più che avvicinarsi alla morte, alla fine rasenta l'onnipotenza. Ma in fondo è fantascienza fino ad un certo punto. SI pensi solo all'uso sfrenato di cocaina (a cui l'NZT indubbiamente si riferisce, almeno per quanto riguarda gli effetti di onnipotenza) che viene fatto nella nostra società, anche da manager altolocati e non da poco tempo. Immorale ma interessante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kondor17 »
[ - ] lascia un commento a kondor17 »
|
|
d'accordo? |
|
bigdrugo
|
lunedì 26 settembre 2011
|
sceneggiatura da rivedere.
|
|
|
|
Una pillola permette a Eddie Morra di utilizzare non solo il 20% del suo cervello, ma ogni sua parte! Morra è destinato a diventare la persona più ricca e potente degli stati uniti, deve solo fare i conti con gli effetti collaterali della pillola magica!
Film basato sui pro e i contro di questa pillola, intrighi, intrecci, inseguimenti e omicidi fanno parte del tutto, ma non sono per niente amalgamati bene fra loro, manca decisamente un collante, si ha l'impressione di avere davanti tante scene scollegate fra loro, una buona idea quella di fondo, ma il tutto non basta a realizzare un bel film.
Il trucco dello sceneggiatore Leslie Dixon (specializzato in sole commedie) sembrerebbe quello di non dare nessuna spiegazione allo spettatore e di lasciarlo alla libera interpretazione.
[+]
Una pillola permette a Eddie Morra di utilizzare non solo il 20% del suo cervello, ma ogni sua parte! Morra è destinato a diventare la persona più ricca e potente degli stati uniti, deve solo fare i conti con gli effetti collaterali della pillola magica!
Film basato sui pro e i contro di questa pillola, intrighi, intrecci, inseguimenti e omicidi fanno parte del tutto, ma non sono per niente amalgamati bene fra loro, manca decisamente un collante, si ha l'impressione di avere davanti tante scene scollegate fra loro, una buona idea quella di fondo, ma il tutto non basta a realizzare un bel film.
Il trucco dello sceneggiatore Leslie Dixon (specializzato in sole commedie) sembrerebbe quello di non dare nessuna spiegazione allo spettatore e di lasciarlo alla libera interpretazione. Il trucco però non funziona per niente, è quasi impossibile collegare con una logica il tutto, alla fin fine è solo una droga, e non c'è nulla di fantascientifico. Anche il finale è solo una scena in più che non da risposte.
Bene Bradley Cooper e superfluo il personaggio di De Niro, assolutamente non così necessario.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a bigdrugo »
[ - ] lascia un commento a bigdrugo »
|
|
d'accordo? |
|
molenga
|
giovedì 22 settembre 2011
|
fantachimica per il successo
|
|
|
|
eddie morra è appena stato lasciato dalla sua fidanzata, non riesce a buttare giù mazza pagina del libro con il quale spera di dare una svolta alla sua vita ed è uno straccio d'uomo: solo per caso incontra il fratello dell'ex moglie-che l'aveva piantato cinque minuti dopo le nozze-, vernon, che è entrato in possesso di un farmaco capace di far fruttare al meglio le capacità cerebrali di un individuo...eddie lo prova e la svolta arriva.
Il film è gradevole e gli attori bravi, a partire dal protagonista bradley cooper, sosia di ralph fiennes, proseguendo attraverso un de niro non stellare ma almeno risorto dai brutti ruoli scelti nell'ultimo decennio, tanti effetti seciali e un'ottima fotografia, la storia è un po' troppo tirata via, allo spettatore attento certi salti-riassunti didascalicamente- non piaceranno.
[+]
eddie morra è appena stato lasciato dalla sua fidanzata, non riesce a buttare giù mazza pagina del libro con il quale spera di dare una svolta alla sua vita ed è uno straccio d'uomo: solo per caso incontra il fratello dell'ex moglie-che l'aveva piantato cinque minuti dopo le nozze-, vernon, che è entrato in possesso di un farmaco capace di far fruttare al meglio le capacità cerebrali di un individuo...eddie lo prova e la svolta arriva.
