lucadagostino85
|
martedì 28 dicembre 2010
|
avete voglia di ascoltare?
|
|
|
|
La trama del film è molto semplice: Andrea è un ragazzo che vive una vita all'insegna di divertimento sfrenato, feste alcoliche e nottate tanto gloriose quanto superficiali assieme alla sua ragazza Livia e al suo migliore amico Tommaso. E' mantenuto da una madre ricca, fredda e impassibile, incapace di dargli qualcosa al di fuori del denaro. Il giorno del suo ventottesimo compleanno riceve, dal padre morente e partito per l'Africa quando lui era ancora un bambino, una lettera. Così decide di volare alla volta di Nairobi e torna con un fratello, il figlio che il genitore aveva avuto da una donna del posto. Da qui, l'altro mondo del titolo. Un punto di arrivo e un punto di partenza, in una vita che sembrava un libro dalle pagine tutte così uguali, così vuote, così banali.
[+]
La trama del film è molto semplice: Andrea è un ragazzo che vive una vita all'insegna di divertimento sfrenato, feste alcoliche e nottate tanto gloriose quanto superficiali assieme alla sua ragazza Livia e al suo migliore amico Tommaso. E' mantenuto da una madre ricca, fredda e impassibile, incapace di dargli qualcosa al di fuori del denaro. Il giorno del suo ventottesimo compleanno riceve, dal padre morente e partito per l'Africa quando lui era ancora un bambino, una lettera. Così decide di volare alla volta di Nairobi e torna con un fratello, il figlio che il genitore aveva avuto da una donna del posto. Da qui, l'altro mondo del titolo. Un punto di arrivo e un punto di partenza, in una vita che sembrava un libro dalle pagine tutte così uguali, così vuote, così banali. Da qui la voglia di Muccino di raccontare una storia che accarezza in qualche modo la vita di ognuno di noi. Ha aspettato due anni per tornare al cinema, quando invece avrebbe potuto inseguire un facile successo con film più commerciali e scontati. Già questo non è da tutti. La voglia di mettersi in gioco l'aveva dimostrata anche con "Parlami d'amore", togliendosi dagli schermi per girare quel film proprio nel momento in cui, reduce dal successo del precedente film di Carlo Verdone che lo vedeva coprotagonista, avrebbe potuto girare qualsiasi pellicola e finire probabilmente ai primi posti del box office. Ma anche allora Muccino aveva scelto la via meno scontata e, perché no, più rischiosa. Oggi si riconferma un attore e regista di talento, e lo fa mostrandoci l'evoluzione del suo nuovo personaggio. Andrea potrebbe essere ognuno di noi in fondo, e la superficialità che lo accompagna all'inizio non ci può essere realmente sconosciuta, fatte le dovute eccezioni. Un ragazzo come tanti, volto al divertimento e felice nella sua mancanza di responsabilità, presente a ogni festa ma in verità lontano dal mondo che lo circonda e, ancor di più, da se stesso.Questo è l'Andrea della prima parte del film, in cui la storia corre via veloce e pulita, senza intralci o inutili rallentamenti, parallela al viaggio in Kenya del protagonista. Ma è con la seconda parte della pellicola che il regista prova ad entrare davvero dentro di noi, a toccarci nel profondo. E ci riesce. La crescita graduale del suo personaggio ci porta per mano verso la scoperta di ciò che possiamo o, meglio, potremmo essere. Il rapporto che nasce con il piccolo fratello che non sapeva di avere rappresenta la voglia di prendersi delle responsabilità e dunque di crescere. Non l'obbligo, proprio la VOGLIA. Perché è quando pensiamo di avere tutto che finiamo con il renderci conto di non avere niente. E' uno scontro violento con la realtà, come sono violente certe reazioni di Andrea di fronte a tutto il nuovo mondo che bussa alla sua esistenza, mostrando bisogno di affetto, comprensione, accettazione. Valori perduti, o volutamente ignorati, ma che sono alla base di ogni rapporto umano. Quello tra una madre e un figlio, tra un padre e un figlio e infine tra un fratello e un fratello. Così' Andrea si arrabbia, prova a fare il duro, a scappare, ma è proprio in questo modo che impara a fermarsi, a riflettere e, infine, a tornare indietro. Indietro verso fantasmi che credeva di avere dimenticato, verso responsabilità che non sapeva esistessero e verso un bisogno che credeva di non avere: essere una persona diversa, migliore. E noi con lui.
