felicity
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lunedì 21 ottobre 2024
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quando essere geek è anche cool
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Scott Pilgrim vs The World è una pellicola densa d'azione, ma anche di situazioni umoristiche inarrestabili: ne è testimonianza il fatto che il primo combattimento arriva dopo mezz'ora dall'inizio della pellicola, senza che ci si sia accorti che sia passato già un quarto di film.
L'umorismo è tagliente, e al contempo canzona e coccola tutti i nerd di quella che potremmo definire “Scott-generation”: e lo fa con gusto, all'interno di una pellicola realizzata con mezzi relativamente semplici, ma di rara efficacia.
Certo, nell'adattamento italiano si perderà la pervicacia di molte battute basate sulla lingua inglese e sui termini videoludici, ma è purtroppo inevitabile, come il fatto che il pubblico a cui si rivolge il film sia relativamente ristretto: non solo i più grandicelli, ma anche i più piccoli potrebbero trovarsi spaesati di fronte all'overload di citazioni videoludiche più o meno vetuste.
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Scott Pilgrim vs The World è una pellicola densa d'azione, ma anche di situazioni umoristiche inarrestabili: ne è testimonianza il fatto che il primo combattimento arriva dopo mezz'ora dall'inizio della pellicola, senza che ci si sia accorti che sia passato già un quarto di film.
L'umorismo è tagliente, e al contempo canzona e coccola tutti i nerd di quella che potremmo definire “Scott-generation”: e lo fa con gusto, all'interno di una pellicola realizzata con mezzi relativamente semplici, ma di rara efficacia.
Certo, nell'adattamento italiano si perderà la pervicacia di molte battute basate sulla lingua inglese e sui termini videoludici, ma è purtroppo inevitabile, come il fatto che il pubblico a cui si rivolge il film sia relativamente ristretto: non solo i più grandicelli, ma anche i più piccoli potrebbero trovarsi spaesati di fronte all'overload di citazioni videoludiche più o meno vetuste. Ad ogni modo, Edgar Wright dimostra che, a volte, anche l'esser geek può essere un'arte.
Scott Pilgrim vs. the World ha un grande pregio: fotografa trasversalmente, mantenendosi rigorosamente sopra le righe, un universo giovanile che di certo è yankee, paradossale e demenziale, ma che al contempo è vero come la finzione, modellato su rimandi e iconografie strappati a manuali di game design e pop culture.
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nylonhair
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giovedì 21 dicembre 2017
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in the mysterious city of toronto
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Scott Pilgrim vs The World è un film del geniale Edgar Wright (maggiormente conosciuto per la mitica Trilogia del Cornetto). Si tratta di una commedia action che fa dei rimandi al lessico fumettistico e videoludico il suo punto di forza. Se pure la frizzantezza caustica e sbilenca della sceneggiatura sarebbe stata di per sé sufficiente a far gridare al miracolo, ciò che davvero dà una marcia in più a quest'opera è la continua commistione di generi e linguaggi diversi: dalla commedia al film di arti marziali, dal racconto di formazione all'analisi critica di una generazione (quella dei nati negli anni 80-90) autorefernziale, irresponsabile e apatica.
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Scott Pilgrim vs The World è un film del geniale Edgar Wright (maggiormente conosciuto per la mitica Trilogia del Cornetto). Si tratta di una commedia action che fa dei rimandi al lessico fumettistico e videoludico il suo punto di forza. Se pure la frizzantezza caustica e sbilenca della sceneggiatura sarebbe stata di per sé sufficiente a far gridare al miracolo, ciò che davvero dà una marcia in più a quest'opera è la continua commistione di generi e linguaggi diversi: dalla commedia al film di arti marziali, dal racconto di formazione all'analisi critica di una generazione (quella dei nati negli anni 80-90) autorefernziale, irresponsabile e apatica. Il tutto condito dalle perfette interpretazioni di Michael Cera, Jason Schwartzmann e soprattutto della stupenda Mary Elizabeth Winstead, davvero iconica. In una parola, un capolavoro
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laurence316
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lunedì 7 agosto 2017
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non poi così innovativo o geniale
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Wright, prima di concludere la cosiddetta “Trilogia del Cornetto”, si concede una digressione spiritosa e spensierata con questo puro divertissement che non sembra avere altro scopo se non quello di attrarre il pubblico degli adolescenti videogioco-dipendenti (anche se, in verità, in un certo senso di quegli stessi videogiochi [e dei loro giocatori] si prende gioco). Un film piuttosto idiota, ma proprio per questo spesso esilarante. Il tutto non ha molto senso, ma c’è da chiedersi più che altro se abbia senso cercarlo, perdonate il gioco di parole. Scott Pilgrim vs. the World è, infatti, nulla più che un film d’intrattenimento ironico ed autoironico, divertito e scanzonato, comico e bizzarro, pop e fumettistico (con tanto di rumori accompagnati da scritte onomatopeiche) assolutamente irresistibile per chiunque decida di stare al gioco.