Il film è gradevole e gli attori bravi, a partire dal protagonista bradley cooper, sosia di ralph fiennes, proseguendo attraverso un de niro non stellare ma almeno risorto dai brutti ruoli scelti nell'ultimo decennio, tanti effetti seciali e un'ottima fotografia, la storia è un po' troppo tirata via, allo spettatore attento certi salti-riassunti didascalicamente- non piaceranno. Belle le musiche
[-]
|
|
[+] lascia un commento a molenga »
[ - ] lascia un commento a molenga »
|
|
d'accordo? |
|
cenox
|
sabato 17 settembre 2011
|
la soluzione a tutti i problemi
|
|
|
|
Il film narra la storia del protagonista, interpretato da Cooper, che è uno scrittore senza più idee creative, e da anni vive depresso nel suo appartamento malmesso ed in arretrato con i pagamenti dell'affitto. Un giorno però, per caso, si imbatte nel fratello della sua ex-moglie, che gli propone di assumere una pillola miracolosa, che a detta di lui, rivoluzionerà il mondo della farmaceutica e che è ancora in fase di prova. Dapprima un pò scettico, ma con ormai nulla da perdere, il protagonista scopre gli effetti che tale sostanza ha sul proprio cervello...ogni ricordo e ogni pensiero gli sono ora possibili, come se riuscisse ad utilizzare il 100% della propria capacità cognitiva.
[+]
Il film narra la storia del protagonista, interpretato da Cooper, che è uno scrittore senza più idee creative, e da anni vive depresso nel suo appartamento malmesso ed in arretrato con i pagamenti dell'affitto. Un giorno però, per caso, si imbatte nel fratello della sua ex-moglie, che gli propone di assumere una pillola miracolosa, che a detta di lui, rivoluzionerà il mondo della farmaceutica e che è ancora in fase di prova. Dapprima un pò scettico, ma con ormai nulla da perdere, il protagonista scopre gli effetti che tale sostanza ha sul proprio cervello...ogni ricordo e ogni pensiero gli sono ora possibili, come se riuscisse ad utilizzare il 100% della propria capacità cognitiva. Quando si recherà di nuovo dal suo ex-cognato, lo troverà cadavere, assassinato. I suoi killer però non son riusciti a trovare ciò che cercavano...ed è proprio ciò che riesce a trovare lui: un intero sacchetto pieno di pillole. D'ora in poi non sarà più la stessa persona di prima, è pronto a divenire il nuovo guru dell'alta finanza. Sicuramente l'idea del film è buona ed anche lo sviluppo dello stesso è ben fatto; forse una delle cose più inverosimili è quando gli penetrano nel suo appartamento blindato da 8,5 milioni di dollari, tagliando la serratura con una motosega senza che intervenga nessuno..ma a parte questo particolare resta un film da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cenox »
[ - ] lascia un commento a cenox »
|
|
d'accordo? |
|
mattew19
|
martedì 13 settembre 2011
|
l'immoralità del finale
|
|
|
|
il film è basato su una storia con buone idee ma è il finale che mi ha colpito in maniera particolare in maniera negativa. Il fatto sta appunto nella morale della storia, perchè il protagonista assume questa pasticca per fare andare al massimo il cervello negando a se stesso ke si sta drogando (infatti lui non riescie più a vivere senza essa) e decide di costruire un 'altra pasticca con le stesse caratteristiche ma toglindo gli effetti negativi che portano alla morte. In sostanza è come se fosse sempre drogato senza avere ripercussioni su se stesso e questo in una società come la nostra non è accettabile considerando quante persone muoiono causa la droga.
[+]
il film è basato su una storia con buone idee ma è il finale che mi ha colpito in maniera particolare in maniera negativa. Il fatto sta appunto nella morale della storia, perchè il protagonista assume questa pasticca per fare andare al massimo il cervello negando a se stesso ke si sta drogando (infatti lui non riescie più a vivere senza essa) e decide di costruire un 'altra pasticca con le stesse caratteristiche ma toglindo gli effetti negativi che portano alla morte. In sostanza è come se fosse sempre drogato senza avere ripercussioni su se stesso e questo in una società come la nostra non è accettabile considerando quante persone muoiono causa la droga.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mattew19 »
[ - ] lascia un commento a mattew19 »
|
|
d'accordo? |
|
liuk©
|
lunedì 12 settembre 2011
|
ottimo
|
|
|
|
3 stelle e mezzo abbondanti per quest'ottima pellicola adrenalinica. Da vedere.