Muccino scava nel profondo, ci regala immagini bellissime accompagnate da una colonna sonora perfetta, da una sua recitazione più misurata e da bravi comprimari. Ma non è solo questo il punto. Riesce ad emozionare, coinvolgere e commuovere, tenendo sempre alto il ritmo di una storia che, a conti fatti, non è nulla di nuovo. Ed è proprio qui la sua vittoria più grande. Porre lo spettatore di fronte a un tema universale, senza risultare banale o scontato; senza ricorrere ad una retorica alla quale molte pellicole finiscono inevitabilmente per cedere. In tutto ciò, riesce anche a ricordarci una cosa che spesso dimentichiamo, e lo fa fin dal manifesto: "Le cose non cambiano mai, cambiamo noi".
Bravo, davvero bravo.
E' vero, la storia non è nulla di nuovo, ma anche le note, in fondo, sono solo sette. Ciò che conta è che riescano ad arrivare alle orecchie prima, e al cuore poi, di chi ha voglia di provare ad ascoltare davvero. E in questo caso ci riescono, eccome se ci riescono.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lucadagostino85 »
[ - ] lascia un commento a lucadagostino85 »
|
|
d'accordo? |
|
mavinx
|
lunedì 27 dicembre 2010
|
banalità!
|
|
|
|
E' un film mediocre. Banale e a tratti patetico. Belle le musiche, bravissimo il bambino, brave le attrici donne. Silvio Muccino pessimo! Caricato e finto! Una continua emulazione dei cliche degli attori americani. Peccato perchè il soggetto (tratto da un libro) è interessante. Ma il film non lo consiglio!
|
|
[+] lascia un commento a mavinx »
[ - ] lascia un commento a mavinx »
|
|
d'accordo? |
|
leoooo
|
lunedì 27 dicembre 2010
|
le cose non cambiano,siamo noi che cambiamo xamore
|
|
|
|
Il film ti incolla sulla sedia, e ti travolge così come è travolta la vita di Andrea dopo aver ricevuto il giorno del suo 28esimo compleanno la lettera del padre che gli chiede di vederlo prima di morire.
Andrea aveva una vita perfetta, fatta di feste, donne, divertimento, aveva i soldi, una fidanzata ma contro il parere della madre, degli amici, dei ragazzi, spinto dalla forza inspiegabile dell'amore ( il padre era andato via quando lui aveva 6 anni), va a Nairobi e li scopre di avere un fratello nero di nome Charlie.
Da questo momento il film decolla, ti senti dentro la storia, vivi insieme ad Andrea e alla sua ragazza Livia il passaggio dalla vecchia vita di disimpegno alla nuova vita in cui Andrea si ritrova improvvisamente ad essere fratello e padre di Charlie: va a parlare con gli insegnanti, organizza una festa con gli altri bambini prova a sforzarsi di rendere felice Charlie che però chiede solo una cosa: essere amato.
[+]
Il film ti incolla sulla sedia, e ti travolge così come è travolta la vita di Andrea dopo aver ricevuto il giorno del suo 28esimo compleanno la lettera del padre che gli chiede di vederlo prima di morire.
Andrea aveva una vita perfetta, fatta di feste, donne, divertimento, aveva i soldi, una fidanzata ma contro il parere della madre, degli amici, dei ragazzi, spinto dalla forza inspiegabile dell'amore ( il padre era andato via quando lui aveva 6 anni), va a Nairobi e li scopre di avere un fratello nero di nome Charlie.
Da questo momento il film decolla, ti senti dentro la storia, vivi insieme ad Andrea e alla sua ragazza Livia il passaggio dalla vecchia vita di disimpegno alla nuova vita in cui Andrea si ritrova improvvisamente ad essere fratello e padre di Charlie: va a parlare con gli insegnanti, organizza una festa con gli altri bambini prova a sforzarsi di rendere felice Charlie che però chiede solo una cosa: essere amato.E' la stessa cosa che chiedeva Livia a suo padre dopo la morte della madre, è lo stesso che Andrea chiede a sua madre,donna algida che Andrea nella parte finale del film finalmente chiama mamma.E' proprio quando Andrea chiede alla madre di parlargli del padre che ho compreso la chiave del film, il senso è più o meno questo:"Ho provato a renderti diverso, ma tu sei come tuo padre, sei capace di amare e l'amore non si può fermare alla fine esplode sempre".E' l'amore che muove i cambiamenti della vita, e quando si cambia per amore non si può più tornare indietro.