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Wright, prima di concludere la cosiddetta “Trilogia del Cornetto”, si concede una digressione spiritosa e spensierata con questo puro divertissement che non sembra avere altro scopo se non quello di attrarre il pubblico degli adolescenti videogioco-dipendenti (anche se, in verità, in un certo senso di quegli stessi videogiochi [e dei loro giocatori] si prende gioco). Un film piuttosto idiota, ma proprio per questo spesso esilarante. Il tutto non ha molto senso, ma c’è da chiedersi più che altro se abbia senso cercarlo, perdonate il gioco di parole. Scott Pilgrim vs. the World è, infatti, nulla più che un film d’intrattenimento ironico ed autoironico, divertito e scanzonato, comico e bizzarro, pop e fumettistico (con tanto di rumori accompagnati da scritte onomatopeiche) assolutamente irresistibile per chiunque decida di stare al gioco. Di tutti gli altri, non si cura particolarmente. Il problema principale del film è però il finale che, sentimentalotto, come è stato giustamente notato sembra portare con sé una “morale da musicarello anni Sessanta” (Mereghetti). E poi i duelli, al di là di quelli più inventivi (vedi la “polizia vegana”), sono spesso tirati un po’ troppo per le lunghe, e come se non bastasse il film ci mette un bel po’ a partire, sprecando gran parte della prima mezz’ora. E Cera non è un protagonista particolarmente carismatico. Bravi, comunque, la gran parte degli interpreti, belle alcune trovate, e, in generale, divertente il film, pur con tutti i suoi limiti. Perfetto, del resto, per qualunque under-18. Costato 60 milioni di dollari, viene abbastanza ignorato all’uscita nelle sale, e ne incassa appena 47, ma è diventato ben presto un cult movie. Wright, in ogni caso, ha fatto ben di meglio.
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sabato 21 gennaio 2017
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scott pilgrim vs the cinema
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Piccolo gioellino nel suo genere. Una delle migliori trasposizioni cinematografiche da un fumetto.Edgar Wright torna a segno.
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noia1
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mercoledì 29 ottobre 2014
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“noi siamo i sex bob-omb!”
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Scott Pilgrim conquista il cuore di Ramona, per vivere appieno la storia d’amore però dovrà sconfiggere i suoi sette malvagi ex.
Molto originale, il regista Edgar Wright orami ci aveva abituati a film fuori dal normale e anche questa volta è stato sorprendente. Come al solito gli elementi grotteschi ed esilaranti, quasi parodici, fanno una fortissima presa sul pubblico e per la prima volta non si parla di adolescenti in piena pubertà bensì di quell’oscura fase che arriva subito dopo. Scott è un ventiduenne e, malgrado di ragazze ne abbia avute, si circonda di rapporti burrascosi resi ancora più complicati dal suo essere impacciato, storia di vita, peccato che ci si piombino davanti combattimenti folli e schitarrate tanto violente da evocare veri e propri mostri.
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Scott Pilgrim conquista il cuore di Ramona, per vivere appieno la storia d’amore però dovrà sconfiggere i suoi sette malvagi ex.
Molto originale, il regista Edgar Wright orami ci aveva abituati a film fuori dal normale e anche questa volta è stato sorprendente. Come al solito gli elementi grotteschi ed esilaranti, quasi parodici, fanno una fortissima presa sul pubblico e per la prima volta non si parla di adolescenti in piena pubertà bensì di quell’oscura fase che arriva subito dopo. Scott è un ventiduenne e, malgrado di ragazze ne abbia avute, si circonda di rapporti burrascosi resi ancora più complicati dal suo essere impacciato, storia di vita, peccato che ci si piombino davanti combattimenti folli e schitarrate tanto violente da evocare veri e propri mostri.
È evidente però che ai film di Wright manca qualcosa e questa non è affatto un’eccezione, la trama non travolge come potrebbero porre i folli momenti che si susseguono, il ritmo a tratti rallenta incoerentemente allo svolgersi della trama e sono banali i momenti che in realtà dovrebbero sembrare profondi o drammatici.
Attori azzeccati, protagonista fenomenale, interessante esempio di cinema.
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supremo2000
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mercoledì 16 luglio 2014
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buono
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Mi Aspettavo Di Più Ma Comunque è Bello 3 Stelle
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ajeje32
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sabato 7 dicembre 2013
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spassosamente nerd
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Un ragazzo con l'aria da sfigato, ma una gran faccia da stronzo con le ragazze, riesce finalmente ad approcciare l'inavvicinabile ragazza dei suoi sogni, gestendo malissimo la storia che ha già ed il rapporto con la band di cui è bassista. Il problema è che, non si sa bene perché, il nostro eroe deve cimentarsi in una prova durissima per poter entrare pienamente nelle sue grazie: sconfiggere i suoi sette malvagi ex-ragazzi, dotati ciascuno di particolari superpoteri, pronti a far passare le pene dell'inferno a chiunque osi interessarsi alla bella Ramona, la ragazza dalla camaleontica chioma che ricorda moltissimo Kate Winslet in Eternal Sunshine.