|
|
[+] lascia un commento a liuk© »
[ - ] lascia un commento a liuk© »
|
|
d'accordo? |
|
disincantato83
|
mercoledì 7 settembre 2011
|
il mezzo giustifica il fine?
|
|
|
|
Un tempo, aggettivi come “cinico” o “machiavellico” solevano affibbiarsi a chi, volendo perseguire uno scopo, magari, di per sé, pure nobile e giusto, fosse disposto a servirsi di metodi che potevano apparire discutibili (il rivoluzionario che impicca il tiranno, per esempio: come se valesse la pena di continuare a subire l’oppressione soltanto per riguardo alla vita dell’oppressore).
Di questi tempi, invece, pare che l’aforisma fondante del machiavellismo possa considerarsi rovesciato: oggi non conta più tanto “cosa” fai, ma “con quanta efficacia” lo fai. Tra i vari effetti della nostra epoca di capitalismo ed efficientismo, c’è anche questo: se fai le azioni più meschine e abiette, ma le sai fare bene, raggiungendo il tuo scopo, allora vieni applaudito, o nella peggiore delle ipotesi ricevi almeno comprensione; se i tuoi scopi sono limpidi e onesti, ma “non ci sai fare”, allora sei un fallito, un perdente, un reietto della società.
[+]
Un tempo, aggettivi come “cinico” o “machiavellico” solevano affibbiarsi a chi, volendo perseguire uno scopo, magari, di per sé, pure nobile e giusto, fosse disposto a servirsi di metodi che potevano apparire discutibili (il rivoluzionario che impicca il tiranno, per esempio: come se valesse la pena di continuare a subire l’oppressione soltanto per riguardo alla vita dell’oppressore).
Di questi tempi, invece, pare che l’aforisma fondante del machiavellismo possa considerarsi rovesciato: oggi non conta più tanto “cosa” fai, ma “con quanta efficacia” lo fai. Tra i vari effetti della nostra epoca di capitalismo ed efficientismo, c’è anche questo: se fai le azioni più meschine e abiette, ma le sai fare bene, raggiungendo il tuo scopo, allora vieni applaudito, o nella peggiore delle ipotesi ricevi almeno comprensione; se i tuoi scopi sono limpidi e onesti, ma “non ci sai fare”, allora sei un fallito, un perdente, un reietto della società. Quel che conta è il risultato.
Ciò è quanto traspare non solo dalla storia narrata in questo film, ma anche dalla “normalità” con cui viene vista dai più. Certe cose sono ormai tanto normali che neanche ci si scandalizza. E ciò è tanto più terribile quanto più non vi si fa neppure caso.
Sarebbe fantastico, di per sé, poter sfruttare appieno il cervello, specialmente (come arriva poi a fare il protagonista) trovando il modo di evitare disastrosi effetti collaterali. Ma la domanda è: ne vale la pena, se gli utilizzi devono essere quelli?
Personalmente -nel mio essere sbagliato, assurdo, uno che vive fuori dal proprio tempo- ho simpatizzato molto più per il primo Eddie (lo scrittore disadattato e depresso che non riesce a scrivere una pagina, ma sincero, autentico nella sua ricerca di ispirazione quanto nelle sue relazioni affettive) che per quello successivo. Ma ho dovuto constatare di essere l’unico a pensarla così, almeno tra i miei conoscenti che hanno visto questo film: e un motivo ci sarà.
No, non mi è piaciuto come utilizza le nuove capacità. Accrescere la propria cultura, migliorare la capacità letteraria: fin lì ok, tutto bene. Ma buttarsi nel business, nella finanza, darsi al rampantismo, alla “vita spericolata” e alle “arrampicate sociali”… c’è davvero differenza tra lui e il mafioso russo? Non cercano forse le stesse cose? Siamo davvero sicuri che basti tenersi dentro gli argini del “legale” per essere anche in quelli del “morale”?
O non sarà che anche stare nella legge è semplicemente “meno pericoloso” e perciò più conveniente, che starne fuori? E che anche questo, in fondo, sia soltanto un distinguo “pragmatico” piuttosto che etico? Importa ancora a qualcuno, nel 2011, riflettere se ciò che sta facendo sia giusto o sbagliato? Oppure, ormai, contano soltanto i calcoli di efficienza e di rischio/risultato?