"Le cose non cambiano, siamo noi che cambiamo.....per amore".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a leoooo »
[ - ] lascia un commento a leoooo »
|
|
d'accordo? |
|
a.mac
|
domenica 26 dicembre 2010
|
pellicola di "un altro mondo"
|
|
|
|
Ancora una volta mi ostino a entrare in una sala cinematografica con la speranza di assistere ai progressi dei giovani autori italiani e ancora una volta mi accorgo di “gettare” denaro insieme alla speranza di vedere un cinema moderno autentico nella forma e nella sostanza. I giovani di un tempo, resero celebre “l’Italia su pellicola” imponendo l’originalità del proprio linguaggio e girando sequenze magistrali atte soprattutto a MOSTRARE anziché DIRE. La caratterizzazione dei personaggi veniva lavorata per anni così le sceneggiature, scritte quasi sempre in gruppi di tre o quattro sceneggiatori e mai sviluppate in solitaria come oggi. La pigrizia di apprendere la disciplina esercitata dai grandi maestri della storia del cinema dimostra quanto la nostra epoca sia SUPERFICIALE, EGOCENTRISTA ed IMPROVVISAZIONISTA incurante della ricerca e della cultura.
[+]
Ancora una volta mi ostino a entrare in una sala cinematografica con la speranza di assistere ai progressi dei giovani autori italiani e ancora una volta mi accorgo di “gettare” denaro insieme alla speranza di vedere un cinema moderno autentico nella forma e nella sostanza. I giovani di un tempo, resero celebre “l’Italia su pellicola” imponendo l’originalità del proprio linguaggio e girando sequenze magistrali atte soprattutto a MOSTRARE anziché DIRE. La caratterizzazione dei personaggi veniva lavorata per anni così le sceneggiature, scritte quasi sempre in gruppi di tre o quattro sceneggiatori e mai sviluppate in solitaria come oggi. La pigrizia di apprendere la disciplina esercitata dai grandi maestri della storia del cinema dimostra quanto la nostra epoca sia SUPERFICIALE, EGOCENTRISTA ed IMPROVVISAZIONISTA incurante della ricerca e della cultura. Al di là di quei pochi superstiti “CAPACI DEL BUON CINEMA”, a cui misteriosamente oggi è dato pochissimo spazio (es. Mereu, Gaudino, Incerti, Bechis, Marra, Munzi, Tavarelli, Gaglianone) siamo costretti ancora una volta ad assistere a una pellicola decisamente amatoriale scritta e diretta da Silvio Muccino, di scarso valore culturale, noiosa, palesemente retorica, dai dialoghi ovvi e dal senso estetico privo di contenuti riflessivi. Se fossi un produttore d’altri tempi mi verrebbe voglia di chiedere all’autore: “Mi faccia capire … perché insiste tanto a fare il cinema?”.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a a.mac »
[ - ] lascia un commento a a.mac »
|
|
d'accordo? |
|
the night keeper
|
domenica 26 dicembre 2010
|
film stupendo....... assolutamente consigliato
|
|
|
|
OTTIMO FILM CON UNA BELLA STORIA CHE FA ANCHE COMMUOVERE
UN FILM MOLTO CURATO NELLE SCENE E NELLE MUSICHE
LO CONSIGLIO A TUTTI
RIMARRETE SORPRESI DA UN MUCCINO CRESCIUTO COME ATTORE E REGISTA
E SI NOTA NELL'INSIEME DEL FILM
OTTIMO DA VEDERE ASSOLUTAMENTE
|
|
[+] lascia un commento a the night keeper »
[ - ] lascia un commento a the night keeper »
|
|
d'accordo? |
|
morpheusgm
|
sabato 25 dicembre 2010
|
inutile. peccato.
|
|
|
|
Un film che avrebbe bisogno di ben altro spessore di regia e di recitazione per sviscerare completamente e dare credibilità ai problemi che "getta" sullo schermo. Pieno di retorica e movimenti di macchina scopiazzati da altri film, attori fuori parte (se Muccino può essere considerato un attore) e frasi e scene veramente irritanti (come si fa a dire ad un bimbo di "Dove cazzo stai andando?" tanto per citarne una). Musica troppo furba ed esagerata, in alcune parti proprio inutile utilizzata esclusivamente per allietare lo spettatore nella sala. Purtroppo tutto questo trasforma un pellicola che dovrebbe essere un percorso di formazione per scoprire l'uomo che è ed a vivere il mondo che lo circonda in un prodotto banale, sterile e da evitare.
