nonnodanko
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domenica 13 febbraio 2011
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non dimentichiamo
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distribuzione pessima... recensioni non sempre all'altezza... risultato? una bellissima pellicola visionata da una ristretta percentuale di persone informate con il solito tam tam. ho visto il film in seconda fila e di traverso; la sala era già esaurita un'ora prima dell'inizio dello spettacolo delle 19.30!!!! bene anzi male nonostante ciò i miei sentimenti si sono risvegliati man mano che il film proseguiva. lento, certo, ma della lentezza che ti fa meditare sul dolore, la passione, la violenza e l'amore, profondo, tenace,doloroso di una madre verso i suoi figli... tutti. io ricordo la strage di sabra e shatila come gli eccidi dei cristiani maroniti in libano e tutti i quindici anni di guerra civile; un film serve anche a ciò: non dimenticare per non ripetere.
[+] finalmente un film con i fiocchi
(di epiere)
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vallypally
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sabato 12 febbraio 2011
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e' un film bello, intenso, importante...
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E' un film capace di trattare temi crudi e forti con una sensibilità e delicatezza affascinanti... Lo spettatore entra subito in un'atmosfera di tesa curiosità con continui colpi di scena e capovolgimenti inaspettati. Il tema è quello dell'Amore, nelle sue sfaccettature più intime e significative, ma anche quello della Guerra, nell'espressione dell'odio cieco che solo la lotta fratricida può narrare. Al centro, sviscerate con passione e veemenza,le relazioni famigliari e tutti i loro più impensabili risvolti! E' un film bellissimo! Dopo soli dieci minuti dall'inizio ti ritrovi anche tu protagonista, alla ricerca di una storia di vita, quella di Nawal, carica di incognite e sorprese... Contenuti straordinari,fotografia stupenda abbinata ad un buon ritmo narrativo, fanno di questo film un imperdibile messaggio alla Vita trattata con estremo rispetto di tutti, anche dei carnefici che pure avranno le loro intime motivazioni per essere.
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E' un film capace di trattare temi crudi e forti con una sensibilità e delicatezza affascinanti... Lo spettatore entra subito in un'atmosfera di tesa curiosità con continui colpi di scena e capovolgimenti inaspettati. Il tema è quello dell'Amore, nelle sue sfaccettature più intime e significative, ma anche quello della Guerra, nell'espressione dell'odio cieco che solo la lotta fratricida può narrare. Al centro, sviscerate con passione e veemenza,le relazioni famigliari e tutti i loro più impensabili risvolti! E' un film bellissimo! Dopo soli dieci minuti dall'inizio ti ritrovi anche tu protagonista, alla ricerca di una storia di vita, quella di Nawal, carica di incognite e sorprese... Contenuti straordinari,fotografia stupenda abbinata ad un buon ritmo narrativo, fanno di questo film un imperdibile messaggio alla Vita trattata con estremo rispetto di tutti, anche dei carnefici che pure avranno le loro intime motivazioni per essere...quello che sono. Il regista guarda oltre il naturale odio suscitato dalla violenza, perpetrata soprattutto su donne e bambini, per giungere ad una visione dell'uomo più completa, dove non ci sono buoni o cattivi ma solo persone che con le loro azioni determinano il destino del mondo, contribuendo - ognuno con il proprio operato - alla definizione quotidiana della realtà di vita.
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solon
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sabato 12 febbraio 2011
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emozioni, non parole
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Condivido il disappunto di castoro per la critica di Beccantini che, a mio personalissimo parere, sembrerebbe essersi fermato alla superficie del racconto rilevandone le effettive macchinosità senza coglierne l'impatto e il coinvolgimento emotivo che viene dal mix di immagini, suoni, sapiente gestione del montaggio e eloquenza del colore.
E', come vedo che molti altri confermano, un'opera di rara e imprevedibile bellezza, capace di far emergere un messaggio sulla umanità e la guerra senza "predicarlo" ma coinvolgendovi emozionalmente il destinatario. Il commento sonoro del finale (sul cast) affidato a un noto brano di Mahler ("O Mensch!" - testo di Nietzsche - 4° movimento della 3^ sinfonia) lo suggella egregiamente.
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Condivido il disappunto di castoro per la critica di Beccantini che, a mio personalissimo parere, sembrerebbe essersi fermato alla superficie del racconto rilevandone le effettive macchinosità senza coglierne l'impatto e il coinvolgimento emotivo che viene dal mix di immagini, suoni, sapiente gestione del montaggio e eloquenza del colore.
E', come vedo che molti altri confermano, un'opera di rara e imprevedibile bellezza, capace di far emergere un messaggio sulla umanità e la guerra senza "predicarlo" ma coinvolgendovi emozionalmente il destinatario. Il commento sonoro del finale (sul cast) affidato a un noto brano di Mahler ("O Mensch!" - testo di Nietzsche - 4° movimento della 3^ sinfonia) lo suggella egregiamente.