E pensare che, con simili capacità, poteva congegnare e realizzare un nuovo sistema di vita, e spazzare via dal mondo tutto il business, la finanza e via dicendo… Ma è chiaro che la mentalità dominante non è quella di cambiare le cose, di renderle migliori e più giuste, bensì di fare a gara a chi sa cavalcare più in alto la folle onda di questo mondo così come esso è.
Per non parlare, poi, del fatto che torna tranquillamente insieme a una tizia che quando era squattrinato e depresso lo aveva buttato via come un sacco di spazzatura, per poi improvvisamente tornare a fargli le feste come un cagnolino appena lo aveva rivisto con un vestito nuovo e il portafogli più gonfio… ma già, in fondo è questo ciò che chiamano “amore”, no? Tant’è che anche su tale comportamento nessun altro, oltre al sottoscritto, ha trovato da ridire, anzi… “ha fatto bene” ad approfittare della nuova opportunità, ed “è normale” che se la sia ripresa di corsa (come anche che lei lo avesse piantato in precedenza). Non si discute l’andazzo: lo si segue. Non conta che le cose, così come vanno, siano bene o male: conta che vanno così, quindi più si fa così e meglio è.
Che dire? Sarò sbagliato io. Però, intanto, ribadisco che a mio parere questo film è orripilante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a disincantato83 »
[ - ] lascia un commento a disincantato83 »
|
|
d'accordo? |
|
mauro bologna
|
domenica 28 agosto 2011
|
filmone!
|
|
|
|
trama originale a tratti umoristica, bella l'idea della pillola che ti permette di usare tutto il cervello, un po contraddittorio il fatto di non riuscire a gestirla al meglio nonostante il 100% di cervello adoperato, ma comunque un film con bel ritmo fino alla fine, sarebbe bello potere disporre di quelle pillole ma senza effetti collaterali! :-) me lo sono goduto!
|
|
[+] lascia un commento a mauro bologna »
[ - ] lascia un commento a mauro bologna »
|
|
d'accordo? |
|
cimmino pasquale
|
venerdì 26 agosto 2011
|
ah che gran limite il finale!
|
|
|
|
Visto il film mi sono chiesto se tanto valeva a questo punto farne un cartone animato. Tanta azione e buone idee con un inizio di trama originale ma che poi si ritrova a scadere in una risoluzione della storia che non valorizza né le possibili diramazioni delle vicende né, tanto meno, figure cui poteva essere data maggiore incisività: B. Cooper più che di una pillola sembra essere dotato di un quadrifoglio e R. De Niro appare come un Gordon Gekko spuntato, senza mordente. Il film prosegue così sulla falsariga di un procedere di azioni illogiche e fa specie ad esempio pensare che un "uomo senza limiti" non riesca a liberarsi prima di un beota russo, tanto da mettere sul finale a rischio finanche sé stesso.
[+]
Visto il film mi sono chiesto se tanto valeva a questo punto farne un cartone animato. Tanta azione e buone idee con un inizio di trama originale ma che poi si ritrova a scadere in una risoluzione della storia che non valorizza né le possibili diramazioni delle vicende né, tanto meno, figure cui poteva essere data maggiore incisività: B. Cooper più che di una pillola sembra essere dotato di un quadrifoglio e R. De Niro appare come un Gordon Gekko spuntato, senza mordente. Il film prosegue così sulla falsariga di un procedere di azioni illogiche e fa specie ad esempio pensare che un "uomo senza limiti" non riesca a liberarsi prima di un beota russo, tanto da mettere sul finale a rischio finanche sé stesso. Quindi il film procede sul binario dell'americanata quando ci si poteva aspettare (e non a torto vista l'idea di base) qualcosa che accostasse la storia a realtà del tipo Fight Club. Infine poi, a coronare il tutto, assurge il finale che col suo "lieto fine" lascia l'amaro in bocca più per il non tentato che per il fatto. Insomma il film è un thriller tutta azione da "vorrei ma non posso".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cimmino pasquale »
[ - ] lascia un commento a cimmino pasquale »
|
|
d'accordo? |
|
|