[+]
Un film che avrebbe bisogno di ben altro spessore di regia e di recitazione per sviscerare completamente e dare credibilità ai problemi che "getta" sullo schermo. Pieno di retorica e movimenti di macchina scopiazzati da altri film, attori fuori parte (se Muccino può essere considerato un attore) e frasi e scene veramente irritanti (come si fa a dire ad un bimbo di "Dove cazzo stai andando?" tanto per citarne una). Musica troppo furba ed esagerata, in alcune parti proprio inutile utilizzata esclusivamente per allietare lo spettatore nella sala. Purtroppo tutto questo trasforma un pellicola che dovrebbe essere un percorso di formazione per scoprire l'uomo che è ed a vivere il mondo che lo circonda in un prodotto banale, sterile e da evitare. Inutile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a morpheusgm »
[ - ] lascia un commento a morpheusgm »
|
|
d'accordo? |
|
vervain
|
sabato 25 dicembre 2010
|
l'orgoglio di un film tutto italiano
|
|
|
|
Avevo letto il libro e aspettavo il film con ebtusiasmo: devo dire che Muccino (coraggioso nel realizzare questo film così originale) ha interpretato molto bene la storia, ed è davvero ammirevole che sia il romanzo sia il film siano completamente italiani. Non abbiamo niente da invidiare a nessuno! Muccino punta all'essenziale: sentimento, trama, immediatezza. Non effetti speciali artificiali, ma speciali carezze per il cuore, emozioni da attraversare seguendo le vicende di Andrea, nelle quali ognuno può ritrovare un po' di sè stesso o del mondo vuoto che lo circonda. Ovviamente qualcosa del libro è andato perduto, come è inevitabile dovendo concentrare tutto in due ore scarse di proiezione.
[+]
Avevo letto il libro e aspettavo il film con ebtusiasmo: devo dire che Muccino (coraggioso nel realizzare questo film così originale) ha interpretato molto bene la storia, ed è davvero ammirevole che sia il romanzo sia il film siano completamente italiani. Non abbiamo niente da invidiare a nessuno! Muccino punta all'essenziale: sentimento, trama, immediatezza. Non effetti speciali artificiali, ma speciali carezze per il cuore, emozioni da attraversare seguendo le vicende di Andrea, nelle quali ognuno può ritrovare un po' di sè stesso o del mondo vuoto che lo circonda. Ovviamente qualcosa del libro è andato perduto, come è inevitabile dovendo concentrare tutto in due ore scarse di proiezione. Io non avrei tolto la sorpresa e l'imbarazzo di Andrea quando si accorge che tutto ciò che diceva sfogandosi, credendo che il bimbo non capisse, in realtà era compreso molto bene da quest'ultimo, perchè il padre gli aveva insegnato l'italiano... E poi il finale non è proprio come nel libro. Comunque è un film da vedere, che non ti fa buttare due ore del tuo tempo come accade purtroppo molto spesso ultimamente... Muccino è convincente anche come attore ed è bravissima Isabella Ragonese; io Livia la immaginavo proprio così.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vervain »
[ - ] lascia un commento a vervain »
|
|
d'accordo? |
|
stellap5
|
sabato 25 dicembre 2010
|
dopo aver letto la trama....
|
|
|
|
Leggendo la trama mi viene in mente 'rainman'...speriamo sia un modern remake. il protagonista promette bene. auguri!!
|
|
[+] lascia un commento a stellap5 »
[ - ] lascia un commento a stellap5 »
|
|
d'accordo? |
|
giacomogabrielli
|
sabato 25 dicembre 2010
|
un altro film. ****
|
|
|
|
Inutile negare che stavolta Silvio ha fatto un enorme salto di qualità. Inutile chiedersi perchè e percome: è un ottimo film. Inutile cercare di sviscerarlo e tirare fuori il pelo nell'uovo pur di sparare qualche insulto gratuito. Inutile definirlo "italiano": è il film nostrano più internazionale dell'anno. Inutile criticarlo senza averlo prima visto. Inutile dire che stavolta questo film è davvero un altro mondo. UN ALTRO FILM. ****
|
|
[+] lascia un commento a giacomogabrielli »
[ - ] lascia un commento a giacomogabrielli »
|
|
d'accordo? |
|
petri
|
venerdì 24 dicembre 2010
|
brutto film
|
|
|
|
un film lento e noioso. Muccino rarcisista si ripiega su stesso e da vita ad un personaggio incolore.
La storia non mi ha mai emozionata e la recitazione l'ho trovata forzata.
|
|
[+] lascia un commento a petri »
[ - ] lascia un commento a petri »
|
|
d'accordo? |
|
|