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Un ragazzo con l'aria da sfigato, ma una gran faccia da stronzo con le ragazze, riesce finalmente ad approcciare l'inavvicinabile ragazza dei suoi sogni, gestendo malissimo la storia che ha già ed il rapporto con la band di cui è bassista. Il problema è che, non si sa bene perché, il nostro eroe deve cimentarsi in una prova durissima per poter entrare pienamente nelle sue grazie: sconfiggere i suoi sette malvagi ex-ragazzi, dotati ciascuno di particolari superpoteri, pronti a far passare le pene dell'inferno a chiunque osi interessarsi alla bella Ramona, la ragazza dalla camaleontica chioma che ricorda moltissimo Kate Winslet in Eternal Sunshine. Già l'idea dovrebbe far gridare alla figata senza se e senza ma, MA c'è da dire che la storia originale è un fumetto. Quindi, giusta lode al fumetto (che non conosco) per l'idea; il film in sé è comunque geniale e veramente ben fatto.
Come suggerisco nel titolo, è un film nerd. Esageratamente nerd, di un nerd che ammicca agli anni Ottanta ma con citazioni comprensibilissimi da uno (come me) che ha modellato il suo lato nerd a cavallo tra gli anni Novanta e il nuovo millenio. La struttura del film scimmiotta quella di un videogioco, e di questo imita la frenesia e certi luoghi comuni come il punteggio a schermo, i cuoricini delle vite, i nemici sconfitti che si polverizzano in monetine, le intro delle sfide con l'immancabile 'x vs. y', eccetera eccetera. Ma non è il solo medium parodiato: come già detto, la storia è presa da un albo a fumetti e di questi vediamo soprattutto le onomatopee scritte sul video (genialata!), il tutto in un mix perfettamente riuscito e che dà spazio a velocissimi scambi di battute e momenti davvero psichedelici. Di tutte le trovate, merita l'Oscar alla risata quella del malvagio ex che ha i superpoteri per il solo fatto di essere vegano (non so se c'era anche nel fumetto, nel caso l'Oscar va al suo autore). Molte altre sottoculture cadono sotto il giogo della dissacrazione in salsa british, come accade nelle gag tra Scott Pilgrim e il suo coinquilino omosessuale; per non parlare dei tipi umani degli ex. Le citazioni non finiscono qui, tanto che una scena fa la parodia delle sit-com statunitensi con le risate registrate.
Sulla parte tecnica, non si sa da dove cominciare. La regia di Wright si incastra benissimo nel velocissimo e ardito montaggio, senza mai annoiare o stonare per eccesso di sperimentazione. Il grosso (quasi totalizzante) lavoro di post-produzione convince nell'imitare gli stili grafici dei mondi di cui fa la parodia. Le luci e le musiche qui fanno a pieno titolo parte della storia, dato che il protagonista suona in una band, e le canzoni non sono le solite canzonette college punk che si senteno nei film di genere. Se il contorno aiuta tantissimo, gli attori comunque se la cavano bene: Michael Cera è un ottimo perdente-nato che suscita empatia; divertenti le interpretazioni degli ex e del coinquilino di Scott. Film promosso a pieni voti, godibilissimo sia da chi può cogliere le citazioni sia da chi ha solo voglia di sano ed epico divertimento.
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lollopado
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domenica 17 novembre 2013
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film davvero privo di senso!
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Film davvero brutto e senza senso! si salva solo la musica!
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corazzatakotiomkin
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martedì 4 giugno 2013
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perfetto mix di generi : combo !
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Non c'è che dire, siamo davanti ad uno dei film più particolari e rivoluzionari degli ultimi anni.
"Scott Pilgrim vs. The World" si presenta come un mix perfettamente riuscito di innumerevoli generi. Eccelle nell' avvicinarsi alle caratteristiche grafiche del fumetto, sconfinando poi, nella maggior parte del film, nella rappresentazione di particolari molto dettagliati tratti da videogiochi. Degna di nota è, inoltre, l'introduzione di canzoni e musiche ottime e sempre adatte.
Parlando del carattere innovativo si puo' dire che oltre all'utilizzo sapiente degli effetti speciali, contribuiscono enormemente l'abbondare di dialoghi divertenti e mai banali, situazioni esilaranti, e scene a dir poco geniali.
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Non c'è che dire, siamo davanti ad uno dei film più particolari e rivoluzionari degli ultimi anni.
"Scott Pilgrim vs. The World" si presenta come un mix perfettamente riuscito di innumerevoli generi. Eccelle nell' avvicinarsi alle caratteristiche grafiche del fumetto, sconfinando poi, nella maggior parte del film, nella rappresentazione di particolari molto dettagliati tratti da videogiochi. Degna di nota è, inoltre, l'introduzione di canzoni e musiche ottime e sempre adatte.
Parlando del carattere innovativo si puo' dire che oltre all'utilizzo sapiente degli effetti speciali, contribuiscono enormemente l'abbondare di dialoghi divertenti e mai banali, situazioni esilaranti, e scene a dir poco geniali.
Infine direi che gli attori risultano perfettamente adatti al proprio ruolo; in particolare Michael Cera che in questo lavoro dimostra di possedere un'ironia innata.
In conclusione: un film geniale, che si contraddistingue per le trovate brillanti ed ingegnose.
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