Peccato che il film non abbia goduto della risonanza che merita per cui - almeno a Milano - è rimasto assai poco in circolazione.
Solon
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[+] gli interrogativi di una tragedia
(di paolo t.)
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karmela
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venerdì 11 febbraio 2011
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bellissimo
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karmela
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venerdì 11 febbraio 2011
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bellissimo
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patpat
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mercoledì 9 febbraio 2011
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film di rara bellezza
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e' assolutamente da vedere, film di rara bellezza, struggente, ti penetra nel cuore, ti induce a serie riflessioni. Girato benissimo, panorami mozzafiato, situazioni non facilmente immaginabili. Conosco abbastanza bene il Paese e so che quanto raccontato non sempre è solo frutto di fantasia. Purtroppo. Andate a vederlo, portate i vostri amici, i vostri figli, perchè tutti devono conoscere le atrocità che taluni Paesi hanno vissuto.
Certe recensioni lasciano un pò l'amaro in bocca, chissà i critici che valutazioni fanno.
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dile70
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martedì 8 febbraio 2011
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imperdibile!!!
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Assolutamente da vedere!!!!!!!!
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melusine
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venerdì 4 febbraio 2011
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autogol
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Questo film è di fatto un autogol.
Vorrebbe nelle intenzioni celebrare il valore della memoria e della ricerca della Verità (maiuscola), ma di fatto fa un pubblicità sfegatata alla Beata Ignoranza.
La struttura (e la verosimiglianza) sono quelle della tragedia greca. C'è l'Edipo, c'è la lotta fratricida, c'è il male che genera il bene e il bene che genera il male. C'è il Fato ineluttabile, al quale nessuno può fuggire. Il Destino (un "deus ex machina" abbastanza duro da mandare giù) scova la protagonista dopo 3 decenni dall'altra parte del mondo e scatena una valanga di eventi drammatici, che porteranno alla nemesi. o no? perché la nemesi, di fatto, non si compie. Al suo posto c'è un generico e modernamente psicanalitico volemose bene finale, che non risolve nulla, che lascia insoddisfatti e che soddisfa una sola cosa: la curiosità di vedere come sono andate davvero le cose, la famosa sete di Verità.
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Questo film è di fatto un autogol.
Vorrebbe nelle intenzioni celebrare il valore della memoria e della ricerca della Verità (maiuscola), ma di fatto fa un pubblicità sfegatata alla Beata Ignoranza.
La struttura (e la verosimiglianza) sono quelle della tragedia greca. C'è l'Edipo, c'è la lotta fratricida, c'è il male che genera il bene e il bene che genera il male. C'è il Fato ineluttabile, al quale nessuno può fuggire. Il Destino (un "deus ex machina" abbastanza duro da mandare giù) scova la protagonista dopo 3 decenni dall'altra parte del mondo e scatena una valanga di eventi drammatici, che porteranno alla nemesi. o no? perché la nemesi, di fatto, non si compie. Al suo posto c'è un generico e modernamente psicanalitico volemose bene finale, che non risolve nulla, che lascia insoddisfatti e che soddisfa una sola cosa: la curiosità di vedere come sono andate davvero le cose, la famosa sete di Verità. Ma lo spettatore si chiede: visto il prezzo da pagare, ne è valsa la pena?
La protagonista muore all'inizio del film e lascia ai figli un compito che lei sa distruggerà la loro vita, minandone le fondamenta. Cosa c'è di eroico in questo? Nulla, pensa lo spettatore dopo due ore molto spiacevoli passate a vedere di quali e quante turpitudini è capace l'essere umano quando ci si mette d'impegno. L'unica certezza per lo spettatore accorto è che se mai dovesse ricevere istruzioni testamentarie di andare a scoperchiare pietre e svegliare i cani che dormono, la cosa migliore da fare, tutto sommato, è di tirare dritti.
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(di luc66)
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luc66
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venerdì 4 febbraio 2011
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storia intensa ma esasperata
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sicuramente il film è coinvolgente, intenso, durissimo: la trama ruota intorno alle vicende cruente e terribili della guerra senza fine tra fazioni religiose in Libano. Però la trama è esasperata e con un colpo di scena finale, direi, troppo "spettacolare". Non si capisce poi bene come matura e il senso del gesto estremo della madre che compie un omicidio e che da vittima diventa quindi carnefice e poi di nuovo vittima, per cui il giudizio complessivo cala.
Le vicende di quella parte martoriata e senza pace del mondo - per quanto mi riguarda - sono comunque sempre interessanti
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il conformista
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giovedì 3 febbraio 2011
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idea molte forte, ma spesso lento e poco dinamico
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Lento, interminabili panoramiche. Ma l'idea è molto forte. Pareva molto più eccitante e dinamico il trailer. Avrei montato in testa una scena della piscina e poi l'incontro dal notaio per l'eredità. Belle le musiche anche se a volta si ha la sensazione scada nel videoclip.
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